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20-10-2012, 09:46
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#2001
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
L'ho appena visto al cinema: non raggiunge le vette di Jesse James, ma mi è sembrato moooolto convincente. Ho contato solo due scene sbagliate (una di poca importanza, l'altra purtroppo più importante) e almeno una sequenza memorabile. Consigliato a gran voce.
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Mi ricordo feroci stroncature al festival di Cannes.
Io, come sempre, non mi fido dei critici e lo guarderò
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21-10-2012, 13:48
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#2002
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
Mi ricordo feroci stroncature al festival di Cannes.
Io, come sempre, non mi fido dei critici e lo guarderò
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Fammi sapere, Leonard.
Intanto stamattina ho rivisto Una giornata particolare: che vi devo dire? A me continua a parere troppo sottovalutato.
Cioè...
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21-10-2012, 22:15
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#2003
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: emilia
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
Mi ricordo feroci stroncature al festival di Cannes.
Io, come sempre, non mi fido dei critici e lo guarderò
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anche io lo guarderò, e anche killer joe non mi sembra male
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21-10-2012, 22:20
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#2004
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da Nocebo
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Visto anche Killer Joe. Nettamente inferiore al precedente.
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22-10-2012, 00:33
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#2005
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Over the Hills and Far Away
Messaggi: 469
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Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera è un film del 2003 diretto da Kim Ki-duk. Il film è ambientato in un eremo buddista al centro di un lago in una foresta incontaminata, e racconta la vita di un monaco buddista attraverso le stagioni della sua vita. Il regista interpreta l'uomo nell'ultima fase della vita. La tranquillità contemplativa del film ha segnato un cambiamento significativo dalle sue opere precedenti, che sono state spesso criticate per eccesso di violenza e misoginia. Il film è diviso in 5 segmenti (le cinque stagioni del titolo), e ogni segmento descrive una fase differente della vita di un monaco buddista. Kim Ki-duk ha detto del film: "Ho voluto tracciare un ritratto delle gioie, delle rabbie, dei dolori e dei piaceri che segnano le nostre vite, attraverso quattro stagioni e attraverso la vita di un monaco che vive in un tempio nel lago di Jusan, circondato soltanto dalla natura." ( Wikipedia)
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22-10-2012, 00:44
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#2006
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Ubicazione: bo
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
Mi ricordo feroci stroncature al festival di Cannes.
Io, come sempre, non mi fido dei critici e lo guarderò
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8 euro che potevo tenermi o spendere meglio, scaricatelo.
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25-10-2012, 19:33
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#2007
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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VyCanisMajoris m'ha fatto ricordare Ο Θίασος (rainy non me ne volere, ma il titolo originale è bellissimo ) di Angelopoulos. Io purtroppo l'ho visto una sola volta, ma lo ricordo come un capolavoro, e, anche se devo rivederlo assolutamente, lo piazzo tra i miei preferiti.
Qualcuno ( ) l'ha visto? Cosa ne pensate?
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25-10-2012, 21:10
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#2008
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 493
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Quote:
Originariamente inviata da he_got_game
8 euro che potevo tenermi o spendere meglio, scaricatelo.
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A me non è dispiaciuto ...
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29-10-2012, 21:12
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#2009
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Il topic aperto da Labocania mi ha riportato alla mente due film (gli unici che conosco) di quello che ai miei occhi è uno dei più grandi geni poetici del cinema d'animazione: Jurij Norštejn. Mi sento di consigliare a tutti questo piccolo gioiello (l'unico che sono riuscito a trovare sulla rete).
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29-10-2012, 21:24
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#2010
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
VyCanisMajoris m'ha fatto ricordare Ο Θίασος (rainy non me ne volere, ma il titolo originale è bellissimo ) di Angelopoulos. Io purtroppo l'ho visto una sola volta, ma lo ricordo come un capolavoro, e, anche se devo rivederlo assolutamente, lo piazzo tra i miei preferiti.
Qualcuno ( ) l'ha visto? Cosa ne pensate?
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Anch'io l'ho visto solo una volta, parecchi anni fa.
Ma non l'ho più dimenticato: magnifico!
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29-10-2012, 21:32
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#2011
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: emilia
Messaggi: 1,074
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carino, e poi c'è marion cotillard
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29-10-2012, 22:33
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#2012
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: emilia
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Visto anche Killer Joe. Nettamente inferiore al precedente.
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killer joe mi è piaciuto, e in generale leggendo la media dei voti e delle recensioni è stato apprezzato anche più di cogan...appena ho tempo guarderò anche questo
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30-10-2012, 00:15
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#2013
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
VyCanisMajoris m'ha fatto ricordare Ο Θίασος (rainy non me ne volere, ma il titolo originale è bellissimo ) di Angelopoulos. Io purtroppo l'ho visto una sola volta, ma lo ricordo come un capolavoro, e, anche se devo rivederlo assolutamente, lo piazzo tra i miei preferiti.
Qualcuno ( ) l'ha visto? Cosa ne pensate?
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Non l'ho mai visto ma è in watchlist da tanto tempo... mi spaventa un po' la durata, e Angelopoulos almeno da quanto lo conosco non è un autore facile
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30-10-2012, 20:54
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#2014
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Appena tornato dal cinema. Vivamente consigliato, ottima prima impressione. Non dico altro, perché della trama si può parlare poco, escludendo il finale. Se qualcuno invece l'ha già visto, se ne può discutere.
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04-11-2012, 00:41
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#2015
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Questo film merita davvero di esser visto.
Ben Affleck mi piace molto dietro la cinepresa, avevo avuto modo di gustarmelo già in The Town. Ma in Argo si è superato
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05-11-2012, 19:06
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#2016
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Volevo consigliare due film di uno dei registi esordienti (ma non è proprio giusto usare questo termine, forse) che preferisco: Steve McQueen.
La mia lettura del suo cinema è basata principalmente sul concetto di scelta presente nel suo lavoro, che s'interroga sempre sul come quest'ultima possa essere la più morale, e insieme quella giusta. E' inoltre il carattere fisico dei suoi film che mi ha immensamente impressionato: riesce quasi sempre a trasmettere le sensazioni che un dato personaggio percepisce attraverso i sensi allo spettatore senza aver bisogno di altro oltre l'attore e la scena in cui agisce, risultando però sempre rispettoso nei confronti di entrambi.
Se altri hanno visionato i due film, gradirei, come sempre, conoscere la loro opinione.
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05-11-2012, 19:15
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#2017
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
Ben Affleck mi piace molto dietro la cinepresa, avevo avuto modo di gustarmelo già in The Town. Ma in Argo si è superato
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Ma aveva raggiunto la soluzione perfetta con Gone Baby Gone-dirigere senza recitare-perchè continua a ostentare la sua cagnitudine?
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06-11-2012, 21:36
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#2018
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Visto In Bruges.Molto bello.Ricorda un po' i film di Guy Ritchie,ma senza essere videoclipparo e con molto più stile e atmosfera.
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06-11-2012, 21:45
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#2019
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Principiante
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 16
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Silent Hill Revelation
e devo dire che non è male per chi ama il genere ed e appassionato della serie games...
forse troppo psico, e sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio.
pero non e male!!
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06-11-2012, 21:59
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#2020
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Un altro commento ad un film visto recentemente
"...And he turned to the fool and said with amazement, "How can you find that which my brightest and bravest could not?" And the fool replied, "I don't know. I only knew that you were thirsty."
E' delizioso il tono fiabesco e incantato con il quale Gilliam racconta la fantastica storia di Jack, ex-"shock-jock" ora rivenditore di videocassette, segnato dal rimorso di una tragedia di cui si sente responsabile, e Parry, ex-professore ed ora barbone un po' fuori di testa, nella loro odissea alla ricerca della felicità e dell'amore.
La fantasia sfrenata di Gilliam si tocca con mano durante tutto il film - lo stile visionario, onirico e tutto eccessi, l'attenzione ai colori caldi, ed una storia che si muove con abilità fra commedia, dramma, film sentimentale e fantasy, in bilico continuo fra reale e fantastico, fra sogno e realtà.
Da una parte si porta sullo schermo la dura quotidianità della metropoli, la povertà, il degrado, la violenza nelle strade, il mondo dei barboni, degli emarginati e dei matti (ripreso poi dallo stesso regista in "Twelve Monkeys"). Ma dall'altra ci si lascia andare proprio a quella pazzia, ci si apre al mondo invisibile di cui essa si fa portale, cercando di coglierne il significato (non è forse più pazza la spirale di violenza che domina in città?), quando non la saggezza che in essa si nasconde (mi ha ricordato "Qualcuno volò sul nido del cuculo").
Gilliam rimodernizza uno dei miti più famosi della cristianità, la ricerca del Santo Graal, e la rielabora in chiave metropolitana, facendo di due uomini sgangherati, di due esistenze ai margini, i propri personali Artù e il Giullare - e lo sa fare con la stessa incredibile originalità e leggerezza che ho trovato nei Coen di "Fratello, dove sei?" alle prese col rimaneggiamento del mito dell'Odissea.
E fra le pieghe del racconto c'è anche spazio per il tema della ricerca dell'amore, sia per Parry che si innamora di Lydia (un'eccentrica Amanda Plummer), sia per la tormentata relazione fra Jack e la sua compagna Anne - una brava Mercedes Ruehl, straordinariamente attraente a più di quarant'anni suonati.
Al talento di Terry va necessariamente abbinato il merito della sceneggiatura di Richard LaGravenese, che si prende quasi due ore e venti di proiezione - da molti considerato eccessivo - pur riuscendo a non far cadere mai il ritmo (semmai un po' nella parte centrale dove si fa principale l'aspetto sentimentale). Ottime le prove degli attori, soprattutto la coppia Bridges-Williams, di cui non ci si stanca mai di seguire le vicissitudini.
La sequenza in cui Michael Jeter porta il regalo alla Plummer è da antologia.
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