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05-05-2016, 17:52
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#8001
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Io ho visto solo che ti sei eccitato nel mettere la foto di una con il pugno alzato.
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Che notoriamente equivale ad appoggiare dittature comuniste o sedicenti tali, come chiedevo prima. OK.
Quindi il 25 aprile per te non possiamo festeggiare la Resistenza, che di pugni chiusi alzati era piena, se no facciamo apologia dei gulag. OK.
E comunque è meglio che eccitarsi con le foto della Le Pen o di Salvini.
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Originariamente inviata da dotrue
Citami tu quando io avrei messo una foto di uno che fa il saluto romano
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Mica ho parlato di saluti romani. Votare Le Pen, Hofer, Meloni o Salvini è molto peggio e qualifica sostanzialmente chi lo fa come fascista.
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05-05-2016, 17:58
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#8002
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Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 145
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Originariamente inviata da dotrue
....
E, ancora una volta, chi l'ha detto che ciò sia per forza negativo? La rivalità, purchè sana e nel rispetto delle regole, spinge gli uomini ad andare oltre, a creare, inventare, produrre perchè sanno che il frutto del loro lavoro porta vantaggi prima a loro stessi e poi alla società/stato, che tanto abbiamo già visto, specie in Italia, come tutti se ne fregano dello stato visto che è di tutti e in pratica nn è di nessuno.
Se delle persone l'hanno preso e ne hanno fatto qualcosa di diverso non è colpa mia.
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Non è utopico anche sperare nella rivalità con rispetto delle regole? Lo stiamo vedendo oggi, in tutta la società Occidentale. Se l'estrema sinistra metteva al governo pochi e la statalizzazione faceva si che ci fosse povertà diffusa, il mercato libero in nome della libertà crea illusioni e disparità sociali enormi, soprattutto a svantaggio di chi non è "un vincente".
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05-05-2016, 18:16
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#8003
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Originariamente inviata da Roberto97
Nel comunismo, soprattutto in una società evoluta materialmente come la nostra, rimarrebbe obbligatorio produrre i beni necessari alla vita benefica dei suoi abitanti, semplicemente, venendo meno la proprietà privata viene meno il bisogno del padrone di sfruttare il suo lavoratore, cosa che oggigiorno avviene in alcune realtà con orribili ricatti più o meno espliciti, quindi in questa società ideale chi gestisce intellettualmente un lavoro e chi lo svolge manualmente ha accesso ad egual diritti e retribuzione. "Da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondi i suoi bisogni."
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Il "padrone", come spesso viene dispregiamente dipinto da qualcuno, è quello che si inventa il lavoro per dare da mangiare anche ai suoi dipendenti. Il fatto che ci guadagni di più è ovvio, altrimenti chi lo farebbe? il rischio d'impresa deve essere pagato, chi sarebbe disposto altrimenti ad assumerselo?
La società IDEALE da te descritta rimane appunto ideale, proprio perchè funzionerebbe se tutti fossero disposti a sacrificare sè stessi per la collettività, cosa che nn esiste nemmeno tra quelli che portano avanti questi principi, basta vedere i sindacalisti che se ne fregano se gli operai si fanno il culo per 1000 euro, loro se ne portano a casa 10 volte di più senza dare in contributo niente di concreto. Ed è solo un esempio. E nn è detto che un lavoro intellettuale sia meglio retribuito e con più diritti di quello manuale, questo valeva 100 anni fa, adesso sembra addirittura l'opposto. E in ogni caso: xchè dovrei investire anni della mia vita per studiare (e spendere soldi per lo studio) per andare a fare un "lavoro intellettuale" pagato come un altro ma con responsabilità evidentemente maggiori?per la stessa paga meglio fare un lavoro statale fisso senza troppa fatica e problemi
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Anche nel comunismo il progredire degli uomini sarebbe incentivato! E' errata la concezione secondo cui l'uguaglianza rende apatici, oppure, per ricollegarmi all'esempio di prima, che l'uguale retribuzione spingerebbe tutti a svolgere l'occupazione meno faticosa.
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Invece guarda caso è proprio quello che succede. Il fatto che nn sia necessariamente così è solo una tua opinione
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Se una vera ideologia comunista dovesse nascere, gli uomini automaticamente sarebbero spinti a guardare all'altro con altruismo, lavorando tutti meno ma per un obiettivo comune, sacrificandosi a turno per svolgere anche i lavori più faticosi. Di fatto la prima fase in cui lo stato è ancora esistente servirebbe ad incanalare questi nuovi rapporti umani di produzione.
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A questo ti ho già risposto prima...e, ammesso, che sia possibile, accadrebbe per piccole comunità, nn certo ora che si parla di globalizzazione dove perfino gli stati in Europa sono diventati ininfluenti. Gli stati dovrebbero essere piccolissimi per permettere di capire meglio chi "mangia" alle spalle degli altri: se tutte le regioni italiane, per esempio, fossero stati a sè allora con opportune modifiche potrebbe essere possibile ragionare in termini di "uno per tutti, tutti per uno"...
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Questo è vero fino ad un certo punto. Ci sono tetti di potere oltre cui una persona comune non potrà mai andare, a meno che, se "fortunata", non inizi a sporcarsi le mani e far venir meno la propria onestà. Ma una società che chiede questo agli uomini non è una società accettabile.
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Questo nn c'entra con destra o sinistra, questo è malaffare, corruzione e mancanza di meritocrazia...se queste nn esistessero una persona potrebbe fare ciò che vuole in relazione al suo talento, intraprendenza, buona salute e fortuna. Certo nn lo potrebbe fare se ci fosse al potere un certo Marx
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Ultima modifica di dotrue; 05-05-2016 a 18:34.
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05-05-2016, 18:32
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#8004
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Che notoriamente equivale ad appoggiare dittature comuniste o sedicenti tali, come chiedevo prima.
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No no, ma di certo rende bene l'idea della persona che sei. Immagino che per lo stesso principio se io postassi Di Canio con il braccio alzato nn starebbe a significare che sono un simpatizzante di Benito
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Quindi il 25 aprile per te non possiamo festeggiare la Resistenza, che di pugni chiusi alzati era piena, se no facciamo apologia dei gulag. OK.
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Ma certo che si può...non l'ho già detto che chi vince la guerra ha sempre ragione?
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E comunque è meglio che eccitarsi con le foto della Le Pen o di Salvini.
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Io nn ho mai messo foto del genere, nn so di che parli
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Originariamente inviata da SimpleBreakfast
Non è utopico anche sperare nella rivalità con rispetto delle regole? Lo stiamo vedendo oggi, in tutta la società Occidentale. Se l'estrema sinistra metteva al governo pochi e la statalizzazione faceva si che ci fosse povertà diffusa, il mercato libero in nome della libertà crea illusioni e disparità sociali enormi, soprattutto a svantaggio di chi non è "un vincente".
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Infatti nè l'una nè l'altra portata all'estremo vanno bene, invece qua qualcuno vuol far credere che l'estrema sinistra sarebbe la panacea per tutti i mali. Poi forse ragioni così perchè sei italiano, da altre parti se ti scoprono a fare il furbo in politica anche per cazzatine (come le consideriamo noi) hai finito la carriera mentre qui sei un eroe, se ti fai corrompere vai in galera per gli stessi anni che qui ti danno per omicidio e così via...quindi il rispetto delle regole altrove esiste nonostante la rivalità, anche per un discorso di mentalità, e le regole possono essere infrante anche in una società comunista (per esempio uno scansafatiche lavora alla metà delle sue possibilità perchè la paga piena se la porta a casa cmq)
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05-05-2016, 18:34
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#8005
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Originariamente inviata da Roberto97
Ma a me che frega di Stalin e del libretto rosso di Mao? A me non risulta che Marx, Engels, Gramsci o Bakunin abbiano ucciso nessuno. Il grande teorico Adolf Hitler invece?
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Il problema è che i filostalinisti li abbiamo in parlamento e uno fino a poco tempo fa era pure presidente della repubblica.
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05-05-2016, 18:36
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#8006
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,189
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Originariamente inviata da dotrue
La società IDEALE da te descritta rimane appunto ideale, proprio perchè funzionerebbe se tutti fossero disposti a sacrificare sè stessi per la collettività, cosa che nn esiste nemmeno tra quelli che portano avanti questi principi
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Il fatto che non esista o non sia mai esistita, non significa che non esisterà mai. Tu non brami forse una società senza delinquenza e criminalità? Parimenti si potrebbe dire che ciò che tu desideri è impossibile, di conseguenza di fronte alle lamentele dei tuoi beniamini politici sull'aumento della criminalità si potrebbe rispondere che una società senza crimine non è mai esistita e non esisterà mai.
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05-05-2016, 18:37
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#8007
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,018
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Originariamente inviata da Labocania
Il problema è che i filostalinisti li abbiamo in parlamento e uno fino a poco tempo fa era pure presidente della repubblica.
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Chi sarebbero questi filostalinisti in parlamento?
Napolitano presidente della repubblica filostalinista? Ma se all'interno del PCI era un migliorista, un moderato, era visto male da gran parte del PCI stesso che stalinista di certo non era. Fosse stato realmente stalinista non avrebbe fatto presidente del consiglio un servo del capitale come Monti
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05-05-2016, 19:04
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#8008
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,018
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Originariamente inviata da dotrue
Il "padrone", come spesso viene dispregiamente dipinto da qualcuno, è quello che si inventa il lavoro per dare da mangiare anche ai suoi dipendenti. Il fatto che ci guadagni di più è ovvio, altrimenti chi lo farebbe? il rischio d'impresa deve essere pagato, chi sarebbe disposto altrimenti ad assumerselo?
La società IDEALE da te descritta rimane appunto ideale, proprio perchè funzionerebbe se tutti fossero disposti a sacrificare sè stessi per la collettività, cosa che nn esiste nemmeno tra quelli che portano avanti questi principi, basta vedere i sindacalisti che se ne fregano se gli operai si fanno il culo per 1000 euro, loro se ne portano a casa 10 volte di più senza dare in contributo niente di concreto. Ed è solo un esempio. E nn è detto che un lavoro intellettuale sia meglio retribuito e con più diritti di quello manuale, questo valeva 100 anni fa, adesso sembra addirittura l'opposto. E in ogni caso: xchè dovrei investire anni della mia vita per studiare (e spendere soldi per lo studio) per andare a fare un "lavoro intellettuale" pagato come un altro ma con responsabilità evidentemente maggiori?per la stessa paga meglio fare un lavoro statale fisso senza troppa fatica e problemi
Invece guarda caso è proprio quello che succede. Il fatto che nn sia necessariamente così è solo una tua opinione
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No no, io non sono uno di quelli che vede l'operaio come santone e "il padrone" come cattivo a priori, sono cosciente che ci sono molti imprenditori, anche in Italia, che in questo periodo di crisi si fanno il mazzo e pur di non mandare a casa gli operai preferiscono guadagnare una miseria. Tanto di cappello, ma è ancora più evidente come queste persone oneste siano stritolate da una società che non è vero che gli permette di esprimersi come vogliono. Solo i disonesti, se fortunati, ci riescono. Gli onesti rimangono sempre fregati.
I sindacalisti fanno parte del sistema da abbattere, da tantissimo tempo quando si tratta di contrapporre gli interessi degli operai al sistema hanno sempre un occhio di riguardo per quest'ultimo, sono un fittizio esponente dei più deboli. Una volta forse servivano, oggi andrebbero riformati pesantemente. Comunque in questa nuova società un uomo sarebbe spinto a fare studi intellettuali non perché lo porterebbe ad un lavoro di successo, guarda oggi, ci sono tanti ragazzi che studiano filosofia pur sapendo che non hanno prospettive lavorative, ma piuttosto per la cultura personale e nello spirito altruista che ti ho citato prima. Ognuno si sentirebbe in dovere di prepararsi su argomenti diversi in modo da essere un tassello importante per la nuova società. Lo studio non dovrebbe aver costi, ogni ragazzo dovrebbe aver diritto ad un'istruzione completa, in modo da non vederla come un peso ma come un importante prerequisito per vivere bene con gli altri.
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Originariamente inviata da dotrue
A questo ti ho già risposto prima...e, ammesso, che sia possibile, accadrebbe per piccole comunità, nn certo ora che si parla di globalizzazione dove perfino gli stati in Europa sono diventati ininfluenti. Gli stati dovrebbero essere piccolissimi per permettere di capire meglio chi "mangia" alle spalle degli altri: se tutte le regioni italiane, per esempio, fossero stati a sè allora con opportune modifiche potrebbe essere possibile ragionare in termini di "uno per tutti, tutti per uno"...
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Ah guarda, sono d'accordo quando dici che gli stati europei sono diventati ininfluenti. E questo per colpa di chi? Proprio per colpa del capitalismo, che nel corso del '900 è diventato un mostro ingovernabile che ha divorato nazioni e differenze culturali, rendendoci un unico pozzo senza tutele da cui succhiare finché è possibile. Il Ttip segue proprio questa linea. Uno dei punti positivi post-Rivoluzione d'Ottobre sono proprio i soviet, riunioni aperte a tutto il popolo divisi per villaggi e occupazioni (pensa che c'erano anche i Soviet degli artisti), dove si prendevano decisioni cercando di non contrapporre una maggioranza a una minoranza ma discutendo anche per ore fino ad arrivare ad un compromesso fra tutti i presenti. Purtroppo tutto ciò venne soppresso in pochi anni ma è un altro discorso. Questo elemento è comune a molte ideologie, non solo al comunismo, ma anche all'anarchismo e a certi federalisti. Io vorrei un comunismo fortemente federalista, solo così si potrebbe realmente tenere conto dei bisogni di tutti, hai ragione; il problema è il mondo circostante, sarebbe davvero difficile portare avanti una nazione mentre tutto il mondo rema contro. Ma e' la bellezza della "democrazia" (pilotata dal mercato) no? non sono di certo stati i comunisti a volere questo mondo dove non comandano le persone ma i numeri.
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Originariamente inviata da dotrue
Questo nn c'entra con destra o sinistra, questo è malaffare, corruzione e mancanza di meritocrazia...se queste nn esistessero una persona potrebbe fare ciò che vuole in relazione al suo talento, intraprendenza, buona salute e fortuna. Certo nn lo potrebbe fare se ci fosse al potere un certo Marx
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Potrebbe invece, il comunismo non è tutto stalinismo. Esiste il comunismo libertario, l'anarco comunismo, tutte realtà minuscole che ovviamente non mi aspetto saranno mai capaci di prevalere sull'attuale mare di anti-ideologismo e populismo, ma trovo molto meglio lottare per ideali difficili da affermare piuttosto che per altri mai completamente mirati ad abbattere al potere, semmai a cambiargli faccia.
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05-05-2016, 19:37
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#8009
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,018
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Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast
Di semi stalinista abbiamo solo Razzi
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Sì vabbè ma Razzi vale come un matto che dice di essere Superman
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05-05-2016, 19:40
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#8010
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Italia
Messaggi: 320
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Comunisti VERI
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05-05-2016, 20:18
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#8011
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Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 145
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Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Sì vabbè ma Razzi vale come un matto che dice di essere Superman
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Si ahaha! A 7gold quando viene invitato risponde tranquillamente al cellulare (in diretta) chiacchierando con la moglie.. si ride per non piangere!
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05-05-2016, 21:13
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#8012
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il fatto che non esista o non sia mai esistita, non significa che non esisterà mai. Tu non brami forse una società senza delinquenza e criminalità? Parimenti si potrebbe dire che ciò che tu desideri è impossibile, di conseguenza di fronte alle lamentele dei tuoi beniamini politici sull'aumento della criminalità si potrebbe rispondere che una società senza crimine non è mai esistita e non esisterà mai.
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Infatti nn credo vogliano eliminare la criminalità, ma tenerla a bada meglio di come fanno altri esponenti politici
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Originariamente inviata da Roberto97
Tanto di cappello, ma è ancora più evidente come queste persone oneste siano stritolate da una società che non è vero che gli permette di esprimersi come vogliono. Solo i disonesti, se fortunati, ci riescono. Gli onesti rimangono sempre fregati.
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Questo è un altro tipo di problema, come ti ho già detto...o vorresti dire che una politica di destra favorisce il fiorire di persone disoneste? e certi lavoratori, che tanto si divertono a cantare "bella ciao" nei cortei ma poi nei luoghi di lavoro cazzeggiano, cosa sono?
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Comunque in questa nuova società un uomo sarebbe spinto a fare studi intellettuali non perché lo porterebbe ad un lavoro di successo, guarda oggi, ci sono tanti ragazzi che studiano filosofia pur sapendo che non hanno prospettive lavorative, ma piuttosto per la cultura personale e nello spirito altruista che ti ho citato prima. Ognuno si sentirebbe in dovere di prepararsi su argomenti diversi in modo da essere un tassello importante per la nuova società. Lo studio non dovrebbe aver costi, ogni ragazzo dovrebbe aver diritto ad un'istruzione completa, in modo da non vederla come un peso ma come un importante prerequisito per vivere bene con gli altri.
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Quindi i professori dovrebbero insegnare gratis? o dovrebbero essere pagati dallo stato per insegnare agli altri a fare qualcosa di non funzionale allo stato stesso? Mi sembra una visione piuttosto utopistica la tua, la vita si basa di più su cose concrete: tu abiti in una casa solida, usi un pc, hai il telefonino, ti sposti con la tua auto comoda grazie a persone che hanno studiato, avuto talento, intraprendenza e soprattutto la possibilità di sfruttare, anche economicamente, le loro idee....sennò vivremmo nelle capanne e a distanza comunicheremmo con i segnali di fumo, ma discutendo di importanti aspetti filosofici Tu vorresti vivere così? io no, il benessere materiale mi piace, dico solo che andrebbe leggermente ridimensionato
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Originariamente inviata da Roberto97
Ah guarda, sono d'accordo quando dici che gli stati europei sono diventati ininfluenti. E questo per colpa di chi? Proprio per colpa del capitalismo
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Cosa c'entra il capitalismo con la globalizzazione? Mi sembra che siano quelli di sinistra a volere a tutti i costi un mondo dove ognuno va dove gli pare e pretende di avere gli stessi diritti di chi ci abita da decenni...questo per quanto riguarda l'aspetto di diritto individuale. Per quanto riguarda l'aspetto economico, ricordo che è stata in particolare l'apertura della Cina (notoriamente rossa) ai mercati globali a porre l'allarme a tutte le altre economie mondiali e a ricordarci che era meglio "restare uniti", come fosse una guerra nella quale chi ha più alleati vince. Questo per dire che anche loro, comunisti fino al midollo, hanno capito cosa dovevano fare se volevano progredire: portare un pò di capitalismo nelle loro politiche.
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Originariamente inviata da Roberto97
Io vorrei un comunismo fortemente federalista, solo così si potrebbe realmente tenere conto dei bisogni di tutti
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Il federalismo, quello vero, è la cosa che più vorrei qua in Italia, e sarei pronto perfino a votare un comunista se ci fosse una buona probabilità di attuarlo...quindi nn lo dire a me
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Potrebbe invece, il comunismo non è tutto stalinismo. Esiste il comunismo libertario, l'anarco comunismo, tutte realtà minuscole che ovviamente non mi aspetto saranno mai capaci di prevalere sull'attuale mare di anti-ideologismo e populismo, ma trovo molto meglio lottare per ideali difficili da affermare piuttosto che per altri mai completamente mirati ad abbattere al potere, semmai a cambiargli faccia.
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Vabbè ma qui discutiamo di principi generali, lo so anch'io che ci sono più idee politiche che batteri dentro una tazza del cesso...esistono anche tutte le diverse varianti per la destra
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05-05-2016, 23:25
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#8013
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Lo so bene che quei falliti come Diliberto, Rizzo, Bertinotti orgogliosi delle loro patetiche insegne rosseggianti erano più una presenza folkloristica che altro, ma Napolitano no! non è folkloristico e non fanno sorridere affatto le sue parole profferite al tempo della rivoluzione ungherese. Non ha sulla coscienza fucilazioni sommarie come il nostro emerito presidente Pertini, ma l'elogio dei carri armati sovietici è qualcosa di imperdonabile.
Certo oggi non ci sono più comunisti nelle fila del rottamatore, ma la cultura dell'ingerenza statale a danno dell'iniziativa privata, della vessazione della piccola impresa, del welfarstate a vantaggio dei furbi, della persecuzione del merito etc., eredità delle sinistre che furono, non la si cancella con una passata di mano.
Invece agitare lo spettro del fascismo che ritorna provate a cimentarvi con un po' di sana autocritica e a confrontarvi una buona volta con tutto ciò che di brutto ha prodotto il culto comunista e, cos' facendo, di confrontarvi con la realtà dato ben concreti sono i disastri con cui dobbiamo avere a che fare grazie al '68, ad esempio.
Confrontarsi con la realtà naturalmente presuppone l'abbandono del Vangelo secondo Marx.
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05-05-2016, 23:43
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#8014
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Il problema è che i filostalinisti li abbiamo in parlamento e uno fino a poco tempo fa era pure presidente della repubblica.
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Filostalinisti dove che me li sposo? <3
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05-05-2016, 23:51
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#8015
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Lo so bene che quei falliti come Diliberto, Rizzo, Bertinotti orgogliosi delle loro patetiche insegne rosseggianti erano più una presenza folkloristica che altro, ma Napolitano no! non è folkloristico e non fanno sorridere affatto le sue parole profferite al tempo della rivoluzione ungherese. Non ha sulla coscienza fucilazioni sommarie come il nostro emerito presidente Pertini, ma l'elogio dei carri armati sovietici è qualcosa di imperdonabile.
Certo oggi non ci sono più comunisti nelle fila del rottamatore, ma la cultura dell'ingerenza statale a danno dell'iniziativa privata, della vessazione della piccola impresa, del welfarstate a vantaggio dei furbi, della persecuzione del merito etc., eredità delle sinistre che furono, non la si cancella con una passata di mano.
Invece agitare lo spettro del fascismo che ritorna provate a cimentarvi con un po' di sana autocritica e a confrontarvi una buona volta con tutto ciò che di brutto ha prodotto il culto comunista e, cos' facendo, di confrontarvi con la realtà dato ben concreti sono i disastri con cui dobbiamo avere a che fare grazie al '68, ad esempio.
Confrontarsi con la realtà naturalmente presuppone l'abbandono del Vangelo secondo Marx.
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Comunque da 20 anni a questa parte si sta andando pesantemente contro la "mentalità comunista" e di certo la società italiana non sta migliorando..
Che poi le due regioni meglio vivibili in Italia, cioè la Toscana e l'Emilia Romagna sono andate avanti grazie a quella mentalità ma vabbe... e queste regioni sono andate avanti proprio con le piccole medie imprese, con l'welfare state e con l'ingerenza statale.
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06-05-2016, 00:21
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#8016
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Messaggi: 14,018
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
ma la cultura dell'ingerenza statale a danno dell'iniziativa privata, della vessazione della piccola impresa, del welfarstate a vantaggio dei furbi, della persecuzione del merito etc., eredità delle sinistre che furono, non la si cancella con una passata di mano.
Invece agitare lo spettro del fascismo che ritorna provate a cimentarvi con un po' di sana autocritica e a confrontarvi una buona volta con tutto ciò che di brutto ha prodotto il culto comunista e, cos' facendo, di confrontarvi con la realtà dato ben concreti sono i disastri con cui dobbiamo avere a che fare grazie al '68, ad esempio.
Confrontarsi con la realtà naturalmente presuppone l'abbandono del Vangelo secondo Marx.
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Il welfare state non è a vantaggio dei furbi ma a vantaggio di tutti, in pratica vorresti dirci che il deterioramento delle già precarie strutture di welfare non è un male ma anzi bisogna togliere certi "lussi" alle persone, quando è solo grazie a questi elementi se la società non è ancora scoppiata completamente. Lo stato sociale dovrebbe essere il punto fondamentale di ogni società civile, altrochè. Se non è possibile attuarlo bisogna rivedere tutto il resto, perché l'uguaglianza e la tutela dei servizi sociali fondamentali è fuori discussione. Sono d'accordo sulle difficoltà delle piccole imprese, ma questo non è certo un problema solo delle regioni rosse, e di certo la cancellazione dei diritti dei lavoratori non mi pare abbia portato grossi incentivi; anzi, grazie al Jobs Act è aumentato anche il precariato, insomma l'Italia è sempre più una groviera illogica dove le persone devono accettare di vivere in uno stato che prima pensa ottusamente a far quadrare i bilanci e poi al resto. C'è gente ridotta alla disperazione e quello che sa proporre Renzi è un risicato miglioramento dell'occupazione (precaria) su scala annuale? Questa è l'unica miseria che può fare un capo dello stato per i suoi cittadini? Assolutamente no, è solo una deliberata scelta di mantenere l'Italia in uno stato di subordinazione al sistema europeo-occidentale. La società italiana non è mai stata così frammentata, ci sono sacche di persone sul punto di scoppiare e certe realtà continuano a ricevere pugnalate a tradimento senza che ci sia una voce strutturale a difenderle. Una vera sinistra non esiste oppure questo scempio non sarebbe permesso.
Io non credo che la presa di coscienza del '68 sia stata negativa, ne servirebbe una di egual portata oggi, senza di essa la distruzione di ogni valore compiuta dagli anni '80 in poi sarebbe solo stata più rapida e indolore. Probabilmente oggi non ci sarebbe più nessuno a fare opposizione al governo, ma solo grazie al raggiungimento del 100% di incoscienza collettiva. Semmai l'Italia è la prova che il capitalismo non può essere unito col socialismo, sono incompatibili al lungo termine, è un modello sbagliato e non riformabile, se si tiene prima agli interessi del popolo che a quelli del mercato il capitalismo è qualcosa da abbandonare, ma prima di arrivare a capirlo ci vorranno altre 10 crisi come quella del 2008.
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06-05-2016, 01:44
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#8017
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Qualcuno sa in politica chi sono i bianchi?
I neri sono i fascisti e gli anarchici.
I rossi sono comunisti e socialdemocratici.
I gialli sono i liberali.
I blu sono i conservatori.
I verdi sono gli ecologisti.
Urca posso inventare una nuova posizione politica.
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06-05-2016, 01:47
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#8018
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,018
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Qualcuno sa in politica chi sono i bianchi?
I neri sono i fascisti e gli anarchici.
I rossi sono comunisti e socialdemocratici.
I gialli sono i liberali.
I blu sono i conservatori.
I verdi sono gli ecologisti.
Urca posso inventare una nuova posizione politica.
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Da Wikipedia (Figa 'sta pagina):
Il bianco è stato collegato al pacifismo (come nella bandiera bianca della resa) e al pensiero politico indipendente.
Storicamente, era associato con il sostenimento della monarchia assoluta, dapprima dai sostenitori della dinastia dei Borbone in Francia per il loro colore dinastico. Successivamente fu usato dai sostenitori dello zarismo nella rivoluzione russa del 1917. Nella guerra civile seguita all'indipendenza della Finlandia nel 1917, il bianco è stato usato dai conservatori e dalle forze democratiche in contrapposizione al rosso delle forze socialiste.
In Italia è stato il colore, insieme al rosso, del partito al potere per tutto il secondo dopo guerra, la Democrazia Cristiana. Il suo simbolo era una croce rossa su sfondo bianco e il suo soprannome era balena bianca.
In effetti il colore bianco ha così poco impatto che l'unico partito su cui poteva andare bene era la DC! Boh, chessò, prova a fondare un partito dei sociofobici rivoluzionari. Lì si addice.
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06-05-2016, 01:56
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#8019
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
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Originariamente inviata da Roberto97
Da Wikipedia (Figa 'sta pagina):
Il bianco è stato collegato al pacifismo (come nella bandiera bianca della resa) e al pensiero politico indipendente.
Storicamente, era associato con il sostenimento della monarchia assoluta, dapprima dai sostenitori della dinastia dei Borbone in Francia per il loro colore dinastico. Successivamente fu usato dai sostenitori dello zarismo nella rivoluzione russa del 1917. Nella guerra civile seguita all'indipendenza della Finlandia nel 1917, il bianco è stato usato dai conservatori e dalle forze democratiche in contrapposizione al rosso delle forze socialiste.
In Italia è stato il colore, insieme al rosso, del partito al potere per tutto il secondo dopo guerra, la Democrazia Cristiana. Il suo simbolo era una croce rossa su sfondo bianco e il suo soprannome era balena bianca.
In effetti il colore bianco ha così poco impatto che l'unico partito su cui poteva andare bene era la DC! Boh, chessò, prova a fondare un partito dei sociofobici rivoluzionari. Lì si addice.
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Molto interessante.
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06-05-2016, 02:27
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#8020
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,018
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Gli Americani devono tutti andare dall'oculista
L'Europa non ha chiuso i contatti con i paesi che hanno acquistato questo petrolio? Significa che in fondo dei morti delle stragi non gli interessa molto, giusto quando si tratta di alzare i controlli sui cittadini e trovare un nuovo nemico per la plebe.
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