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06-09-2021, 23:14
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: R'lyeh.
Messaggi: 948
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Con le persone, non sai mai cosa fare. Dici sempre le cose sbagliate, vanno via, cerchi di capire il perché, ma non riesci mai davvero a comprendere il motivo. Ma eventualmente due domande te le fai perché non sono sempre gli altri a fare schifo, ma la sensazione di fondo che hai sbagliato qualcosa tu resta. Ma poco importa quando i danni sono fatti.
Con la famiglia hai un rapporto d'odio reciproco dove tu sei la persona che non è buona a nulla, l'unico supporto che ricevi è dirti quanto sei inutile, che non concluderai mai niente in vita tua, che sei questo, quello, e tante altre bellissime cose. Sono bravissimi a trovare cose che non ti piacciono di te stesso e a rinfacciartele come verità.
Poi ci sta l'ambiente lavorativo dove devi stare attento a non fare la figura della persona anormale, il tizio asociale che a stento sembra capace di mettere due parole in croce. Quindi devi far finta di essere "normale" e torni a casa esaurito mentalmente, perché il vero te stesso non può mai essere mostrato.
Ci sta il gruppetto di "amici" con cui esci, che a stento conosci e ti stanno tutti antipatici ma hai bisogno di quelle 3 orette di interazione umana forzata ogni tanto se ti cercano.
Queste cose hanno tutte in comune l'onnipresente sensazione di essere inadeguato, non riesci mai a inserirti da nessuna parte. Vai a lavorare, ma ti senti sempre lo stesso uno schifo. Poi torni a casa, vieni smontato dai tuoi premurosi parenti, pensi di uscire e andare a bere qualcosa, ma poi devi sorbirti gente che non smette mai di parlare e di cui non frega niente di te o come stai. Nessun posto è uno dove ti senti a tuo agio, tutto è pesante e ti impedisce di vivere tranquillamente. Non puoi scappare via dal tuo malessere, da chi sei, da nessuna parte.
Il problema non sono le persone, il mondo, ma sono io. Non sono adatto a vivere.
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Ultima modifica di Laurence; 06-09-2021 a 23:19.
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06-09-2021, 23:32
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: R'lyeh.
Messaggi: 948
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Oltre a quelle cose la solitudine ti accompagna ovunque tu vai, con l'indecisione, delusione, e i complessi. Ti senti solo anche in mezzo alla gente, in compagnia di qualcuno, non ti senti mai davvero parte di qualcosa o come se tu fossi davvero lì. Esisti e basta.
Il problema con questo è che inizi a chiederti davvero chi sei. Se quella persona sei tu, se questo sei tu, se quello sei tu. Ma forse io non sono nessuno dei due.
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07-09-2021, 06:52
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da Laurence
Con le persone, non sai mai cosa fare. Dici sempre le cose sbagliate, vanno via, cerchi di capire il perché, ma non riesci mai davvero a comprendere il motivo. Ma eventualmente due domande te le fai perché non sono sempre gli altri a fare schifo, ma la sensazione di fondo che hai sbagliato qualcosa tu resta. Ma poco importa quando i danni sono fatti.
Con la famiglia hai un rapporto d'odio reciproco dove tu sei la persona che non è buona a nulla, l'unico supporto che ricevi è dirti quanto sei inutile, che non concluderai mai niente in vita tua, che sei questo, quello, e tante altre bellissime cose. Sono bravissimi a trovare cose che non ti piacciono di te stesso e a rinfacciartele come verità.
Poi ci sta l'ambiente lavorativo dove devi stare attento a non fare la figura della persona anormale, il tizio asociale che a stento sembra capace di mettere due parole in croce. Quindi devi far finta di essere "normale" e torni a casa esaurito mentalmente, perché il vero te stesso non può mai essere mostrato.
Ci sta il gruppetto di "amici" con cui esci, che a stento conosci e ti stanno tutti antipatici ma hai bisogno di quelle 3 orette di interazione umana forzata ogni tanto se ti cercano.
Queste cose hanno tutte in comune l'onnipresente sensazione di essere inadeguato, non riesci mai a inserirti da nessuna parte. Vai a lavorare, ma ti senti sempre lo stesso uno schifo. Poi torni a casa, vieni smontato dai tuoi premurosi parenti, pensi di uscire e andare a bere qualcosa, ma poi devi sorbirti gente che non smette mai di parlare e di cui non frega niente di te o come stai. Nessun posto è uno dove ti senti a tuo agio, tutto è pesante e ti impedisce di vivere tranquillamente. Non puoi scappare via dal tuo malessere, da chi sei, da nessuna parte.
Il problema non sono le persone, il mondo, ma sono io. Non sono adatto a vivere.
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Hai ragione, penso di essere io il problema, sono totalmente imbranato con la gente, mi hanno sempre preso per "quello strano che non parla" da ragazzino.
Io sento sempre vergogna e ansia, con la psicoterapeuta stiamo cercando di evidenziare tutti i pensieri che chiamano "disfunzionali" e ce ne sono davvero tanti, però mi sono accorto che tutto ruota intorno alla vergogna per il mio aspetto/carattere e di conseguenza mi sento inadeguato e inetto.
Poi con la depressione è tutto più accentuato e invivibile, probabilmente alla fine dovrò prendere gli psicofarmaci se continuo così, anche se mi sono già stati prescritti qualche mese fa ma ho rinunciato per paura degli effetti collaterali.
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07-09-2021, 07:27
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 539
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Condivido appieno queste sensazioni e complimenti per la capacità di esternarle in maniera chiara. Mi ritrovo nella tua situazione con l'unica differenza che è legata alla famiglia, dove loro non mi fanno pesare nulla e sono io che mi sento in obbligo di non far vedere il mio malessere per non dare pensieri.
Il risvolto peggiore della situazione per me è legato al non sentirsi mai pienamente compresi e infatti durante una delle ultime sedute mi è proprio uscita la frase "la mia vita è tutta una finzione, una farsa", e anch'io ogni tanto ho davvero paura di dover iniziare con gli psicofarmaci...
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07-09-2021, 14:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Tutte sensazioni e cose vere. Mi sento esattamente così. Fuori luogo, inadeguato in ogni situazione.
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07-09-2021, 23:23
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: R'lyeh.
Messaggi: 948
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Edward, a volte sono anche le persone ad essere "cattive" che non esitano a esasperare le nostre qualità "negative". Noi abbiamo difficoltà ad apririci al prossimo e questo di per sé è già uno svantaggio perché per una persona trovare qualcuno di facile approccio, che si esprime di più, non è poi così tanto difficile. Nessuno vuole perdere tempo con noi, ma ci possono essere persone interessate e non superficiali che riescono a guardare oltre il guscio.
Per quanto riguardo lo psicoterapeuta, aver identificato l'orbita dei vari problemi è un bene. Con l'aspetto e il carattere, fino a un certo punto, ci puoi lavorare per arrivare al punto dove riesci a sentirti adeguato, per te stesso, non per gli altri. Qualunque cosa deciderai di fare è per te stesso, non per piacere agli altri. Lo fai per sentirti a tuo agio nel tuo corpo, con la tua pelle.
Charles, la tua famiglia di certo non ti fa pesare nulla però ti causano malessere perché ti senti obbligato a nascondere le tue sensazioni. Nascondere il vero te può essere deleterio perché eventualmente non riuscirai nemmeno tu a comprendere davvero te stesso. Le persone non ci possono comprendere, ma noi possiamo prima che sia troppo tardi, prima che la nostra mente sarà un cumulo di macerie. Io ho difficoltà a capire chi sono, per svariati motivi, ma tu puoi evitare questo, conoscere te stesso, parlare con te stesso. Così sarai sempre tu, non un altro. La vita sarà pure una finzione, una farsa, fatta di bugie, ma puoi illuminare queste tenebre per essere finalmente te stesso ovunque vai.
Per entrambi, non sono qualificato per sconsigliare gli psicofarmaci. Ci sono passato anche io, per me sono stati un veleno che ha solo fatto ulteriori danni, per voi tuttavia potrebbero essere la panacea. Vi consiglio di affidarvi al vostro giudizio, di considerare attentamente ogni possibilità, se davvero ne avete bisogno. Perché non si torna indietro.
Il tempo non vi guarda in faccia, così come la vita. La vita è qui ora, non va guardata al contrario. Bisogna guardare avanti, non ritornare mai suoi propri passi soprattutto se negativi, ad ogni costo. Non guardate più indietro, voi non siete solo il passato.
Questo è ironico, detto da me, che vivo nel passato per tante cose. Ma a voi mi sento di consigliare questo. Magari le cose che ho detto sono scontate, qualcuno ve le avrà già dette, ma lo stesso auguro a voi tutti di riuscire a stare bene.
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