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26-08-2017, 11:54
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#461
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Originariamente inviata da ansiolino
Dipende, tu sei contento delle favole a cui credono i comunisti? Perchè se quelle frottole (perchè è questo che ha scritto Gummo, ma tu a lui non lo controbatti....) bisogna crederle, allora bisogna credere anche che il nazismo non era solo lager (e il comunismo solo gulag).
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Vedo che non hai risposto alla mia domanda. Per me sarebbe stata una tragedia sia la vittoria di Hitler che l'inclusione dell'Italia nel blocco dei Paesi satelliti dell'URSS (per assurdo, perché una tale eventualità non si è mai realisticamente prospettata). Non me ne frega niente dei possibili "lati positivi" (tipo la puttanata delle paludi pontine, ma chi se ne frega): di fronte agli orrori che derivano dalla perdità della libertà di pensiero e di espressione e dalla repressione violenta del dissenso non c'è compensazione possibile.
Ora ti chiedo di nuovo: sarebbe stato un bene la vittoria del nazifascismo, sì o no? (senza "dipende" possibilmente, grazie)
Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
Tu Winston dici di non essere ne comunista ne fascista, ma come ti prodighi ad attaccare le mie risposte chiudendo gli occhi a quello che scrive Gummo.....
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Ho già avuto modo di controbattere a quello che dice Gummo in altri post, come ha scritto lui stesso sopra. Come critico te quando esalti i criminali della tua parte, così critico lui quando esalta i criminali della sua.
Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Winston si è scelto la posizione più paracula possibile, di sinistra ma contro le applicazioni pratiche degli ideali di sinistra.
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Lo stalinismo non è un'applicazione pratica di ideali di sinistra, è fascismo mascherato da socialismo.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 26-08-2017 a 11:56.
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26-08-2017, 13:13
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#462
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Vedo che non hai risposto alla mia domanda. Per me sarebbe stata una tragedia sia la vittoria di Hitler che l'inclusione dell'Italia nel blocco dei Paesi satelliti dell'URSS (per assurdo, perché una tale eventualità non si è mai realisticamente prospettata). Non me ne frega niente dei possibili "lati positivi" (tipo la puttanata delle paludi pontine, ma chi se ne frega): di fronte agli orrori che derivano dalla perdità della libertà di pensiero e di espressione e dalla repressione violenta del dissenso non c'è compensazione possibile.
Ora ti chiedo di nuovo: sarebbe stato un bene la vittoria del nazifascismo, sì o no? (senza "dipende" possibilmente, grazie)
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Come fai a dire che non ho risposto
Il ''dipende'' stava a dire che se è vero quello che racconta Gummo, allora si, sarei stato contento se avesse vinto il nazifascimo visto che, come precedentemente scritto, non era solo lager e censura.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ho già avuto modo di controbattere a quello che dice Gummo in altri post, come ha scritto lui stesso sopra. Come critico te quando esalti i criminali della tua parte, così critico lui quando esalta i criminali della sua.
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Gummo scrive: ''Lenin ha liberato la Russia dall'oppressione zarista e non era servo di nessuno, se non degli uomini che animavano il suo partito e che lo vollero come guida. Mussolini invece di padroni altolocati ne aveva molti; gli stessi che finanziarono il dissenso nell'URSS, alla fine.
L'ideologia comunista mi sembra molto diversa da quella fascista, certo è controversa e stare a discutere delle sue applicazioni reali è complesso, ma anche solo partendo dalla teoria siamo davanti a qualcosa di radicalmente diverso. Il fascismo, un totalitarismo perenne gestito dalla borghesia a scapito delle classi subalterne. Nazionalista e guerrafondaio; il comunismo, ideale che prevede l'estinzione dello stato e una fase di 'dittatura' classista per reprimere il dissenso. Internazionalista e pacifista. Non vedo l'elemento criminale dietro le feste comuniste, luoghi di aggregazione (e non di disgregazione) e di lotta contro il sistema capitalista (non sei anche tu contro di esso?), mentre sarei subito capace di riconoscere la matrice criminale in una festa di stampo fascista.''
Di questo testo però non hai ribattuto a nessuna, e ripeto nessuna, affermazione. E si che ne ha scritte di assurdità confermate anche da comunisti sfegatati
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26-08-2017, 13:20
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#463
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Originariamente inviata da ansiolino
Come fai a dire che non ho risposto
Il ''dipende'' stava a dire che se è vero quello che racconta Gummo, allora si, sarei stato contento se avesse vinto il nazifascimo visto che, come precedentemente scritto, non era solo lager e censura.
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Non capisco alla fine cosa credi, dato che scrivi 'se quello che dice Gummo è vero' ma al tempo stesso dici che le mie sono 'frottole'. Quindi sei un antifascista?
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26-08-2017, 13:22
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#464
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Non capisco alla fine cosa credi, dato che scrivi 'se quello che dice Gummo è vero' ma al tempo stesso dici che le mie sono 'frottole'. Quindi sei un antifascista?
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rileggi la domanda che mi ha posto Winston....
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26-08-2017, 13:50
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#465
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Qui dal: Jun 2014
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Lo stalinismo non è un'applicazione pratica di ideali di sinistra, è fascismo mascherato da socialismo.
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Però di applicazioni del comunismo ce ne sono state tante, la stessa URSS ha variato politica in base al governante di turno, sotto Kruschev divenne particolarmente liberale e infatti fu il periodo meno freddo della guerra fredda finché l'URSS non scoprì che nonostante il disgelo i cari americani continuavano a spiarli come non mai, insomma tutto questo per dire che le applicazioni del comunismo non sono state tutte staliniste anche se la maggior parte si.
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26-08-2017, 16:22
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#467
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Qui sul forum se ne parla, sui media ufficiali sono bloccati al fatto che il Venezuela sia una dittatura. A loro alla fine fanno comodo questi tipi qui, in Ucraina sono stati gli USA a finanziare i nazisti anti-Mosca.
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26-08-2017, 16:29
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#468
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Originariamente inviata da Harold Finch
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Che popolo di imbecilli..
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26-08-2017, 16:30
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#469
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Originariamente inviata da Svers0
Che popolo di imbecilli..
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Si meritano i nazisti sti qui..
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27-08-2017, 00:30
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#470
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Esperto
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"Mi oppongo energicamente alla pubblicazione del "Racconto sull'infanzia di Stalin". Questo libro contiene innumerevoli affermazioni che non corrispondono ai fatti, deformazioni, esagerazioni e lodi immeritate. Gli autori finiscono per confondere i lettori, sono bugiardi (seppur, forse, in buona fede) e adulatori. So che queste considerazioni risulteranno dolorose per loro, ma un fatto resta un fatto. E non è questo il punto il più importante. Il punto il più importante è che il libro tende ad instillare nella coscienza dei bambini sovietici (e degli uomini in generale) il culto della personalità, il culto del dirigente, il culto degli eroi che non sbagliano mai. Ciò è pericoloso e nocivo. La teoria degli "eroi" e della "massa" non è una teoria bolscevica, ma una teoria dei socialdemocratici. Gli eroi danno risalto al popolo, lo trasformano da una massa in un popolo - affermano i socialdemocratici. È il popolo a dare risalto agli eroi – rispondono i bolscevichi ai socialdemocratici. Ogni libro di questo tipo aiuterà il lavoro dei socialdemocratici, e danneggerà l'insieme del nostro lavoro bolscevico." - Giuseppe Stalin
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27-08-2017, 00:50
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#471
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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"Ora cosa fanno questi grandi gruppi: se prima orientavano il consenso ora orientano il dissenso. In Italia abbiamo i 5 stelle. Quando io vedo la televisione americana di Murdoch SKY... Vedo che parla molto dei 5s. Mi chiedo: Come mai Murdoch e gli Stati Uniti aiutano questa cosa? Come mai il corriere della sera nel 2013 l'ultima settimana ha fatto tutta la campagna per Grillo? Come mai? Come mai questi grandi gruppi in spagna fanno la campagna per Podemos? Pugni chiusi, bandiere rosse. Podemos vuole la rivoluzione? No. Il 5 stelle vuole una rivoluzione cioè vuole un cambiamento del sistema? No. Vuole che le cose "funzionino meglio", ma le cose non possono funzionare meglio se l'orientamento è quello del profitto. In Grecia Tsipras è stato aiutato fortemente dai media nazionali a diventare quel leader che poi ha tradito il popolo greco. Quando Tsipras è arrivato al 12% ha fatto due tappe 24h all'ambasciata americana e 2 giorni alla commissione europea. Cosa ha fatto Tsipras all'ambasciata americana?[...] Il potere quello vero sa gestirsi, noi dobbiamo fare in modo perchè ci siano le condizioni perchè questo potere venga ribaltato. [...] Stiamo creando un esercito di schiavi sorridenti che non capiscono il disegno d'insieme. [...] La politica non conta quasi più niente [...] Usiamo la metafora del treno: "Al cittadino è consentito dipingere il treno. Lo volete rosso? Pugni chiusi, bandiere rosse? Rosso. Lo volete verde? Salvini? verde. Lo volete nero? nero. Bianco, giallo? Come lo volete. Volete scegliere il manovratore? Renzi, Grillo, Rizzo? Sceglietelo ma il treno va in quella direzione e a quella velocità. E chi decide la velocità e la direzione del treno? Lo decidono organismi che non sono stati mai eletti da nessuno... Il FMI, la BCE, la NATO, la TROIKA, l'UE... chi gli ha eletti questi? [...] I consigli di amministrazione delle grandi multinazionali valgono più delle nazioni. In africa ci sono multinazionali che vincono cause contro gli stati."
- Marco Rizzo
Saggezza Soviet.
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27-08-2017, 11:31
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#472
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28-08-2017, 10:54
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#473
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Esperto
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Originariamente inviata da ansiolino
Come fai a dire che non ho risposto
Il ''dipende'' stava a dire che se è vero quello che racconta Gummo, allora si, sarei stato contento se avesse vinto il nazifascimo visto che, come precedentemente scritto, non era solo lager e censura.
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Per usare un termine caro a te e Sverso, rispondere con un "dipende" è una posizione paracula (cit.)
Chissà quali altre grandi conquiste di "civiltà" ha raggiunto il nazismo oltre ai lager per poterti far essere "contento" (brr...) di una sua vittoria, nonostante il pianificato sterminio delle "razze inferiori". Una simile posizione si squalifica da sola, c'è poco da aggiungere.
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Originariamente inviata da ansiolino
Gummo scrive: ''Lenin ha liberato la Russia dall'oppressione zarista e non era servo di nessuno, se non degli uomini che animavano il suo partito e che lo vollero come guida. Mussolini invece di padroni altolocati ne aveva molti; gli stessi che finanziarono il dissenso nell'URSS, alla fine.
L'ideologia comunista mi sembra molto diversa da quella fascista, certo è controversa e stare a discutere delle sue applicazioni reali è complesso, ma anche solo partendo dalla teoria siamo davanti a qualcosa di radicalmente diverso. Il fascismo, un totalitarismo perenne gestito dalla borghesia a scapito delle classi subalterne. Nazionalista e guerrafondaio; il comunismo, ideale che prevede l'estinzione dello stato e una fase di 'dittatura' classista per reprimere il dissenso. Internazionalista e pacifista. Non vedo l'elemento criminale dietro le feste comuniste, luoghi di aggregazione (e non di disgregazione) e di lotta contro il sistema capitalista (non sei anche tu contro di esso?), mentre sarei subito capace di riconoscere la matrice criminale in una festa di stampo fascista.''
Di questo testo però non hai ribattuto a nessuna, e ripeto nessuna, affermazione. E si che ne ha scritte di assurdità confermate anche da comunisti sfegatati
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Come ho già detto, ho criticato altre opinioni espresse da Gummo, se non te lo ricordi è un problema tuo.
Qui hai citato proprio un passaggio in cui di grosse assurdità non ne vedo. Quando citerai delle fonti storiche serie e imparziali (quindi non di gente che si masturba di fronte alla pelata dell'assassino romagnolo) in grado di ricostruire meglio la verità dei fatti, ne potremo riparlare.
Se ti fa piacere saperlo, non ho un giudizio completamente positivo neanche su Lenin: lo vedo per diversi aspetti accostabile a Robespierre. L'azione politica e l'insurrezione sono legittime e fondate, sacrosanta l'azione contro un regime dispotico, assassino e liberticida, delittuoso l'errore, commesso già a suo tempo appunto dall'avvocato francese, di ritenere che il terrore potesse essere un mezzo giustificabile dal fine rivoluzionario ( fonte). Rispetto al fascista Stalin può però vantare l'attenuante di essere ricorso a mezzi estremi solo in condizioni altrettanto estreme (il comunismo di guerra durante la guerra civile tra rossi e bianchi) e di aver cercato di ammorbidire certe intransigenze una volta finita la guerra civile (dal comunismo di guerra alla Nuova Politica Economica), e soprattutto di non aver voluto il potere per il potere e di non aver mai pensato a instaurare un'oligarchia di burocrati che dominasse sul popolo come una casta, nell'adorazione di un dittatore supremo.
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28-08-2017, 10:54
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#474
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Originariamente inviata da Gummo98
"Mi oppongo energicamente alla pubblicazione del "Racconto sull'infanzia di Stalin". Questo libro contiene innumerevoli affermazioni che non corrispondono ai fatti, deformazioni, esagerazioni e lodi immeritate. Gli autori finiscono per confondere i lettori, sono bugiardi (seppur, forse, in buona fede) e adulatori. So che queste considerazioni risulteranno dolorose per loro, ma un fatto resta un fatto. E non è questo il punto il più importante. Il punto il più importante è che il libro tende ad instillare nella coscienza dei bambini sovietici (e degli uomini in generale) il culto della personalità, il culto del dirigente, il culto degli eroi che non sbagliano mai. Ciò è pericoloso e nocivo. La teoria degli "eroi" e della "massa" non è una teoria bolscevica, ma una teoria dei socialdemocratici. Gli eroi danno risalto al popolo, lo trasformano da una massa in un popolo - affermano i socialdemocratici. È il popolo a dare risalto agli eroi – rispondono i bolscevichi ai socialdemocratici. Ogni libro di questo tipo aiuterà il lavoro dei socialdemocratici, e danneggerà l'insieme del nostro lavoro bolscevico." - Giuseppe Stalin
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« Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza. D'altro canto il compagno Trotsky, come ha già dimostrato la sua lotta contro il CC nella questione del commissariato del popolo per i trasporti, si distingue non solo per le sue eminenti capacità. Personalmente egli è forse il più capace tra i membri dell'attuale CC. » (Lenin, da Wikipedia)
La creazione di un culto così vasto spesso portò alla critica dei regimi di Iosif Stalin e Mao Tse Tung. Durante l'apice del loro potere, entrambi questi capi apparivano come governanti onniscienti e semi-divini, destinati a guidare la nazione per l'eternità. Gli ordini governativi prescrivevano l'esibizione dei loro ritratti in ogni casa e in ogni edificio pubblico, e molti artisti e poeti venivano istruiti per produrre solo opere che glorificassero il capo. Per giustificare questi livelli di adorazione, sia Mao che Stalin cercarono di presentare loro stessi come personalmente umili e modesti, e caratterizzavano spesso i loro vasti culti della personalità come niente più che una dimostrazione spontanea di affetto da parte del loro popolo. Stalin in particolare usò questa scusa per giustificare la massiccia campagna del Partito Comunista per ribattezzare le cose in suo onore (come la città di Stalingrado).
https://it.wikipedia.org/wiki/Culto_...rsonalit%C3%A0
Onorificenze di Stalin
Onorificenze sovietiche
Eroe dell'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria Eroe dell'Unione Sovietica
«Ha guidato l'Armata Rossa nei giorni difficili del nostro paese e della sua capitale Mosca e ha condotto la lotta contro la Germania nazista»
— 26 giugno 1945
Eroe del Lavoro Socialista - nastrino per uniforme ordinaria Eroe del Lavoro Socialista
«Per altissimi meriti nell'organizzazione del partito bolscevico, una società socialista in Unione Sovietica e l'amicizia tra i popoli dell'Unione Sovietica e in occasione del suo sessantesimo compleanno»
— 20 dicembre 1939
Ordine della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Vittoria
«Per il contributo straordinario all'organizzazione e allo svolgimento di operazioni offensive da parte dell'Armata Rossa, che hanno portato alla più grande sconfitta dell'esercito tedesco e un cambiamento radicale della situazione sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi a favore dell'Armata Rossa»
— 10 aprile 1944
Ordine della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Vittoria
«Per altissimi meriti nell'organizzazione delle forze armate dell'Unione Sovietica e la sua leadership della grande guerra patriottica, che si concluse con la completa vittoria sulla Germania nazista»
— 26 giugno 1945
Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Lenin
«Per altissimi meriti nell'organizzazione del partito bolscevico, una società socialista in Unione Sovietica e l'amicizia tra i popoli dell'Unione Sovietica e in occasione del suo sessantesimo compleanno»
— 20 dicembre 1939
Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Lenin
«Ha guidato l'Armata Rossa nei giorni difficili del nostro paese e della sua capitale Mosca e ha condotto la lotta contro la Germania nazista»
— 26 giugno 1945
Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Lenin
«In occasione del settantesimo compleanno del compagno. Stalin ha dato il suo eccezionale contributo alla promozione e allo sviluppo dell'Unione Sovietica, costruendo il comunismo nel nostro Paese, l'organizzazione nello sconfiggere i nazisti e gli imperialisti giapponesi e nella ricostruzione dell'economia nazionale nel dopoguerra»
— 20 dicembre 1949
Ordine della Bandiera Rossa - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Bandiera Rossa
«In occasione del suo contributo alla difesa del lavoro di Pietrogrado e dedicato sul fronte del Sud»
— 27 novembre 1919
Ordine della Bandiera Rossa - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Bandiera Rossa
— 13 febbraio 1930
Ordine della Bandiera Rossa - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Bandiera Rossa
«Per venti anni di servizio»
— 3 novembre 1944
Ordine di Suvorov di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Suvorov di I Classe
«Per le operazioni di gestione dell'Armata Rossa nella seconda guerra mondiale contro gli invasori tedeschi e per i risultati ottenuti»
— 6 novembre 1943
Medaglia per il giubileo dei 20 anni dell'Armata Rossa dei lavoratori e dei contadini - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per il giubileo dei 20 anni dell'Armata Rossa dei lavoratori e dei contadini
— 1938
Medaglia per la difesa di Mosca - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per la difesa di Mosca
«Per la partecipazione e la gestione alla eroica difesa di Mosca e per l'organizzazione della sconfitta delle forze tedesche vicino a Mosca»
— 20 luglio 1944
Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945
— maggio 1945
Medaglia per la vittoria sul Giappone - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per la vittoria sul Giappone
— ottobre 1945
Medaglia per l'800º anno di fondazione di Mosca - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per l'800º anno di fondazione di Mosca
— settembre 1947
Ordine della Stella Rossa di Bukhara di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Stella Rossa di Bukhara di I Classe
— 18 agosto 1922
(da Wikipedia)
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Ultima modifica di Winston_Smith; 28-08-2017 a 11:04.
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28-08-2017, 22:17
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#475
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,020
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Se controlli ognuna di quelle onorificenze venne consegnata a centinaia se non, nella maggior parte dei casi, a migliaia di persone. Che il protagonista dell'URSS dalla fine degli anni '20 al '53 venisse onorato in diversi modi è scontato; fra l'altro ognuna di queste medaglie veniva consegnata per un motivo preciso, e tutti mi sembrano appropriati. Questi riconoscimenti svettano perché letti uno dopo l'altro, ma per ognuno di essi chissà quante migliaia sono stati consegnati ad altre persone.
Per quanto riguarda il Culto della personalità in generale, è innegabile che in quegli anni ci si trovò dinanzi a lodi anche esagerate e grottesche, ma se inquadriamo le difficili situazioni internazionali e interne, l'utilizzo di simboli per legare la sterminata popolazione sovietica alle idee del socialismo non mi sembra malvagio. Se i dirigenti dopo Stalin sono riusciti a ridurre quest'attribuzione simbolica, perché dovremmo credere che sarebbe stato impossibile se gli fossero succeduti altri marxisti-leninisti? Io non riesco a criticare un momento dell'URSS pensando astrattamente che questa fase difficile si sarebbe ripetuta all'infinito (magari aggravandosi) come all'interno di 1984. Questo aspetto io lo vedo invece nella Germania nazista, che aveva raggiunto tutti i compiti che si era prefissata (eccetto il completo sterminio degli ebrei e la conquista imperialista dell'Europa/mondo) eppure non accennava da nessuna parte che il culto della personalità e la dittatura sarebbero dovuti gradualmente scomparire. Nella Russia staliniana, invece, questo elemento non venne rimosso.
Anna Strong: <<Durante i molti anni trascorsi nell'URSS, mai ho sentito parlare di "decisioni di Stalin", di suoi "ordini", ma sempre e soltanto di "ordinanze del Governo", di "linea del Partito", cioè di elaborazioni collettive. Parlando di Stalin, se ne elogiava semmai la "chiarezza", la "capacità di analisi"; si diceva: "Stalin non ha una visione individualistica delle cose".....non si salutò mai in lui "il sommo duce", bensì il "maestro", colui che additava la via da seguire. Ciò lo distingue dai despoti di cui pullula la storia.... Inoltre si sa bene che la classe operaia, alleata ai contadini deteneva le leve del potere: i sindaci di tutte le più grandi città erano operai, nelle varie assemblee statali, da quella costituente a quelle parlamentari, gli operai ed i contadini erano la quasi totalità dei membri eletti."
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Ultima modifica di Gummo; 28-08-2017 a 22:20.
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28-08-2017, 22:24
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#476
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Qui dal: Jun 2014
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LIBERALI E STALINISTI A SCUOLA
(Barzelletta di epoca post-sovietica)
Dopo il crollo dell'Unione sovietica un professore borghese torna ad insegnare. Entrato in classe si presenta tutto contento agli studenti:
- "Buongiorno ragazzi, mi chiamo Mikail, sono il vostro nuovo professore e sono liberale. Tu! In prima fila, chi sei?"
- "Mi chiamo Andrey e sono liberale!"
Di nuovo il professore - "Tu! Sulla destra, chi sei?"
- "Io mi chiamo Dmitri e sono liberale"
Continuando il professore chiede:
- "Tu, lì dietro, chi sei?"
- "Mi chiamo Anton e sono stalinista!"
Cala un silenzio di tomba in classe.
Allora il professore, sbigottito, chiede: "Ma dopotutto, ora che non abbiamo più il comunismo, come fai ad essere ancora stalinista?!"
- "Vede, mio papà è stalinista, mia mamma è stalinista, tutti i miei amici sono stalinisti e allora anche io sono stalinista!"
- " Beh, ma che ragionamento! E allora, se tuo papà fosse un alcolizzato, tua mamma una puttana e i tuoi amici dei ladri, tu cosa saresti?"
- "UN LIBERALE!"
[FONTE: il gruppo Mani sul Muso (perestrojka)]
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28-08-2017, 22:40
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#477
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Messaggi: 14,020
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"Classico pensionato italiano che và a dare il pane ai piccioni"
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28-08-2017, 23:04
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#478
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Banned
Qui dal: May 2012
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
LIBERALI E STALINISTI A SCUOLA
(...)
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29-08-2017, 12:17
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#479
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Comunque devo confessare un piccolo peccato, ogni tanto ascolto pure musiche del periodo del terzo Reich, quelle marcette militari sono deliziose anche se non possono molto contro il coro dell'Armata Rossa.
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29-08-2017, 12:23
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#480
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Se controlli ognuna di quelle onorificenze venne consegnata a centinaia se non, nella maggior parte dei casi, a migliaia di persone. Che il protagonista dell'URSS dalla fine degli anni '20 al '53 venisse onorato in diversi modi è scontato; fra l'altro ognuna di queste medaglie veniva consegnata per un motivo preciso, e tutti mi sembrano appropriati. Questi riconoscimenti svettano perché letti uno dopo l'altro, ma per ognuno di essi chissà quante migliaia sono stati consegnati ad altre persone.
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Ma per dire, pure quella per aver comandato l'Armata Rossa? E a quante centinaia o migliaia di persone è stato concesso di dare il nome a una città come a lui?
Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Per quanto riguarda il Culto della personalità in generale, è innegabile che in quegli anni ci si trovò dinanzi a lodi anche esagerate e grottesche, ma se inquadriamo le difficili situazioni internazionali e interne, l'utilizzo di simboli per legare la sterminata popolazione sovietica alle idee del socialismo non mi sembra malvagio. Se i dirigenti dopo Stalin sono riusciti a ridurre quest'attribuzione simbolica, perché dovremmo credere che sarebbe stato impossibile se gli fossero succeduti altri marxisti-leninisti? Io non riesco a criticare un momento dell'URSS pensando astrattamente che questa fase difficile si sarebbe ripetuta all'infinito (magari aggravandosi) come all'interno di 1984. Questo aspetto io lo vedo invece nella Germania nazista, che aveva raggiunto tutti i compiti che si era prefissata (eccetto il completo sterminio degli ebrei e la conquista imperialista dell'Europa/mondo) eppure non accennava da nessuna parte che il culto della personalità e la dittatura sarebbero dovuti gradualmente scomparire. Nella Russia staliniana, invece, questo elemento non venne rimosso.
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Semplicemente si passò dalla dittatura all'oligarchia, in presenza di figure meno forti di Stalin, così come alla morte di Hitler si sarebbe probabilmente passati a un'oligarchia in Germania. Non lo vedo come un grandissimo progresso.
Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Anna Strong: <<Durante i molti anni trascorsi nell'URSS, mai ho sentito parlare di "decisioni di Stalin", di suoi "ordini", ma sempre e soltanto di "ordinanze del Governo", di "linea del Partito", cioè di elaborazioni collettive. Parlando di Stalin, se ne elogiava semmai la "chiarezza", la "capacità di analisi"; si diceva: "Stalin non ha una visione individualistica delle cose".....non si salutò mai in lui "il sommo duce", bensì il "maestro", colui che additava la via da seguire. Ciò lo distingue dai despoti di cui pullula la storia.... Inoltre si sa bene che la classe operaia, alleata ai contadini deteneva le leve del potere: i sindaci di tutte le più grandi città erano operai, nelle varie assemblee statali, da quella costituente a quelle parlamentari, gli operai ed i contadini erano la quasi totalità dei membri eletti."
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Queste sono questioni di forma, ma nella sostanza la dittatura e il culto della personalità c'erano eccome. Immagino cosa potessero decidere i sindaci e le assemblee che Stalin e la sua cricca non approvassero: nulla.
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