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Originariamente inviata da Gufetto
Ho 38 anni e da 11 lavoro in una ditta metalmeccanica. Anni fa andava tutto abbastanza bene, ditta giovane, qualche uscita ecc..poi le cose negli ultimi anni hanno cominciato a cambiare.
Ho cominciato ad avvertire la pesantezza del lavoro e la frustrazione, a volte un senso di mobbing. E' una ditta dove regna sostanzialmente la disorganizzazione eil menefreghismo. Spesso e volentieri vengo lasciato da solo a fare più cose assieme. Il mio lavoro è alla base della lavorazione, in sintesi preparo materiale per un reparto successivo.
Però sono cambiati i rapporti..nel reparto sono con uno prossimo alla pensione e il grosso del lavoro lo faccio io (andrà in pensione fra pochi mesi e non oso pensare quando sarò da solo veramente). La postazione del lavoro è sotto una grossa vetrata dove da maggio a settembre picchia il sole rendendo l'ambiente invivibile, l'aria è pesante e faccio fatica a respirare (anni fa mi sentii pure male quasi che stessi per svenire).
In più mi sono allontanato dalla gente, non c'è collaborazione, mi complicano continuamente il lavoro che in sé sarebbe semplice, non c'è mai il materiale che serve e devo fare doppio lavoro.
La gente talvolta mi parla male, mi minaccia, ho l'impressione di essere considerato meno della merda. Vengono sempre a cercarmi e mi mandano in confusione facendomi fare più cose assieme. La ditta non mi sembra interessata far star bene la gente..è più interessata ad altre cazzate. I responsabili sono lì giusto perché ci deve essere qualcuno ma per la gran parte mi sembrano inadeguati. Anche i macchinari sono inadeguati, perlomeno quelli che uso io..mi fanno fare cose che può fare un fornitore esterno ma facendole fare a me risparmiano, accolandomi lavorazioni che mi tolgono tempo ad altro.
Di tutto questo risento anche fuori da lì, a volte non dormo pensando al giorno successivo..esco alle 17:00 ed è come se la giornata fosse finita. I fine settimana talvolta rimugino su cosa mi è successo e la domenica pensando ad un'altra settimana fatico ad addormentarmi. Nonostante lo sbattimento mi sembra di sprecare energie.
Non so se tutto questo rientra nel mobbing, ho cercato nel web ma il mobbing sembra altro. Il guaio è che non ho l'entusiasmo o la fiducia per cercare un altro lavoro...come li reggo 30 anni così?
Qualche anno fa andai dai sindacati ma non ebbi il coraggio di iscrivemri perché poi sì che mi avrebbero fatto vedere la miseria...
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Egregio dottor...ti capsico, sì, perchè mi trovo in una situazione simile alla tua.
Sto in questa nuova ditta da maggio e in pratica a fare il mio lavoro siamo in due: io e un altro tipo, che devono svolgere questa mansione. Dunque all'inizio erano tutti carini, gentili, sorridenti e facevano gli amiconi. Anche il mio collega di mansione era molto gentile con me e mi ha aiutato ad "imparare" il mestiere, ma non solo. Mi chiedeva spesso se avevo tropppo lavoro, o se restavo troppo indietro con i compiti che mi venivano assegnati e mi diceva di passargli a lui un po' del mio lavoro.
Col passare del tempo, sto collega in pratica non mi ha più parlato, se non per lo stretot necessario. Quando arrivo al mattino, lo saluto sempre io per primo, lui a malapena mi risponde...Vabbè, ma a me non me ne frega niente del suo saluto. Il problema è un altro. Col passare del tempo non solo sto collega non mi aiuta più nel lavoro, ma quando c'è da fare una cosa, dice semrpe che è troppo preso, che èp troppo impegnato e che quindi devo farlo io il laovro. Risultato è che io credo di avere almeno il doppio quantitativo di lavoro che fa lui. E gli altri colleghi ormai non ci provano nemmeno a chiderrgli di fare qualcosa, vengono direttamente da me. Quindi ora mi tocca fare il laovro doppio di quello che fa lui. Tutto questo avviene sotto lo sguardo indifferente del mio responsabile e degli altri colleghi, visto che stiamo tutti in un grosso stanzone. Anzi il mio respopnsabile, anche lui ha preso il visio di scaricare adddosso a me tutti quei lavoretti, volanti, che si fanno "10 minuti", come dice lui. Non ho mai sentito una volta andare a partare all'altro collega uno di questi lavoretti da fare! Semrpe da me viene. E anche gli altri colleghi fanno lo stesso, in pratic aè come se avessi...non sto scherzano, 12 capi! Non uno, ma 12. Ciascuno di questi 12 colleghi, anche di altri uffici, o reparti, a loro piacimento possono decidere di darmi del lavoro, di affibiamrmi dei compiti, senza mai che il mio diretto responsabile faccia una piega. Nelle aziende dove ho lavorato fino ad ora, ci stava smepre un diretto superiore e ho semrpe ricevuto gli ordini da questo superiore, che mi assegnava il alvoro da fare, ma in questa azienda dove essere a disposizione di tuttii, in quanto pare che ciuinque possa decidere di scaricarmi addosso un lavoro e possa decidere in quanto tempo devo consegnarlo.
Bene, ma non ho voglia di andare a lamentari dal titolare, ne di fare la guerra ai colleghi, ne di far valere le mie ragioni. L'unica cosa che ho inziato a fare è di cercare un altro posot di lavoro.
Alla fine per ripondere alla tua domando, devo dire che nel tuo caso, come nel mio, non si tratta di mobbing, ma di una situazione che viene chiamata in un altro modo...mi pare burnout. Quindi sì non è mobbing, ma burnout.