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14-01-2020, 20:31
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#41
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Qualcuno un giorno mi spiegherà come si può guarire solo chiaccherando con qualcuno,se si guarisce con così poco forse i problemi non erano poi così gravi.
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Dipende dalla gravità della depre
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14-01-2020, 22:39
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Guarire o migliorare è difficile anche perché come persone non ci si sente speciali per niente e per nessuno. Nessun datore di lavoro che ti vorrebbe con lui, nessuna donna che vuole te e solo te. Ti senti che o esisti o no è uguale.. Questo è uno dei motivi.
Un'altro motivo è che è difficile cambiare i contesti che ci fanno star male. Se uno di questi contesti è il lavoro ed è difficile cambiarlo.. allora non si migliorerà mai. I farmaci ti danno la forza di alzarti la mattina, vestirti e uscire, ma ti guardi allo specchio e non sei vivo. hai le occhiaie.. gli occhi sono aperti e le pupille strette ma lo sguardo non brilla, non c'è luce, non c'è vita, non c'è stimolo.
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15-01-2020, 00:19
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#43
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da Anonimo.
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tentar non nuoce…
questo in generale, poi nello specifico concordo con te
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Ultima modifica di limitless; 22-04-2020 a 11:43.
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15-01-2020, 21:25
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#44
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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Il senso di una psicoterapia è anche nel fatto che con "persona risolta" in psicologia si intende persona consapevole.
Non si tratta di ridimensionare le aspettative (comunque a volte dovrebbero anzi essere aumentate), ma di non stare in una prospettiva in cui conta molto quanta strada si fa che anche se può apparire razionalissima e per certi versi lo è, sopratutto è il sintomo di un senso di sé parzialmente incompreso, e dunque smarrito, e della ricerca di un'impossibile compensazione (il super-io promette un premio, ma non lo dà mai, come un genitore doverizzante; è una possibilità di affetto irrealizzabile, tranne nell'immaginare di poterla realizzare).
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18-01-2020, 12:36
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Il senso di una psicoterapia è anche nel fatto che con "persona risolta" in psicologia si intende persona consapevole.
Non si tratta di ridimensionare le aspettative (comunque a volte dovrebbero anzi essere aumentate), ma di non stare in una prospettiva in cui conta molto quanta strada si fa che anche se può apparire razionalissima e per certi versi lo è, sopratutto è il sintomo di un senso di sé parzialmente incompreso, e dunque smarrito, e della ricerca di un'impossibile compensazione (il super-io promette un premio, ma non lo dà mai, come un genitore doverizzante; è una possibilità di affetto irrealizzabile, tranne nell'immaginare di poterla realizzare).
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Ma in pratica cosa si ottiene?
A me cosa frega della consapevolezza se magari mi interessa ottenere altro, non lavorare magari, far di meno ed ottenere di più (ed abbastanza), e cose del genere?
A me quando qualcuno parla così mi pare parli in maniera tale da non far capir nulla a chi legge come nella supercazzola.
La psicoterapia non risolve nulla se si cercano cose un po' più complicate e si è profondamente insoddisfatti dell'esistenza così com'è, può rappresentare secondo me, in casi del genere, solo uno spazio di sfogo.
A me anche sta puttanata della consapevolezza dà sui nervi, tu invece di darmi qualcosa di cui a me non frega nulla, chiedimi prima cosa vado cercando e poi magari si può aprire un dialogo sensato.
A me in prima persona cosa manca davvero?
Pare che già a monte agli psicoterapeuti e tutti gli strizzacervelli e le persone che a parole vogliono aiutarmi non frega nulla, vogliono tutti dare aiuto, ma poi è un aiuto che a me non serve, lo vogliono negoziare a cazzi loro l'aiuto e a me non sta bene, per me l'aiuto che mi si vuol dare non è aiuto.
Preferirei che delle persone non lo dicessero proprio a parole che vogliono aiutarmi quando in linea di principio avrebbero i mezzi per farlo ma non sono motivati a farlo e vogliono darmi quel che aggrada a loro fregandosene di quel che chiedo davvero perché a loro costerebbe troppo.
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Ultima modifica di XL; 18-01-2020 a 12:48.
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18-01-2020, 13:28
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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In pratica vorresti assistenza, soldi, reddito e figa di cittadinanza?
Mi chiedo se siano davvero queste le cose di cui avresti bisogno...
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18-01-2020, 16:36
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
In pratica vorresti assistenza, soldi, reddito e figa di cittadinanza?
Mi chiedo se siano davvero queste le cose di cui avresti bisogno...
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Sì, ho bisogno di una vita più semplice e piacevole e meno faticosa della mia in cui si possa ottenere tutto più facilmente e possa sentirmi validato senza dover fare chissà che.
A voi piacciono le sfide quasi impossibili da vincere? Vi stimola il rischio? Vi stimola andare in guerra? E andateci.
A me 'sta roba non piace per nulla, è 'sta roba qua che mi infastidisce e mi opprime, non cerco alcuna persona che mi convinca ad assumermi rischi e responsabilità, cerco sistemi per toglierli i rischi ed alleggere la mia esistenza da tutta 'sta roba perché 'sta roba mi ha stancato.
Ma io non ho capito, se a qualcuno piace il caffè e ad altri fa schifo, la cosa è vista come normale, perché mai riguardo ad altre questioni le cose non possono stare allo stesso modo?
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Ultima modifica di XL; 18-01-2020 a 19:47.
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20-01-2020, 22:29
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma io non ho capito, se a qualcuno piace il caffè e ad altri fa schifo, la cosa è vista come normale, perché mai riguardo ad altre questioni le cose non possono stare allo stesso modo?
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Non è che ti deve piacere il sacrificio, ma se questa tua continua ricerca della gratificazione immediata e onnipresente ti ha portato ad accumulare stati depressivi, non sarebbe il caso di cambiare registro?
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20-01-2020, 23:02
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non è che ti deve piacere il sacrificio, ma se questa tua continua ricerca della gratificazione immediata e onnipresente ti ha portato ad accumulare stati depressivi, non sarebbe il caso di cambiare registro?
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Anche cambiado il registro e sacrificandomi resto frustrato comunque, ci ho provato già. Se a me la vita così com'è non piace, risulta faticosa, che cavolo significa cambiare il registro?
Dovrei dirmi che mi piace e non è tanto faticosa anche se sento che non mi piace e risulta faticosa?
Con me 'sta roba ipnotica non attecchisce per nulla, se ho di fronte una donna che non mi attrae, ad esempio, mi possono ripetere N volte (N numero a piacere) che è bellissima... Per me resta non attraente perché la giudico con un processo intuitivo non certo con quattro parole in croce. Certo poi posso anche baciarla e far quel che posso fare volontariamente, ma che poi mi venga voglia di fare queste cose e che io le faccia volentieri è un altro paio di maniche.
Certe mie sensazioni e giudizi (come quello relativo al fatto che una donna per me sia attraente o meno, ad esempio) il linguaggio non li modifica.
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Ultima modifica di XL; 20-01-2020 a 23:16.
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13-02-2020, 13:05
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#50
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Vi ringrazio tutti per la partecipazione e i consigli, è passato un po di tempo da quando avevo scritto l'ultima volta da allora putroppo non è cambiato granchè più o meno la situazione è quella li.
Sto cercando di aggiustare qualcosa, di cose miracolose ormai non me ne aspetto più, per quel che posso mi sono reso conto che meno sto in casa meglio è, per ora l'unica uscita e quella della palestra in cui vado tre volte a settimana per un'ora e mezza quasi due anche, è poco ma meglio di niente.
Sto continuando ad andare in terapia dalla solita psicologa, e qualche buono consiglio me lo sta dando, anche se fra il dire e il fare insomma c'è ne passa pero' sto provando a mettere in pratica quello che mi suggerisce , per il lavoro li è ancora più critica la cosa, perché per i motivi di fobia, evitamento, inesperienza non ho quasi mai lavorato e la sola idea mi terrorizza proprio di farlo un giorno, e poi in queste condizioni potrei trovare solo dei lavoretti in cui sarei sfruttato per pochi soldi e non penso che risolverei in questo modo, anzi psicologicamente ne uscirei ancora più distrutto credo.
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13-02-2020, 13:27
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#51
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
E' ormai piu di un anno che vado in terapia di tipo cognitivo comportamentale, ma sembra che non mi sta dando grossi risultati, certo sto uscendo un po' di piu, tipo andare in palestra, fare passeggiate, andare a bere un caffè nel bar( quest'ultima meno magari).
Ma ogni giorno che passa mi sento sempre piu stanco ed esausto, fisicamente e mentalmente sempre con meno forze ed energie, faccio sempre piu fatica a dormire la notte, mi sento troppo teso ed irritabile, mi pesa tutto, faccio fatica a pensare, concentrarmi, ragionare ecc.
Fra qualche giorno vado a fare degli esami che mi ha prescritto il medico di famiglia, per escludere altre cause almeno, ma probabilmente anche lui crede sia lo stato psicologico a farmi stare cosi.
Non so ho paura che piu passa il tempo peggio è, mi resta da provare lo psichiatra, ma poi dovrei pigliare farmaci che non so se a questo punto potrebbero farmi stare anche peggio, e poi economicamente gia in casa abbiamo tanti casini e spese, gia piangono e mi rinfacciano la psicoterapeuta, dicendomi che prima o poi devo smettere di andarci visti i pochi risultati , non so come venirne a capo proprio........
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faccio prima a citare i colleghi:
"Si può dire che le tecniche cognitivo comportamentali, correttamente usate all'interno di un valido rapporto terapeutico, abbiano dimostrato di poter essere efficaci laddove i disturbi presentati dai pazienti erano circoscritti e non radicati in problemi più profondi della personalità. In ultima analisi, potendo questo tipo di terapie essere in qualche modo considerate terapie “dell'educazione”, “della persuasione” e “del buon senso”, è comprensibile che risultino maggiormente utili nelle situazioni di disagio semplici e poco radicate nella struttura mentale"
Dr. Antonio Grande e Dr.ssa Gabriella Ranalli
http://www.psicoterapiarca.it/148_0/..._e_limiti.ashx
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13-02-2020, 14:50
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#52
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Stare a casa è il male assoluto. Non dico che fuori sei immune dai down ma comunque muovere il copro anche solo per camminare attenua i sintomi più pesanti. La psicoterapia che ho fatto in questi mesi non mi ha aiutato, troppo forte e patologica la depressione con down e semi paralisi motoria che duravano giorni interi. La settimana scorsa la psichiatra dell'ospedale locale si è raccomandata per un ricovero a causa del rischio concreto di atti suicidari. Ho iniziato a prendere lo Zoloft e il Tavor, attenuano i sintomi ma i down in certi momenti della giornata tornano puntuali come i dolori dell'artrosi. Non durano giorni interi ma nel complesso mi sento ancora invalidato da questa situazione. Temo di non uscirne mai del tutto e di finire nei centri diurni del CSM locale
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13-02-2020, 15:14
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#53
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Stare a casa è il male assoluto. Non dico che fuori sei immune dai down ma comunque muovere il copro anche solo per camminare attenua i sintomi più pesanti. La psicoterapia che ho fatto in questi mesi non mi ha aiutato, troppo forte e patologica la depressione con down e semi paralisi motoria che duravano giorni interi. La settimana scorsa la psichiatra dell'ospedale locale si è raccomandata per un ricovero a causa del rischio concreto di atti suicidari. Ho iniziato a prendere lo Zoloft e il Tavor, attenuano i sintomi ma i down in certi momenti della giornata tornano puntuali come i dolori dell'artrosi. Non durano giorni interi ma nel complesso mi sento ancora invalidato da questa situazione. Temo di non uscirne mai del tutto e di finire nei centri diurni del CSM locale
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Sembra la mia situazione..mi sa che purtroppo dobbiamo abituarci a convivere con questo male oscuro..non ci sono alternative
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13-02-2020, 16:33
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#54
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Stare a casa è il male assoluto. Non dico che fuori sei immune dai down ma comunque muovere il copro anche solo per camminare attenua i sintomi più pesanti. La psicoterapia che ho fatto in questi mesi non mi ha aiutato, troppo forte e patologica la depressione con down e semi paralisi motoria che duravano giorni interi. La settimana scorsa la psichiatra dell'ospedale locale si è raccomandata per un ricovero a causa del rischio concreto di atti suicidari. Ho iniziato a prendere lo Zoloft e il Tavor, attenuano i sintomi ma i down in certi momenti della giornata tornano puntuali come i dolori dell'artrosi. Non durano giorni interi ma nel complesso mi sento ancora invalidato da questa situazione. Temo di non uscirne mai del tutto e di finire nei centri diurni del CSM locale
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Mi dispiace per la tua situazione, io ancora così non ci sono arrivato, ma sento che ogni giorno che passa peggiora lo stato mentale e fisico.
Il corpo è la mente sembra che rispondono sempre meno ad ogni stimolo e ogni sforzo che provo a fare peggiora le cose, si stanno logorando per le troppe emozioni negative che arrivano dall' esterno.
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13-02-2020, 17:09
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#55
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Temo di non uscirne mai del tutto e di finire nei centri diurni del CSM locale
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il che significa finire dalla padella alla brace ( detto da chi c'è stato 13 anni al CSM locale)
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13-02-2020, 17:10
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#56
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Vi ringrazio tutti per la partecipazione e i consigli, è passato un po di tempo da quando avevo scritto l'ultima volta da allora putroppo non è cambiato granchè più o meno la situazione è quella li.
Sto cercando di aggiustare qualcosa, di cose miracolose ormai non me ne aspetto più, per quel che posso mi sono reso conto che meno sto in casa meglio è, per ora l'unica uscita e quella della palestra in cui vado tre volte a settimana per un'ora e mezza quasi due anche, è poco ma meglio di niente.
Sto continuando ad andare in terapia dalla solita psicologa, e qualche buono consiglio me lo sta dando, anche se fra il dire e il fare insomma c'è ne passa pero' sto provando a mettere in pratica quello che mi suggerisce , per il lavoro li è ancora più critica la cosa, perché per i motivi di fobia, evitamento, inesperienza non ho quasi mai lavorato e la sola idea mi terrorizza proprio di farlo un giorno, e poi in queste condizioni potrei trovare solo dei lavoretti in cui sarei sfruttato per pochi soldi e non penso che risolverei in questo modo, anzi psicologicamente ne uscirei ancora più distrutto credo.
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in bocca al lupo
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17-02-2020, 20:01
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#57
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,002
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Quote:
Originariamente inviata da mmmax
Non esiste solo la CBT. Negli ultimi decenni sono nate decine di terapie brevi (da 1 a 15 sedute circa) che hanno percentuali di successo anche maggiori delle terapie precedenti. Se riesci a parlare apertamente delle tue emozioni (non come me ) la ISTDP è valida, se quando guardi un film entri anche tu nella storia puoi provare l'ipnosi, se non riesci a superare un trauma prova l'EMDR. La terapia strategica è molto in voga ma per la depressione non è così efficace come le altre tecniche...
Per un periodo limitato un integratore di iperico da supermercato può aiutarti, senza superare le dosi consigliate.
Per la debolezza fisica ti consiglio il VM2000, un integratore multivitaminico da erboristeria che contiene anche alga spirulina, ti tonifica un sacco e ne basta mezza compressa dopo la colazione.
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scusa ma invece per l'eritrofobia? Cosa hai provato?
Cosa sono CBT e ISTDP?
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