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30-03-2015, 19:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Mi riferisco soprattutto a quelle persone che non hanno abbastanza soldi per pagare uno psicologo o frequentare corsi vari, mi chiedo: per uscire dalla vostra timidezza avete una persona, che sia un amico, un conoscente o anche un personaggio di una serie televisiva che amate tanto, cui cercate di imitare soprattutto nel campo sociale? Una persona stimata per la sua estroversione e simpatia? Ci avete mai provato? Com'è andata?
Come può un timido cambiare progressivamente e autonomamente, senza contare sull'appoggio di forze esterne o persone più vicine a noi come i parenti o i nostri stessi genitori? E' tutta una questione di coraggio e visione del mondo (parlo per me...non so voi). E' necessario avere coraggio per poter affrontare le esperienze più ardue, che più ci bloccano cercando ovviamente di mutare il nostro modo di vedere le cose...MA COME?
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30-03-2015, 19:37
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Sono arrivato alla conclusione che a parte rarissimi casi di persone con un'enorme forza di volontà, l'unica cosa che porta a cambiare è un mutamento delle circostanze esterne, che qualche volta possiamo provocare, il più delle volte ci viene imposto. Penso ad esempio a doversi spostare dalla famiglia per frequentare l'uni o cose così. Per rispondere alla domanda sì, ho i miei modelli ma non li prendo troppo sul serio. Siamo comunque soli con noi stessi e possiamo combinare qualcosa di buono solo essendo noi stessi, poi di lì comincia eventualmente un cammino.
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30-03-2015, 21:49
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Sono arrivato alla conclusione che a parte rarissimi casi di persone con un'enorme forza di volontà, l'unica cosa che porta a cambiare è un mutamento delle circostanze esterne, che qualche volta possiamo provocare, il più delle volte ci viene imposto. Penso ad esempio a doversi spostare dalla famiglia per frequentare l'uni o cose così. Per rispondere alla domanda sì, ho i miei modelli ma non li prendo troppo sul serio. Siamo comunque soli con noi stessi e possiamo combinare qualcosa di buono solo essendo noi stessi, poi di lì comincia eventualmente un cammino.
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Sapevo che qualcuno avrebbe risposto che bisogna essere se stessi. Ma ti chiedo: cosa vuol dire essere se stessi?
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30-03-2015, 22:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Miquel
Sapevo che qualcuno avrebbe risposto che bisogna essere se stessi. Ma ti chiedo: cosa vuol dire essere se stessi?
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Dipende dal livello a cui ce lo chiediamo. Se partiamo dal più profondo, forse la domanda non ha nemmeno senso; voglio dire, siamo necessariamente anche il risultato di condizionamenti esterni e quel che siamo è certamente diverso da quel che saremmo se fossimo nati e cresciuti su un'isola deserta senza stimoli di interazione umana. Ma a un livello meno profondo e non meno importante, con "essere sé stessi" penso ad esempio a non andare a tirare con la mazzafionda ai gatti solo perché lo fa il gruppo sociale cui aspireremmo ad appartenere. Dato che già il titolo del topic è "modello di imitazione" direi che ricadiamo in questo secondo caso. E qui la risposta non mi pare impossibile da dare, ovvero è normale ispirarsi a figure che ci colpiscono, patologico doversi sforzare per somigliargli.
So che non è un discorso particolarmente originale ma credo che funzioni in pratica.
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30-03-2015, 22:33
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da Miquel
....per uscire dalla vostra timidezza avete una persona, che sia un amico, un conoscente o anche un personaggio di una serie televisiva che amate tanto, cui cercate di imitare soprattutto nel campo sociale? Una persona stimata per la sua estroversione e simpatia? Ci avete mai provato? Com'è andata?
.....MA COME?
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No, non ho assolutamente modelli in campo sociale, al massimo posso ispirarmi e condividere il pensiero di qualche personaggio o persona ma difficilmente questo è legato al fatto che essa sia più o meno estroversa e popolare. Piuttosto ad un'affinità di pensiero.
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Sono arrivato alla conclusione che a parte rarissimi casi di persone con un'enorme forza di volontà, l'unica cosa che porta a cambiare è un mutamento delle circostanze esterne, che qualche volta possiamo provocare, il più delle volte ci viene imposto.[..] Siamo comunque soli con noi stessi e possiamo combinare qualcosa di buono solo essendo noi stessi, poi di lì comincia eventualmente un cammino.
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concordo, tuttavia credo che spesso sia possibile dare un primo input per causare quel cambiamento delle circostanze. Il punto è essere disposti a subirlo e sfruttarlo poi quel cambiamento.
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