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Vecchio 29-03-2015, 15:16   #21
Esperto
L'avatar di Da'at
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se c'è qualcuno che mi opprime, cosa si fa e come si risolve il problema?
Si cerca di farmi passare e farmi mutare in maniera tale che diventi anche io un oppressore di qualcun altro?
Per me non è e non sarà mai una vera soluzione questa, io che ero un ragazzino un po' impaurito dall'insegnante, dalla parte della testa di cazzo che raggela con lo sguardo non ci passo e non ci voglio manco passare.
Veramente meglio distruggerla una scuola se le cose stanno così, e non è una questione di giustizia, ma di dignità umana.

Io a queste forme di ordine qua forse preferisco il caos, ma un caos simile ad un formicolio in cui non ci sono parti che prendono il sopravvento.
Non c'è testa e non c'è coda e non c'è direttore d'orchestra che debba imporsi, non ce n'è bisogno se si è davvero d'accordo, le parti si devono armonizzare senza, altrimenti vuol dire che non lo sono in armonia ed il male c'è lo stesso.

Non solo ce ne è bisogno [di un direttore d'orchestra], ma tu stesso lo cercherai quando richiederai organizzazione. Se poi rifiuti l'organizzazione a priori, ok, ma ne rifiuti tutti gli annessi e connessi. E ritorniamo quindi alla splendida citazione di Ansia (non ti facevo tanto colto! Allora non ti limiti ai documentari! ), il libro di Jared Diamond, cioé comunque sia tu stai godendo dei frutti di un meccanismo di ordine complesso e strutturato che ha creato ad esempio il computer dove stai scrivendo.

Per coerenza, dovresti prenderlo e buttarlo via.
Ringraziamenti da
Blue Sky (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 15:22   #22
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Condivido. Qui tra l'altro non solo perde di vigore il discorso sulla necessità di abolire le gerarchie, ma anzi, al contrario si impone proprio la necessità di stabilirne, attraverso la distribuzione del potere, in ruoli diversi: "preside", "insegnante" e "alunni".
Sì, appunto. S'impone la necessità di stabilirne, ma mica per sadismo fine a se stesso, bensì per rispondere a una situazione di fatto. E' la natura umana e la naturale non parità di scambio tra adulto e bambino/ragazzo a richiedere di per sé una gerarchia e una distinzione di ruoli. Ciò non significa per forza interpretare negativamente la differenza di ruolo tra una parte e l'altra.

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Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Quoto, ad XL avevo scritto la stessa cosa nel topic "questione ragazza" ma mi sa che non ha letto.Se lo leggi mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
Non è sempre un o tutto o niente a volte, voglio dire spesso si trova qualcosa di vero e utile anche nella monnezza. Se ci si ferma a dire "senti che puzza" è ovvio che non lo troverai mai.
No, non ho letto quel topic, poi vado a vedere!
Appunto, la logica del tutto o niente, del bianco o nero è un po' adolescenziale e immatura, ma soprattutto a lungo andare risulta nociva per noi stessi.
Si è liberi di non adeguarsi a nulla, però poi se il nostro comportamento - seppur improntato alla purezza e a degli ideali altissimi di giustizia e democrazia - non è funzionale alla realtà, siamo noi a rimetterci in primis.
E lo dice una che appunto ha fatto sempre fatica ad adeguarsi e non ha mai accettato compromessi, chiusa nella sua rigidità idealistica.
Però crescendo e con l'esperienza lavorativa mi sono resa conto che esiste anche la possibilità di cambiare, modificare parti di sé, senza necessariamente tradire se stessi o mandare a quel paese gli ideali di rispetto, empatia e correttezza. Si deve cambiare solo al fine di stare meglio e non per fare contenta la società o per adeguarsi agli aspetti più negativi o sbagliati di questa.
Vecchio 29-03-2015, 15:28   #23
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Ma "questa gerarchizzazione strisciante" posto che riguardi la distribuzione dei compiti, delle responsabilità e del potere, sulla base di compiti specifici e di competenze, capacità e aspettative di ruoli, e che non degradi per questo il significato esistenziale e umano di ogni individuo, non è anche l'unico modo ordinato di organizzare la vita collettiva? Nell'esempio della scuola, nella relazione e nella dialettica tra insegnate e alunno, come è pensabile immaginare di programmare diversamente i compiti, affinché si possa attuare un processo educativo, in cui c'è un educatore e un educato, in una prospettiva in cui non ci sono gerarchie? E in una relazione come quella tra genitori e figli? Qui la gerarchia poi è proprio obbligatoria, necessaria, naturale.
Si sono d'accordo, per come è strutturata la nostra società la gerarchia è necessaria, non più farne a meno in un certo senso, perchè pur con molti cambiamenti non è mai mancata nel corso della storia...sarebbe interessante capire la dinamica del rapporto tra gerarchia e società (credo che il libro citato da ansiaboy sia interessante a proposito).
Con "gerarchizzione strisciante" mi riferivo al fatto che nelle dinamiche di gruppo "social" che di per sè non implicherebbero affatto gerarchie poi spesso si vengono a creare delle gerarchie "soggiacenti" che poi vanno a strutturare anche il rapporto tra i vari elementi del gruppo. E guarda caso il "leader" di solito è quello più carismatico/con la postura che trasmette più sicurezza ecc...
Vecchio 29-03-2015, 15:34   #24
Esperto
L'avatar di muttley
 

In seguito alla mia esperienza da insegnante ho iniziato a rivedere positivamente il ripristino e il ricorso alle punizioni corporali
Vecchio 29-03-2015, 15:43   #25
Banned
 

Io ho la gobba
Vecchio 29-03-2015, 16:35   #26
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Non ne farei una questione filosofica.
Anch'io dai 16 ai 20 anni ho elaborato svariate idee su come dovrebbe essere il mondo... Mi hanno aperto gli occhi sia le mie analisi che lo studio della psicologia evoluzionistica.

Per farla breve, nonostante doti cognitive superiori, siamo molto più "animali" di quello che pensiamo, specialmente quando abbracciamo la sfera della socialità.

Le gerarchie esistono ad ogni livello ed esisteranno sempre: basti pensare che in qualsiasi gruppetto di "pari" c'è comunque una persona più decisionista e trascinatrice. Una sorta di leader insomma.

Dentro di noi agiscono meccanismi di selezione e giudizio che ci portiamo dietro dalla notte dei tempi, e agiscono nonostante i nostri pensieri a livello conscio, magari più orientati verso l'uguaglianza, la moralità, le pari opportunità per tutti.

Estraniarci a tutti gli effetti dalla nostra natura animale è impossibile, ed è utopico aspettarsi che lo facciano gli altri.
Le persone con una consapevolezza più avanzata in merito a queste dinamiche sono molto poche, e non tutte "razzolano bene", sarebbe impossibile.

Ora vado per i 30, sto provando a fare pace con "l'animalo" che è in me, e mi sto impegnando per decodificare tutti quegli aspetti che mi possono permettere di crearmi un vantaggio o quantomeno mettermi in pari (anche se attualmente si tratta soprattutto di una patetica riduzione dei gap) con le altre persone, per ritagliarmi un mio ruolo.

La genetica conta e non sono stato fortunato, anche l'ambiente conta, e ne sto studiando le regole.
Tornando alla postura, e in generale al linguaggio del corpo, certamente hanno una grossa importanza.

Qualche mese fa ho condotto col proprietario del palazzo una selezione per il personale delle pulizie, ed è stato un osservatorio privilegiato per capire molte cose. Tutto di noi parla, e sia ragione che istinto intervengono a decifrare, valutare, giudicare, scegliere.

Personalmente devo spesso "correggermi", mi è necessario prestare consapevolezza attiva per restare un po' più dritto.
L'unica è farne un'abitudine.. faticare un po' i primi tempi per avere poi un guadagno dopo.

Ieri sera ho conosciuto una persona particolarmente carismatica... Mi ha davvero colpito, ero rapito nonostante fosse dello stesso sesso e io non abbia tendenze omosex. Ora infatti sto andando a buttare qualche riflessione sul bloc notes per analizzarne le caratteristiche.
Vecchio 29-03-2015, 16:43   #27
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Questo perché i contenuti della scuola non sono mai al centro dell'esperienza sociale.
Vecchio 29-03-2015, 16:57   #28
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Potrebbero fare lo stesso discorso quelli che menarono i neri a Selma, questi qua protestavano perché volevano che qualcuno gli mettesse dei limiti .
Prima si spara sulla folla che protesta per tenerla a bada e non esserne sopraffatti poi si sostiene che questa inconsciamente desidera pure le pallottole e che protesta perché qualcuno ponga un limite?
Guarda, questa sarà l'ultima risposta che do, perchè qui non se ne esce più e i tuoi discorsi mi sembrano lambiccati e molto irrealistici e volutamente contro tanto per fare il bastian contrario e basta. Sei solo distruttivo, non proponi un approccio costruttivo ai problemi...mah! Forse sei ancora molto giovane, non so che età tu abbia.

Ma che c'entra la protesta dei diritti dei neri con una classe di ragazzini in piena tempesta ormonale che frequenta la scuola dell'obbligo e che per forza di cose è irrequieta????? Mi sembra privo di senso questo paragone! Lì le persone protestavano per dei diritti negati, per un'ingiustizia subita....adesso dobbiamo arrivare a pensare che impartire obbligatoriamente un'istruzione sia un'ingiustizia contro cui i ragazzini dovrebbero protestare? Ma per favore...qua si parla di naturale indisciplina e maleducazione, di comportamenti istintivi, mica di una protesta consapevole o giusta.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Questo è un discorso falso per me. Che inconsciamente delle persone desiderino quel che le si cerca di costringerle a fare con la forza o con sistemi intimidatori è il discorso più vecchio del mondo per mettersi la coscienza a posto.
La costrizione c'è nel momento in cui si parla di scuola dell'obbligo e si ha a che fare con soggetti immaturi incapaci di capire cosa è più giusto per loro. L'adulto si sostituisce alla volontà del bambino perchè quest'ultimo non ha certo gli strumenti per capire cosa sia giusto o no per lui.
Quindi per te se un bimbo di 3 anni vuole mettere le dita nella presa elettrica tu glielo lasci fare per non imporre la tua volontà su di lui? Oppure comprendi che è giusto che la volontà dell'adulto si sostituisca a quella di un ragazzino che non è in grado di capire pienamente ciò che è bene e ciò che è male per lui? mah, non capisco questo modo assurdo di ragionare...


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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per difesa o no, tu difendi un tuo interesse per mantenere l'ordine in classe, che poi questa cosa venga ritenuta utile dalle persone che sottoponi a questo sistema per mantenere questa forma di ordine bisogna andare a chiederlo a loro e non supporre che inconsciamente desiderano che le cose stiano così.

Se condividete davvero l'interesse nel mantenere quel tipo di ordine non c'è bisogno che tu ti dimostri violenta con loro, l'ordine resta in piedi perché siete d'accordo.
I ragazzini non hanno la maturità di capire cosa è bene e cosa è male per loro. Non si raggiungono le cose per accordo, perchè non si è in una condizione di parità visto che semplicemente l'adulto ha a che fare con persone ancora in formazione, prive di quella capacità di giudizio idonea a valutare se ciò che si sta somministrando loro sia utile o dannoso.
La matematica sarà pure noiosa, però è qualcosa che nella vita servirà ai ragazzi per essere veramente liberi nel mondo una volta cresciuti. Lo studio è uno strumento di riscatto sociale, se poi i ragazzini non lo capiscono e protestano, non significa che la loro protesta abbia fondamento o poggi su delle reali argomentazioni.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se non siete d'accordo, nel mantenere quell'ordine là, vuol dire che c'è un conflitto tra interessi in contrasto.
Certo che c'è un conflitto. La metafora di Pinocchio ti dice nulla? Il bambino è "de coccio" come il burattino di legno, non vuole crescere, cambiare, modificarsi, è ribelle per natura e non capisce che spesso ciò che gli viene imposto poi sarà riconosciuto come utile o indispensabile per una vita futura.
Il limite di libertà imposto al bambino - come diceva Sartre stesso - è una necessità imposta a un soggetto che deve ancora uscire da uno stato di minorità, ma per uscire da uno stato di minorità e diventare poi un adulto libero autonomo, ha bisogno di vivere una fase in cui un adulto scelga al suo posto in quanto lui non ha gli strumenti critici per operare una scelta consapevole, tutto qui.
Io che lavoro nel sostegno sono in compresenza nelle diverse materie, e solo ora che sono grande mi rendo conto di quanto siano utili e interessanti materie che disprezzavo un tempo da ragazzina. Si matura e si cambia, tutto qui.


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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma se i ragazzi non vogliono stare là dove li vuoi far stare tu, perché ci devono stare? Ti prendessero e ti portassero in un posto dove devi stare per forza per ore,
Mica li porti in un campo di concentramento, eh. Li porti in un posto al fine - in teoria - di farli crescere e renderli liberi tramite lo studio e la conoscenza. Solo che i "pischelli" sono troppo piccoli per capire che si sta facendo questo per il loro bene, mica per altro. Che poi la scuola abbia molte defiance è un altro conto, ma usciremmo fuori tema e ora non mi va di aprire parentesi all'infinito.


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
La scuola non è degli insegnanti, dovrebbe essere dei ragazzi.
Appunto, serve loro per crescere, maturare e conoscere cose al di fuori della cultura di massa imperante e che grazie alla scuola possono conoscere.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Qua ci sono le esigenze tue nello svolgere il compito che ti è stato assegnato dallo stato e l'organizzazione, ma quelle dei tuoi studenti... Dove sono?
Dove sono? Al primo posto. Fai quello che fai sperando che tutto ciò serva per farli maturare, crescere, sviluppare spirito critico, riflettere, ragionare, confrontarsi, conoscere cose nuove ecc.



Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se il fine non è rendere le persone davvero più felici ma farle comportare in certi modi in maniera
Il fine della scuola è quello di formare il cittadino del domani, un cittadino non schiavo dell'ignoranza e di quello che impone la cultura di massa, in teoria. Se poi non sempre ci riesce mi pare che il problema derivi dalla contraddizione fortissima che esiste tra i valori della conoscenza che s'impartiscono a scuola e i valori della società fuori, fondata sulla competizione, sull'apprezzamento di una cultura stereotipata ecc.

La scuola dovrebbe aiutare la società a cambiare il sistema dall'interno e dovrebbe contribuire a creare una società democratica e paritaria, dove a tutti è garantito il diritto allo studio, sia ai figli di papà, sia ai poveri delle periferie. Dire che i ragazzi non vogliono andare a scuola e lasciarli cuocere nel loro brodo per venire incontro apparentemente a una loro richiesta fa solo il gioco di quel potere che gode a vedere le masse avvolte dalla nebbia dell'ignoranza...

Ultima modifica di clizia; 29-03-2015 a 17:01.
Ringraziamenti da
zoe666 (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 17:30   #29
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

le donne han il ruolo biologico e fisiologico della maternità e dell'allattamento. e paradossalmente più gli animali han più cervello (elefanti, balene, scimmie etc.) più la gravidanza e l'allattamento son prolungati
certe conseguenze in temli passati senza l'uso degli elettrodomestici erono naturali

d'altronde mentre le donne stavan a casa gli uomini andavano in guerra.
non so se è peggio andar in guerra o star a casa a pulire il culo ai neonati
Vecchio 29-03-2015, 17:41   #30
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Così come si afferma che i ragazzi non sanno quel che vogliono e non si permette a questi di dire la loro
Sì, non possono sapere con esattezza cosa vogliono perché sono ancora piccoli e non possiedono strumenti intellettuali, esperienze e facoltà cognitive per comprendere appieno la realtà. Perchè esiste il concetto di minore età? Perchè appunto i minori sono dei soggetti ancora fragili, deboli e per questo da tutelare, non da sottomettere, la cosa è beni diversa. Tu confondi le due cose.

E' normale che a 12 anni un ragazzino sogni di stare in panciolle, di svegliarsi tardi la mattina e di giocare tutto il giorno alla play station, anzichè stare a sudare sul teorema di Pitagora o sulla parafrasi della Divina Commedia. Tutti vorrebbero faticare di meno, è normale, ma non per questo è giusto accondiscendere.



Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
si faceva lo stesso con le donne, non tantissimo tempo fa in Italia non potevano nemmeno votare.
Potrei fare lo stesso discorso sostenendo che bisogna tornare a non farle votare... "Se non si usano certi sistemi ste donne poi ci sbranano"... E' la natura umana!
Le donne non si trovano in stato di minorità psicofisica, per questo che la negazione dei loro diritti sarebbe un'ingiustizia nei loro confronti: potrebbero eppure viene negata loro la possibilità di farlo.
Discorso diverso coi minori: se un undicenne non ha diritto al voto è perchè non ha le facoltà critiche per poterlo esercitare, mica la società lo vuole tenere in stato di soggezione per partito preso o per umiliarlo. Mi sa che hai le idee un po' confuse, tu.


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io dico che bisognerebbe condividere e riconoscere prima i ruoli e non imporli o distribuirli con forze spinte e controspinte con sistemi autoritari, se non c'è a monte il riconoscimento spontaneo dell'ordine e c'è bisogno di usare stratagemmi coercitivi e manipolanti per mantenerlo abbiamo a che fare con una "cattiva gerarchia" per me, c'è poco da fare.
Appunto, concordo. Bisognerebbe riconoscere in modo spontaneo i ruoli senza ricorso alla coercizione. Se purtroppo si ricorre a strumenti coercitivi ciò dipende dalle famiglie che tirano su ragazzi maleducatissimi incapaci di riconoscere le gerarchie e quindi portatori di comportamenti conflittuali e inadeguati. Un sano riconoscimento di una gerarchia fondata non sulla "violenza" ma sulla manifesta superiorità culturale del docente rispetto al discente non sarebbe male, accompagnata dall'idea del rispetto in sé di una persona in quanto tale.
Vecchio 29-03-2015, 18:09   #31
Banned
 

Boiate, conosco gente con postura scorretta e autostima più che buona.
Vecchio 29-03-2015, 18:14   #32
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da Svers0 Visualizza il messaggio
Boiate, conosco gente con postura scorretta e autostima più che buona.
Un'andatura dimessa non è un buon biglietto da visita.
Questo sostanzialmente è il succo dell'articolo.

E per quel che vedo in giro è più che vero.
Vecchio 29-03-2015, 18:51   #33
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Non ne farei una questione filosofica.
lol scusate mi ha fatto ridere sta cosa
Ringraziamenti da
Da'at (29-03-2015), ~~~ (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 19:18   #34
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Ho letto un libro tanto tempo fa, composto da due volumi sul trattamento dei bambini che rifiutano ogni regola, dove gli operatori per comunicare con loro e aiutarli, lasciano piena libertà ( ma proprio tanta, impensabile in una qualsiasi comunità).

Questi bambini ne combinavano davvero tante, dovuto al fatto che provenivano da situazioni traumatiche.

Gli operatori hanno accolto il loro disagio senza dettare regole, tranne alcune, essenziali, come ad esempio intervenire se i bambini si trovavano in situazioni di pericolo.


Il libro si conclude con l'impossibilità di proseguire questa esperienza per mancanza di fondi (mi sembra di ricordare).


Ma ciò che si è ottenuto è che i ragazzini sentendosi accettati e non privati di libertà, hanno espresso tutta la loro istintiva personalità rispettando gli operatori.

Ognuno di voi tragga la sua personale opinione .


Il libro lo suggerisco a tutti, anche a me.

Bambini che odiano. di Redl e Wineman
Vecchio 29-03-2015, 19:53   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Interessante, a volte mi è sembrato di notare dei cambiamenti di umore e di percezione in meglio (come dei "salti" cognitivi) quando stavo un pò più attento alla postura,
Anche io. Ho letto tempo fa da qualche parte, che stare con la schiena dritta favorisce la secrezione a livello surrenale di un ormone ( il DHEA) che fa bene all'umore.
Vecchio 29-03-2015, 20:42   #36
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
Anche io. Ho letto tempo fa da qualche parte, che stare con la schiena dritta favorisce la secrezione a livello surrenale di un ormone ( il DHEA) che fa bene all'umore.
Penso che sia più probabile il contrario. Più uno sta meglio e più assume quella postura.
Vecchio 29-03-2015, 20:54   #37
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Nel libro "Perché mentiamo con gli occhi e ci vergognamo con i piedi" Allan e Barbara pease sostengono la teoria della bidirezionalità tra linguaggio corporeo ed emozioni.

Se ad esempio un senso di diffidenza e chiusura ci portano a incrociare le braccia, forzandoci ad aprire le braccia e lasciare il petto libero ci indurrà sicurezza e apertura.


Empiricamente direi che funziona.



Parlando più nello specifico della postura, è secondo me una tortura inimmaginabile stare ogni secondo a pensare di tenere una postura corretta. Molto meglio fare esercizi ginnici posturali (pilates o yoga aiutano tantissimo, ma in realtà qualsiasi attività fisica migliora i muscoli posturali abbastanza da fare la differenza), cosicché la miglior tonicità di questi muscoli inducano ad avere una postura corretta in maniera istintiva e naturale.

Per lo meno, quando facevo 60 addominali e 30 flessioni ogni mattina la differenza la notavo, nonostante non siano neanche esercizi specificatamente mirati per quelle zone muscolari.
Vecchio 29-03-2015, 21:23   #38
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Scusa XL eh, ma hai frainteso completamente quello che ho detto. I post erano questi:
Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Condivido. Qui tra l'altro non solo perde di vigore il discorso sulla necessità di abolire le gerarchie, ma anzi, al contrario si impone proprio la necessità di stabilirne, attraverso la distribuzione del potere, in ruoli diversi: "preside", "insegnante" e "alunni".
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma la società non è che dà semplicemente una funzione, dà anche valori diversi e forme di dignità diverse a questi ruoli, è questo il problema.
Se il capo e gli altri membri svolgessero diverse funzioni ma avessero pari dignità che motivo avrebbe questa donna nel desiderare di sembrare il capo del gruppo?
Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Però questo è un effetto collaterale, che non è necessariamente vincolato alla distribuzione dei ruoli. I miei genitori mi hanno insegnato a rispettare il bidello, come il presidente della repubblica, la donna come l'uomo, il bianco come il nero ecc, ciò non di meno, ho dovuto sottostare alla gerarchia del rapporto genitore-figlio per apprendere questo.
Mi spieghi dove ho detto che i valori del mio paparino sono quelli universalmente validi e che io avrei scelto di seguirli acriticamente? (Se hai letto in qualche pagina addietro, il post in cui ho addirittura messo in discussione che esistano degli individui in sè, come puoi aver pensato che io volessi dire che esistono valori in sé?)
Ciò che volevo dire era che la considerazione della donna che non ritiene che tutti abbiano la stessa dignità, riguarda lei, e non è la conclusione naturale al fatto che esistano gerarchie (ripeto, necessarie alla suddivisione dei compiti e alle responsabilità) infatti, io ho riportato l'esempio che altri (i miei genitori) attribuiscono a tutti la stessa dignità; per cui, dignità e posizione sociale non sono connessi necessariamente. La dignità la attribuisci all'essere umano a prescindere, se lo vuoi.

Per quanto riguarda il tuo post sui valori, (poi io non ti rispondo più, scrivi post troppo lunghi e sono troppo pigro per leggerli)
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Certe gerarchie, e quella scolastica penso che sia qualcosa di violento, non credo proprio che servano per imparare qualcosa, direi che quel che conosco lo conosco nonostante la scuola e non grazie a questa. Spesso quel sistema là è riuscito a distruggere ogni mia curiosità nell'apprendere qualcosa.
Io non riconosco l'autorità, riconosco quel che è vero, quel che è falso e quel che condivido davvero, quindi non c'è bisogno di alcuna gerarchia per insegnare qualcosa a qualcuno se questo qualcuno vuol condividerla davvero in tal senso la condividerà ed la apprenderà, altrimenti non la apprende, non è che l'apprendimento va imposto.
Ho detto più indietro che certe gerarchie sono naturali, il bambino ha bisogno di essere formato, disciplinato, plasmato, modellato per poter esprimere la sua opinione, che appunto la personalità si sviluppa così, non lo decidi tu, ci formiamo così, grazie all'introiezione di modelli, un bambino non ha nulla di suo da dire se non che deve fare la poppata o che si è smerdato nel pannolino, è un accumularsi e uno scaricarsi continuo di energia con un mondo interiore in costruzione; i valori in sé non esistono, e quel che tu ritieni vero o falso è vincolato a quelli che sono i tuoi presupposti rappresentativi: tu con la tua esperienza, ora ti ritrovi a far parte dei livelli bassi della gerarchia (sto alle tue dichiarazioni); questi sono i tuoi presupposti rappresentativi, le premesse e la situazione da cui deduci le tue considerazioni, vedendo solo quello che da lì puoi vedere (è così per tutti); il problema è che stai commettendo l'errore di credere che la soluzione sia di distruggere tutto perché a te è andata male nelle circostanze in cui ti sei trovato, addirittura dicendo che la scuola e l'educazione siano dannose, quando invece milioni di altri hanno giovato proprio della scuola e dell'educazione.
Vecchio 29-03-2015, 22:59   #39
Avanzato
L'avatar di Walla
 

[QUOTE=clizia;1483276] quello che posso dirti è che, paradossalmente, alla fine dei conti, i ragazzi, nella maggioranza dei casi, preferiscono di gran lunga l'insegnante "stronzo" che li bacchetta, perchè inconsciamente loro hanno bisogno di regole e ti sfidano in continuazione per vedere fin dove possono arrivare, perché in fondo loro vogliono che qualcuno gli metta un limite.
Secondo me, invece, sono vigliacchi. Vogliono dimostrare a tutti i costi di non essere più bambini ma adulti capaci di intendere e di volere e di decidere per sè stessi, però questo non pesuppone il rispondere (neppure educatamente) al professore stronzo. Invece quello che non sa farsi rispettare viene maltrattato esattamente come si fa col compagno timido e goffo che tanto non si ribella. Si credono fighi sfidando il professore quando questi non può o non vuole ribellarsi. Perchè nelle ore di religione e musica fanno un bordello incredibile e col severissimo prof di matematica o latino non vola una mosca? Tanto musice e religione non hanno voce in capitolo. Perchè il prof disturbato (io ne avevo uno intimidito da chiunque, mi sa che era sociofobico) non ottiene rispetto e quello mussoliniano (ne avevo uno soprannominato il Duce anche per le idee politiche non proprio... progressiste) sì? Credono che fare i forti sia sfottere chi è debole.
Vecchio 30-03-2015, 00:56   #40
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Penso che sia più probabile il contrario. Più uno sta meglio e più assume quella postura.
non è così semplice la determinazione causale in questo caso...io ho notato proprio che se stavo attento alla postura (che sto sempre curvo e tutto storto tipo gargamella...adesso che ho la sciatica poi non ti dico)e alla respirazione ero più presente, più vigile, più attivo quindi non lo darei tanto per scontato che una cosa apparentemente scollegata dall'umore come la postura lo sia effettivamente. Se poi pensi a quanto nella cultura orientale (arti marziali ecc)il "chi" circoli per i condotti energetici, è naturale (almeno per loro) che lavorando sul corpo automaticamente lavori anche sulla mente (perchè magari una postura scorretta crea "grumi" energetici). Magari tu non ci credi ma cosa ci perdi a provare?
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