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11-08-2011, 07:55
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#81
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
devi essere pimpante e aver voglia di uscire devi essere sorridente devi far finta di divertirti alle loro stronzate e conversazioni vuote.
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Non me l'hanno mai detto espressamente, ma discorsi come quelli citati da Rose li ho sentiti fin troppo spesso (anche su questo forum)
Sull'uso della parola "colpa" penso che venga usata in senso proprio, perché il timido è percepito come uno che va contro-natura (partendo dal presupposto che l'uomo è un'animale sociale).
Sul tentativo di Muttley di sostenere la nostra colpevolezza, vorrei far notare che un conto è l'essere evitato da qualcuno che ti conosce da tempo ed ha male interpretato il tuo comportamento, un conto è l' essere evitato da qualcuno che NON ti conosce, solo perché qualcun'altro gli ha parlato male di te o perché il qualcuno non riesce a staccarsi dalle proprie prime impressioni: questi ultimi due comportamenti sono un grave indizio di superficialità e non possono essere giustificati. Come ho già detto altrove, mi è capitato di essere evitato proprio in forza di una "diffida" dal frequentarmi fatta da una vecchia collega ad una nuova collega.
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Ultima modifica di barclay; 11-08-2011 a 07:58.
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11-08-2011, 10:14
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#82
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.
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la mia colpa è essere nato
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11-08-2011, 10:45
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#83
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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per anni ho evitato qualsiasi rapporto sociale: è ovvio che è colpa mia o responsabilità, chiamatela come volete....
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11-08-2011, 12:13
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#84
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,078
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In effetti ultimamente evito le persone e la mia solitudine è colpa mia. Ma il fatto è che le persone mi annoiano. Oltre che noiose le trovo banali,invadenti, senza rispetto, mediamente stupide, dei rompicoglioni che non pensano altro che al lavoro, a divertirsi e a come tirare a campare.
Io credo che le persone veramente interessanti siano i 2/10 della popolazione..il resto tutti capre...
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11-08-2011, 12:16
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#85
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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si, mi invitavano spesso e io rifiutavo senza dire perchè... poi quando ero obbligato ad uscire tipo coi parenti, me ne stavo in un angolo senza dire una parola fino all'ora di rincasare....
senza contare che non sono mai andato a trovare nessuno nè parenti nè amici per anni e non ho mai invitato nessuno a venire da mè... questo finito la scuola...
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11-08-2011, 12:23
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#86
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Capiterà di essere evitati da qualcuno, ma è irrealistico pensare che questo qualcuno costituisca la maggioranza...parlo sempre di persone non affette da disturbi caratteriali particolarmente invalidanti.
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Può anche capitare che ci si eviti a vicenda, per reciproca incompatibilità. Spesso i timidi/introversi sono davvero compatibili solo con una minoranza della popolazione, che, come dicevo prima, è anche quella che li accetta come sono.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ho scritto che a dettagli non siamo pari, in quanto io di dettagli non ne vedo in quello che hai scritto tu. Dibattere in un forum significa anche affrontare questione di contenuto, non esiste soltanto la forma.
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Yawn, e meno male che ero io quello cavilloso, palloso, pesante...
Facciamo una cosa, preparami un form di come vorresti venisse riportato un episodio tipo della vita di un utente, con i punti da dettagliare. Io poi mi riserverò di rispondere o meno a tutte le domande dell'interrogatorio della Gestapo
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Comunque devi allargare i tuoi termini di paragone verso quelli che non la pensano come te, non puoi sempre dare del nazista o del papi.
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Eh beh, ma guarda caso finora coloro con cui ho avuto il disaccordo più profondo si sono rivelati sempre persone di destra o che accoglievano in parte delle concezioni di quella parte politica. Tu, con la tua ossessione per i dettagli più insignificanti della vita privata altrui, mi hai appena ricordato la Gestapo, ma avrei potuto dire la Stasi oppure il Socing di 1984 (non ho scelto a caso questo nickname, io alla privacy ci tengo). Il punto è comunque (dolente di dirtelo, compagno muttley) che ho l'impressione che la tua fede politica egalitaria e libertaria stia scolorendo sotto l'influsso del conformismo borghese e della dittatura degli "interessi attivi"
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Ultima modifica di Winston_Smith; 11-08-2011 a 12:28.
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11-08-2011, 15:02
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#87
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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la colpa è dei nostri geni,ma il meteorite benigno sta per arrivare me lo sento!(BOOOOOM)
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11-08-2011, 16:37
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#88
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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è proprio il caso di dire :"stupidi esseri umani"
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11-08-2011, 17:10
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#89
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
D'accordo, potrei dirlo anche di me... ma gli altri ti hanno invitato, ti sono stati solidali, hanno provato a capirti?... io non ero considerato da nessuno, non ho mai avuto un briciolo di solidarietà e nessuno ha voluto e vuole tuttora capirmi...
Nel mio caso (non so di preciso il tuo), sei sicuro che la colpa sia TUTTA mia? Prova a fare questa riflessione anche per te.
Certo, se la gente ha sempre tentato d venirti incontro e coinvolgerti, in quel caso, effettivamente è stata una tua scelta... gli altri una mano magari te l'hanno tesa (è un'ipotesi che faccio, eh... non ti conosco) nel mio caso non mi hanno teso mani, anzi, quando hanno potuto mi hanno sputato in faccia (metaforicamente parlando).
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Secondo me molte persone che non hanno minimamente idea dell'esistenza dei nostri problemi, perchè sono del tutto diverse, non riescono a capire che il nostro comportamento è dettato da problematiche e lo interpretano invece semplicemente come disinteresse nei loro confronti. Poi se sono persone che ti conoscono poco, avere comprensione è ancora più difficile.
Quella frase me l'ha ripetuta un sacco di volte mia madre, comunque. Aggiungendoci anche un:"Ma ti sembra normale questa situazione?!" detta con un tono che faceva intendere che per lei tutto ciò è assurdo...
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11-08-2011, 18:15
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#90
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?
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Indirettamente... ed è vero al 50%.
L'altro 50% dipende dagli altri, che giustamente non sono invogliati a relazionarsi con un tipo strano che spesso sembra un manichino in mezzo alla gente.
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.
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... oppure, come una condizione alternativa (rispettabile come le altre)... che, per chi è in grado di sostenerla, non è poi così tragica o drammatica come sembra.
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11-08-2011, 19:00
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#91
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Esperto
Qui dal: May 2011
Messaggi: 1,628
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Quote:
Se non hai amici è colpa tua!
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Colpa non direi. Causa sì però.
Non mi è stato detto comunque.
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11-08-2011, 22:44
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#92
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Esplicitamente no, di fondo si. Io parlerei di causa comunque, è logico che se passo la maggior parte della mia giornata a casa e quando esco non parlo con nessuno anche quando potrei(università, palestra, conoscenti)...non finalizzo.
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11-08-2011, 23:39
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#93
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.
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Me lo ha detto mia sorella..
Noi diciamo che una situazione è "sfortunata" solo se non abbiamo avuto la possibilità di evitarla. Se possiamo evitarla e non la evitiamo allora siamo responsabili della condizione in cui ci troviamo, e se per "colpevoli" intendiamo "resposabili" allora siamo colpevoli.
La fobia sociale è una delle possibili cause della solitudine, di sicuro quella che ci interessa qui. Se assumiamo che l'essere sociofobici significa trovarsi in una condizione sfortunata, allora non siamo responsabili della causa della nostra solitudine, ossia non abbiamo avuto la possibilità di evitare la sociofobia. Siamo responsabili della nostra solitudine? Se sappiamo che quest'ultima dipende necessariamente dalla fs, se sappiamo cioè che nel nostro caso senza fs non ci sarebbe nemmeno la solitudine, possiamo dire che non siamo responsabili della nostra solitudine: essa dipende da un qualcosa che non abbiamo avuto la possibilità di evitare.
Poi però possiamo anche dire che siamo responsabili del permanere della nostra solitudine. Infatti pare che la fs sia curabile, e che di conseguenza, forse, lo sia anche la solitudine che ne deriva. Quindi se noi non facciamo niente per curarci siamo responsabili. Se invece facciamo tutto quello che possiamo in tale direzione, possiamo dire di non esserlo.
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12-08-2011, 00:27
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#94
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,068
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Secondo me molte persone che non hanno minimamente idea dell'esistenza dei nostri problemi, perchè sono del tutto diverse, non riescono a capire che il nostro comportamento è dettato da problematiche e lo interpretano invece semplicemente come disinteresse nei loro confronti. Poi se sono persone che ti conoscono poco, avere comprensione è ancora più difficile.
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Esatto.
Quando ho lasciato un gruppo di "amici" (questo però era vero disinteresse da parte mia nei loro confronti) se la sono un pò presa, come se si fossero sentiti traditi, perchè nella loro ingenuità e superficialità non concepivano l'idea che a me non andasse bene il loro modo di fare & pensare. Molti si credono quelli "giusti" e la soluzione più semplice è stare con i simili e non sforzarsi per aprire un pò la propria mentalità.
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12-08-2011, 02:37
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#95
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Noi diciamo che una situazione è "sfortunata" solo se non abbiamo avuto la possibilità di evitarla. Se possiamo evitarla e non la evitiamo allora siamo responsabili della condizione in cui ci troviamo, e se per "colpevoli" intendiamo "resposabili" allora siamo colpevoli.
La fobia sociale è una delle possibili cause della solitudine, di sicuro quella che ci interessa qui. Se assumiamo che l'essere sociofobici significa trovarsi in una condizione sfortunata, allora non siamo responsabili della causa della nostra solitudine, ossia non abbiamo avuto la possibilità di evitare la sociofobia. Siamo responsabili della nostra solitudine? Se sappiamo che quest'ultima dipende necessariamente dalla fs, se sappiamo cioè che nel nostro caso senza fs non ci sarebbe nemmeno la solitudine, possiamo dire che non siamo responsabili della nostra solitudine: essa dipende da un qualcosa che non abbiamo avuto la possibilità di evitare.
Poi però possiamo anche dire che siamo responsabili del permanere della nostra solitudine. Infatti pare che la fs sia curabile, e che di conseguenza, forse, lo sia anche la solitudine che ne deriva. Quindi se noi non facciamo niente per curarci siamo responsabili. Se invece facciamo tutto quello che possiamo in tale direzione, possiamo dire di non esserlo.
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Tutto molto vero
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12-08-2011, 02:52
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#96
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Può anche capitare che ci si eviti a vicenda, per reciproca incompatibilità. Spesso i timidi/introversi sono davvero compatibili solo con una minoranza della popolazione, che, come dicevo prima, è anche quella che li accetta come sono.
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Non è detto che siano solo i timidi e gli introversi a trovare poca compatibilità con il resto delle persone, le possibili declinazioni caratteriali non constano soltanto del binomio estroversione/introversione, ma sono molteplici: ad esempio vi sono persone estroverse che soffrono di disturbi caratteriali particolarmente invalidanti, ad esempio la collera, l'irascibilita, la sindrome paranoide (come quell'ex forumista a cui ho fatto allusione, e che tu hai pensato fosse un riferimento a te). Sono davvero poche le persone in grado di andare d'accordo con la maggioranza della gente, dobbiamo liberarci dalla visione pessimista e disfattista di appartenere ad una categoria particolarmente svantaggiata, finchè quella di cui soffriamo non è una fobia particolarmente invalidante in grado di impedirci di compiere le più elementari azioni a contatto con la gente. Speravo fossero finiti i tempi dell'autoghettizzazione calimeriana e della rigida divisione tra mondo dei "normali" e mondo degli introfobicotimidi ecc. ecc.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Yawn, e meno male che ero io quello cavilloso, palloso, pesante...
Facciamo una cosa, preparami un form di come vorresti venisse riportato un episodio tipo della vita di un utente, con i punti da dettagliare. Io poi mi riserverò di rispondere o meno a tutte le domande dell'interrogatorio della Gestapo
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Non sono io quello che si prodiga in rimpalli virtuali con glii utenti di cui non condivide al 100% le idee, sarà anche per questo che in quattro anni di forum non sono mai stato bannato?
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Eh beh, ma guarda caso finora coloro con cui ho avuto il disaccordo più profondo si sono rivelati sempre persone di destra o che accoglievano in parte delle concezioni di quella parte politica. Tu, con la tua ossessione per i dettagli più insignificanti della vita privata altrui, mi hai appena ricordato la Gestapo, ma avrei potuto dire la Stasi oppure il Socing di 1984 (non ho scelto a caso questo nickname, io alla privacy ci tengo). Il punto è comunque (dolente di dirtelo, compagno muttley) che ho l'impressione che la tua fede politica egalitaria e libertaria stia scolorendo sotto l'influsso del conformismo borghese e della dittatura degli "interessi attivi"
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Ossessione la mia? Ho detto che mi pare strano che un utente dedichi così tanto tempo ad un forum, tale da arrivare a oltre ventimila messaggi, parlando pochissimo di sé. E' una cosa assai poco comune, ne convieni? Comunque, in tema di politica, la parte a cui faccio riferimento, ha sempre promosso l'aggregazionismo e l'esaltazione della vita sociale e collettiva, quella a cui io, sfidando spesso la mia propensione all'isolamento, cerco anche di promuovere all'interno di questo forum. Sono proverbiali i miei scontri con l'ex top poster (che, come sappiamo, pendeva ideologicamente dalla parte opposta), il quale promuoveva una concezione della vita esclusivista, familistica e lontana dal mondo della vita collettiva per rimanere ancorato alla sua tanto amata "fobia" del prossimo (che a mio avviso ha sempre coinciso invece con un'attitudine antisociale). Eppure egli era un accanito sostenitore del conformismo "borghese": famiglia, pochi affetti, disimpegno, vita ritirata
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12-08-2011, 08:11
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#97
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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12-08-2011, 13:00
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#98
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sono davvero poche le persone in grado di andare d'accordo con la maggioranza della gente, dobbiamo liberarci dalla visione pessimista e disfattista di appartenere ad una categoria particolarmente svantaggiata, finchè quella di cui soffriamo non è una fobia particolarmente invalidante in grado di impedirci di compiere le più elementari azioni a contatto con la gente. Speravo fossero finiti i tempi dell'autoghettizzazione calimeriana e della rigida divisione tra mondo dei "normali" e mondo degli introfobicotimidi ecc. ecc.
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Rispondo solo su questo punto perchè sul resto sono un po' fatti vostri.
A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui.
Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più.
Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo).
Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono.
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12-08-2011, 14:50
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#99
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: Capo di Buona Speranza
Messaggi: 6,536
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Rispondo solo su questo punto perchè sul resto sono un po' fatti vostri.
A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui.
Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più.
Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo).
Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono.
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Quoto tutto.
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12-08-2011, 14:54
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#100
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.
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2 casi:
1) In molte situazioni siamo noi stessi a non cercare di farci delle amicizie, e se così è sono liberissimi di usare il termine "colpa", ma se quello è un desiderio nostro, non si tratta di un errore, c'è poco da incolpare
2) Nei casi invece in cui non abbiamo amicizie, pur desiderandolo, è anche qui normalissimo che parlino di colpa. Loro vedono l'introverso come una persona che si chiude e non si apre agli altri, che non partecipa ai loro incontri, che non si sforza (verbo abusatissimo) di stare con loro! Dal loro punto di vista l'introverso "deve sforzarsi, darsi da fare, socializzare", se non la fa è colpa sua. Lasciamo pure che pensino così... Della loro comprensione mi frega fino ad un certo punto, ormai quasi mi diverto a constatare che Loro non possono capire
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