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Vecchio 14-12-2018, 01:06   #301
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

"Infinito fu il tempo, uomo, prima
che tu venissi alla luce, e infinito
sarà quello dell’Ade. E quale parte
di vita qui ti spetta, se non quanto
un punto, o, se c’è, qualcosa più piccola
d'un punto? Così breve la tua vita
e chiusa, e poi non solo non è lieta,
ma assai più triste dell’odiosa morte.
Con una simile struttura d’ossa
tenti di sollevarti fra le nubi
nell’aria! Tu vedi, uomo, come tutto
è vano: all’estremo del filo già
c’è un verme sulla trama non tessuta
dalla spola. Il tuo scheletro è più tetro
di quello d'un ragno. Ma tu, che giorno
dopo giorno cerchi in te stesso, vivi
con lievi pensieri, e ricorda solo
di che paglia sei fatto."


·Leonida di Taranto
A.P. VII 472
Ringraziamenti da
Hor (14-12-2018)
Vecchio 13-01-2019, 13:39   #302
Banned
 

I miei ultimi scritti, li poso qua

Io il merdoso
Col cuore nel buco del culo
Eiacula
Se sei un mostro pari a me
miele dolciastro
Sulle mie ferite aperte
Dialogo* alla psicosi
L'arte irreale dell:imitazione
Della morte, la nebbia aspiro forte
La luna in fondo al cielo si nasconde
Dietro ad alberi oscuri in mezzo a cui
Lontano e silenzioso coi piedi a terra
Siedo con una Venere di marmo
Fredda e senza espressione
Pesa e schiaccia, sulle mie ginocchia abbracciata profuma di cimitero di campagna
La bacio e provo sordo dolore, sento grattare
Quale mano scava per uscire dalla terra?
Toccando la mia caviglia di vetro
Tu che sei una tarantola di mano
Con unghie d'oro e anelli
Fermati! Non voglio ancora
Venire giù con te, nel posto in cui
Con voluttà ti mandai
Per stare con la mia Venere di marmo

,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,..,.,.,.,.,.,.,..,.,.,.,. .,.,.
Spettro

Stai giocando per la casa
Vuoi che ti cerco
Batti gli oggetti
Ti sento
Vengo a prenderti
E mi perdo
Non riesco più a vedere mura
Ma solo bianco
Un bianco spazio infinito
Toglimi le tue mani dagli occhi
Spettro burlone della casa dei ricordi
Lancia tutti i tuoi sassolini di cimitero
Sulla mia finestra. Usciró a cercare
L introvabile amico.
,.,.,..,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,., .
Un cane viola sull'autostrada
Corre senza paura ai margini.
piange senza sosta
Ha perso i suoi occhiali
Lungo l' autostrada
Vede poco e non sà come tornare umano
Va in una risaia e un uomo gli spara
,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,..,.,.,..,.,.,..,.
L albero in fondo al nostro giardino è una quercia farnia
La puttana manda baci mangiando una pesca
Sulla statale dei conigli assassini
Quel grillo in casa mis ha trovato l uscio solcando i peli
Del mio avambraccio,li amo
Verdi rospi grilli salamandre e mantidi
La luna è un ghiacciolo al limone
L amore nel sonno di un fiume
Resto lì a osservare il silenzio mutare in chiasso
Tutto scorre in questa guerra della pace
Nelle orecchie di un cane bassotto
La mia gioia* è un raggio di sole che
mi colpisce e mi fa bene e sgretola pietre
Dentro la mia testa dove lei mangia e beve
Ma che dolce quel ballare tra il granturco bagnato
I nostri gioielli di carne punti e trapunti
Da insetti e da venus unti
Le scarpette rosse perse nel giardino Dell eden
Guardano il cuore di un leone ruotare intorno
Al sole. Dolce amore piccolo petalo di rosa ghiacciato nel mio occhio
Un calicanto ho piantato per uns volpe fatta e non è sbocciato al geloe il loro profumo è assente ed io morente appoggio il mio orecchio alla terra del bosco e sento
Piedi autunnali che per i miei sentieri Danzano tu spoglia betulla arrivi con una civetta sulla tetta che balla avanzi verso una capanna da me fatta in fretta
Ti rivedrò sotto la quercia farnia
Vecchio 18-01-2019, 01:39   #303
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

« Ancora un verde fiume mi rapina
e concordia d’erbe e pioppi,
ove s’oblia lume di neve morta.

E qui nella notte, dolce agnello
ha urlato con la testa di sangue:

diluvia in quel grido il tempo
dei lunghi lupi invernali,
del pozzo patria del tuono. »



Ancora un verde fiume, Salvatore Quasimodo.
Ringraziamenti da
Hor (18-01-2019), Odradek (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 15:16   #304
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

« Dormono le cime dei monti
e le vallate intorno,
e i declivi e i burroni;

dormono i rettili, quanti nella specie
la nera terra alleva,
le fiere di selva, le varie forme di api,
i mostri nel fondo cupo del mare;

dormono le generazioni
degli uccelli dalle lunghe ali. »



Dormono le cime dei monti, Alcmane.
Ringraziamenti da
cancellato19622 (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 18:09   #305
Banned
 

Veglia

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita

Giuseppe Ungaretti
Ringraziamenti da
dharma (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 18:32   #306
Esperto
L'avatar di Iac80
 

"Eppure, assistito da un angelo invisibile,
il figlio ripudiato s'inebria di sole,
e in tutto quel che beve e che mangia
trova l'ambrosia ed il nettare vermiglio."

Baudelaire
Vecchio 30-01-2019, 03:41   #307
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

« C'è quiete nel folto del ginepro lungo il burrone
L'autunno - cavalla rossiccia - si pettina la criniera.

Sulla coltre fluviale delle rive
Giunge l'azzurro strepito dei suoi ferri.

L'austero monaco-vento con cauto passo
Calca le foglie sui sassi della strada.

E bacia sull'arbusto del sorbo
Le rosse piaghe all'invisibile Cristo. »



Autunno, Sergej Aleksandrovič Esenin.
Ringraziamenti da
cancellato19622 (30-01-2019)
Vecchio 31-01-2019, 03:59   #308
Banned
 

I Fiori
Non so perché quella sera,
fossero i troppi profumi del banchetto...
irrequietezza della primavera...
un'indefinita pesantezza
mi gravava sul petto,
un vuoto infinito mi sentivo nel cuore...
ero stanco, avvilito, di malumore.
Non so perché, io non avea mangiato,
e pure sentendomi sazio come un re
digiuno ero come un mendico,
chi sa perché?
Non avevo preso parte
alle allegre risate,
ai parlar consueti
degli amici gai o lieti,
tutto m'era sembrato sconcio,
tutto m'era parso osceno,
non per un senso vano di moralità,
che in me non c'è,
e nessuno s'era curato di me,
chi sa...
O la sconcezza era in me...
o c'era l'ultimo avanzo della purità.
M'era, chi sa perché,
sembrata quella sera
terribilmente pesa
la gamba
che la buona vicina di destra
teneva sulla mia
fino dalla minestra.
E in fondo...
non era che una vecchia usanza,
vecchia quanto il mondo.
La vicina di sinistra,
chi sa perché,
non mi aveva assestato che un colpetto
alla fine del pranzo, al caffè;
e ficcatomi in bocca mezzo confetto
s'era voltata in là,
quasi volendo dire:
"ah!, ci sei anche te".

Quando tutti si furno alzati,
e si furono sparpagliati
negli angoli, pei vani delle finestre,
sui divani
di qualche romito salottino,
io, non visto, scivolai nel giardino
per prendere un po' d'aria.
E subito mi parve d'essere liberato,
la freschezza dell'aria
irruppe nel mio petto
risolutamente,
e il mio petto si sentì sollevato
dalla vaga e ignota pena
dopo i molti profumi della cena.
Bella sera luminosa!
Fresca, di primavera.
Pura e serena.
Milioni di stelle
sembravano sorridere amorose
dal firmamento
quasi un'immane cupola d'argento.
Come mi sentivo contento!
Ampie, robuste piante
dall'ombre generose,
sotto voi passeggiare,
sotto la vostra sana protezione
obliare,
ritrovare i nostri pensieri più cari,
sognare casti ideali,
sperare, sperare,
dimenticare tutti i mali del mondo,
degli uomini,
peccati e debolezze, miserie, viltà,
tutte le nefandezze;
tra voi fiori sorridere,
tra i vostri profumi soavi,
angelica carezza di frescura,
esseri pura della natura.
Oh! com'è bello
sentirsi libero cittadino
solo,
nel cuore di un giardino.
-Zz... Zz
-Che c'è?
-Zz... Zz...
-Chi è?
M'avvicinai donde veniva il segnale,
all'angolo del viale
una rosa voluminosa
si spampanava sulle spalle
in maniera scandalosa il décolletè.
-Non dico mica a te.
Fo cenno a quel gruppo di bocciuoli
che son sulla spalliera,
ma non vale la pena.
Magri affari stasera,
questi bravi figliuoli
non sono in vena.
-Ma tu chi sei? Che fai?
-Bella, sono una rosa,
non m'hai ancora veduta?
Sono una rosa e faccio la prostituta.
-Te?
-Io, sì, che male c'è?
-Una rosa!
-Una rosa, perché?
All'angolo del viale
aspetto per guadagnarmi il pane,
fo qualcosa di male?
-Oh!
-Che diavolo ti piglia?
Credi che sien migliori,
i fiori,
in seno alla famiglia?
Voltati, dietro a te,
lo vedi quel cespuglio
di quattro personcine,
due grandi e due bambine?
Due rose e due bocciuoli?
Sono il padre, la madre, coi figlioli.
Se la intendono... e bene,
tra fratello e sorella,
il padre se la fa colla figliola,
la madre col figliolo...
Che cara famigliola!
È ancor miglior partito
farsi pagar l'amore
a ore,
che farsi maltrattare
da un porco di marito.
Quell'oca dell'ortensia,
senza nessun costrutto,
fa sì finir tutto
da quel coglione del girasole.
Vedi quei due garofani
al canto della strada?
Come sono eleganti!
Campano alle spalle delle loro amanti
che fanno la puttana
come me.
-Oh! Oh!
- Oh! ciel che casi strani,
due garofani ruffiani.
E lo vedi quel giglio,
lì, al ceppo di quel tiglio?
Che arietta ingenua e casta!
Ah! Ah! Lo vedi? È un pederasta.
-No! No! Non più! Basta
-Mio caro, e ci posso far qualcosa
io,
se il giglio è pederasta,
se puttana è la rosa?
-Anche voi!
-Che maraviglia!
Lesbica è la vaniglia.
E il narciso, quello specchio di candore,
si masturba quando è in petto alle signore.
-Anche voi!
Candidi, azzurri, rosei,
vellutati, profumati fiori...
-E la violaciocca,
fa certi lavoretti con la bocca...
-Nell'ora sì fugace che v'è data...
-E la medesima violetta,
beghina d'ogni fiore?
fa lunghe processioni di devozione
al Signore,
poi... all'ombra dell'erbetta,
vedessi cosa mostra al ciclamino...
povero lilli,
è la più gran vergogna
corrompere un bambino
-misero pasto delle passioni.
Levai la testa al cielo
per trovare un respiro,
mi sembrò dalle stelle pungermi
malefici bisbigli,
e il firmamento mi cadesse addosso
come coltre di spilli.
Prono mi gettai sulla terra
bussando con tutto il corpo affranto:
-Basta! Basta!
Ho paura.
Dio,
abbi pietà dell'ultimo tuo figlio.
Aprimi un nascondiglio
fuori della natura!
Aldo Palazzeschi
Ringraziamenti da
Ergo Proxy (02-02-2019)
Vecchio 01-02-2019, 15:15   #309
Banned
 

Pensiero, io non ho più parole.

Ma cosa sei tu in sostanza?

qualcosa che lacrima a volte,

e a volte dà luce.

Pensiero, dove hai le radici?

Nella mia anima folle

o nel mio grembo distrutto?

Sei così ardito vorace,

consumi ogni distanza;

dimmi che io mi ritorca

come ha già fatto Orfeo

guardando la sua Euridice,

e così possa perderti

nell’antro della follia.


Alda Merini, da "La terra santa"
Vecchio 16-02-2019, 00:00   #310
Principiante
L'avatar di Rilke
 

E' fuggita l'estate,
più nulla rimane.
Si sta bene al sole.
Eppur questo non basta.

Quel che poteva essere
una foglia dalle cinque punte
mi si è posata sulla mano.
Eppur questo non basta.

Né il bene né il male
sono passati invano,
tutto era chiaro e luminoso.
Eppur questo non basta.

La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.


Arsenij Tarkovskij
Ringraziamenti da
Ergo Proxy (16-02-2019)
Vecchio 19-02-2019, 12:03   #311
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

« Una roccia sporgente:
ecco anche qui
un altro invitato della luna. »


Matsuo Bashō.
Ringraziamenti da
Antares93 (19-02-2019), Rilke (19-02-2019)
Vecchio 19-02-2019, 14:12   #312
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Città vecchia

Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un’oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene che va
dall’osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l’infinito
nell’umiltà.

Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d’amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s’agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.

Umberto Saba
Vecchio 19-02-2019, 15:54   #313
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Una bimbetta tira la tovaglia

È da più d’un anno che si è al mondo,
e a questo mondo non tutto è stato studiato
e messo sotto controllo.
Ora sono sotto esame le cose
che non possono muoversi da sole.
Bisogna aiutarle a farlo,
spostate, spingere,
prenderle da dove sono e trasportarle.
Non tutte lo vogliono, ad esempio l’armadio,
la credenza, le inflessibili pareti, il tavolo.
Ma la tovaglia sul tavolo ostinato
– se afferrata bene per gli orli –
manifesta già la volontà di viaggiare.
E sulla tovaglia i bicchieri, i piattini,
la brocchetta con il latte, i cucchiaini, la scodella
addirittura tremano per la voglia.
È interessante,
quale movimento sceglieranno
quando ormai vacilleranno sul bordo:
un viaggio lungo il soffitto?
un volo intorno alla lampada?
un salto sul davanzale e di lì sull’albero?
Il signor Newton non ha ancora nulla a che fare con questo.
Guardi pure dal cielo e agiti le braccia.
Questo esperimento deve essere fatto.
E lo sarà.

Wislawa Szymborska
Ringraziamenti da
Rilke (19-02-2019)
Vecchio 19-02-2019, 16:04   #314
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Pioggia

Acquazzone acquazzone acquazzone acquazzone acquazzone
pioggia o pioggia o pioggia o! o pioggia o pioggia o pioggia!
gocce d'acqua gocce d'acqua gocce d'acqua gocce d'acqua
parapioggia o parapioggia o paracquazzone o!
paragoccia d'acqua paragoccia d'acqua di pioggia
cappucci mantelline impermeabili
come è umida la pioggia e come l'acqua bagna e bagna!
bagna l'acqua bagna l'acqua bagna l'acqua
e come è piacevole piacevole piacevole
avere i piedi bagnati i capelli umidi
tutti umidi d'acquazzone e di pioggia e di gocce
d'acqua di pioggia e d'acquazzone e senza un paragocce
per proteggere i piedi e i capelli bagnati
che non vogliono più non vogliono arricciarsi
per via dell'acquazzone per via della pioggia
per via dell'acquazzone e delle gocce di pioggia
capelli scompigliati capelli senza parapioggia.

Raymond Queneau

Ultima modifica di XL; 19-02-2019 a 16:17.
Ringraziamenti da
Odradek (20-02-2019)
Vecchio 19-02-2019, 16:11   #315
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Uno due tre quattro
passa un gatto quatto quatto.
Quattro tre due uno
era un gatto di nessuno.

Toti Scialoja
Vecchio 19-02-2019, 19:33   #316
Principiante
L'avatar di Rilke
 

C’è un Sorriso d’Amore,
E c’è un Sorriso d’Inganno,
E c’è un Sorriso dei Sorrisi
In cui questi due Sorrisi si incontrano.

E c’è uno Sguardo d’Odio,
E c’è uno Sguardo di Disprezzo,
E c’è uno Sguardo degli Sguardi
Che tentate di scordare in vano;

Perché si pianta nel profondo del Cuore,
E si pianta nel profondo della Schiena
E nessun Sorriso che mai fu sorriso,
Ma un solo Sorriso soltanto,

Che fra la Culla & la Tomba
Si può Sorridere soltanto una volta;
Ma, quando è Sorriso una volta,
C’è una fine a tutta l’Angoscia.

William Blake, The smile da “Pickering Manuscript”
Ringraziamenti da
Ergo Proxy (22-02-2019)
Vecchio 24-02-2019, 18:20   #317
Esperto
L'avatar di HelterSkelter
 

Per quanto sta in te


E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balía del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

Constantino Kavafis
Vecchio 24-02-2019, 18:35   #318
Esperto
L'avatar di berserk
 

«Every night and every morn
Some to misery are born,
Every morn and every night
Some are born to sweet delight.
Some are born to sweet delight,
Some are born to endless night.»

Da "Presagi d'innocenza",William Blake
Ringraziamenti da
HelterSkelter (24-02-2019)
Vecchio 02-03-2019, 23:32   #319
Principiante
L'avatar di Rilke
 

CONFIDARE

Ho tanta fede in te. Mi sembra
che saprei aspettare la tua voce
in silenzio, per secoli
di oscurità.

Tu sai tutti i segreti,
come il sole:
potresti far fiorire
i gerani e la zàgara selvaggia
sul fondo delle cave
di pietra, delle prigioni
leggendarie.

Ho tanta fede in te. Son quieta
come l’arabo avvolto
nel barracano bianco,
che ascolta Dio maturargli
l’orzo intorno alla casa.

Antonia Pozzi, 8 dicembre 1934
Ringraziamenti da
Ergo Proxy (03-03-2019), Hor (03-03-2019), Odradek (03-03-2019)
Vecchio 06-03-2019, 14:57   #320
Principiante
L'avatar di Rilke
 

Primi Incontri

Ogni istante dei nostri incontri
lo festeggiavamo come un’epifania,
soli a questo mondo. Tu eri
più ardita e lieve di un’ala di uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi conducevi
oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti
al di là dello specchio.
Quando giunse la notte mi fu fatta
la grazia, le porte dell’iconostasi
furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi: "Tu sia benedetta",
dissi, conscio di quanto irriverente fosse
la mia benedizione: tu dormivi,
e il lillà si tendeva dal tavolo
a sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre,
e sfiorate dall’azzurro le palpebre
stavano quiete, e la mano era calda.

Nel cristallo pulsavano i fiumi,
fumigavano i monti, rilucevano i mari,
mentre assopita sul trono
tenevi in mano la sfera di cristallo,
e " Dio mio! " tu eri mia.

Ti destasti e cangiasti
il vocabolario quotidiano degli umani,
e i discorsi s’empirono veramente
di senso, e la parola tua svelò
il proprio nuovo significato: zar.

Alla luce tutto si trasfigurò, perfino
gli oggetti più semplici - il catino, la brocca - quando,
come a guardia, stava tra noi
l’acqua ghiacciata, a strati.

Fummo condotti chissà dove.
Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi,
città sorte per incantesimo,
la menta si stendeva da sé sotto i piedi,
e gli uccelli c’erano compagni di strada,
e i pesci risalivano il fiume,
e il cielo si schiudeva al nostro sguardo"

Quando il destino ci seguiva passo a passo,
come un pazzo con il rasoio in mano.

A. Tarkovskij
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