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25-02-2019, 16:29
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#81
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Le due cose per me sono strettamente collegate, non è che son separate le abilità ritenute valide in un certo ambiente dalla sicurezza che una persona mostra in quell'ambiente.
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Ma questa cosa non mi è chiaro chi la stia negando. Cioè credo che nessuno sano di mente pensi che per un barbone basti pensare "sono fighissimo, tutte mi ameranno" e con questa idea in testa gli basti andare davanti ad una top model a provarci e quella ci sta. Sono le vie di mezzo che mi sembra tu non concepisca. Ad esempio il personaggio interpretato da Woody Allen dopo il rifiuto potrebbe pensare "non sono amabile per nessuna", "qua mi è andata male, chissà magari non è il contesto adeguato a me", "ma chi se ne frega, ci provo con un'altra, qualcuna ci starà"... e mille altre varianti. Si può sostenere che qualunque cosa pensi sia esattamente uguale?
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25-02-2019, 16:32
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#82
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Non è solo quella la causa, ma non la si può nemmeno escludere del tutto come spesso sento fare qui dentro.
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Ma allora muttley non scriva "la causa è" per fare clickbait.
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25-02-2019, 18:16
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#83
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Mai sentito parlare di doppio legame? Anche i miei mi incoraggiavano a fare tutto quello che facevano gli altri, ma poi tutta una serie di elementi di contorno possono fare da attrito e andare in direzione opposta. Pensa, per fare un esempio non personale, che noi abbiamo un codice civile e penale con molte più leggi e regole dei tedeschi per esempio, eppure siamo più sregolati di loro.
Per approfondimenti consiglio di leggere qualcosa a proposito della suddetta teoria del doppio legame formulata da Bateson e Watzlawick
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Ne ho sentito parlare, ma, ripeto, non è il mio caso, né quello di molti altri. È ridicolo far risalire tutto alla famiglia. Che poi vedo un sacco di gente con genitori disfunzionali che non ha i problemi che ho io, quindi dipende molto. Nel mio caso, più che i genitori, forse ha inciso l'essere figlia unica. Ho sempre invidiato la gente con i fratelli e mi sono sempre sentita svantaggiata rispetto a loro. Credo di non aver mai imparato a interagire con i coetanei e, infatti, continuo a non comprenderli e a sentirmi rifiutata.
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25-02-2019, 18:20
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#84
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Anche nel mio caso qualcosa del genere. Ricordo che all'asilo mi chiedevano se avessi fatto amicizia con un bambino figlio di conoscenti e io pensavo "Ma 'sto qui che vuole?". Ricordo anche di essere stato sempre un po' più "infantile" degli altri, che spesso volevano giocare a giochi un po' più "da grandi" e io invece preferivo fare i rumori con i pupazzetti
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Io avevo paura di tutti. Non volevo nemmeno giocare con gli altri, non vedevo l'ora di tornare a casa mia per giocare da sola. Più che infantile, direi che ero l'opposto. Da piccola ero considerata un genio, leggevo libri più complicati degli altri e sembravo più matura. Infatti, preferivo stare con le maestre che con gli altri bambini.
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25-02-2019, 18:24
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#85
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Banned
Qui dal: Dec 2009
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Messaggi: 2,713
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Originariamente inviata da syd_77
Io penso che in buona parte ci si nasce, poi ci sono gli errori educativi di genitori inesperti (primo figlio).. errori didattici.. oggi per la scuola si è tutti malati: autismo, adhd, etc. prima negli anni '80 non era così, se ne fregavano proprio, si era tutti uguali.
Ma io da che ho memoria ho SEMPRE avuto problemi, fin dai 5 anni col linguaggio.
Solo mia zia aveva capito qualcosa nei primissimi anni di vita e disse a mio madre "è emotivo, trattalo con delicatezza", ma poi questo trattamento iperprotettivo senza interventi terapeutici non serve a niente..
Ma io onestamente non me la sento di rimproverare più di tanto i miei.. ci si nasce e poi è quasi inevitabile diventare così.. o anche peggio..
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Non posso nemmeno dire di aver avuto genitori iperprotettivi. Ero io che volevo stare a casa, e anche se i miei mi portavano fuori per socializzare, non volevo farlo. Stavo bene solo con loro o da sola. Il bello è che ora, a 30 anni, non è ancora cambiato nulla, è come se il cervello si fosse fermato a quell'età. Il mondo esterno rimane un luogo ostile abitato da gente strana e pericolosa. Interagire col prossimo sarà sempre qualcosa di forzato, innaturale, da evitare.
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25-02-2019, 18:26
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#86
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Da piccola ero considerata un genio, leggevo libri più complicati degli altri e sembravo più matura.
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Questo anch'io, alle elementari leggevo libri di storia delle medie e Divina Commedia come se fossero Topolini.
Era (è) nelle attività insieme agli altri che si manifesta(va) il mio essere "indietro".
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25-02-2019, 18:32
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#87
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Questo anch'io, alle elementari leggevo libri di storia delle medie e Divina Commedia come se fossero Topolini.
Era (è) nelle attività insieme agli altri che si manifesta(va) il mio essere "indietro".
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Ah capisco. Io risultavo antipatica già allora. Ero la classica ragazzina per bene tanto amata dai grandi, ma poco dai bambini. Poi, per molti anni sono stata troppo ingenua, dando per scontato che tutti mi avrebbero voluto bene. Cercavo di essere dolce con tutti, ma mi trattavano male o comunque mi facevano sentire un peso, di troppo. La scuola per me è stata uno shock. Ne sono uscita più disturbata di quanto non fossi prima di iniziarla.
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25-02-2019, 19:06
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#88
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Certe persone si, probabilmente. Ma proprio tutte?
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Le persone significative sì.
Ho l'impressione (dico così ma poi sinceramente non ho molti motivi per dubitare) di non interessare a queste persone.
Se una persona mi piace (ci sono aspetti che mi piacciono) c'è sempre il problema relativo al fatto che poi sono io a non piacere tanto a questa persona, non c'è mai condivisione.
Ma non è che cerco persone che mi rifiutano, non riescono ad attrarmi tutte e con quelle che mi attraggono non riesco mai ad instaurare alcun legame significativo.
Se stessi insieme ad una persona che non mi attrae minimamente non mi sentirei amato, se stessi con una persona che non si sente attratta da me non mi sentirei amato. Certe volte mi sono sforzato di divenire accondiscendente e qualcosa l'ho ottenuta, ma lo stesso poi questa cosa non mi ha fatto star bene.
E' proprio la base minima di condivisione quella che mi manca (e a questo punto penso che mi mancherà sempre), non parlo nemmeno della mancanza di relazioni durature e cose del genere.
Altri casi nella mia esistenza non ce ne sono.
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Ultima modifica di XL; 25-02-2019 a 19:22.
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25-02-2019, 19:33
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#89
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Le persone significative sì.
Ho l'impressione (dico così ma poi sinceramente non ho molti motivi per dubitare) di non interessare a queste persone.
Se una persona mi piace (ci sono aspetti che mi piacciono) c'è sempre il problema relativo al fatto che poi sono io a non piacere tanto a questa persona, non c'è mai condivisione.
Ma non è che cerco persone che mi rifiutano, non riescono ad attrarmi tutte e con quelle che mi attraggono non riesco mai ad instaurare alcun legame significativo.
Se stessi insieme ad una persona che non mi attrae minimamente non mi sentirei amato, se stessi con una persona che non si sente attratta da me non mi sentirei amato. Certe volte mi sono sforzato di divenire accondiscendente e qualcosa l'ho ottenuta, ma lo stesso poi questa cosa non mi ha fatto star bene.
E' proprio la base minima di condivisione quella che mi manca (e a questo punto penso che mi mancherà sempre), non parlo nemmeno della mancanza di relazioni durature e cose del genere.
Altri casi nella mia esistenza non ce ne sono.
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sei molto intelligente..penso che questo possa anche aggravare la nostra depressione..ci rendiamo conto fin troppo bene dei nostri problemi
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25-02-2019, 20:00
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#90
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
sei molto intelligente..penso che questo possa anche aggravare la nostra depressione..ci rendiamo conto fin troppo bene dei nostri problemi
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Ma non si tratta nemmeno di essere intelligenti, vedo tante situazioni attorno a me difficili, molte persone che stanno messe anche meglio di me arrancano, è difficile costruirsi una prospettiva positiva con pochi casi che mostrano che certe persone ce l'hanno fatta.
Alla fine bisogna accettare tutto, l'ho capito cosa mi dicono in tanti, non c'è bisogno di esser cime per capirlo, ma io per la verità non ci riesco.
Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
La scuola per me è stata uno shock. Ne sono uscita più disturbata di quanto non fossi prima di iniziarla.
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Questa cosa probabilmente è capitata anche a me. Dei primi anni di scuola non ricordo praticamente nulla, c'è un buco, ricordo prima e dopo. Cambiai scuola comunque, dei disagi allora li provai.
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Ultima modifica di XL; 25-02-2019 a 20:07.
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25-02-2019, 20:06
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#91
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Alla fine bisogna accettare tutto, l'ho capito cosa mi dicono in tanti
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eh si il giochetto degli altri è sempre quello "accettati, così almeno te ne stai tranquillo.. tanto nessuno può far niente per te, rassegnati è la vita"
sticazzi, io non mi rassegno manco per il cavolo. Gli altri si sbattono tanto per migliorare, rompono le palle a tutto il mondo, chiedono, e io non devo pretendere? ma mi facessero il piacere!
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25-02-2019, 20:15
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#92
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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L'anaffettività deve essere valutata a livello sostanziale, una madre stufa o televisore sono uguali ad una frigorifero. È la meccanicità ad essere psicopatogena.
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26-02-2019, 02:13
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#93
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 911
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Alla fine bisogna accettare tutto, l'ho capito cosa mi dicono in tanti, non c'è bisogno di esser cime per capirlo, ma io per la verità non ci riesco.
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Come si fa ad accettare una situazione del genere?
E' facile dirlo quando comunque in alcuni casi si viene accettati e si riesce ad ottenere qualcosa dalla vita
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26-02-2019, 09:45
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#94
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
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Quote:
Originariamente inviata da Guybrush
Come si fa ad accettare una situazione del genere?
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Non lo so Guybrush.
Però di una cosa sono sicura, accettare non significa arrendersi.
E' più che altro un riconoscere la situazione, prenderne atto e osservare quali mosse fare senza per forza battere i piedi.
Per intenderci, determinate sensazioni (e convinzioni) sono figlie di vari rifiuti accumulati nel tempo. Purtroppo è andata così, però non tutte le persone ci aspettano all'angolo con il due di picche in tasca, un paio di insulti nella borsa o lo sguardo strafottente. Per questo non dobbiamo mollare, al mondo c'è tanta varietà ed esiste anche della gente buona, valida. Tuttavia spetta a noi dare l'opportunità agli altri di conoscerci e per farlo dobbiamo riporre nel cassetto certe convinzioni. Restare nel loop del "non sono amabile" è controproducente, ci porta a vedere come un dramma qualsiasi piccola sbavatura. Inoltre trasmette un senso di chiusura generale e gli altri, di conseguenza, finiscono per allontanarsi da noi poiché sentono di essere quasi di troppo, rifiutati.
Per questo - secondo me - è importante accettare (e quindi metabolizzare) il passato.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 26-02-2019 a 09:52.
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26-02-2019, 10:45
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#95
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Purtroppo è andata così, però non tutte le persone ci aspettano all'angolo con il due di picche in tasca, un paio di insulti nella borsa o lo sguardo strafottente.
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Per la verità io penso soltanto che mi aspettano col due di picche in tasca, alla fine non è che per esser rifiutati ed esser ritenuti persone di scarso valore in un'ottica relazionale c'è bisogno che l'altra persona ti odi.
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26-02-2019, 11:08
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#96
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Incredibili come aprendo questo topic ho trovato nei suggerimenti sotto un'altra discussione simile aperta da me, di cui ignoravo l'esistenza
Io non sono amabile perché non ho mai fatto praticamente niente per esserlo, ho sempre combattuto una guerra logorante contro l'apparire e contro le mode, ma a parte che non ho vinto mai niente, ma non mi sono ne uniformato e ne creato una personalità mia, sono un niente che non è ne carne ne pesce, ne buono ne cattivo, niente.
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Ma forse non sei fatto per sentirsi definito. Io non mi sento avere una personalità, non sento una stabilità, mi sento come un informe sul procinto di decidere che cosa diventare finendo sempre per perdermi nei pensieri perché tanto tutto è relativo. È il pensiero del momento che segna i confini ondivaghi di quello che sono, non sono mai sicuro di essere "questo", di avere "questa precisa voce", "questo preciso corpo", "questa calligrafia".
È anche vero che nessuno è veramente emancipato dal giudizio comune.
Quote:
Di cose da fare per essere più amabili ce ne sarebbero, ma a parte che la fobia me ne blocca molte
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Dipende anche il come. A che ti riferisci?
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26-02-2019, 11:10
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#97
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
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Quote:
Originariamente inviata da XL
non è che per esser rifiutati ed esser ritenuti persone di scarso valore in un'ottica relazionale c'è bisogno che l'altra persona ti odi.
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Non ho parlato di odio.
Però capisci, la tua finisce per diventare la classica profezia che si autoadempie.
Sei convinto di una cosa e di conseguenza metti in atto (anche involontariamente) tutta una serie di azioni e comportamenti che ti portano al rifiuto.
Comunichi una sorta di chiusura.
Sient'amme , in giro ci sono solo coppie sfavillanti formate da modelli e modelle estroverse?
Io direi di no.
C'è tanta varietà, vedo fidanzate persone alte, basse, magre, formose, simpatiche, antipatiche, rompiscatole. E ti assicuro, non sono tutte piene di interessi e hobby.
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26-02-2019, 11:19
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#98
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' la conseguenza naturale dell'aver avuto genitori anaffettivi.
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No secondo me è la conseguenza a non aver ricevuto feedback positivi da coetanei e coetanee. La mente ha percepito il proprio fascino e ha elaborato il divieto di affidarsi agli altri, perché sarebbe svantaggioso essere dipendenti dagli altri in assenza di attrattività.
Se cresco senza che nessuno mi porta il cibo, mi viene una forma mentis per cui io devo per forza cercarmi il cibo da solo.
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26-02-2019, 14:42
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#99
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Non posso nemmeno dire di aver avuto genitori iperprotettivi. Ero io che volevo stare a casa, e anche se i miei mi portavano fuori per socializzare, non volevo farlo. Stavo bene solo con loro o da sola. Il bello è che ora, a 30 anni, non è ancora cambiato nulla, è come se il cervello si fosse fermato a quell'età. Il mondo esterno rimane un luogo ostile abitato da gente strana e pericolosa. Interagire col prossimo sarà sempre qualcosa di forzato, innaturale, da evitare.
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Sei tu a dire che il tuo cervello è pervaso da una serie di automatismi. Quegli automatismi si apprendono nei primordi dell'esistenza, che guarda caso passiamo assieme alla famiglia quale unico nucleo sociale, prima di espanderci verso l'esterno. E' come quando costruisci una casa con fondamenta instabili: tutto il resto potrà essere a norma, ma quando hai delle fondamenta che traballano non ti sentirai mai sicura nel tuo edificio interiore. Poi può anche capitare l'evento drammatico (terremoto ad esempio) che ti infragilisce ancora di più ma in che altro modo spiegare perché alcuni restano in piedi mentre altri franano miseramente?
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
No secondo me è la conseguenza a non aver ricevuto feedback positivi da coetanei e coetanee. La mente ha percepito il proprio fascino e ha elaborato il divieto di affidarsi agli altri, perché sarebbe svantaggioso essere dipendenti dagli altri in assenza di attrattività.
Se cresco senza che nessuno mi porta il cibo, mi viene una forma mentis per cui io devo per forza cercarmi il cibo da solo.
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Come scritto sopra, la nostra mente è solcata e orientata da automatismi. I feedback arrivano in continuazione, di qualunque segno essi siano, ma quelli che più si sono sedimentati nell'inizio della nostra esperienza esistenziale sono quelli che domineranno il nostro modo di reagire ai segnali dell'esterno. Se abituati a feedback di un certo tipo, continueremo a selezionare primariamente proprio questi laddove li intravediamo (il nostro sistema limbico è programmato per captare gli aspetti minimi perché in natura il processo di stimolo risposta deve essere quanto più rapido possibile), finendo poi noi stessi per modellare la nostra attitudine sulla base di questi automatismi e di questa percezione selettiva. Chi ha avuto poche dimostrazioni di affetto più probabilmente si comporterà come se pensasse di non meritarsele e le manifestazioni esteriori della sua indole non saranno quelle tipiche di chi cerca le effusioni, tanto per dire.
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26-02-2019, 14:44
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#100
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sei tu a dire che il tuo cervello è pervaso da una serie di automatismi. Quegli automatismi si apprendono nei primordi dell'esistenza, che guarda caso passiamo assieme alla famiglia quale unico nucleo sociale, prima di espanderci verso l'esterno. E' come quando costruisci una casa con fondamenta instabili: tutto il resto potrà essere a norma, ma quando hai delle fondamenta che traballano non ti sentirai mai sicura nel tuo edificio interiore. Poi può anche capitare l'evento drammatico (terremoto ad esempio) che ti infragilisce ancora di più ma in che altro modo spiegare perché alcuni restano in piedi mentre altri franano miseramente?
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Predisposizioni genetico/ormonali differenti? Come la maggiore o minore predisposizione a certe malattie?
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