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04-07-2008, 12:59
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#101
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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IL DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA
di ROBERT BRESSON
TRAMA E RECENSIONE:
Un giovane parroco frequenta un castello il cui padrone, un conte, inganna la moglie con grande pena del figlio. Il prete si attira l'ostilità di entrambi. Malato di cancro, va a morire in casa di un prete spretato. Splendida, austera trasposizione del romanzo (1936) di Georges Bernanos. “Un'opera tutta fatta di verità interiore ha potuto per la prima volta passare sullo schermo senza la più piccola concessione” (Julien Green). Indimenticabile. (MORANDINI 2007)
Tutto è sempre visto attraverso gli occhi del protagonista, così come, attraverso quegli stessi occhi, sono visti i drammi singoli degli altri personaggi. Il merito poetico di questo audacissimo linguaggio che ha portato sul piano universale un problema unicamente confinato negli abissi dell’individuale, è nell’equilibrio perfetto di ogni suo termine e nella tesa, dolente atmosfera drammatica che sa suscitare senza sforzo attorno ai personaggi con una semplicità così alta e solenne da conferire alla nuova fatica di Bresson un’ assoluta nobiltà di espressione, di stile e di tecnica, un vigore emotivo che pienamente convince e conquista quanti credono nel cinema come arte e in Bresson e in pochissimi altri i profeti di un nuovo, più puro linguaggio cinematografico. (Gian Luigi Rondi)
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04-07-2008, 17:02
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#102
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Principiante
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 26
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Di Sidney Lumet,1957,titolo originale "12 angry man",interpreti: Henry Fonda,Martin Balsam,Lee J. Cobb,Ed Begley,E.G. Marshall,Jack Klugman,Jack Warden,Robert Webber,Joseph Sweeney,John Fiedler,George Voskovec,Edward Binns-
Trama:12 uomini vengono chiamati a fare i giurati per un processo che vede coinvolto un ragazzo imputato di patricidio.ll film si svolge quasi interamente dentro una stanza dove i giurati devono decidere la sorte del ragazzo:l'assoluzione o la condanna a morte.Poco a poco vengono fuori da un lato i dubbi e i tentativi di chiarimento su una soluzione che da principio sembrava così palese,dall'altro il carattere,i problemi e la fragilità di ognuno,con scontri e confronti reciproci.Così un giudizio processuale si trasforma in un giudizio spietato ma anche amorevole sull'essere umano,con tutte le sue luci e ombre.
La bravura degli interpreti,le musiche,le inquadrature che seguono i "12 uomini arrabbiati" come un implacabile osservatore invisibile e i tempi,serrati e incalzanti,impeccabilmente dosati:un film veramente spettacolare,per chi ama i gialli ma anche semplicemente i buoni film.
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05-07-2008, 23:40
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#104
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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Il 25enne Wesley Gibson fa un lavoro opprimente e noioso con un capo che non perde occasione per vessarlo, la fidanzata lo tradisce con il suo migliore amico ed è lo zimbello del quartiere dove abita. Improvvisamente, la sua vita prende una piega completamente diversa. Alla morte del padre, che lui non ha mai conosciuto perché lo ha abbandonato alla nascita, Wes non solo riceve un'eredità miliardaria ma anche un lascito molto speciale: un superpotere che lo trasforma nel killer più letale e infallibile della Terra. Wes viene così arruolato da una società segreta di vendicatori guidata dal potente ed enigmatico Sloan e al suo fianco viene messa la bella e potente Fox, incaricata del suo addestramento... 8)
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10-07-2008, 14:18
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#105
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da caliserio
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E' tutto quello che hai da dire su questo film? :lol:
Visto che ormai conosco a memoria tutti i dialoghi, mi sa che mi tocca scrivere una recensione...
Opera prima del regista Alessandro Piva, La Capa Gira è un film interamente ambientato a Bari. I dialoghi sono in dialetto barese, ragion per cui si è resa necessaria la sottotitolazione in italiano. In questo modo il film è diventato visibile...nel resto d'Italia!!! :lol: Anche gli attori sono tutti "glorie locali", quello più conosciuto è sicuramente Paolo Sassanelli (il medico gay della fiction Un medico in famiglia :wink .
Sullo sfondo della Bari di periferia, degradata e degradante, il film segue le vicende di un sottobosco malavitoso e delinquenziale, avente come primo obiettivo il recupero di una partita di droga, ma ben sistemato anche nell'ambito del gioco d'azzardo e delle sigarette di contrabbando.
Vite dal destino segnato si trovano a combattere una guerra quotidiana con le forze dell'ordine, nonchè con i clan rivali.
Il film ha partecipato ad un'edizione del Festival di Berlino.
Avviso per tutti coloro che guardano questo film e vivono da Roma in su: Non vi fate strane idee su Bari o sulle altre città meridionali, non viviamo in mezzo al far west...Bari negli anni Cinquanta era la città più sicura d'Italia, si viveva con le porte aperte e i suoi giovani erano lo zoccolo duro dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza...
La delinquenza (vale lo stesso per Napoli) è sopraggiunta con il boom economico, con la fine di secolari mestieri e con il consumismo di massa, specie quello tecnologico. Delle sacche di sottoproletariato urbano non hanno saputo resistere alla tentazione del benessere e dei soldi facili: l'unico modo per conseguire questo obiettivo era il malaffare. Per il resto...Buona visione!! :wink:
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10-07-2008, 18:53
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#106
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,145
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"Le buttane" di aurelio grimaldi - (1993)
trama:
Liuccia e Blu Blu "battono" per strada; Veronica e Minuccia esercitano in un bordello clandestino, Orlanda a casa sua; Maurizio ha come cliente un maturo benestante (che ucciderà); il travestito Kim si pubblicizza mediante annunci sui giornali. Le loro esistenze, il loro mestiere, i rapporti con la loro clientela, gli inconvenienti, i drammi (e le tristi soddisfazioni) del loro essere quello che sono.
film stupendo.l'ho visto oggi.per anni mi e scappata sta perla di cinema italiano.certo i gusti son gusti.non sò se definirlo neorealista sia corretto, nonostante non sono un esperto in materia di cinema.l'uso del biancoenero secondo me e davvero azzecato.buon film.
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15-07-2008, 20:06
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#107
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 1,041
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Una struggente storia di amicizia davvero accaduta tra un repoter del NY Times e Dith Pran, giornalista/fotografo e interprete Cambogiano. Ma anche una storia di guerra e delle conseguenze/atrocità di questa sulle persone, ambientata in Cambogia durante il regime di Pol Pot e le sue campagne di pulizia etnica. Per molti è tra i migliori film mai fatti sulla guerra e peraltro con una delle storie di amicizia più commoventi e struggenti. Infatti la recitazione a mio avviso è meravigliosa e tra le più trascinanti di sempre, in particolare l'attore Haing S Ngor, così come gli scenari spettacolari e la colonna sonora.
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23-07-2008, 13:15
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#108
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,188
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In una cittadina dell'Ohio, Martha e Kyle lavorano in una fabbrica di bambole. La loro vita è grigia, sempre uguale a se stessa. Lavoro, junk food per pranzo, ancora lavoro, e poi a casa davanti alla televisione. Una linea piatta. Senza ritorno. L'amicizia che li lega, rifugio della rispettiva malinconia, viene improvvisamente minacciata per l'arrivo di una nuova operaia, Rose, che suscita interesse in Kyle. Una mattina Rose viene trovata morta, strangolata. Chi sarà l'assassino?
Ho apprezzato questo film per il modo in cui affronta tematiche quali l'ansia sociale e la solitudine, per il suo tono minimale e distaccato, assai lontano dall'enfasi di buona parte del cinema americano.
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30-07-2008, 20:46
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#109
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Avanzato
Qui dal: May 2008
Messaggi: 442
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il cavaliere oscuro
visto con ben 4 fobic
medio, troppo lungo per i miei gusti
poi non riesce a suscitare quei sentimenti di vendetta necessari x farti odiare il nemico, forse perchè non c'è un vero nemico, a parte la donna, causa di molti mali
notevole la comparsata dell'agente animalone di prison break
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06-08-2008, 11:58
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#110
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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I Goonies, oggi:
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08-08-2008, 14:19
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#111
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Principiante
Qui dal: May 2006
Messaggi: 45
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Due film che mi sono piaciuti moltissimo sono:
STALKER di Andrej Tarkovskij
In una regione imprecisata dell'Unione Sovietica a carattere industriale esiste la Zona , un territorio recintato e controllato da soldati all'interno del quale anni prima e' caduto qualcosa, un meteorite si dice, ma molti pensano sia qualcosa di diverso. La zona e' disabitata ed irragiungibile, ma gli Stalker, una sorta di guide illegali della Zona, sono disposti ad accompagnare delle persone in una stanza particolare della zona, una stanza all'interno della quale gli uomini possono esaudire i loro desideri. O almeno cosi' si dice.
i 7 Samurai di Akira Kurosawa
Un villaggio di contadini poverissimi è continuamente vessato da una banda di criminali che lo priva del magro prodotto dei campi. Il più anziano dei coltivatori suggerisce ai più giovani di cercare un samurai, un esperto di arti marziali, in grado di proteggere il villaggio. In cambio, potranno però solo offrirgli un magro pasto. La ricerca tuttavia avrà fortuna: un samurai non più giovane risponde all'appello e accetta di schierarsi con i contadini contro i banditi, insegnando ai primi a difendersi da soli. Nell'impresa l'anziano combattente sarà aiutato da altri sei avventurieri, portando così a sette il magico numero dei difensori degli oppressi
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08-08-2008, 23:59
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#112
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 993
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funny games
quando il mio corpo smetterà di disobbedirmi
allora nessuno potrà fermarmi
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09-08-2008, 11:51
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#113
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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VIALE DEL TRAMONTO
di Billy Wilder
Intrigante, cupo, affascinante, delirante, inquietante, geniale, folgorante… Quanti sono gli aggettivi che i critici hanno utilizzato per descrivere questo capolavoro?
E quante interpretazioni sono state date…
"Viale del Tramonto" è una tragedia dell'ambizione e dell'erotismo? una storia a metà tra il thriller, il noir e il melodramma? una parabola amara sul mondo del cinema, o un'appassionata dedica a esso? un ritratto spietato, e al contempo sarcastico e sardonico, di Hollywood? l'incontro -scontro tra rappresentazione e realtà? un atto d'accusa contro una società commercialista e insensibile? la premonizione che la fine di un certo tipo di "sogno americano" sta per arrivare?
Probabilmente ha ragione Pino Farinotti:
Questo film non è un noir, non è drammatico tradizionale, non è fantasy, è semplicemente "Viale del tramonto" (MyMovies).
Cinema sul cinema, microcosmo di personaggi spesso grotteschi ma mai irrealistici - sempre credibili, humour nero a profusione, ironia e cinismo mirabilmente miscelati, struttura narrativa circolare (prologo ed epilogo sono pressoché identici) caratterizzano questa pietra miliare mai troppo esaltata
Strabiliante il cast che vede la partecipazione di grandi personaggi della "prima" Hollywood" come Eric von Stroheim, Buster Keaton, Cecil B. De Mille.
Giganteggiano Gloria Swanson e William Holden: per la Swanson, dalla recitazione intensa e drammatica, il film fu la consacrazione a icona intramontabile del cinema; per Holden fu la prima occasione di affermarsi come meritava e che fece di lui un divo (sostituì all'ultimo momento il complicato Montgomery Clift, intimorito dal ruolo).
"Viale del tramonto" ebbe 9 nomination agli Oscar (vinse quelli per la sceneggiatura, la scenografia e le musiche) e due Nastri d'Argento (miglior attrice straniera, miglior regia film straniero).
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09-08-2008, 18:24
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#114
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 231
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IL PIANISTA di Roman Polanski
Ambientato a Varsavia fra il 1939 (data dell’invasione della Polonia e dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale) ed il 1944 (l’arrivo dell’Armata Rossa e la liberazione della città), “Il pianista” segue le vicende del personaggio di Wladyslaw Szpilman, che sullo schermo ha il volto smagrito e lo sguardo dolente dell’americano Adrien Brody, premiato con l’Oscar come miglior attore per la sua intensa interpretazione. Nella prima parte, il film ci descrive l’impatto delle persecuzioni antisemite sulla comunità ebraica di Varsavia e sulla famiglia del protagonista; nella seconda parte, invece, assistiamo alla solitaria odissea di Szpilman che, animato unicamente da un disperato istinto di sopravvivenza, si aggira come uno spettro in una città-fantasma devastata dalla guerra. E a tendergli la mano, nel momento del bisogno, sarà il Capitano Hosenfeld (Thomas Kretschmann), un ufficiale dell’esercito tedesco che, in nome dell’amore per la musica, gli offrirà un aiuto assolutamente inaspettato.
uno dei film piu' belli che ho mai visto;toccante,struggente,crudo,realistico,un capolavoro che consiglio a tutti,alcune scene sono molto forti.voto:10
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14-08-2008, 22:19
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#115
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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Altri di Polanski:
Rosemary's Baby
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14-08-2008, 22:20
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#116
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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Chinatown
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14-08-2008, 22:22
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#117
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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L'inquilino del terzo piano
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14-08-2008, 22:24
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#118
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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Repulsion
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15-08-2008, 00:10
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#119
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 305
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gomorra
figata di film, fa riflettere sulla fortuna di non esser nati in certi luoghi
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24-08-2008, 17:09
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#120
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 624
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L'ho visto di recente,dopo la richiesta di mia madre che lo voleva vedere...sono rimasto stupefatto!è un capolavoro!
Trama:Danny Boodman, un macchinista nero del transatlantico Virginian, trova un neonato abbandonato in una cassetta di limoni nella prima classe della nave. Gli dà come nome il proprio, Danny Boodman, aggiungendovi la dicitura presente sulla cassetta in cui lo ha trovato ("T.D. Lemon") ed il secolo dell'anno in cui è nato ("Novecento"): Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Decide di allevarlo in segreto, per impedire che possano portarglielo via. Il bambino vive così i primissimi anni della sua infanzia nella sala macchine del piroscafo, salvo poi uscirne conoscendo e conquistandosi la simpatia dei restanti membri dell'equipaggio. In seguito alla morte accidentale del padre adottivo, dovuta soprattutto ai grossi lavori nella sala macchine, il fanciullo riesce a sottrarsi ai poliziotti che, dietro ordine del capitano, dovevano prelevarlo e consegnarlo presso un orfanotrofio; scompare per giorni interi, ma infine, con somma sorpresa di tutti, si fa ritrovare una notte in prima classe mentre suona il pianoforte con eccezionale bravura. Col passare degli anni diventa il pianista della nave, suonando per i passeggeri durante le serate e per conto proprio, in terza classe, con un altro pianoforte. Molti anni dopo, senza essere nel frattempo mai sceso dal transatlantico, conosce Max Tooney, un trombettista con il quale suonerà per molti anni e stringerà una solida amicizia. La notizia della sua bravura come improvvisatore ed esecutore si diffonde, al punto di condurre da lui un altro pianista, il famoso Ferdinand "Jelly Roll" Morton, che lo sfiderà in un duello all'ultima nota. Novecento non cede alle ripetute esortazioni dell'amico a scendere dalla nave ed andare incontro alla fama ed al successo, e resta a bordo anche quando Max lo lascia, all'alba della Seconda Guerra Mondiale, per andare a cercare fortuna altrove. Diversi anni dopo, quando il transatlantico è in disarmo e ormai prossimo ad essere distrutto, Max vi ritrova l'amico, facendo un ultimo disperato tentativo per convincerlo a scendere dalla nave, tentativo che con sua grande amarezza si rivelerà vano.
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