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Vecchio 25-02-2019, 02:46   #61
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
https://www.youtube.com/watch?v=WNxiBeqFFtA

E' tutta una costruzione mentale, la mente è capace di influenzare tutta 'sta roba all'istante.
Che questa persona specifica abbia un certo aspetto, sappia ballare in modo ridicolo e anti sexy, non influenza l'esito, l'influenza un'idea. Basta cambiare questa ed in automatico si impara a ballare in modo sexy, viene fuori la motivazione per andare in palestra e scolpire il corpo in certi modi ecc. ecc.
Quel che c'è in mezzo tra quel che si è e quel che si dovrebbe diventare per riuscire, la fatica e gli sbattimenti, tutte queste cose dipendono da un'idea, tolta questa idea fatica e sbattimenti, che sono in soldoni il problema che io porto qui e getto sul banco, spariscono...
Se uno ha un certo aspetto e balla in modo ridicolo ma non è fobico... beh non è fobico. Non ho capito che c'è da discutere.

Se uno è fobico ha certi schemi cognitivi e comportamentali per cui può anche essere fighissimo e capace di ballare come John Travolta ma non sentirsi amabile e comportarsi in maniera evitante. Se invece è fobico ed ha un certo aspetto e balla in modo ridicolo e corregge la prima parte ricade nel primo esempio.

Cioè sono aspetti che stanno proprio su due piani diversi.
Vecchio 25-02-2019, 10:37   #62
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
se ci sei o non ci sei è uguale..
si, sei uno che per gli altri non ha nessun valore aggiunto.. ci sei o non ci sei è uguale, esatto. Sarà pure un lato un po' narcisistico, non lo nego.. però quando accade in tutti gli ambiti relazionali qualche domanda inizi a fartela
Vecchio 25-02-2019, 12:03   #63
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Sarà come dici tu, ma certe altre persone a me sembra che non abbiano voglia davvero di stare con me, non è un'impressione mia.
Certe persone si, probabilmente. Ma proprio tutte?

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Non è sempre vero. Non nel mio caso. Si possono avere genitori normalissimi, affettuosi, e avere comunque un brutto rapporto col mondo esterno. Se ai miei genitori vado bene così come sono e mi vogliono bene, ciò non significa che sarò altrettanto apprezzata da persone esterne alla famiglia.
Quali elementi hai a disposizione per definire normali i tuoi? Anch'io pensavo che i miei fossero tutto sommato normali, non avevo poi molti elementi di confronto, visto che avevo pochi amici e non andavo mai a casa di altri. Quando poi ho avuto amicizie più "approfondite" ho avuto anche occasione di fare confronti più da vicino e constatare come a casa di questa gente venissero giudicate normali cose che a casa mia non lo erano e viceversa.

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Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Può essere una delle conseguenze...se poi effettivamente non hai riscontri IRL man mano che cresci il disastro è fatto, se hai normali riscontri col tempo il danno dei genitori può essere appianato.
Innanzitutto molti dei nostri atteggiamenti sono plasmati dall'ambiente che ci ha ospitati nel periodo formativo del nostro carattere. Se io in questo ambiente cresco sentendomi dire da tutti che sono una capra ignorante, inguardabile e detestabile, continuerò prevalentemente a comportarmi con la gente come se dovessi meritarmi questi trattamenti. Cercherò sempre inconsciamente tutto quello che mi dà conferma dell'opinione che mi sono fatto di me nelle pieghe più minime di un rapporto. Trascurerò i segnali che sconfessano la mia idea pregressa e sopravvaluterò quelli che la confermo. E' per questo che serve la psicoterapia: a riconoscere, analizzare e decostruire questi preconcetti, almeno al punto di capire che non sempre sono veri. Occorrono però anni, anche decenni e serve una grande volontà e collaborazione nell'affrontare quello che si dà per scontato. Uno degli errori che commettiamo più spesso è quello di fidarci troppo delle nostre impressioni più consolidate. In taluni casi possiamo azzeccarci, ma il beneficio del dubbio va sempre tenuto in considerazione.


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Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
No.
Si
Ringraziamenti da
cancellato15324 (25-02-2019)
Vecchio 25-02-2019, 12:40   #64
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio

Quali elementi hai a disposizione per definire normali i tuoi? Anch'io pensavo che i miei fossero tutto sommato normali, non avevo poi molti elementi di confronto, visto che avevo pochi amici e non andavo mai a casa di altri. Quando poi ho avuto amicizie più "approfondite" ho avuto anche occasione di fare confronti più da vicino e constatare come a casa di questa gente venissero giudicate normali cose che a casa mia non lo erano e viceversa.
Sbagli a dare per scontato che tutti i problemi derivino da una famiglia disfunzionale. Ho avuto elementi di confronto, non è che passavo l'infanzia chiusa in casa. Anzi, ti dirò. I miei genitori mi incoraggiavano ad andare dagli altri, ero io che già da piccolissima facevo tremila storie perché non volevo andare a scuola, non volevo andare dagli amici, eccetera. In cosa avrebbero sbagliato i miei? Io già a 5 anni avevo paura del mondo, stavo bene solo a casa e lì volevo rimanere. Sarò nata malata, potrebbe essere, no? Oltretutto, a scuola ho avuto pessime esperienze che mi hanno rovinato la vita fin dalla scuola materna. E' stata la gente conosciuta a scuola a peggiorare i miei problemi. Sono nata ipersensibile, chiusa, con un carattere difficile. Avevo pensieri strani per la testa già da piccolissima, me lo ricordo bene. Vorrei capire cosa c'entrano i genitori in tutto questo.
Vecchio 25-02-2019, 12:53   #65
Esperto
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Quali elementi hai a disposizione per definire normali i tuoi?
E tu quali elementi hai a disposizione per definire anaffettivi i suoi?

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Sbagli a dare per scontato che tutti i problemi derivino da una famiglia disfunzionale. Ho avuto elementi di confronto, non è che passavo l'infanzia chiusa in casa. Anzi, ti dirò. I miei genitori mi incoraggiavano ad andare dagli altri, ero io che già da piccolissima facevo tremila storie perché non volevo andare a scuola, non volevo andare dagli amici, eccetera.
Anche nel mio caso qualcosa del genere. Ricordo che all'asilo mi chiedevano se avessi fatto amicizia con un bambino figlio di conoscenti e io pensavo "Ma 'sto qui che vuole?". Ricordo anche di essere stato sempre un po' più "infantile" degli altri, che spesso volevano giocare a giochi un po' più "da grandi" e io invece preferivo fare i rumori con i pupazzetti

Ultima modifica di Winston_Smith; 25-02-2019 a 12:59.
Vecchio 25-02-2019, 13:55   #66
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Cmq se la causa fossero solo i genitori anaffettivi, allora tutti i fratelli e sorelle delle persone che non si sentono amabili dovrebbero avere esattamente il medesimo problema. Invece così non è. Quindi non è l'unica spiegazione, evidentemente contano anche altri fattori, sia di predisposizione che esterni al soggetto, vissuto, esperienze ecc. E' un fattore importante ma non si può mica ridurre tutto a quello
Vecchio 25-02-2019, 13:56   #67
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
spesso volevano giocare a giochi un po' più "da grandi"


Precocissimi.
Vecchio 25-02-2019, 14:07   #68
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Se uno ha un certo aspetto e balla in modo ridicolo ma non è fobico... beh non è fobico. Non ho capito che c'è da discutere.

Se uno è fobico ha certi schemi cognitivi e comportamentali per cui può anche essere fighissimo e capace di ballare come John Travolta ma non sentirsi amabile e comportarsi in maniera evitante. Se invece è fobico ed ha un certo aspetto e balla in modo ridicolo e corregge la prima parte ricade nel primo esempio.

Cioè sono aspetti che stanno proprio su due piani diversi.
Secondo me no. Non puoi disgiungere aspetti della personalità, autostima e così via, dal come la persona sta nel mondo ecc. ecc.
Le possibilità che una persona che ha molti aspetti positivi riconosciuti in ambito sociale (che riceve conferme e riscontri) diventi poi evitante secondo me diminuiscono.
Si suppone che c'è una correlazione netta tra la famiglia di origine e gli aspetti della personalità o tra temperamento e l'insorgere di determinati disturbi, e poi tutto il resto lo si ritiene in automatico completamente ininfluente nel mantenere o originare queste cose?

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Originariamente inviata da muttley
Quando poi ho avuto amicizie più "approfondite" ho avuto anche occasione di fare confronti più da vicino e constatare come a casa di questa gente venissero giudicate normali cose che a casa mia non lo erano e viceversa.
Puoi fare qualche esempio riguardo alle cose che in certe altre famiglie erano ritenute normali e nella tua anormali (e viceversa)?

Ultima modifica di XL; 25-02-2019 a 14:43.
Vecchio 25-02-2019, 14:18   #69
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Secondo me no. Non puoi disgiungere aspetti della personalità, autostima, insicurezza dal come la persona sta nel mondo, da come reagiscono le altre persone e così via.
Il punto è che Woody Allen in quella scena tutto mi sembra fuorché una persona con atteggiamento timoroso ed evitante. Quindi non è che basta che cambi un'idea affinché le donne caschino ai suoi piedi, perché questa "idea" che porta le persone ad essere timorose ed evitanti lui non ce l'ha. Magari dovrebbe provare approcci diversi da quelli del ballo, ad esempio. Cioè quello che sto dicendo è che non è che TUTTO dipenda da "idee" ma non è neanche vero che NIENTE dipenda dalle "idee".
Vecchio 25-02-2019, 14:33   #70
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Sbagli a dare per scontato che tutti i problemi derivino da una famiglia disfunzionale. Ho avuto elementi di confronto, non è che passavo l'infanzia chiusa in casa. Anzi, ti dirò. I miei genitori mi incoraggiavano ad andare dagli altri, ero io che già da piccolissima facevo tremila storie perché non volevo andare a scuola, non volevo andare dagli amici, eccetera. In cosa avrebbero sbagliato i miei? Io già a 5 anni avevo paura del mondo, stavo bene solo a casa e lì volevo rimanere. Sarò nata malata, potrebbe essere, no? Oltretutto, a scuola ho avuto pessime esperienze che mi hanno rovinato la vita fin dalla scuola materna. E' stata la gente conosciuta a scuola a peggiorare i miei problemi. Sono nata ipersensibile, chiusa, con un carattere difficile. Avevo pensieri strani per la testa già da piccolissima, me lo ricordo bene. Vorrei capire cosa c'entrano i genitori in tutto questo.
Io penso che in buona parte ci si nasce, poi ci sono gli errori educativi di genitori inesperti (primo figlio).. errori didattici.. oggi per la scuola si è tutti malati: autismo, adhd, etc. prima negli anni '80 non era così, se ne fregavano proprio, si era tutti uguali.
Ma io da che ho memoria ho SEMPRE avuto problemi, fin dai 5 anni col linguaggio.
Solo mia zia aveva capito qualcosa nei primissimi anni di vita e disse a mio madre "è emotivo, trattalo con delicatezza", ma poi questo trattamento iperprotettivo senza interventi terapeutici non serve a niente..
Ma io onestamente non me la sento di rimproverare più di tanto i miei.. ci si nasce e poi è quasi inevitabile diventare così.. o anche peggio..
Vecchio 25-02-2019, 14:44   #71
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Sbagli a dare per scontato che tutti i problemi derivino da una famiglia disfunzionale. Ho avuto elementi di confronto, non è che passavo l'infanzia chiusa in casa. Anzi, ti dirò. I miei genitori mi incoraggiavano ad andare dagli altri, ero io che già da piccolissima facevo tremila storie perché non volevo andare a scuola, non volevo andare dagli amici, eccetera. In cosa avrebbero sbagliato i miei? Io già a 5 anni avevo paura del mondo, stavo bene solo a casa e lì volevo rimanere. Sarò nata malata, potrebbe essere, no? Oltretutto, a scuola ho avuto pessime esperienze che mi hanno rovinato la vita fin dalla scuola materna. E' stata la gente conosciuta a scuola a peggiorare i miei problemi. Sono nata ipersensibile, chiusa, con un carattere difficile. Avevo pensieri strani per la testa già da piccolissima, me lo ricordo bene. Vorrei capire cosa c'entrano i genitori in tutto questo.
Mai sentito parlare di doppio legame? Anche i miei mi incoraggiavano a fare tutto quello che facevano gli altri, ma poi tutta una serie di elementi di contorno possono fare da attrito e andare in direzione opposta. Pensa, per fare un esempio non personale, che noi abbiamo un codice civile e penale con molte più leggi e regole dei tedeschi per esempio, eppure siamo più sregolati di loro.
Per approfondimenti consiglio di leggere qualcosa a proposito della suddetta teoria del doppio legame formulata da Bateson e Watzlawick

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Cmq se la causa fossero solo i genitori anaffettivi, allora tutti i fratelli e sorelle delle persone che non si sentono amabili dovrebbero avere esattamente il medesimo problema. Invece così non è. Quindi non è l'unica spiegazione, evidentemente contano anche altri fattori, sia di predisposizione che esterni al soggetto, vissuto, esperienze ecc. E' un fattore importante ma non si può mica ridurre tutto a quello
Non solo direi, ma la causa prima molto probabilmente si.

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Ma io da che ho memoria ho SEMPRE avuto problemi, fin dai 5 anni col linguaggio.
Fin dai 5 anni non è sempre, anzi di solito coincide con la fine del periodo formativo fondamentale.
Vecchio 25-02-2019, 14:46   #72
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Il punto è che Woody Allen in quella scena tutto mi sembra fuorché una persona con atteggiamento timoroso ed evitante. Quindi non è che basta che cambi un'idea affinché le donne caschino ai suoi piedi, perché questa "idea" che porta le persone ad essere timorose ed evitanti lui non ce l'ha.
Ma si muove in modo impacciato, non certo sicuro, una delle cose ridicole è proprio questa.
Poi viene spinto dall'amica, non è vero che non è timoroso.
Ad esempio se non sai camminare diventi impacciato e timido proprio come un cucciolo.
Le due cose per me sono strettamente collegate, non è che son separate le abilità ritenute valide in un certo ambiente dalla sicurezza che una persona mostra in quell'ambiente.

Ultima modifica di XL; 25-02-2019 a 14:50.
Vecchio 25-02-2019, 14:58   #73
Esperto
 

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Originariamente inviata da Hallucigenia Visualizza il messaggio
Avrei detto il contrario di te
Tipo che gli altri volevano vedere i cartoni e tu lo speciale sui sistemi politici sovietici negli anni '30.
Quando ero ancora alle elementari insistevo per guardare Albertazzi su Rai3 che declamava l'OUDU a puntate, se è per questo ^^
Vecchio 25-02-2019, 15:20   #74
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Fin dai 5 anni non è sempre, anzi di solito coincide con la fine del periodo formativo fondamentale.
Quote:
questa cosa è coincisa con la morte di mio nonno, che per mia madre è stata devastante, nonostante l'età molto avanzata. ha vissuto il lutto per un lungo periodo e credo non lo abbia mai elaborato fino in fondo, e la cosa involontariamente si è ripercossa su di me..credo.. solo questo sono riuscito a ricostruire.. poi i traumi in epoca successiva e anche recente.
Non dobbiamo sottovalutare l'importanza dei traumi, che in un substrato poco adattattivo (quale sono io. diagnosticato) possono avere effetti logoranti.
.
Vecchio 25-02-2019, 15:32   #75
Esperto
L'avatar di Guybrush
 

L'unica cosa che posso imputare ai miei genitori è stata la loro difficoltà a dimostrarmi "fisicamente" il loro affetto così come io non riesco a dimostrarlo agli altri

poi tutto il resto lo hanno fatto gli altri: gli amici, la scuola.

E' tutto un mix di cose suppongo
Vecchio 25-02-2019, 15:39   #76
Banned
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Cmq se la causa fossero solo i genitori anaffettivi, allora tutti i fratelli e sorelle delle persone che non si sentono amabili dovrebbero avere esattamente il medesimo problema. Invece così non è. Quindi non è l'unica spiegazione, evidentemente contano anche altri fattori, sia di predisposizione che esterni al soggetto, vissuto, esperienze ecc. E' un fattore importante ma non si può mica ridurre tutto a quello
Non è solo quella la causa, ma non la si può nemmeno escludere del tutto come spesso sento fare qui dentro.

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Io penso che in buona parte ci si nasce, poi ci sono gli errori educativi di genitori inesperti (primo figlio).. errori didattici.. oggi per la scuola si è tutti malati: autismo, adhd, etc. prima negli anni '80 non era così, se ne fregavano proprio, si era tutti uguali.
Ma io da che ho memoria ho SEMPRE avuto problemi, fin dai 5 anni col linguaggio.
Solo mia zia aveva capito qualcosa nei primissimi anni di vita e disse a mio madre "è emotivo, trattalo con delicatezza", ma poi questo trattamento iperprotettivo senza interventi terapeutici non serve a niente..
Ma io onestamente non me la sento di rimproverare più di tanto i miei.. ci si nasce e poi è quasi inevitabile diventare così.. o anche peggio..
Non è che si nasce problematici (a meno che non parliamo di problemi di tipo neurologico), si nasce con delle predisposizioni, due fratelli possono sviluppare problemi differenti e anche di diversa entità se crescono nella stessa famiglia patologica.

Io a 3 anni non parlavo da quanto mi ha raccontato la matrigna, ero una bambina calma, tranquilla e silenziosa, nemmeno piangevo mai e questo secondo la psico non era un sintomo da sottovalutare come invece hanno fatto entrambi i miei genitori. Penso che la figura più sana che ho avuto nella mia infanzia sia stata proprio la mia matrigna, con la quale tutt'ora ho un buon rapporto, ma che strano.

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
.
Ecco, un trauma di questo tipo collegato alla famiglia può essere un altro motivo scatenante, quando un bambino è piccolo possono accadere eventi traumatici che per forza di cose lo condizionano nel modo di crescere.
Vecchio 25-02-2019, 15:46   #77
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
(a meno che non parliamo di problemi di tipo neurologico)
io per esempio questi non mi sento di escluderli totalmente.. piccoli deficit in alcune aree (parola, muscoli facciali) ci potrebbero anche essere. Non gravi da impedire il funzionamento, ma sufficienti a garantire una condizione diversa dalla normalità.
Vecchio 25-02-2019, 15:47   #78
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Ecco, un trauma di questo tipo collegato alla famiglia può essere un altro motivo scatenante, quando un bambino è piccolo possono accadere eventi traumatici che per forza di cose lo condizionano nel modo di crescere.
se è più sensibile/ricettivo della media, si, ne risente.
Vecchio 25-02-2019, 15:53   #79
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Cmq se la causa fossero solo i genitori anaffettivi, allora tutti i fratelli e sorelle delle persone che non si sentono amabili dovrebbero avere esattamente il medesimo problema. Invece così non è. Quindi non è l'unica spiegazione, evidentemente contano anche altri fattori, sia di predisposizione che esterni al soggetto, vissuto, esperienze ecc. E' un fattore importante ma non si può mica ridurre tutto a quello
Esattamente....certo non è una cosa positiva avere genitori anaffettivi e ti fa partire col piede sbagliato, ma poi spesso si sommano altri eventi strada facendo...
Un brad pitt coi genitori anaffettivi difficilmente arriva vergine a 40 anni per dire...purtroppo spesso non ci sono situazioni che permettono di invertire la rotta e quindi è come la palla di neve che rotola e che si trasforma in valanga.
Vecchio 25-02-2019, 16:01   #80
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
se è più sensibile/ricettivo della media, si, ne risente.
Ma i bambini sono sempre delicati se parliamo di queste cose.
Anche una madre con depressione post-partum manderà quei segnali di rifiuto e chiusura al figlio, che lo farà crescere in un certo modo. Così un divorzio, un lutto, una lunga malattia, un incidente, etc.
Non parlo di responsabilità della famiglia per dare la colpa a qualcuno delle nostre mancanze, una madre problematica sarà stata a sua volta una figlia trascurata o maltrattata, traumatizzata o quel che vi pare. Ma essere consapevoli di ciò che è accaduto in età infantile, di quelle cose che non possiamo ricordare, è fondamentale.
Io sono diventata una detective, ogni volta che vedo un parente cerco di carpire indizi della bambina che ero.

Anche grazie alla terapia. Io ero consapevole delle cose più evidenti e marcate, che mia madre fosse una pazza era talmente chiaro e palese che c'era rimasto ben poco da scavare, ma quante cose ho scoperto di altri familiari e parenti, insospettabili, quelli che consideravo normali.
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