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Vecchio 12-10-2018, 16:27   #12521
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Ma al di là di questo Roger è un onesto socialista inglese.
Come Eric Arthur Blair, aka George Orwell.
Credo che con la falce e martello intendesse l'URSS come stato totalitario.
Vecchio 12-10-2018, 16:28   #12522
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Qualcuno di voi è attivista politico? Lo so, sembra strano detto su un forum di fobia sociale, ma mi piacerebbe scendere in campo attivandomi, sono convinto che potrebbe farmi bene.
Credo varrebbe anche per me.
Ma non so se e come prendere l'iniziativa.
Vecchio 12-10-2018, 16:38   #12523
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L'avatar di Varano
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Credo varrebbe anche per me.
Ma non so se e come prendere l'iniziativa.
Credo che per i partiti tradizionali bisogna andare ai circoli di zona, per il movimento va bene anche la piattaforma.
Io abito nel Nord Italia, a sud di Milano, se sei della zona potremmo mobilitarci insieme, senza impegno ovviamente
Vecchio 12-10-2018, 23:36   #12524
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L'avatar di Da'at
 

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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Qualcuno di voi è attivista politico? Lo so, sembra strano detto su un forum di fobia sociale, ma mi piacerebbe scendere in campo attivandomi, sono convinto che potrebbe farmi bene.
Io ci ho provato, purtroppo i miei disagi mi hanno ostacolato dopo lo sforzo iniziale. C'è anche da dire che la condizione di caos del mio partito di riferimento non mi motiva granché, tant'è che sto pensando di uscirmene e/o di andare altrove (ad esempio mi stava incuriosendo Volt Italia, ma è un progetto ancora un po' vago).

Più che altro comunque, "sembra strano detto su un forum di fobia sociale", appunto, cioé io non sono fobico ma all'atto pratico sono lo stesso bloccato (anche) dal pdv sociale, e quindi fatico a dare un valore aggiunto, non è sempre facile.

Certo, se ce la fate vi stimo tantissimo, qualsiasi sia il partito o movimento a cui vi rifacciate.
Vecchio 13-10-2018, 00:34   #12525
Esperto
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Credo varrebbe anche per me.
Ma non so se e come prendere l'iniziativa.
Basta vai alla sede più vicina, ti tesseri e chiedi cosa c'è da fare
Vecchio 13-10-2018, 09:02   #12526
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Credo varrebbe anche per me.
Ma non so se e come prendere l'iniziativa.
Mi accodo, se avete la sede del partito/movimento che vi rispecchia dovete provare a entrare in contatto con qualcuno che è già attivo, anche via web visto che spesso le organizzazioni hanno blog o pagine fb.
Nelle cittadine più piccole però potreste non trovare solo le sedi dei partiti maggiori.
Vecchio 13-10-2018, 11:29   #12527
Esperto
L'avatar di Varano
 

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Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Io ci ho provato, purtroppo i miei disagi mi hanno ostacolato dopo lo sforzo iniziale. C'è anche da dire che la condizione di caos del mio partito di riferimento non mi motiva granché, tant'è che sto pensando di uscirmene e/o di andare altrove (ad esempio mi stava incuriosendo Volt Italia, ma è un progetto ancora un po' vago).

Più che altro comunque, "sembra strano detto su un forum di fobia sociale", appunto, cioé io non sono fobico ma all'atto pratico sono lo stesso bloccato (anche) dal pdv sociale, e quindi fatico a dare un valore aggiunto, non è sempre facile.

Certo, se ce la fate vi stimo tantissimo, qualsiasi sia il partito o movimento a cui vi rifacciate.
Io anni fa ho partecipato a una riunione del movimento nella mia città, mi ricordo che di ragazzi giovani non ce ne erano, più che altro mi sembravano riciclati di altri partiti con manie di protagonismo.
Anch'io non sono fobico, o almeno ci ho lavorato parecchio e non mi spaventa l'idea di parlare in pubblico, dire la mia opinione, ecc.
I gruppi seguono dinamiche particolari e spesso non è facile introdurvisi, l'importante è condividere un insieme di valori che ti faccia sentire parte di qualcosa. Ecco, io non mi sono mai sentito davvero parte di qualcosa e questa sensazione di non condividere le stesse idee degli altri potrebbe frenarmi non poco.
Vecchio 13-10-2018, 11:58   #12528
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non ci penso proprio anche se ammiro quelli che lo fanno
le ragioni sono molteplici e vanno dal mio stare male in mezzo alla gente (che maschero però abb bene) alla non convinzione , per quale partito o movimento dovrei attivarmi ? mi considero di dx o almeno di centro destra ma sono 20 anni che voto per il csx , quindi riferimento Pd ma critico verso di esso
poche idee ma confuse
Vecchio 13-10-2018, 11:59   #12529
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L'avatar di Gummo
 

Spagna, intesa su manovra: aumento salario minimo e più tasse sui ricchi

Si delinea una spaccatura fra la sinistra radicale di Syriza e quella di Podemos. Se l'organizzazione ellenica si è rimangiata ogni aspirazione di carattere socialista, abbattendo sul popolo greco una spietata austerity eterodiretta dall'Unione Europea, in Spagna sembra che i partiti della sinistra (incluso il PSOE che guida il governo) siano decisi a manovre espansive, certo rimanendo all'interno dell'Unione Europea e prendendo fondi tramite imposte ed evitando di sforare ulteriormente nel debito, ma auspicando un diverso modello di Europa, dove i popoli mantengono dignità rispetto al mercato. Ovviamente questa è solo una scintilla nel buio, occorrerà vedere gli sviluppi della questione, ma davvero, sembrano delinearsi due diverse strade all'interno della sinistra europea.
Speriamo che PaP o chi per loro, in futuro, sceglieranno la strada di Podemos e non quella di Siryza o Rifondazione, in trincea quando all'opposizione, proni quando al governo.
Vecchio 13-10-2018, 12:04   #12530
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credo che fare più debito non sia una bestemmia : tutto di pende per cosa lo si fa se si ammodernano le ferrovie , si mettono a posti ponti e autostrade, si rifa l'impianto idrico , si punta sull'alta velocità (fibra) si fa crescere il Paese, se si danno due citti ai disoccupati si prendono solo soldi a prestito che dovranno pagare le nuove generazioni
Vecchio 13-10-2018, 12:14   #12531
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L'avatar di Gummo
 

Concordo tersite. Tant'è che la mia posizione è di sinistra ma antieuropeista, perché sono convinto che per far ripartire l'Italia servano forti investimenti, perciò avendo una Banca centrale seria in Italia potremmo gestire molto meglio il flusso economico per pianificare un concreto piano di ricostruzione del paese.
Ovviamente non tutti la pensano come me. Alcuni hanno paura di fare un simile passo, alcuni non ci pensano proprio; hanno altre idee. Perciò devo accontentarmi di ciò che mi offre l'attuale scenario politico in Europa, e tutto sommato l'approccio spagnolo mi sembra sensato. In Italia non stiamo facendo niente di questo, e alla fine non stiamo facendo neanche qualcosa di destra sociale, mi sembra piuttosto fuffa berlusconiana corretta con un po' di assistenzialismo e tanta propaganda... Altro che cambiamento, ziocan.
Tu mi parli del Reddito di cittadinanza, che anch'io ho criticato - ponendo anche in dubbio che sia realmente una misura di sinistra! - ma posso citare anche il cavallo di battaglia della Lega; per far ripartire il partire il paese abbiamo bisogno di mandare a quel paese la progressività fiscale, donando con la flat tax più soldi a chi già ne ha, o sarebbe più sensato dare soldi a chi ne ha realmente bisogno, permettendogli di garantire ai propri figli un'adeguata istruzione, dandogli il modo di consumare in maniera più stratificata e conseguentemente ponendo le basi per un'Italia più ricca?
L'unica questione che il governo sembra centrare è quella della Legge Fornero. Sul tutto il resto potevamo tenerci Renzi, uno vale l'altro...
Vecchio 13-10-2018, 12:23   #12532
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Comunque, se vogliamo ammodernare l'Italia dal punto di vista infrastrutturale, il migliore modello storico è quello dell'Unione Sovietica staliniana. Prima e dopo la seconda guerra mondiale lo stato russo ha visto un'immensa crescita infrastrutturale, con un'economia che macinava a velocità supersoniche, proprio grazie alla grandissima mobilitazione che c'era stata non solo per industrializzare il paese, ma anche per edificarne le vie di trasporto e di comunicazione più basilari. In Italia basterebbe assumere un sacco di gente a Genova per evitare che ogni anno ci siano ingenti danni per le alluvioni, ad esempio, ma ovviamente nessuno si azzarderebbe mai a proporre una simile misura, perché si parlerebbe di capitalismo di stato, di piani quinquennali, magari alcuni parlerebbero addirittura di marxismo-leninismo. Cazzate. Anche la Corea del nord fino alla fine degli anni 70, grazie ai lavori pubblici, è stata capace di crescere a ottimi ritmi e alcuni storici addirittura sostengono che nella Corea comunista si vivesse meglio che nell'avvantaggiata Corea capitalista; io non sto dicendo che voglio un'Italia sovietica o nordcoreana - questo rimane nei miei libri dei sogni - dico solo che lo strumento dei lavori pubblici aperti alle masse sarebbe una grandissima soluzione a tanti problemi della nostra penisola. Poi, per evitare la stagnazione economica che ha colpito l'URSS e la RPDK dagli anni 70 in poi - dato che ormai dal punto di vista infrastrutturale non c'era più una mazza da fare - sarebbe sufficiente dare un nuovo impulso all'economia dando grandissimi sgravi alle piccole e piccole/medie imprese, cosa che i due paesi socialisti non hanno voluto miopemente fare per paura di essere additati come revisionisti - e il mercato nero dello stato sovietico è stato una delle cause della sua fine, mentre regolarizzando forme di libero mercato e facendone emergere gli utili, forse, l'URSS sarebbe ancora lì; diciamo che la Cina ha fatto il mio ragionamento, ma è andata un po' troppo in là, di fatto cestinando il socialismo per imbracciare il capitalismo.

Ultima modifica di Gummo; 13-10-2018 a 12:25.
Vecchio 13-10-2018, 12:29   #12533
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Concordo tersite. Tant'è che la mia posizione è di sinistra ma antieuropeista, perché sono convinto che per far ripartire l'Italia servano forti investimenti, perciò avendo una Banca centrale seria in Italia potremmo gestire molto meglio il flusso economico per pianificare un concreto piano di ricostruzione del paese.
Ovviamente non tutti la pensano come me. Alcuni hanno paura di fare un simile passo, alcuni non ci pensano proprio; hanno altre idee. Perciò devo accontentarmi di ciò che mi offre l'attuale scenario politico in Europa, e tutto sommato l'approccio spagnolo mi sembra sensato. In Italia non stiamo facendo niente di questo, e alla fine non stiamo facendo neanche qualcosa di destra sociale, mi sembra piuttosto fuffa berlusconiana corretta con un po' di assistenzialismo e tanta propaganda... Altro che cambiamento, ziocan.
Tu mi parli del Reddito di cittadinanza, che anch'io ho criticato - ponendo anche in dubbio che sia realmente una misura di sinistra! - ma posso citare anche il cavallo di battaglia della Lega; per far ripartire il partire il paese abbiamo bisogno di mandare a quel paese la progressività fiscale, donando con la flat tax più soldi a chi già ne ha, o sarebbe più sensato dare soldi a chi ne ha realmente bisogno, permettendogli di garantire ai propri figli un'adeguata istruzione, dandogli il modo di consumare in maniera più stratificata e conseguentemente ponendo le basi per un'Italia più ricca?
L'unica questione che il governo sembra centrare è quella della Legge Fornero. Sul tutto il resto potevamo tenerci Renzi, uno vale l'altro...
discorso complesso : non sono contrario al 'reddito di cittadinanza' , il probl è se ce lo possiamo permettere una qualche forma di assistenza c'è già , sono briciole in realtà da noi chiamato "reddito di inclusione" lo danno a pochi e per pochi mesi sui 420 € netti basterebbe estendere quello al di là della propaganda, ma il probl mi pare sia quello di far ripartire questo Paese di creare nuove opportunità , progresso , sviluppo se no cosa ci stiamo raccontando?
Creiamo altro debito che pagheranno i miei nipoti ?? Pechè è questo è nella sostanza sforare del 2,4 2,9 sul deficit : chiedere soldi in prestito ma per fare cosa???
Vecchio 13-10-2018, 13:08   #12534
Esperto
L'avatar di ansiolino
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Comunque, se vogliamo ammodernare l'Italia dal punto di vista infrastrutturale, il migliore modello storico è quello del Fascismo (con tutte le sue conseguenze post guerra). Prima e dopo la seconda guerra mondiale l'Italia ha visto un'immensa crescita infrastrutturale, con un'economia che macinava a velocità supersoniche, proprio grazie alla grandissima mobilitazione che c'era stata non solo per industrializzare il paese, ma anche per edificarne le vie di trasporto e di comunicazione più basilari.
editato
Vecchio 13-10-2018, 13:17   #12535
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vabbè ora non fate la guerra fascismo vs. comunismo
che io non vi seguo essendo un liberal democratico
Vecchio 13-10-2018, 13:22   #12536
Esperto
L'avatar di E. Scrooge
 

Comunque bisognerebbe tenere ben presente una cosa, prima di lanciarsi a pesce verso il perseguimento di politiche economiche espansive; cioè: gli squilibri presenti all'interno della zona euro sono dovuti principalmente ai differenziali di inflazione presenti fra i vari paesi membri; differenziali che ovviamente rendono più convenienti i prodotti dei paesi che hanno inflazione più bassa.


http://it.tinypic.com/view.php?pic=531dfm&s=9


http://it.tinypic.com/view.php?pic=2l9ta53&s=9

C'è il rischio quindi che politiche espansive fra i PIIGS aggravino questi squilibri (per effetto della pressione della domanda interna: più domanda quindi più inflazione), provocando un significativo peggioramento della bilancia dei pagamenti. In teoria, prima di attuare politiche espansive di questo genere, sarebbe opportuno munirsi di uno scudo efficace contro le inevitabili svalutazioni reali degli altri paesi: ossia la flessibilità del cambio. Quindi, secondo me, prima ancora che lottare contro l'austerity, bisognerebbe perseguire la riconquista della necessaria flessibilità valutaria.

PS: a scanso di equivoci, l'indebitamento indicato nei grafici è il cosiddetto saldo delle partite correnti, ossia:

CA = X-M + RNE

Ultima modifica di E. Scrooge; 13-10-2018 a 13:40.
Vecchio 13-10-2018, 13:34   #12537
Esperto
L'avatar di Varano
 

Il Dott. Cottarelli che tanto pontifica in tv e si batte in difesa della riforma Fornero, è andato in pensione a 59 anni dal Fondo Monetario Internazionale. Che credibilità può avere un personaggio del genere?
Se sposi la causa allora devi essere coerente e continuare a lavorare, altrimenti sei un ipocrita del cazzo.
Come Monti che ci disse: "che noia il lavoro fisso, è bello cambiare" poi lui è seduto sulla poltrona più fissa del mondo, quella di senatore a vita.
Vecchio 13-10-2018, 13:39   #12538
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Può anche essere vero quello che dici, ansiolino, ma bisogna vedere per chi le si fa queste cose. Il governo Mussolini, partito con un programma liberista dal punto di vista economico da fare invidia all'emulo Pinochet, si è poi scoperto regolatore, ma il vero punto è la natura di classe del governo fascista e del governo comunista. Il governo fascista rappresenta gli interessi della borghesia, il governo comunista rappresenta gli interessi del proletariato. Anche con il più grande piano di ricrescita economica, se i frutti di quella conquista vanno nelle tasche di pochi, lo sforzo dei lavoratori è stato vano. Se l'economia cresce e i salari crescono, i diritti si allargano, la vita di tutti diventa più agiata, allora lo sforzo dei lavoratori avrà avuto successo. Sotto il fascismo i salari sono stati spesso bloccati, erano diffusi i casi di caporalato delle camice nere, che presidiavano i posti di lavoro per assicurarsi che tutti i poveracci facessero il proprio lavoro diligentemente. E' solo con la costituzione nata dalla resistenza che certe piaghe sono state in parte debellate e si sono poste le basi per un codice di diritto dei lavoratori.
Vecchio 13-10-2018, 13:44   #12539
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L'avatar di Da'at
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Comunque, se vogliamo ammodernare l'Italia dal punto di vista infrastrutturale, il migliore modello storico è quello dell'Unione Sovietica staliniana. Prima e dopo la seconda guerra mondiale lo stato russo ha visto un'immensa crescita infrastrutturale, con un'economia che macinava a velocità supersoniche, proprio grazie alla grandissima mobilitazione che c'era stata non solo per industrializzare il paese, ma anche per edificarne le vie di trasporto e di comunicazione più basilari. In Italia basterebbe assumere un sacco di gente a Genova per evitare che ogni anno ci siano ingenti danni per le alluvioni, ad esempio, ma ovviamente nessuno si azzarderebbe mai a proporre una simile misura, perché si parlerebbe di capitalismo di stato, di piani quinquennali, magari alcuni parlerebbero addirittura di marxismo-leninismo. Cazzate. Anche la Corea del nord fino alla fine degli anni 70, grazie ai lavori pubblici, è stata capace di crescere a ottimi ritmi e alcuni storici addirittura sostengono che nella Corea comunista si vivesse meglio che nell'avvantaggiata Corea capitalista; io non sto dicendo che voglio un'Italia sovietica o nordcoreana - questo rimane nei miei libri dei sogni - dico solo che lo strumento dei lavori pubblici aperti alle masse sarebbe una grandissima soluzione a tanti problemi della nostra penisola. Poi, per evitare la stagnazione economica che ha colpito l'URSS e la RPDK dagli anni 70 in poi - dato che ormai dal punto di vista infrastrutturale non c'era più una mazza da fare - sarebbe sufficiente dare un nuovo impulso all'economia dando grandissimi sgravi alle piccole e piccole/medie imprese, cosa che i due paesi socialisti non hanno voluto miopemente fare per paura di essere additati come revisionisti - e il mercato nero dello stato sovietico è stato una delle cause della sua fine, mentre regolarizzando forme di libero mercato e facendone emergere gli utili, forse, l'URSS sarebbe ancora lì; diciamo che la Cina ha fatto il mio ragionamento, ma è andata un po' troppo in là, di fatto cestinando il socialismo per imbracciare il capitalismo.

Io non capisco* cosa impedisca invece a liberi cittadini in cerca di impiego di consociarsi tra di loro per offrire servizi che ritengono di poter erogare, quali ad esempio un piano, a Genova, di manutenzione infrastrutturale per evitare quei danni legati dal maltempo che penalizzano poi tutti gli abitanti del territorio.
Attraverso gruppi di pressione (aka: lobbies, ma lo so che è una parola brutta e da porci capitalisti) si può convincere l'amministrazione pubblica e la sensibilità dell'elettorato che è corretto direzionare gli investimenti pubblici nella manutenzione di strade, edifici, ponti e via dicendo; si costituiscono le società, si partecipa alle gare d'appalto, chi vince si adopera per provvedere a un servizio che viene remunerato; questo servizio si ripaga in termini di mancati danni in caso di calamità.


*certo che lo capisco, basta aver partecipato a una riunione condominiale per capirlo.
Vecchio 13-10-2018, 13:50   #12540
Esperto
L'avatar di ansiolino
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Può anche essere vero quello che dici, ansiolino, ma bisogna vedere per chi le si fa queste cose. Il governo Mussolini, partito con un programma liberista dal punto di vista economico da fare invidia all'emulo Pinochet, si è poi scoperto regolatore, ma il vero punto è la natura di classe del governo fascista e del governo comunista. Il governo fascista rappresenta gli interessi della borghesia, il governo comunista rappresenta gli interessi del proletariato. Anche con il più grande piano di ricrescita economica, se i frutti di quella conquista vanno nelle tasche di pochi, lo sforzo dei lavoratori è stato vano. Se l'economia cresce e i salari crescono, i diritti si allargano, la vita di tutti diventa più agiata, allora lo sforzo dei lavoratori avrà avuto successo. Sotto il fascismo i salari sono stati spesso bloccati, erano diffusi i casi di caporalato delle camice nere, che presidiavano i posti di lavoro per assicurarsi che tutti i poveracci facessero il proprio lavoro diligentemente. E' solo con la costituzione nata dalla resistenza che certe piaghe sono state in parte debellate e si sono poste le basi per un codice di diritto dei lavoratori.
assolutamente falsa la prima parte.
Almeno nell'URSS (lasciamo perdere la Cina, che fa storia a se) anche i proletari pativano la fame e pure il freddo e tutti i soldi che questi ''schiavi della dittatura'' facevano, finivano nelle tasche del Cremlino che finanziava l'esercito e le varie istituzioni che ''facevano a gara con gli Stai Uniti.
Nell'Italia fascista invece non vi erano distinzioni tra classi sociali, se non appunto quelle dovute a ''qual si voglia merito'', e si aiutava tutti. Basta vedere quanti beni immobili (leggasi terreni) sono stati dati in gestione (e poi divenuti di proprietà) a tantissime famiglie di poveri.
Ha fatto lo stesso con gli amati proletari il comunismo? No, anzi, gli ha continuato a togliere quel poco che avevano per tenerli soggiogati e per farli continuare ad obbedire.
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