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			22-07-2011, 13:25
			
			
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#81
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  ansioso85
					 
				 
				quindi mi chiedo..qual'e' la differenza tra un ansioso diciamo ''generale''..e uno affetto dal dep?!? 
			
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 Boh!
 
Comunque ho trovato un frammento interessante tratto dal libro  Distancing di tale Martin Kantor:  "I fobici sociali non rifuggono le relazioni interpersonali, ma piuttosto le situazioni interpersonali."
E poi:  "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi."
"[...] presentano invece o una timidezza generalizzata che consiste nella difficoltà ad incontrare nuove persone, o un'ambivalenza riguardo alle relazioni che si traduce nella difficoltà a sostenere relazioni con persone che conoscono già. Di conseguenza, sono dolorosamente titubanti nel cercare relazioni, oppure, se questo non è il caso, sono ambivalenti rispetto alle relazioni che riescono a stabilire e finiscono per sottrarsi ad esse."
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					Originariamente inviata da  Casper
					 
				 
				Da ipsico: 
			
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 Sono proprio i tizi da cui mi sono fatto diagnosticare!   
Però la loro definizione mi lascia un po' freddo. Mi ricordo che mi chiesero: ma ti sembra di osservare il mondo da dietro un vetro, come un acquario? Mah, direi di no.
		  
		
		
		
		
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			22-07-2011, 14:11
			
			
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#82
			
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					Originariamente inviata da  daimoneu
					 
				 
				Boh! 
Comunque ho trovato un frammento interessante tratto dal libro  Distancing di tale Martin Kantor:  "I fobici sociali non rifuggono le relazioni interpersonali, ma piuttosto le situazioni interpersonali."
E poi:  "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi."
"[...] presentano invece o una timidezza generalizzata che consiste nella difficoltà ad incontrare nuove persone, o un'ambivalenza riguardo alle relazioni che si traduce nella difficoltà a sostenere relazioni con persone che conoscono già. Di conseguenza, sono dolorosamente titubanti nel cercare relazioni, oppure, se questo non è il caso, sono ambivalenti rispetto alle relazioni che riescono a stabilire e finiscono per sottrarsi ad esse."
Sono proprio i tizi da cui mi sono fatto diagnosticare!  
Però la loro definizione mi lascia un po' freddo. Mi ricordo che mi chiesero: ma ti sembra di osservare il mondo da dietro un vetro, come un acquario? Mah, direi di no.  
			
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 E` una delle poche differenziazioni dalla F.S.Generalizzata col DEP  dicui riesco a farmi  un idea precisa  e netta.
 
Tantissime delle altre descritte ,non mi fanno comprendere o distinguere cosi` nettamente le diffrenze tra l`un e l`altro disturbo. 
Senza parlare del cross over tra  i due.
 
Alla domanda dello stare ad osservare idealmente il mondo dietro un vetro ,avrei risposto decisamente di si,ho questa sensazione.
 
Ha anche un lato grottesco questa situazione: 
Chi ha il DEP ,si ,ok,e`incasinatissimo... 
Pero`,al tempo stesso ,osservando gli altri con questa modalita`  di pensiero,gli altri stessi ,a loro volta ,vengono considerati da chi abbia il DEP ,come una specie strana di esseri (a volte insettosi  )da osservare ,come li osserverebbe uno scienziato ... 
Un po come uno scienziato osserverebbe  dei batteri al microscopio ,dietro il vetrino d`ordinanza  
Boh! Piu` che altro diventa faticoso il dover riincontrare le stesse persone ,in qualsiasi ambito.
 
Ho anche quell`optional!
 
Che dici stone?
 
Sono un DEPPISDA?  
Non e` una frase ti TEKKER 83 eh!
 
Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP?
 
Thanks!  
		 
		
		
		
		
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			22-07-2011, 14:17
			
			
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#83
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  zucchina
					 
				 
				sì mi piace questo distinguo tra "situazioni" e "relazioni"... 
			
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 E' l'idea che ha colpito anche me. Se ci fai caso anche ansioso85 nel suo post parlava di  situazioni ansiogene. Forse c'è del vero in questa distinzione.
 
Personalmente mi suona... giusta: anch'io tendo ad evitare molte situazioni esattamente come un fobico, ma probabilmente è solo la punta dell'iceberg: anche se è quello che quotidianamente mi fa soffrire di più, penso che ci sia anche un problema più radicale.
 
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					Originariamente inviata da  zucchina
					 
				 
				l'evitante sente un timore legato più profondamente al rapporto intimo (anche potenziale) con le persone, teme di essere malgiudicato poichè lo percepisce come un non esser voluto bene 
			
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 Sì. Una paura esagerata del rifiuto, tanto da vederlo anche nei minimi gesti o sfumature della voce. Allucinazioni affettive.   
		 
		
		
		
		
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			22-07-2011, 14:27
			
			
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#84
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  daimoneu
					 
				 
				 
 
E poi: "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi." 
			
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 Da evitante non posso che confermare in pieno   
		 
		
		
		
		
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						Ultima modifica di Inosservato;  22-07-2011 a 14:36.
					
					
				
			
		
		
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			22-07-2011, 14:28
			
			
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#85
			
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					Originariamente inviata da  Blue Moon
					 
				 
				I pazienti con disturbo evitante hanno un forte desiderio di stabilire relazioni intime con gli altri a cui si accompagna una costante paura di essere criticati, disapprovati o rifiutati. Considerano le reazioni negative degli altri come giustificate, senza riuscire a formulare ipotesi alternative.  
I pazienti evitanti non hanno criteri interiori con cui giudicare se stessi in modo positivo; al contrario, confidano unicamente nella percezione dei giudizi degli altri. Interpretano il rifiuto come causato esclusivamente dalla loro inadeguatezza e questo confermerebbe la loro convinzione di non essere amabili. La prospettiva del rifiuto è talmente dolorosa e inaccettabile che preferiscono tenersi a distanza dalle persone che, avvicinandosi, potrebbero scoprire la loro reale natura (negativa).  
Ne consegue la tendenza ad evitare e a fuggire i rapporti con gli altri, soprattutto se essi implicano un certo coinvolgimento emotivo. L’evitamento, se da un lato allevia stati d’animo negativi legati al timore di sentirsi imbarazzato e umiliato in presenza di altri, dall’altro conduce al ritiro in una solitudine vissuta con tristezza. Il paziente evitante, infatti, soffre spesso di depressione. Una volta solo, intraprende attività che momentaneamente lo gratificano e lo proteggono dal contatto interpersonale. Tuttavia, quando prende consapevolezza che questo è il segno dell’incapacità a vivere una vita come gli altri, si deprime profondamente.  
Un’emozione centrale del disturbo evitante è la vergogna: le situazioni sociali devono essere evitate perché è lì che le loro inadeguatezze sono esposte alla vista di tutti. I pazienti evitanti possono agire con inibizione, avere difficoltà a parlare di sé e trattenere sentimenti intimi per timore di esporsi, di essere ridicolizzati o umiliati.  
Spesso la diagnosi può essere confusa con quella di fobia sociale, ma il disturbo evitante prevede un sentimento di ansia generalizzato a tutte le interazioni con gli altri e un forte senso di estraneità rispetto al mondo esterno, che in genere non riguarda i social fobici. Gli evitanti si sentono come alieni sulla terra, diversi dagli altri, incapaci di condividere i loro sentimenti, distanti, inferiori; è come se vedessero la vita degli altri scorrere dietro a un vetro, ma si rendessero conto che loro non saranno mai “dentro” a quella vita “normale”. 
Il disturbo evitante di personalità non ha un’ottima prognosi, ma risponde abbastanza bene alla terapia cognitivo-comportamentale a medio-lungo termine (da 1 a 2 anni). 
			
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 Tranne i sentimenti di inferiorita`,il resto e`attinente  alla mia situazione.Brava comunque Blue Moon.
		  
		
		
		
		
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			22-07-2011, 18:01
			
			
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#86
			
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					Originariamente inviata da  kappa2010
					 
				 
				Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP? 
			
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 Purtroppo non so indirizzarti. Tutto quello che so del DEP l'ho appreso durante la terapia. 
La mia personale sensazione è che il DEP ha una forte componente razionale mentre la FS una forte componente emotiva.
		  
		
		
		
		
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			22-07-2011, 18:08
			
			
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#87
			
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				Qui dal: Jul 2010 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  stone
					 
				 
				Purtroppo non so indirizzarti. Tutto quello che so del DEP l'ho appreso durante la terapia. 
La mia personale sensazione è che il DEP ha una forte componente razionale mentre la FS una forte componente emotiva. 
			
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 Grazie comunque stone  
		 
		
		
		
		
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			22-07-2011, 18:15
			
			
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#88
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  kappa2010
					 
				 
				E` una delle poche differenziazioni dalla  F.S.Generalizzata col DEP  dicui riesco a farmi  un idea precisa  e  netta. 
Tantissime delle altre descritte ,non mi fanno comprendere o distinguere  cosi` nettamente le diffrenze tra l`un e l`altro disturbo. 
Senza parlare del cross over tra  i due.
 
Alla domanda dello stare ad osservare idealmente il mondo dietro un  vetro ,avrei risposto decisamente di si,ho questa sensazione.
 
Ha anche un lato grottesco questa situazione: 
Chi ha il DEP ,si ,ok,e`incasinatissimo... 
Pero`,al tempo stesso ,osservando gli altri con questa modalita`  di  pensiero,gli altri stessi ,a loro volta ,vengono considerati da chi  abbia il DEP ,come una specie strana di esseri (a volte insettosi  )da osservare ,come li osserverebbe uno scienziato ... 
Un po come uno scienziato osserverebbe  dei batteri al microscopio ,dietro il vetrino d`ordinanza  
Boh! Piu` che altro diventa faticoso il dover riincontrare le stesse persone ,in qualsiasi ambito.
 
Ho anche quell`optional!
 
Che dici stone?
 
Sono un DEPPISDA?  
Non e` una frase ti TEKKER 83 eh!
 
Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP?
 
Thanks!   
			
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 Leggiti questo:  http://www.fobiasociale.com/e-la-fob...midezza-18268/
Poi sto leggendo altro materiale e prima o poi scriverò altre cose.
		  
		
		
		
		
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			22-07-2011, 18:51
			
			
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#89
			
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				Qui dal: Jul 2010 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  moonwatcher
					 
				 
				
			
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 Ti   ringrazio molto  
Propenderei per un DEP ,ma non """"Puro""""
 
Anche se ,ad esempio ,ci son cose che non rientrano nella  mia esperienza di disagio.
 
Chiedero` una diagnosi mi sa`.
 
Come ho gia` scritto varie volte(Sperando che nessuno s`incaxxi )
 
Capire da soli di cosa si soffra e` davvero difficile.
 
Anche conoscendo i sintomi,e ponendo delle differenze.
 
Non condivido altresi` quelche alcuni dicano in tal senso,cioe` che la diagnosi non sia fondamentale ,che non serva,che sia d`ostacolo ,o che sia uno stigma per la persona. 
Con una diagnosi "giusta" si puo` mirare a una terapia idonea. 
Che sara` orientata` verso cio` che serva alparticolare ,e non all`insieme ,cosi` genericamente. 
Agire sul disagio ,piuttosto che sulla paura e` differente. 
Io ,ad esempio nonho paura di . 
Ma disagio di... 
Non e` la stessa cosa. 
Le mie perplessita` son sulle distinzioni  un po grossolane  .. 
Questo piuttosto che quello... 
Si,ok,ma,vediamo nel dettaglio quale possa essere la realta` dei fatti. 
Servono dei tests approfonditi ,e chiarezza e sincerita` da parte di chi ti abbia in cura. 
Solo rendendosi conto appieno di cosa si abbia ,si riuscira` a far progressi...
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di kappa2010;  22-07-2011 a 19:06.
					
					
				
			
		
		
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			23-07-2011, 01:32
			
			
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#90
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  kappa2010
					 
				 
				Io ,ad esempio nonho paura di . 
Ma disagio di... 
Non e` la stessa cosa. 
			
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 Idem, direi.   
		 
		
		
		
		
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			23-07-2011, 01:53
			
			
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#91
			
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			Grazie perche`son riuscito a farmi un idea della mia situazione.
		 
		
		
		
		
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			23-07-2011, 02:34
			
			
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#92
			
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			E' difficile definire il confine tra fobia ed evitamento, sono sempre in dubbio di essere evitante, perchè molte definizioni sono in comune,ti ringrazio per aver rinfrescato la memoria
		 
		
		
		
		
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			26-07-2011, 12:15
			
			
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#93
			
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			08-09-2011, 19:31
			
			
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#94
			
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			lo psichiatra dice che ho aspetti di disturbo di personalità evitante..
		 
		
		
		
		
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			14-02-2012, 16:12
			
			
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#95
			
		 | 
	
 
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			Ops, prima ho sbagliato topic   Io sono uno stile evitante di personalità, non è ancora un disturbo e spero di riuscire a mantenere almeno questo equilibrio. Mie grandi alleate sono la consapevolezza di me stessa e l'auto-ironia.
		  
		
		
		
		
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			14-02-2012, 19:03
			
			
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#96
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Mar 2008 
				
				
				
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	 | 
	
	
	
		
		
			
			
		
		
		 
			
			direi che sono anche evitante,la paura di prendermi resposnabilita' in mezzo a sconosciuti per paura di non essere capito o deriso,la paura di non piacere,di rivelare la propria natura,che gli estrani scoprano i miei disagi,son tutte cose da evitante,all'inizio pensavo fossi solo fobico ma ormai ho cpaito di essere anche evitante...ad esmepio a volte se saluto una persona con cui non ho confidenza,poi a volte non la saluto piu o melgio non so se salutarla perche poi penso ci dovrei parlare... 
ho ereditato tutto cio' da mia madre che e una donna introversa motlo timida da bambina...
		 
		
		
		
		
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			14-02-2012, 19:04
			
			
		 | 
		
			 
#97
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Mar 2008 
				
				
				
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	 | 
	
	
	
		
		
			
			
		
		
		 
			
			ad esempio perche ho paura delle feste dei compleanni dove dono stare in prima persona,la laurea ad esmepio mi terorizza,perche' dico io...temo di risultare inadeguato in questi contesti
		 
		
		
		
		
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			14-02-2012, 21:25
			
			
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#98
			
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			mi descrive completamente, son io! 
stavo pensando, a sto punto perchè non ci trasferiamo su un isola di soli problematici come noi?
 
io quando andavo dalla psicologa non mi agitavo mai e nemmeno diventavo rosso perchè dentro di me sapevo che se andavo li è perchè ho un problema quindi è sicuro che sono inferiore algi altri o che comunque so che c'è gente come me perchè se c'è qualcuno che fa lo psicolo un motivo c'è. 
se fossimo tutti insieme su un siola io penso che ci sentiremmo normali  
scusate l'ot  
		 
		
		
		
		
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			14-02-2012, 21:32
			
			
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#99
			
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					Originariamente inviata da  ansiolino
					 
				 
				stavo pensando, a sto punto perchè non ci trasferiamo su un isola di soli problematici come noi? 
			
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 Magari! Anche senza andare a pensare ad un'isola, più realisticamente si potrebbe pensare ad una comunità di fobici ed evitanti, ad ognuno la sua bella cameretta e un grande salone centrale dove chi vuole si può riunire per mangiare oppure fare altre cose come parlare o guardare un film e se invece uno non ha voglia può starsene finchè vuole nella sua camera, senza nessun obbligo, sarebbe fantastico!
		  
		
		
		
		
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			14-02-2012, 21:51
			
			
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#100
			
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					Originariamente inviata da  NoSurrender
					 
				 
				Magari! Anche senza andare a pensare ad un'isola, più realisticamente si potrebbe pensare ad una comunità di fobici ed evitanti, ad ognuno la sua bella cameretta e un grande salone centrale dove chi vuole si può riunire per mangiare oppure fare altre cose come parlare o guardare un film e se invece uno non ha voglia può starsene finchè vuole nella sua camera, senza nessun obbligo, sarebbe fantastico! 
			
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 a chi lo dici... 
si potrebbe fare però, sarebbe una specie di San patrignano ma per i sociofobici 
magari vivendo tutto il giorno insieme si guarisce chissà
		  
		
		
		
		
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