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08-01-2021, 20:25
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
È stato coraggioso e anche parecchio, si è risparmiato rotture di coglioni, gente di merda, delusioni, sofferenze. Bravo.
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Mah, 17 anni è troppo presto, dai.
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08-01-2021, 20:46
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Ma è ovvio che nella maggior parte dei casi si capisce già a 17 con buone probabilità dove andrà la tua vita... Ma non c'è ancora una sentenza di condanna. Affacciandoti alla fine delle superiori hai ancora possibilità di formare nuove amicizie ed entrare in diversi contesti sociali e magari avere un po di culo nel fare degli incontri giusti.
Ovvio che il bullismo ti segna, ma non è per tutti una condanna a morte. A quell'età c'è anche chi si risolleva, per forza d'animo o per botte di culo esterne. A me non è capitato, a voi nemmeno, ma qualcuno riesce a farcela.
Secondo me, pensare che uno emarginato/bullizzato/evitante/introverso a 17 anni ha il destino scritto è sbagliato. Poi che spesso è così è vero, ma non cadiamo anche noi negli errori che noi stessi aborriamo, quelli di una società dove se hai qualche esitazione in quegli anni ti da per mediocre se non addirittura fallito e ti chiude tutte le porte.
Avesse trovato qualcuno che offriva lui una mano avrebbe potuto farcela. Capisco anche i sensi di colpa dei genitori che si colpevolizzano di avergli tolto i social e di aver contribuito a emarginarlo. Purtroppo in situazioni così delicate (per di più vittima di bullismo grave) il genitore può fare ben poco. E appena fa rischia di far danni.
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08-01-2021, 21:14
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#23
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 37
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proprio oggi è uscita la notizia del suicidio di un medico, peraltro responsabile del centro vaccinazioni covid di due distretti. Giusto per precisare che la depressione, e tutte gli altri disturbi emotivi, non guarda in faccia nessuno. E' una falciatrice spietata senza condizione alcuna.
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08-01-2021, 21:15
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#24
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Si ma non viviamo mica in un film che il bullo viene sconfitto e il buono aiutato, la realta’ dei fatti dice che il bullo continua a bullizzare e il buono lo prende nel culo magari viene anche visto male perche’ denuncia la cosa.
Peggio la fine delle superiori, forse in quel periodo c’è qualche speranza di trovare amicizie, finite le scuole le cose possono solo complicarsi.
Io a 16 anni avevo una vita sociale ma tendevo sempre ad essere così come sono ora, il carattere quello è, puoi coprirlo un po’ magari, poi pero’ viene sempre fuori.
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08-01-2021, 23:31
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#25
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Non sono d'accordo. Col senno di poi ho capito che sono proprio questi pensieri (tanto è inutile cambiare classe, gruppo, città) che ci rendono perdenti. Non tutte le persone sono uguali e non tutti gli ambienti di vita. Inoltre, tanto per dirne una le dinamiche adolescenziali si ammoribidiscono ad un certo punto semplicemente perchè le persone maturano(ma intanto tu ti sei rintanato nel tuo guscio e non te ne accorgi ). Molti, me compreso hanno seppellito le proprie buone capacità intellettive per un bel pezzo solo perchè per i tuoi compagni di classe "prendi bei voti solo perchè studi, ma in realtà sei un coglione"
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No dico, secondo me è giusto eventualmente cambiare scuola, il problema è cosa pensa/prova/vuole la persona coinvolta, prima e dopo un eventuale cambio di classe o scuola; perchè da una prospettiva distaccata uno pensa: vabbe' erano stronzi, cambia scuola e via, ma uno poi si fa giri nella testa, colpevolizza sé stesso e il proprio modo di essere, magari sente di aver fallito, di non essere riuscito ad affrontare il problema, a difendersi etc.
Perché quelle del "gruppo" sono regole e valori diversi, robe più istintive, crudeli.
Se ci si pensa anche il fatto di arrivare ad essere costretti a cambiare scuola per colpa dei comportamenti degli altri fa abbastanza rabbia
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09-01-2021, 02:58
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 603
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in quelle condizioni verrebbe da pensare che non valga la pena sprecare la propria vita da solo, nella solitudine. lasciando che gli altri si facciano la loro vita serenamente e non paghino mai...
meglio portarseli dietro i propri carnefici.
poi a conti fatti, meglio a 17 anni, che prolungare l'agonia a tempi infiniti.
anche se a 17 anni forse c'è speranza per reagire e mandare affanculo tutti.
ma se il mondo ti opprime e sei solo, meglio prima che poi...
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09-01-2021, 03:07
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 603
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Quote:
Originariamente inviata da Texas
Un problema oggi coi social è che per un ragazzo afflitto dal bullismo non c'è tregua.
Un tempo il bullizzato viveva l'incubo a scuola e trovava conforto a casa. Al massimo provava terrore all'idea di andare a scuola il giorno dopo.
Oggi coi social non c'è più quella separazione e come la storia di questo ragazzo ci mostra, il rischio è che ci siano ragazzi o ragazze che prima vengono bullizzati a scuola e poi esclusi o cyberbullizzati sui social.
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è così infatti.
i social sono stati e sono un'arma a doppio taglio.
da una parte ci sarebbe stata la possibilità di conoscere altre persone, al di fuori dei propri ambienti, o contesti...creando nuove relazioni, amicali, o affettive...
dall'altra però si sarebbe potuta rivelare un'arma tremenda.
sia dal punto di vista del bullismo, sia della frustrazione.
non tanto facebook, ma tra tiktok, istagram, o youtube...
beh, forse le distanze o le frustrazioni si sarebbero acuite ancora di più.
tra like, balletti..e quant'altro.
anche solo a vedere la ragazza che ti piace con mille foto, video e commenti, o like su instangram avendo la certezza che prima o poi qualcuno più figo, se la prenderà...a suon di chat o like.
20 o 25 anni fa, era tutto un po' più...easy.
sempre e comunque difficile per alcuni, ma c'era meno visibilità o meno tendenza all'apparire.
oggi forse è quasi quasi decisamente peggio per gli adolescenti, o per chi va dai 12 anni ai 30...
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09-01-2021, 09:25
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#28
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Comunque tutti quelli che dicono che abbia fatto male sembrano scienziati, se uno arriva a togliersi la vita evidentemente non lo fa’ per gioco, mica puoi tornare in vita e rifare la missione come in un videogame.
Sapeva che non sarebbe tornato mica indietro e quell’azione cosa comportava.
In quel gesto c’è solo lucidità.
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09-01-2021, 09:44
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Meglio farlo a 17 che farlo a 27, o addirittura 30 e passa.
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09-01-2021, 12:03
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Penso che sia davvero così; io tra 15 e 16 anni avevo tutti gli elementi per capire cosa sarebbe stata la mia vita e ho "compensato" non pensandoci e con interessi vari fino a qualcosa dopo i 40. Successivamente sono state conferme in primo piano invece che restare sullo sfondo. Ma a 15 anni era chiarissimo che la mia vita sarebbe stata un fiasco totale.
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Anche io immaginavo già dalla prima adolescenza che non avrei avuto soddisfazioni in ambito sentimentale. Allora imputavo la colpa al fisico che era tremendamente ed ingiustamente troppo inferiore rispetto ai coetanei, ma poi c'erano anche le lacune caratteriali.. Speravo di poter compensare più in là con il lavoro, il miglioramento personale.. c'è sempre una speranza quando sei giovane.. poi a 30 arriva la resa dei conti.. ed è peggio dell'agenzia delle entrate quando ti presenta la cartella..
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09-01-2021, 12:43
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#31
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Posso riportare e ampliare la mia esperienza.
Come già detto io avevo tentato di togliermi la vita proprio a quell'età.
Non si trattava di bullismo, ma di una situazione (sui cui dettagli non entro) che mi portava a una alienazione estrema rispetto alla realtà, al Mondo, a tutto. Al tempo non capivo come stessero precisamente le cose, sapevo solo di stare così male da vedere come un "dovere" il togliermi di mezzo. Era l'unica soluzione al dolore.
A posteriori, adesso che sono cresciuto, che ho una prospettiva di lungo periodo, posso capire con lucidità quali fossero i problemi che avevo e che mi avevano portato a tentare l'estremo gesto.
Per venire alla questione che molti sollevano in questo topic, ovvero se sia "presto" o no togliersi la vita a quell'età, non saprei cosa rispondere.
A distanza di tanto tempo da quel tentativo, vedo che ho vissuto diverse cose, ho avuto qualche (piccola) soddisfazione dalla vita, e anche molta sofferenza, a volte anche superiore rispetto a quel tempo. Adesso, poi, mi trovo ancora in una situazione tutt'altro che facile. Ma, soprattutto, i problemi che mi avevano portato al tentativo non sono stati risolti e forse non lo saranno mai. In più se ne sono aggiunti altri.
Se mi chiedessero se, tornando indietro, avrei fatto bene a suicidarmi, non saprei proprio cosa rispondere. Forse a farmi dire di no è la speranza (frutto dell'istinto vitale, e quindi forse cieca e stolta) che le cose possano migliorare, che lottando con tutte le poche forze che ho qualche margine di miglioramento possa rosicchiarlo a questa vita. Ma, come detto tra parentesi, forse è solo l'istinto di sopravvivenza, mascherato da razionalità, che mi fa pensare queste cose... che mi porta a decidere di vedere come andranno le cose, perché chissà.
In ogni caso io continuo ad avere il massimo rispetto per chi arriva a decidere di togliersi la vita, non importa a quale età. Si tratta, e chi è arrivato a provare il gesto sa che è così, di un atto estremamente personale, le cui circostanze non sono sempre semplici da sondare. Io non mi sento di giudicare chi lo compie, e questo, ripeto, a prescindere dal momento della sua vita in cui arriva a farlo.
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09-01-2021, 17:06
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
No dico, secondo me è giusto eventualmente cambiare scuola, il problema è cosa pensa/prova/vuole la persona coinvolta, prima e dopo un eventuale cambio di classe o scuola; perchè da una prospettiva distaccata uno pensa: vabbe' erano stronzi, cambia scuola e via, ma uno poi si fa giri nella testa, colpevolizza sé stesso e il proprio modo di essere, magari sente di aver fallito, di non essere riuscito ad affrontare il problema, a difendersi etc.
Perché quelle del "gruppo" sono regole e valori diversi, robe più istintive, crudeli.
Se ci si pensa anche il fatto di arrivare ad essere costretti a cambiare scuola per colpa dei comportamenti degli altri fa abbastanza rabbia
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Fa più rabbia però rimanere nella stessa scuola (magari scelta dai tuoi genitori, per i loro preconcetti su cosa sia una buona scuola) a farsi umiliare per tot anni con la convinzione che per te non c'è speranza..e rendersi conto a distanza di anni che non hai fatto niente per cambiare la tua situazione
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09-01-2021, 18:21
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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"I compagni cominciano a dirgli che è un coniglio, che è un debole"
C'è sempre questo tema ricorrente fra i giovani, ma anche poi negli adulti, del coraggio, della spavalderia. Perché è una società che non ammette l'avere paura, non lo perdona. Mai. E ci devono sempre rompere i coglioni da quando nasci a quando muori con questa stronzata megagalattica del coraggio.. come fosse l'unica cosa che conta nella vita.. come se l'intelligenza ad esempio non contasse niente.
Anche se poi il ragazzo non aveva paura del videogioco, questo era quello che pensavano i bulli, semplicemente gli era stato vietato dai genitori. E qui forse subentra anche la vergogna.
In tutti gli ambiti, nel lavoro, nella vita relazionale è sempre richiesta una forte dose di coraggio. Anche chi subisce grossi traumi e per questo sviluppa dei disturbi.. non dico che debba essere elogiato, ma quantomeno compreso almeno in parte o tutt'al più lasciato in pace.. invece spesso viene anche deriso.
Non è detto che sia stato così, ma sembra come se quel ragazzo nel compiere il gesto finale abbia voluto dimostrare che lui non era quello che pensavano, che lui non aveva paura.. rimane solo il fatto che una vita è stata distrutta.. e magari le cose potevano andare diversamente. Una vita di un giovane che ancora non è un uomo maturo, non sa cosa è meglio decidere per se stesso, e lì tutti hanno sbagliato, amici, genitori e insegnanti.
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09-01-2021, 19:40
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#34
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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No dai a 17 anni lo trovo troppo prematuro, la vita è difficile ad ogni età (e credo che per le nuove generazioni di adesso lo sia anche di più) ma a quell'età hai ancora il tempo per riscattarti, vivi ancora di sogni e speranze e hai la giovinezza dalla tua parte, hai ancora tempo di vivere dei bei periodi e provare un po' di felicità (anche se magari in quel preciso momento stai vivendo l'inferno ma potrebbe essere solo un momento passeggero)....
il difficile verrà dopo, più si va avanti e più le cose si fanno complicate tra una marea di problemi, la vecchiaia che avanza e l'insorgere di vari problemi di salute.... ecc..... quindi un ultra 40/50 enne e oltre che vuole farla finita lo posso capire benissimo, ormai poi la vita gli ha presentato il "conto"....... ma a 17 anni darei ancora qualche "chance" alla vita..
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Ultima modifica di Boyyy82; 09-01-2021 a 19:47.
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09-01-2021, 19:55
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#35
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Quote:
Originariamente inviata da Texas
Un tempo il bullizzato viveva l'incubo a scuola e trovava conforto a casa. Al massimo provava terrore all'idea di andare a scuola il giorno dopo.
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Non sempre.
A parte internet esistono ed esistevano tante altre questioni.. problemi in famiglia, difficoltà economiche, malattie, varie ed eventuali.
Oggi c'è un elemento in più, certo. Però le case non sono sempre e comunque un nido... non lo sono mai state. Dipende un po' dalla fortuna. E secondo come anni fa anche senza social rischiavi di rientrare a casa e trovare dei guai.
I bei tempi passati non sono per forza così belli..
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 09-01-2021 a 20:01.
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09-01-2021, 21:31
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,899
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Secondo me qua non si tratta di riflettere sul fatto che sia prematuro o meno suicidarsi a 17 anni ma bisogna guardare al motivo che lo ha spinto a compiere quel gesto. Da quello che c'è scritto nell'articolo lui si è tolto la vita perché era bullizzato e non perché non era soddisfatto della propria vita. Quindi se nessuno gli rompeva le palle si sarebbe potuto fare la sua vita, inseguire i suoi sogni, coltivare i suoi hobby ecc... È questa la cosa che rende molto grave questa vicenda, lui non è che non aveva voglia di vivere per problemi suoi interiori o psicologici, sono stati gli altri a spingerlo al suicidio.
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09-01-2021, 21:43
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#37
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
È stato coraggioso e anche parecchio, si è risparmiato rotture di coglioni, gente di merda, delusioni, sofferenze. Bravo.
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Ma sì, incoraggiamo il suicidio!
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09-01-2021, 21:44
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#38
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Secondo me qua non si tratta di riflettere sul fatto che sia prematuro o meno suicidarsi a 17 anni ma bisogna guardare al motivo che lo ha spinto a compiere quel gesto. Da quello che c'è scritto nell'articolo lui si è tolto la vita perché era bullizzato e non perché non era soddisfatto della propria vita. Quindi se nessuno gli rompeva le palle si sarebbe potuto fare la sua vita, inseguire i suoi sogni, coltivare i suoi hobby ecc... È questa la cosa che rende molto grave questa vicenda, lui non è che non aveva voglia di vivere per problemi suoi interiori o psicologici, sono stati gli altri a spingerlo al suicidio.
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Si ma il suicida non si suicida MAI perche’ odia la vita in senso oggettivo, ma perche’ odia appunto la sua vita.
Il suicida ha sempre voglia di vivere, ha fottutamente una sfrenata voglia di vivere, ma non di fare quella vita che fa’.
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09-01-2021, 22:16
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,899
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Si ma il suicida non si suicida MAI perche’ odia la vita in senso oggettivo, ma perche’ odia appunto la sua vita.
Il suicida ha sempre voglia di vivere, ha fottutamente una sfrenata voglia di vivere, ma non di fare quella vita che fa’.
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Ma per te è la stessa cosa suicidarsi per problematiche psicologiche che ti impediscono di vivere bene e suicidarsi perché un gruppo di persone ti spinge a farlo? Quel ragazzo era sano da quello che sappiamo, non aveva problemi suoi di testa, forse era solo una persona fragile.
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09-01-2021, 22:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
forse era solo una persona fragile.
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Al giorno d'oggi -non so com'era nel recente passato- ma al giorno d'oggi essere fragile non è più tollerato. O ti metti nella mentalità di essere un invalido per sempre, quindi assistito, aiutato, etc. e allora così forse riesci a sopravvivere, ma da fragile una vita soddisfacente non ce l'avrai mai.
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