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Vecchio 29-03-2015, 03:07   #1
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Ho trovato questo articolo molto interessante :
http://motivazionetreseicinque.blogs...averso-il.html

è da un po' che ci faccio caso, e il discorso mi torna.
In tempi migliori stavo un po' più "dritto" e questo veniva inconsciamente notato.
Purtroppo però ho brutte abitudini, tendo a stare un po' ingobbito.
Ho cifosi e lordosi (giusto per non farmi mancare niente) dovute al fatto che da piccolo i miei non si erano minimamente curati della mia postura.

Un fisioterapista mi aveva detto che c'è poco da fare. Potrei fare ginnastica correttiva giusto per evitare dolori in futuro.

Da qualche giorno faccio particolarmente caso alla postura degli altri, specie i tamarracci Tutto torna... incredibile.
Vecchio 29-03-2015, 03:16   #2
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Non oso immaginare cosa diavolo possa comunicare io , comunque il portamento, l'atteggiamento del corpo è senz'altro importante, una persona sicura di se la vedi da come si muove in un ambiente, dal modo di porsi con gli altri.

Avere un fisico sano ovviamente aiuta, ma è un discorso che va un po' oltre, è proprio una questione di atteggiamento, volendo immagino tu ci possa lavorare su.
Vecchio 29-03-2015, 03:26   #3
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Interessante, a volte mi è sembrato di notare dei cambiamenti di umore e di percezione in meglio (come dei "salti" cognitivi) quando stavo un pò più attento alla postura, cosa che sicuramente poi si riflette anche sugli altri
Vecchio 29-03-2015, 04:04   #4
Esperto
L'avatar di filosofo
 

potremo darcelo come "esperimento" da fare
Vecchio 29-03-2015, 05:54   #5
Esperto
L'avatar di ucn93
 

Fai yoga e cerca metodo mezieres e credici,anche ad età avanzata puoi migliorare,l'importante è non mollare!
Vecchio 29-03-2015, 06:28   #6
Esperto
L'avatar di ucn93
 

Quote:
Originariamente inviata da ucn93 Visualizza il messaggio
Fai yoga e cerca metodo mezieres e credici,anche ad età avanzata puoi migliorare,l'importante è non mollare!
e soprattutto stai poco al pc
Vecchio 29-03-2015, 10:22   #7
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Carina la storia
Io non ci riuscirei ad avere una postura fiera.
Dovrei pensarci ogni momento.
Vecchio 29-03-2015, 10:25   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ho letto l'articolo e come al solito ho trovato questa cosa agghiacciante.

Curare qualcuno significa farlo transitare da una posizione gerarchica inferiore ad una superiore, mentre per me la cura dovrebbe consistere direttamente nel distruggere la gerarchia stessa.

Per questo spesso provo tutto questo disgusto per il genere umano, ci si chiede chi è il capo e non ci si chiede mai perché mai ci deve essere per forza un capo e perché mai bisognerebbe dare più importanza e valore a questo e non ad altri membri del consorzio umano. Perché ci sono tutte queste gerarchie di valore?

Io non sono a capo di nulla e non voglio essere considerato nemmeno un capo in tal senso, e anche se io rappresentassi qualcuno in ambito politico non dovrei avere più valore di questo qualcuno, vorrei che mi dessero valore, certo, ma non perché porto la bandiera, perché sono una persona.

Quando si sarà riusciti a sventrare tutta questa roba forse penso che io riuscirò a stare davvero bene.
Vecchio 29-03-2015, 10:58   #9
Esperto
L'avatar di clizia
 

Non lo dite a me che soffro di cifosi, lordosi, scoliosi con rotazione a destra!

Purtroppo, pur essendo tantissimo d'accordo con te XL, il problema è più complesso di così e non è facilmente risolvibile attraverso analisi puramente razionali: per me la comunicazione extra-verbale arriva come qualcosa di inconscio - e quindi non controllabile - nella mente altrui. E quindi il feedback altrui non è dettato da un atto volontario, bensì è una risposta istintiva al nostro modo di porci, a sua volta istintivo e non mediato da una costruzione mentale. Come si fa a destrutturare qualcosa che si deposita nei meandri dell'inconscio?

Ti faccio l'esempio più semplice ed efficace che ci sia: una classe di fronte all'insegnante. La classe risponde tantissimo a questi messaggi inconsci che l'adulto le invia e così essa reagisce di conseguenza a quanto di non verbalmente viene espresso dall'adulto. Basta lo sguardo agghiacciante di un professore per far tacere un'intera classe di ribelli, così come basta un timbro vocalico o una postura di un certo tipo per farla scatenare come se fosse una massa di indemoniati. E c'è poco da fare, non ci sono discorsi razionali nè di giustizia che tengano di fronte a queste reazioni, che semplicemente esprimono l'essere umano nella sua animalità e istintività.
Vecchio 29-03-2015, 11:01   #10
Esperto
L'avatar di dotrue
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Ho trovato questo articolo molto interessante :
http://motivazionetreseicinque.blogs...averso-il.html

è da un po' che ci faccio caso, e il discorso mi torna.
In tempi migliori stavo un po' più "dritto" e questo veniva inconsciamente notato.
Purtroppo però ho brutte abitudini, tendo a stare un po' ingobbito.
Ho cifosi e lordosi (giusto per non farmi mancare niente) dovute al fatto che da piccolo i miei non si erano minimamente curati della mia postura.

Un fisioterapista mi aveva detto che c'è poco da fare. Potrei fare ginnastica correttiva giusto per evitare dolori in futuro.

Da qualche giorno faccio particolarmente caso alla postura degli altri, specie i tamarracci Tutto torna... incredibile.
Dipende quanti anni hai e quanto è alterata la tua postura. Di sicuro è molto difficile cambiarla anche da teenager, quindi non darei tutta la colpa ai tuoi. La ginnastica correttiva poi non è che evita i dolori in futuro...forse si, o forse li fa comparire più tardi o ad intensità minore...insomma è sempre un'incognita in queste cose...se lo prendi esclusivamente come un difetto estetico invece si può dire che la postura alterata può essere "nascosta", almeno parzialmente, e di conseguenza notata meno
Vecchio 29-03-2015, 12:13   #11
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Ti faccio l'esempio più semplice ed efficace che ci sia: una classe di fronte all'insegnante. La classe risponde tantissimo a questi messaggi inconsci che l'adulto le invia e così essa reagisce di conseguenza a quanto di non verbalmente viene espresso dall'adulto. Basta lo sguardo agghiacciante di un professore per far tacere un'intera classe di ribelli, così come basta un timbro vocalico o una postura di un certo tipo per farla scatenare come se fosse una massa di indemoniati. E c'è poco da fare, non ci sono discorsi razionali nè di giustizia che tengano di fronte a queste reazioni
Condivido. Qui tra l'altro non solo perde di vigore il discorso sulla necessità di abolire le gerarchie, ma anzi, al contrario si impone proprio la necessità di stabilirne, attraverso la distribuzione del potere, in ruoli diversi: "preside", "insegnante" e "alunni".
Vecchio 29-03-2015, 12:56   #12
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Non lo dite a me che soffro di cifosi, lordosi, scoliosi con rotazione a destra!

Purtroppo, pur essendo tantissimo d'accordo con te XL, il problema è più complesso di così e non è facilmente risolvibile attraverso analisi puramente razionali: per me la comunicazione extra-verbale arriva come qualcosa di inconscio - e quindi non controllabile - nella mente altrui. E quindi il feedback altrui non è dettato da un atto volontario, bensì è una risposta istintiva al nostro modo di porci, a sua volta istintivo e non mediato da una costruzione mentale. Come si fa a destrutturare qualcosa che si deposita nei meandri dell'inconscio?

Ti faccio l'esempio più semplice ed efficace che ci sia: una classe di fronte all'insegnante. La classe risponde tantissimo a questi messaggi inconsci che l'adulto le invia e così essa reagisce di conseguenza a quanto di non verbalmente viene espresso dall'adulto. Basta lo sguardo agghiacciante di un professore per far tacere un'intera classe di ribelli, così come basta un timbro vocalico o una postura di un certo tipo per farla scatenare come se fosse una massa di indemoniati. E c'è poco da fare, non ci sono discorsi razionali nè di giustizia che tengano di fronte a queste reazioni, che semplicemente esprimono l'essere umano nella sua animalità e istintività.
Quoto, ad XL avevo scritto la stessa cosa nel topic "questione ragazza" ma mi sa che non ha letto.Se lo leggi mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
Tornando al testo linkato....anch'io trovo giusta la riflessione su questa "gerarchizzazione" strisciante e la condivido ma il punto non è quello,se ti fermi ad analizzare solo quest'aspetto perdi secondo me il succo del discorso, ciò che potrebbe esserti utile senza dover modificare la tua scala di valori. Non è sempre un o tutto o niente a volte, voglio dire spesso si trova qualcosa di vero e utile anche nella monnezza. Se ci si ferma a dire "senti che puzza" è ovvio che non lo troverai mai.

Per essere ancora più chiaro: la postura fa parte del linguaggio non verbale e il rapporto che c'è tra verbale e paraverbale/non verbale è lo stesso che c'è tra la parte emersa e quella sommersa di un iceberg, non puoi valutare la parte sommersa con gli stessi strumenti con cui valuti quella emersa, perchè sarebbe come "essere dei pesci che credono di contenere in sè il mare" (cit.)

Ultima modifica di DownwardSpiral2; 29-03-2015 a 13:35.
Vecchio 29-03-2015, 13:26   #13
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

ho sempre avuto una certa scoliosi fin da piccolissimo aggravata dal fatto che dopo i 7-8anni mettevi sempre in posizioni strambe e gli altri me lo facevan notare ma mi era difficile cambiare...
Vecchio 29-03-2015, 13:33   #14
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ho letto l'articolo e come al solito ho trovato questa cosa agghiacciante.

“Il contegno fiero e regale funziona alla grande! Penso che il direttore mi abbia scambiata per l’insegnante del gruppo. È convinto che sia io, qui, il capo”

Curare qualcuno significa farlo transitare da una posizione gerarchica inferiore ad una superiore supponendo questa cosa qua come data e assolutamente buona, mentre per me la cura dovrebbe consistere direttamente nel distruggere la gerarchia stessa (anche partendo dalla testa della persona stessa per poi passare alla società circostante), non nel far transitare qualcuno dai vagoni posteriori di un treno a quelli di testa.
Bisogna proprio distruggere il treno o costruirne uno con un solo vagone in cui tutti hanno pari dignità.

Per questo spesso provo tutto questo disgusto per il genere umano, ci si chiede chi è il capo e non ci si chiede mai perché mai ci deve essere per forza un capo e perché mai bisognerebbe dare più importanza e valore a questo e non ad altri membri del consorzio umano. Perché ci sono tutte queste gerarchie?

Io non sono a capo di nulla e non voglio essere considerato nemmeno un capo in tal senso, e anche se io rappresentassi qualcuno in ambito politico non dovrei avere più valore di questo qualcuno, vorrei che mi dessero valore e mi trattassero con dignità, certo, ma non perché sono il capo o perché credono che sia tale, ma perché sono la persona che sono.

Quando si sarà riusciti a sventrare e fare a pezzi tutta questa robaccia, e non so proprio se e quando si riuscirà a farlo, forse penso che anche io riuscirò a stare davvero bene, ma credo che per questa vita sia andata male.
ho letto, se non sbaglio il libro "armi, acciaio e malattia", chenspiega il perche della nascità di gerarchie o meglio di ruoli
insomma: prenditela con l'agricoltura, solo le popolazioni di raccolta e caccia non han gerarchie/ruoli eccetto per quelli maschio-femmina

il.libro aveva fatto un'esempio di comr popolazioni "gerarchiche" siano ritornate ad essere paritarie e di caccia e raccolta.

sapendo ciò mi rendo conto che nella società occidentale, industriale e di massa con decine e decine di milioni di abitanti è una cosa praticamente impossibile
Ringraziamenti da
Da'at (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 13:46   #15
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

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Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
.... anch'io trovo giusta la riflessione su questa "gerarchizzazione" strisciante.
Ma "questa gerarchizzazione strisciante" posto che riguardi la distribuzione dei compiti, delle responsabilità e del potere, sulla base di compiti specifici e di competenze, capacità e aspettative di ruoli, e che non degradi per questo il significato esistenziale e umano di ogni individuo, non è anche l'unico modo ordinato di organizzare la vita collettiva? Nell'esempio della scuola, nella relazione e nella dialettica tra insegnate e alunno, come è pensabile immaginare di programmare diversamente i compiti, affinché si possa attuare un processo educativo, in cui c'è un educatore e un educato, in una prospettiva in cui non ci sono gerarchie? E in una relazione come quella tra genitori e figli? Qui la gerarchia poi è proprio obbligatoria, necessaria, naturale.
Vecchio 29-03-2015, 14:02   #16
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma la società non è che dà semplicemente una funzione, dà anche valori diversi e forme di dignità diverse a questi ruoli, è questo il problema.
Però questo è un effetto collaterale, che non è necessariamente vincolato alla distribuzione dei ruoli. I miei genitori mi hanno insegnato a rispettare il bidello, come il presidente della repubblica, la donna come l'uomo, il bianco come il nero ecc, ciò non di meno, ho dovuto sottostare alla gerarchia del rapporto genitore-figlio per apprendere questo.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se una persona desidera sembrare un capo con la postura (e magari che so anche con altri segnali), per quale motivo lo desidera?
Se il capo e gli altri membri svolgessero diverse funzioni ma avessero pari dignità che motivo avrebbe questa donna nel desiderare di sembrare il capo del gruppo?
Anche questo, credo sia un effetto collaterale, non necessariamente vincolato al ruolo e alle gerarchie
Ringraziamenti da
Noriko (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 14:07   #17
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Infatti c'è da chiedersi a monte perché mai un adulto dovrebbe essere davvero ritenuto capace di educare un bambino. Perché un bambino non può mai dire la sua?
Un bambino semplicemente non è in grado di provvedere a se stesso. Un bambino non è neanche un IO forse; tra i suoi comportamenti prevalgano le pulsioni, e gli istinti, il voler dar sfogo ai propri impulsi nel momento in cui si presentano. Un bambino non esiste in sé, deve essere modellato, (devono essere applicati su di lui dei modelli) per poter dire la sua.

Che poi appunto non è più la sua. Praticamente noi non esistiamo "in noi"
Vecchio 29-03-2015, 14:09   #18
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
che semplicemente esprimono l'essere umano nella sua animalità e istintività.
Ho trascritto queste ultime frasi di Clizia in quanto esprimono meglio il mio pensiero .. al di là delle cose giuste o sbagliate esistono fatti che non si potranno evitare perché fanno parte della natura umana che ci piaccia o meno.
Ringraziamenti da
clizia (29-03-2015)
Vecchio 29-03-2015, 15:00   #19
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Qua non si apprende nulla, o sei d'accordo con questa cosa o non lo sei, l'apprendimento cosa c'entra?
I genitori di qualcun altro magari sostengono che i neri sono inferiori e non vanno rispettati, ma perché mai questo qualcuno dovrebbe condividerla questa cosa? A me non sembra che sia così automatica la cosa.

Se avessi appreso quel che dicevano i miei genitori, gli insegnanti e tutti quelli che volevano educarmi inculcandomi tutte queste cose sarei dovuto essere già integrato come molti altri, ma non lo sono, perché?
Per condividere un valore c'è bisogno di una forma di gerarchia in cui c'è un capo ed una persona che lo serve?
Ma anche nell'apprendimento non c'è bisogno di una forma di gerarchia, ci sono solo due ruoli, sta alle persone poi decidere di starci in questi ruoli, se un ragazzino non vuole rimanere nel ruolo passivo di quello che dice "sì, è buona è giusta questa cosa" perché mai dovrebbe avere più torto dell'adulto che ce lo vuol lasciare a forza?

Non vuole apprenderle quelle cose, non le riconosce, non le vuole, è semplice, perché poi è il punto di vista adultocentrico a dover affermare che non può non volerle e non riconoscerle?

Io penso che si possa proporre un valore a qualcun altro (bambino o adulto che sia), poi che lo scelga e lo senta come proprio è una questione personale, non è che terrorizzandolo con lo sguardo o una postura più aggressiva e meno sottomessa lo si fa condividere davvero quel valore.

Non è che io riconosco un valore perché me l'ha detto papà, chi se ne fotte di papà, se lo riconosco come mio, lo riconosco, altrimenti nessuna persona pure con la scopa ficcata in culo che se ne va in giro dritta e sicura di sé riuscirà mai a convincermi solo perché è lui adesso che comanda.

Riconosco le azioni e il valore che dò direttamente a queste, non i ruoli.

Il genitore al più può proporlo un valore, che poi io lo condivida davvero, ecco questa cosa non penso proprio possa produrla l'educazione con la forza o i segnali di sicurezza e comando. Per sapere se un valore mi piace io mi chiedo se a me piace e non mi chiedo chi è che me lo ha proposto o come me l'ha proposto.

Questa filosofia delle gerarchie hanno cercato di inculcarmela fin da bambino, ma in me non ha attecchito, voi siete quasi tutti d'accordo, e probabilmente lo sono anche i cosiddetti insegnanti, io no.
si beh metti in discussione gli insegnamenti ... si ma poi? tanto te li becchi lo stesso quindi anche non volendo , stanno tutti li a ricordarti che la gerarchia esiste e solo te non vuoi vederla.

se nn ti pieghi un po alla società , la società ti piega.

Ultima modifica di varykino; 29-03-2015 a 15:05.
Vecchio 29-03-2015, 15:08   #20
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Se c'è qualcuno che mi opprime, cosa si fa e come si risolve il problema?
Si cerca di farmi passare e farmi mutare in maniera tale che diventi anche io un oppressore di qualcun altro?
Allora, io non sono una professoressa così, nè ci provo più di tanto perchè non ci riesco, ma quello che posso dirti è che, paradossalmente, alla fine dei conti, i ragazzi, nella maggioranza dei casi, preferiscono di gran lunga l'insegnante "stronzo" che li bacchetta, perchè inconsciamente loro hanno bisogno di regole e ti sfidano in continuazione per vedere fin dove possono arrivare, perché in fondo loro vogliono che qualcuno gli metta un limite.
Io penso di essere tranquilla, gentile ed empatica, eppure loro si comportano male lo stesso. Non mi pare che dalla mia gentilezza io ne abbia mai ricavato in cambio gentilezza dagli alunni; loro se ne fregano, questo perchè appunto vale la legge del più forte anche nel rapporto gerarchico alunno-docente. Se tu non sei abbastanza forte è il branco a sbranarti e a prevalere su di te, quindi, per forza di cose, sei costretto ad importi in un certo modo e con severità, pena altrimenti la tua sopravvivenza e salute psichica. I cosiddetti prof. stronzi spesso lo sono per difesa, mica per altro.
A sentire te sembra quasi che se tu "scardini" le gerarchie potendoti in modo non gerarchico poi i ragazzi te ne saranno grati in qualche modo. Ma quando mai? La conosci la natura umana? Il fatto che poi esistano ragazzini carini, adorabili e che ti amano per la tua dolcezza e pazienza non toglie che il 99% dei ragazzini (e degli esseri umani) ragioni anzi agisca diversamente. Uno ne deve prendere atto e agire di conseguenza.


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Per me non è e non sarà mai una vera soluzione questa, io che ero un ragazzino un po' impaurito dall'insegnante, dalla parte della testa di cazzo che raggela con lo sguardo non ci passo e non ci voglio manco passare.[/B]
[B]Veramente meglio distruggerla una scuola se le cose stanno così, e non è una questione di giustizia, ma di dignità umana.
Non sempre è così. Ci sono docenti che per farsi rispettare non usano l'autoritarismo, bensì l'autorevolezza. Parlano in modo pacato, sono rispettosi e sanno capire gli alunni, ma hanno delle doti e un atteggiamento tale (e qui si ritorna alla postura) in grado di comunicare sicurezza, perciò ottengono il giusto rispetto senza doversi imporre come "stronzi" o attraverso ricatti. Io ammiro questi insegnanti qua, non quelli che fanno terrorismo psicologico, ma comunque, per essere appunto così, un lavoro su te stesso e le tue debolezze lo devi comunque fare; non puoi semplicemente dire "sono così e non cambio di una virgola". Questo è orgoglio fine a se stesso, soprattutto se poi ciò non è funzionale a vivere nel mondo che è quello che è. E riflettere su ciò non significa mica adeguarsi, bensì cercare delle strategie sane e non prevaricanti per stare al mondo e non farsi prevaricare. Questo, ripeto, non significa accettare il sistema, ma cercare di intervenire migliorando se stessi e arginando i propri comportamenti insicuri per non subire sempre le situazioni sgradevoli.


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io a queste forme di ordine qua forse preferisco il caos, ma un caos simile ad un formicolio in cui non ci sono parti che prendono il sopravvento.
Non c'è testa e non c'è coda e non c'è direttore d'orchestra che debba imporsi, non ce n'è bisogno se si è davvero d'accordo, le parti si devono armonizzare senza, altrimenti vuol dire che non lo sono in armonia ed il male c'è lo stesso.Non c'è un centro.
Sì, vabbè, ma questa è un'utopia pura che non tiene conto minimamente della realtà. Per agire efficacemente sul mondo lo si deve prima conoscere per quello che è, senza partire da una sua immagine idealizzata, per evitare così di agire solo sulla base di un puro idealismo.
Si andrebbe incontro a una sonora sconfitta. Si deve intervenire sulla realtà coscienti della natura delle cose e delle persone. Pensare che degli adolescenti o bambini accettino la fine di un rapporto gerarchico per ricorrere a una specie di rapporto partitario e democratico è puro sogno. Loro necessitano di regole e di guide formative (non parliamo di capi, ma di guida sì) in grado di orientarli nel guazzabuio della vita. La cosa che proponi tu comporterebbe un deragliamento totale del gruppo, perchè, volenti o nolenti, degli esseri in formazioni necessitano di una guida, di una persona che ricopra un ruolo di indirizzo e di controllo.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ti lamenti di una persona "cattiva" che si impone in certi modi e non ti lascia delle risorse che desideri avere? La soluzione proposta quale sarebbe? Diventa "cattivo" anche tu e passa dalla parte di quelli che queste cose le riescono ad ottenere con questi sistemi qua... Non sei un capo? Diventalo!
No, leggi sopra. Aspiro al modello autorevole e non autoritario, però anche quello necessita di sicurezza in se stessi, in fermezza e di una buona capacità di riconoscere e distinguere i ruoli, che non possono essere aboliti, purtroppo... almeno in un rapporto per natura sbilanciato e squilibrato come quello tra adulti e minori.
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