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F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
Un omaggio agli amici evitanti che ci tengono compagnia sul forum :D
Disturbo evitante di personalità L'evitante desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato. Questi individui evitano i rapporti e le occasioni sociali perchè temono l'umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto. Diversi studi sembrano dimostrare che la personalità schizoide è una variante del disturbo evitante di personalità, e che alcuni elmenti della fobia sociale generalizzata e del disturbo evitante siano sovrapponibili e che quindi questi 2 disturbi probabilmente fanno parte di uno spettro che fa da ponte tra l'asse I e l'asse II. I criteri diagnostici del DSM-IV per il disturbo evitante di personalità sono: Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta, e che comprende almeno 4 dei seguenti elementi: 1) evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poichè teme di essere criticato, disapprovato o rifiutato 2) è riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere 3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato 4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali 5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza 6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri 7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, perchè questo può rilevarsi imbarazzante Psicoanaliticamente parlando La timidezza e l'evitamento difendono nei confronti dell'imbarazzo, dell'umiliazione, del rifiuto e del fallimento. La vergona sembra essere un'esperienza affettiva centrale per questi pazienti, i quali temono ogni situazione in cui si trovano costretti a rivelare aspetti di sé che li rendono vulnerabili (e per questo si nascondono). Questi individui si vedono deboli, incapaci di competere, fisicamente o mentalmente inadeguati, disordinati, disgustosi, incapaci di controllare le funzioni corporee o esibizionisti. Questo disturbo sembra derivare da molte differenti esperienze evolutive in varie età, dato che la vergogna è presente già dall'ottavo mese di vita, quando c'è l'angoscia per la presenza di un estraneo. Gli individui con uno stile di attaccamento evitante di solito da bambini si sono sentiti rifiutati dai caregiver e per questo in età adulta hanno paura a sviluppare relazioni d'amore. Altre aggiunte (probabile ripetizione x alcuni punti) Nella popolazione generale si colloca tra lo 0,5 e l’1%. Sale però al 10% in campioni di pazienti ambulatoriali in cliniche per malattie mentali. Il comportamento evitante spesso inizia nell’infanzia e nella fanciullezza con timidezza, isolamento, e timore degli estranei e situazioni nuove. Sebbene la timidezza nella fanciullezza sia spesso un precursore del Disturbo Evitante, nella maggior parte degli individui tende a svanire gradualmente con la crescita. Al contrario, gli individui che sviluppano il Disturbo Evitante di Personalità possono diventare progressivamente più timidi ed evitanti durante l’adolescenza e la prima età adulta quando le relazioni sociali con persone nuove diventano particolarmente importanti. Con l’andare del tempo tuttavia, i tratti di personalità evitanti tendono ad attenuarsi. Questo disturbo caratterizza un gruppo di individui con ritiro sociale distinti dai pazienti schizoidi. Il paziente evitante, diversamente da quello schizoide, desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato. Questi individui evitano le relazioni e le occasioni sociali perché temono l’umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto. Il loro desiderio di relazioni non può essere immediatamente evidente per il loro modo di presentarsi timido e schivo. |
Finalmente qualcosa che non mi irrita leggere (insieme ai topic fossili :lol: )...grazie cali. :wink:
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Spero quanto prima di diventare schizoide. L'evitante mi sa che l'anno prossimo non va più.
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ho tutti i punti citati.
ma i caragiver che sono? |
nn erano i caregiver? cn la E? :?
cmq sia sono quelli ke si prendono cura dei pazzi dei malati e dei vecchi. solitamente volontari |
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"caregiver" cmq si scriv cmq è chi si occupa del bambino: può essere un genitore, una tata, un parente (in ambito della psicologia dello sviluppo, quello intendono) |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Scusa Assorto, ma questo topic riporta la definizione che c'è sul DSM IV del disturbo evitante di personalità, non riguarda le sfaccettature del verbo evitare. Anche persone che soffrono di depressione, ad esempio, "evitano" determinate situazioni, questo però non vuol dire che soffrano anche del disturbo evitante di personalità. Da persona a cui è stato diagnosticato proprio il disturbo evitante, ci tengo che le cose siano distinte. |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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mi ci trovo in praticamente tutto quello che c'e' scritto.per quanto mi riguarda,sono cosi dalla nascita,i famosi geni pacco,mia madre era come me,e mio zio, fratello di mia madre lo stesso,e i genitori di mia madre.vabe' ci siamo capiti.poi scuola,bulli,delusioni d'amore hanno fatto il resto
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ok è il mio ritratto sputato.
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siete tutti squalificati!
il vero evitante evita anche di rispondere :lol: |
E allora rispondo anch'io!! Mi ci manca solo di diventare pazza!!! Perfetto!!!! :lol: :lol:
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Sopratutto scuola,bulli e alcune delusioni d'amore direi :-( |
Un modesto consiglio
Salve! Dalla descrizione fatta sul DSM mi sembra di rientrare in tale tipo di disturbo. Tuttavia 10 anni fa mi era stato diagnosticato un DAP, l'anno scorso che soffrivo di stato ansioso depressivo.
Non sarà che queste descrizioni del DSM, oltre ad essere molto generiche, tendono ad avere dei punti in comune, per cui uno non sa più di cosa soffra...e cercare di capirlo serve solo ad aggravare il problema e a rendersi più stressati.... Un consiglio: qualunque cosa uno abbia (depressione,ansia etc.) cerchi di svolgere una vita normale, non isolandosi mai per i propri problemi. |
GRAZIE CALI.......IO CREDO CHE LA FOBIA SOCIALE GENERALIZZATA E IL DISTURBO EVITANTE SIANO LA STESSA COSA.COMUNCQUE MI RITROVO IN TUTTI PUNTI SARO' UNO SCHIZZOIDE :lol:
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bè 10 anni fa c'era anche un'altra edizione del DSM, altri strumenti diagnostici, insomma si va migliorando la diagnosi, oppure sei cambiato tu
tieni presente che certi disturbi hanno alta comorbilità (cit.) la classificazione è il bene, aiuta a capire, a accettare i propri problemi, e se proprio è, a superarli :D |
BEH IO E IL MIO AMICO SIAMO FOTTUTI SPERO NON FINIRETE COME NOI A VEDERE I TRENI :lol:
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