Visualizza i risultati del sondaggio: Quanto $ per essere felici? / Fascia d'età
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0 - 10k/anno
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1 |
3.03% |
10 - 25k/anno
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9 |
27.27% |
25 - 50k/anno
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10 |
30.30% |
50 - 100k/anno
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8 |
24.24% |
100k+/anno
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5 |
15.15% |
età 18 - 25
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1 |
3.03% |
età 25 - 35
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10 |
30.30% |
età 35 - 45
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14 |
42.42% |
età 45+
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3 |
9.09% |
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19-01-2023, 11:36
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 914
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Finché dovrò andare a lavoro tutti i giorni per 8 o più ore per guadagnarli dubito che potrò essere "felice".
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19-01-2023, 12:57
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#42
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Stanotte non ho dormito il pensiero di finire solo povero e malato mi ha attanagliato ultimamente c'è lho spesso,il cocktail insieme sarebbe devastante..
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19-01-2023, 13:34
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#43
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Intermedio
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Milano
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Finché dovrò andare a lavoro tutti i giorni per 8 o più ore per guadagnarli dubito che potrò essere "felice".
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Ma se il lavoro che fai ti piacesse davvero pensi che sarebbe ancora così? Sapendo che è un lavoro che ti piace, che ti gratifica, che ti faccia sentire realizzata e che ti faccia guadagnare anche bene, non ti sveglieresti la mattina con una marcia in più?
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19-01-2023, 13:48
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#44
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,539
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Quote:
Originariamente inviata da BlaK
Ma se il lavoro che fai ti piacesse davvero pensi che sarebbe ancora così? Sapendo che è un lavoro che ti piace, che ti gratifica, che ti faccia sentire realizzata e che ti faccia guadagnare anche bene, non ti sveglieresti la mattina con una marcia in più?
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E quale sarebbe il lavoro piacevole?
Una volta pensavo che potrebbe essere bello fare assaggiatrice nelle pasticcerie , ma farebbe alzare colesterolo e glicemia, quindi anche se esistesse lavoro così sarebbe dannoso.
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19-01-2023, 13:53
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#45
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 914
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Quote:
Originariamente inviata da BlaK
Ma se il lavoro che fai ti piacesse davvero pensi che sarebbe ancora così? Sapendo che è un lavoro che ti piace, che ti gratifica, che ti faccia sentire realizzata e che ti faccia guadagnare anche bene, non ti sveglieresti la mattina con una marcia in più?
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"Fai della tua passione il tuo lavoro ed imparerai ad odiare anche quello".
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19-01-2023, 14:30
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
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Ma non era "scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita"?
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19-01-2023, 14:44
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#47
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
"Fai della tua passione il tuo lavoro ed imparerai ad odiare anche quello".
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Io non credo questo. Può essere che sia eccessivamente ottimista, ma seguo una scuola di pensiero completamente opposta. Anche quando da adolescente/giovane età, durante il mio periodo" ribelle", non sono mai riuscita a credere a queste estremizzazioni pessimiste. O meglio, comprendo il nichilismo, da una certo punto di vista ne sono stata anche affascinata, ma non riesco a immedesimarmi completamente nel pensiero.
Ci sono un sacco di persone che sono felici anche in relazione alla loro professione. Chiaramente ci dev'essere un equilibrio, questo si.
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19-01-2023, 15:03
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#48
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,276
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
"Fai della tua passione il tuo lavoro ed imparerai ad odiare anche quello".
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E' esattamente il motivo per cui non ho intrapreso un percorso di studi "artistico"
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19-01-2023, 15:17
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#49
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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ma ha senso ? Cioè se uno i dice ;
Non intraprendo questo percorso perché non mi interessa poi farne una carriera o perchè già orientato su altro, allora posso capire.
Magari anche un discorso di pragmatismo, comprensibilissimo, dato che è ( è stato, adesso meno dai) un settore " difficile".
Ma così francamente mi sembra un po' strano.
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19-01-2023, 16:33
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,063
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La ricchezza non dà la felicità, prendete me: sono ricco ma soffro di depressione.
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19-01-2023, 16:53
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#51
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
La ricchezza non dà la felicità, prendete me: sono ricco ma soffro di depressione.
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Questo perché non usi i tuoi soldi per pagare ciò che serve, ad esempio una domestica.
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19-01-2023, 18:21
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#52
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Intermedio
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Milano
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
"Fai della tua passione il tuo lavoro ed imparerai ad odiare anche quello".
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Quindi vogliamo ridurre tutto quanto a un paio di vecchi detti di uso popolare? La realtà è più complicata di così. Ma in ogni caso capisco che la tua risposta alla mia domanda è no, e ci sta, in effetti la realizzazione attraverso il lavoro non è per tutti, ci sono altri modi per sentirsi realizzati, anche se oggi sembra quasi una forzatura .
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19-01-2023, 18:34
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#53
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da BlaK
Quindi vogliamo ridurre tutto quanto a un paio di vecchi detti di uso popolare? La realtà è più complicata di così. Ma in ogni caso capisco che la tua risposta alla mia domanda è no, e ci sta, in effetti la realizzazione attraverso il lavoro non è per tutti, ci sono altri modi per sentirsi realizzati, anche se oggi sembra quasi una forzatura .
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Mah io penso che oggi in particolar modo è molto difficile che quello sia il canale per sentirsi realizzati. Mi sembra per come è oggi che il lavoro sia molto predatorio, e voglia molto da te anche in termini di sacrifici promettendoti quel senso di realizzazione come scusa per sfruttarti. Dopo si crea con il lavoro una sorta di rapporto one way in cui sacrifichi molto e hai in cambio pochissimo. È una storia che ho visto e sentito tante volte.
Io ho avuto sempre bei risultati nello studio e la continuazione naturale sarebbe stata buttarmi molto nella carriera. Ma ora sono giunta alla conclusione che il lavoro è qualcosa di non troppo spiacevole che mi tocca fare, ma nel mentre coltivo altri interessi e rapporti secondo i miei termini e l'appagamento viene perlopiù da lì.
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19-01-2023, 20:07
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#54
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Finché dovrò andare a lavoro tutti i giorni per 8 o più ore per guadagnarli dubito che potrò essere "felice".
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Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Ma non era "scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita"?
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Il lavoro provoca piacere se fatto bene anche quando è pesante e pagato male, quando facevo questi lavori e vedevo che imparavo ( lentamente, ma dopo diventavo più veloce e bravo dei miei colleghi) ne andavo orgoglioso, e non ho mai fatto un lavoro per scelta ma sempre per necessità, eppure fare qualcosa meglio degli altri provoca piacere.
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19-01-2023, 20:08
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#55
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Intermedio
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Milano
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Mah io penso che oggi in particolar modo è molto difficile che quello sia il canale per sentirsi realizzati. Mi sembra per come è oggi che il lavoro sia molto predatorio, e voglia molto da te anche in termini di sacrifici promettendoti quel senso di realizzazione come scusa per sfruttarti. Dopo si crea con il lavoro una sorta di rapporto one way in cui sacrifichi molto e hai in cambio pochissimo. È una storia che ho visto e sentito tante volte.
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Dipende, se parliamo di lavorare in una grande azienda allora concordo al 100% con ogni singola parola che hai scritto. Che si tratti di un ufficio in un alveare o un operaio in un magazzino è sempre la stessa storia. Ti senti sostituibile, non indispensabile, e la cosa bella è che come dici tu è che vieni anche indottrinato come un criceto nella ruota a cercare di dare sempre il massimo per sperare forse un giorno di avere una misera promozione, e magari un aumentino di stipendio. In tutti i casi, i tuoi sforzi non vengono adeguatamente ricompensati, è impossibile il loro business model non lo permette, e in poche parole ti fai il mazzo per fare più ricco il caro buon vecchio Jeff Bezos, mica per stare meglio tu.
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19-01-2023, 20:17
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#56
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 914
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Quote:
Originariamente inviata da BlaK
Quindi vogliamo ridurre tutto quanto a un paio di vecchi detti di uso popolare? La realtà è più complicata di così. Ma in ogni caso capisco che la tua risposta alla mia domanda è no, e ci sta, in effetti la realizzazione attraverso il lavoro non è per tutti, ci sono altri modi per sentirsi realizzati, anche se oggi sembra quasi una forzatura .
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Ci sono anche persone contente di andare a lavoro ma dubito di poter essere una di loro. Qualsiasi attività fatta per almeno 8 ore al giorno, con le scadenze da rispettare, sotto pressione e sapendo che dal modo in cui la svolgi dipende la tua stessa sopravvivenza secondo me diventa un incubo. Esistono anche dei lavori con condizioni un pochino diverse ma io non ho la laurea, non sono benestante di famiglia e non ho capacità particolari quindi non sono accessibili per me.
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19-01-2023, 22:00
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#57
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
E quale sarebbe il lavoro piacevole?
Una volta pensavo che potrebbe essere bello fare assaggiatrice nelle pasticcerie , ma farebbe alzare colesterolo e glicemia, quindi anche se esistesse lavoro così sarebbe dannoso.
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In verità, se sei felice nella tua vita personale ti sembrerà più sopportabile anche il lavoro che magari in realtà non ti piace.
Ad esempio, quando anni fa sono stato fidanzato e tutto sommato avevo un minimo di vita sociale, andavo a lavoro con uno spirito ben diverso da quello odierno...mi sentivo felice e questo mi faceva inspiegabilmente piacere il lavoro come mai accaduto prima.
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19-01-2023, 23:40
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#58
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Norlit
E' esattamente il motivo per cui non ho intrapreso un percorso di studi "artistico"
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Io invece l'ho fatto, purtroppo...
Con la speranza e il sogno (all'epoca ancora c'erano), a 13/14 anni, di voler fare il fumettista/illustratore/animatore (ma come può un ragazzino a quest'età essere in grado di scegliere il percorso per tutta la sua vita futura?)...
Ma depressione, disturbi d'ansia, disturbo ossessivo compulsivo e manie di perfezionismo su tutti, che poi si sono ricollegati all'attuale diagnosi di disturbo dello spettro autistico, avevano altri piani per il mio futuro.
Ora quella che era la mia passione e ragione di vita è diventata la mia psicosi ossessiva più intrusiva e una delle cause principali del mio autolesionismo.
Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Ci sono anche persone contente di andare a lavoro ma dubito di poter essere una di loro. Qualsiasi attività fatta per almeno 8 ore al giorno, con le scadenze da rispettare, sotto pressione e sapendo che dal modo in cui la svolgi dipende la tua stessa sopravvivenza secondo me diventa un incubo. Esistono anche dei lavori con condizioni un pochino diverse ma io non ho la laurea, non sono benestante di famiglia e non ho capacità particolari quindi non sono accessibili per me.
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Condivido tutto, perfino il "detto" riadattato ad una dimensione più reale.
Anche per me quei lavori non sono accessibili per gli stessi motivi ma anche a causa dei miei disturbi neuro-psichiatrici che, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, mi rendono non accessibile pure il resto dei lavori.
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Ultima modifica di cancellato21736; 19-01-2023 a 23:50.
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20-01-2023, 12:40
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#59
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da BlaK
Dipende, se parliamo di lavorare in una grande azienda allora concordo al 100% con ogni singola parola che hai scritto. Che si tratti di un ufficio in un alveare o un operaio in un magazzino è sempre la stessa storia. Ti senti sostituibile, non indispensabile, e la cosa bella è che come dici tu è che vieni anche indottrinato come un criceto nella ruota a cercare di dare sempre il massimo per sperare forse un giorno di avere una misera promozione, e magari un aumentino di stipendio. In tutti i casi, i tuoi sforzi non vengono adeguatamente ricompensati, è impossibile il loro business model non lo permette, e in poche parole ti fai il mazzo per fare più ricco il caro buon vecchio Jeff Bezos, mica per stare meglio tu.
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Piu' o meno questa e' il tipo di dinamica a cui mi riferivo, ma anche le aziende piu' piccole da quello che ho visto sono molto contente di prendersi quanto piu' del tempo in teoria libero del dipendente. E queste dinamiche infestano anche le universita', in cui governa dappertutto un'etica lavorativa del sacrificio assoluto, talmente malata e' la cosa e' che si sviluppa una contro-etica del tipo " dovrei lavorare di meno" oppure "dovrei non sentirlo come un sacrificio perche' e' la mia passione".
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22-01-2023, 15:56
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#60
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Io invece l'ho fatto, purtroppo...
Con la speranza e il sogno (all'epoca ancora c'erano), a 13/14 anni, di voler fare il fumettista/illustratore/animatore (ma come può un ragazzino a quest'età essere in grado di scegliere il percorso per tutta la sua vita futura?)...
Ma depressione, disturbi d'ansia, disturbo ossessivo compulsivo e manie di perfezionismo su tutti, che poi si sono ricollegati all'attuale diagnosi di disturbo dello spettro autistico, avevano altri piani per il mio futuro.
Ora quella che era la mia passione e ragione di vita è diventata la mia psicosi ossessiva più intrusiva e una delle cause principali del mio autolesionismo.
Condivido tutto, perfino il "detto" riadattato ad una dimensione più reale.
Anche per me quei lavori non sono accessibili per gli stessi motivi ma anche a causa dei miei disturbi neuro-psichiatrici che, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, mi rendono non accessibile pure il resto dei lavori.
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Ma facendo un esempio , quali sono i lavori non accessibili ? ( non è una domanda retorica o provocatoria)
E la domanda è rivolta anche a camomilla.
Mi dispiace per la tua esperienza. Questa situazione a quando risale? Nel senso, che se si tratta di qualcosa avvenuta in passato, sappi che ora è un po' diverso e magari sei frenato. Certo le ragioni che ti ostacolano sono e saranno tante, ma fidati. Se mi parli di fumettista e/o illustratore, non è più come 10 anni fà. E ti dirò chi lavora in quell'ambito (io no, ma quindi lo saprai meglio di me) potrà tranquillamente confermarti che avvengono cambiamenti drastici da anno in anno. Chiaro, questi seguono sempre anche quell'amata dinamica di turnover, che ahimè fa male ma è eticamente necessaria.
Ora non ti sto a dare i soliti consigli che servono, ma nemmeno così tanto.
In primis ti chiedo; Sei valido ? in maniera obbiettiva, ergo senza sotto/sopravvalutazioni . Sarebbe abbastanza inutile.
Se lo sei, ti dico che non c'è bisogno di avere molto contatto con gli altri, in alcuni casi non esiste proprio . Pensa come un possibile datore di lavoro. Non credo che gli serva avere a che fare personalmente con te, se soddisfatto di quello che produci.
Se non lo sei, puoi diventarlo e parallelamente lavorare sui disturbi neuro-psichiatrici. O meglio, fai quello che riesci e puoi. Alla fine, dal momento in cui riesci a organizzarti e darti la tua disciplina , non è necessario per questo genere di ambienti essere "sani di mente ". Anzi.
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