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Vecchio 10-08-2011, 23:33   #21
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Nella nostra società il timido è sempre colpevole a prescindere. Non se ne esce.
E' una visione troppo vittimistica: certo la timidezza a pelle non suscita simpatie immediate, ma i rapporti si costruiscono lentamente e l'accettazione da parte altrui avviene giorno dopo giorno. Spesso nella mente dell'introverso e del timido sussiste l'imperativo di dover piacere a tutti i costi e in maniera incondizionata. Questo è frutto della nostra concezione esageratamente idealistica dei rapporti umani, prima ce ne liberiamo, meglio sarà per noi.
Vecchio 10-08-2011, 23:37   #22
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
E' una visione troppo vittimistica: certo la timidezza a pelle non suscita simpatie immediate, ma i rapporti si costruiscono lentamente e l'accettazione da parte altrui avviene giorno dopo giorno.
Nella maggior parte dei casi, questo avviene se riduci il più possibile la tua timidezza = se emendi la tua "colpa". E prima di ciò non esisti, o quasi.
Quelli che ti accettano così come sei (almeno da un certo livello di timidezza in su) sono una minoranza.

Ultima modifica di Winston_Smith; 10-08-2011 a 23:40.
Vecchio 10-08-2011, 23:42   #23
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Nella maggior parte dei casi, questo avviene se riduci il più possibile la tua timidezza = se emendi la tua "colpa". E prima di ciò non esisti, o quasi.
Quelli che ti accettano così come sei sono una minoranza.
Io so solo che nella mia vita sono quasi sempre stato io ad evitare invece del contrario, sono quasi sempre stato io a isolarmi e non ad essere isolato. Questo capita anche adesso: alcuni colleghi mi avevano chiesto di andare a mangiare assieme, io ho rifiutato un paio di volte ma poi ho accettato...certo se invece di rifiutare due volte avessi rifiutato dieci volte, con quale coraggio avrei potuto lamentarmi di essere stato escluso?
Vecchio 10-08-2011, 23:50   #24
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io so solo che nella mia vita sono quasi sempre stato io ad evitare invece del contrario, sono quasi sempre stato io a isolarmi e non ad essere isolato. Questo capita anche adesso: alcuni colleghi mi avevano chiesto di andare a mangiare assieme, io ho rifiutato un paio di volte ma poi ho accettato...certo se invece di rifiutare due volte avessi rifiutato dieci volte, con quale coraggio avrei potuto lamentarmi di essere stato escluso?
Non possiamo sempre estrapolare a partire dal tuo caso, però, muttley.
E comunque, quanta gente qui dentro pensi che abbia rinnegato dieci volte, stile San Pietro, le offerte di uscire?
Vecchio 10-08-2011, 23:52   #25
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non possiamo sempre estrapolare a partire dal tuo caso, però, muttley.
E comunque, quanta gente qui dentro pensi che abbia rinnegato dieci volte, stile San Pietro, le offerte di uscire?
Un tempo i topic su come evitare gli inviti a pranzo o a cena fioccavano
Massimi esponenti del genere: calimero e redman
Vecchio 10-08-2011, 23:53   #26
Banned
 

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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Sì che lo pensano invece.

Capita poi di sentire di sfuggita certe frasette della gente, riferite a persone "asociali", che fanno pensare che l'isolamento sia percepito
1)come una scelta
2) come un rifiuto da parte dell' asociale, e non subito dall' asociale.
Hai ragione. Probabilmente per uno che vive i rapporti umani con nonchalance risulta difficile comprendere la fatica che un timido, fobico, introverso fà.
Credono che uno non ne abbia voglia, ecco perchè ci danno la colpa.

(da non confondersi con la voglia di cambiare)
Vecchio 10-08-2011, 23:56   #27
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Un tempo i topic su come evitare gli inviti a pranzo o a cena fioccavano
Massimi esponenti del genere: calimero e redman
Mi sembra di ricordare che si trattasse soprattutto di pranzi o cene di lavoro.
Comunque, ora non mi pare che fiocchi alcunché del genere.
Vecchio 11-08-2011, 00:01   #29
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Due topic sono di calimero, appunto (uno è del 2007!), un altro del 2009 e uno, quello di WeepingWillow, in cui si affermava di star bene con pochi amici fidati, cosa molto diversa dal rifiutare le offerte di amicizia in toto.
Guarda che comunque io non sto dicendo che tutta la società è cattiva perché non viene incontro ai timidi, spesso non è una cosa facile. Ma non si può neanche dire che ai timidi vengano gettati ponti d'oro a raffica davanti ai piedi e che si rifiutino di percorrerli. Non è certo questo che avviene nella maggior parte dei casi, piuttosto un misto tra il non riuscire a cogliere certe occasioni (spesso perché non alla propria "portata") e il non essere in grado di sapersene creare di più favorevoli.
La "colpa" della società è quella, se vogliamo chiamarla tale, di essere stata creata a misura della maggioranza estroversa e di avere tempi e modi di funzionamento in gran parte difficili da seguire per un timido. Quindi anche i tentativi di singole persone di buona volontà di gettare dei ponti incontrano delle difficoltà, di fronte alle quali la maggioranza lascia perdere quasi subito e solo la minoranza di cui parlavo prima persevera.

Ultima modifica di Winston_Smith; 11-08-2011 a 00:04.
Vecchio 11-08-2011, 00:06   #30
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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Aggiungici pure Shady... io faccio parte di quel "genere"...
Scusa, Shady, ma mi pareva di aver letto un tuo recente post in cui dicevi che avevi tentato tutto il possibile per trovare delle amicizie...ma rifiutare inviti a cena come si concilia con ciò?
Vecchio 11-08-2011, 00:07   #31
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
non si può neanche dire che ai timidi vengano gettati ponti d'oro a raffica davanti ai piedi e che si rifiutino di percorrerli.
A parte pochissimi carismatici arruffapopolo, la maggioranza delle persone ha una vita sociale e non l'ha certo ottenuta per grazia ricevuta o con chissà quale facilitazione.
Vecchio 11-08-2011, 00:10   #32
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
A parte pochissimi carismatici arruffapopolo, la maggioranza delle persone ha una vita sociale e non l'ha certo ottenuta per grazia ricevuta o con chissà quale facilitazione.
La facilitazione ce l'ha eccome, quella di avere un carattere non eccessivamente timido, in modo tale da avere: 1) più occasioni di incontrare gente compatibile con loro nella maggioranza estroversa (o non timida) 2) minori problemi nel riuscire a coglierle.
Vecchio 11-08-2011, 00:10   #33
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
certo la timidezza a pelle non suscita simpatie immediate, ma i rapporti si costruiscono lentamente e l'accettazione da parte altrui avviene giorno dopo giorno.
Una dinamica di (auto- o etero-)esclusione invece si può generare molto rapidamente ed essere anche particolarmente tenace...

Io sono dell'opinione che nessuno, se soffre della solitudine, si autoescluda veramente: al contrario sceglie il male minore: il fuggire dal gruppo invece che stare nel gruppo in un contesto in cui non c'è nessuno che spenda un minimo sforzo per capirlo veramente e metterlo a proprio agio. Quindi la solitudine (forzata) non è l'alternativa alla socialità perché quest'ultima sia sgradita in sé, ma l'alternativa meno peggiore rispetto al disagio di una socialità non accogliente.

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Spesso nella mente dell'introverso e del timido sussiste l'imperativo di dover piacere a tutti i costi e in maniera incondizionata. Questo è frutto della nostra concezione esageratamente idealistica dei rapporti umani, prima ce ne liberiamo, meglio sarà per noi.
Non so gli altri, ma questo non è il mio caso.

Quello che mi aspetterei ragionevolmente -anche se so che è irrealstico per un timido- sarebbe di essere considerato sempre allo stesso livello "umano" degli altri.
Tipo che non succeda che vado a mangiare coi colleghi, loro si aspettano tra loro finché tutti hanno finito e poi si alzano e se ne vanno senza salutarmi e senza scusarsi, anche se io non ho finito.

Non mi sembra un' "imperativo" irragionevole. Si tratta di rispetto.

Ultima modifica di Who_by_fire; 11-08-2011 a 00:17.
Vecchio 11-08-2011, 00:15   #34
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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Tipo che non succeda che vado a mangiare coi colleghi, loro si aspettano tra loro finché tutti hanno finito e poi si alzano e se ne vanno senza salutarmi e senza scusarsi, anche se io non ho finito.
Non saprei, a me non è mai capitato, anzi di solito sono io quello che se ne va senza salutare e per questo viene ampiamente redarguito e tacciato di freddezza
Hai altri esempi da fare?
Vecchio 11-08-2011, 00:16   #35
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non saprei, a me non è mai capitato, anzi di solito sono io quello che se ne va senza salutare e per questo viene ampiamente redarguito e tacciato di freddezza
Hai altri esempi da fare?
Non stai diventando un tantinello autoreferenziale? ^^
Vecchio 11-08-2011, 00:20   #36
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
La facilitazione ce l'ha eccome, quella di avere un carattere non eccessivamente timido, in modo tale da avere: 1) più occasioni di incontrare gente compatibile con loro nella maggioranza estroversa (o non timida) 2) minori problemi nel riuscire a coglierle.
Potrei capire se la maggioranza dei timidi praticasse un'intensa e assidua attività di ricerca delle persone caratterialmente compatibili, ma sappiamo bene che non è così e che in genere il timido preferisce evitare e affronta con fatalismo e rassegnazione questo tipo di argomenti. Anche i raduni organizzati in questo forum ne sono dimostrazione: all'inizio sembra sempre che si sia un alto numero di adesioni, ma poi molti si danno al fuggi fuggi.
Vecchio 11-08-2011, 00:22   #37
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non stai diventando un tantinello autoreferenziale? ^^
Io tutta questa gente che viene scansata o evitata non la vedo, non l'ho mai vista e poi chiedo: avete degli esempi pratici da descrivermi con un certo dettaglio? Anche perché nelle storie qui raccontate mi sembra di ravvisare assai pochi particolari e troppa vaghezza...
Vecchio 11-08-2011, 00:23   #38
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non saprei, a me non è mai capitato, anzi di solito sono io quello che se ne va senza salutare e per questo viene ampiamente redarguito e tacciato di freddezza
Hai altri esempi da fare?
  • Gli altri decidono - la tua opinione non viene tenuta in conto.
  • Non hai mai spazio per inserirti nei discorsi e se lo fai spesso vieni interrotto.
  • Non ti si rende partecipe di quello che "succede" al gruppo.
  • Non sei invitato.

....

Naturalmente sono cose proprie di rapporti sociali non soddisfacenti. Non è detto che avvengano sempre o con tutti.
Secondo me in un rappporto sociale soddisfacente non dovrebbero accadere -salvo un po' di ovvia elasticità- quasi mai.
Vecchio 11-08-2011, 00:30   #39
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Potrei capire se la maggioranza dei timidi praticasse un'intensa e assidua attività di ricerca delle persone caratterialmente compatibili, ma sappiamo bene che non è così e che in genere il timido preferisce evitare e affronta con fatalismo e rassegnazione questo tipo di argomenti. Anche i raduni organizzati in questo forum ne sono dimostrazione: all'inizio sembra sempre che si sia un alto numero di adesioni, ma poi molti si danno al fuggi fuggi.
Sarà che di persone caratterialmente compatibili con un timido ce ne sono poche? E comunque ritorniamo al discorso di prima: per me si tratta sempre di una combinazione tra il non riuscire a cogliere e il non riuscire a crearsi le occasioni più opportune, e ciò non toglie, come ho detto prima, che le persone disposte ad accettare un timido oltre una certa soglia di timidezza sono poche (per esempio parte dell'utenza di questo forum, quella che organizza i raduni, che non è certo la maggioranza della popolazione).

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io tutta questa gente che viene scansata o evitata non la vedo, non l'ho mai vista e poi chiedo: avete degli esempi pratici da descrivermi con un certo dettaglio? Anche perché nelle storie qui raccontate mi sembra di ravvisare assai pochi particolari e troppa vaghezza...
Quindi non credi al povero Wbf? E perché dovrei credere a te, allora?
Vecchio 11-08-2011, 00:31   #40
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Io tutta questa gente che viene scansata o evitata non la vedo, non l'ho mai vista e poi chiedo: avete degli esempi pratici da descrivermi con un certo dettaglio? Anche perché nelle storie qui raccontate mi sembra di ravvisare assai pochi particolari e troppa vaghezza...
E poi, caro muttley, la "vaghezza" viene dal fatto che ci sono cose che non si possono descrivere in modo concreto, come la condivisione oppure la sua mancanza. E' una cosa che "è nell'aria" (e non, il più delle volte, nella testa del timido).
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