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10-08-2018, 01:19
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#1
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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La mia migliore ed unica amica, su cui vertono tutte le mie aspettative, delle volte mi causa infelicità. Nonostante sappia della mia depressione e della mia fobia sociale, non se ne interessa molto, non mi chiede come va, le poche volte che parliamo di questi argomenti mi ascolta ma non sa mai cosa dire, non mi sento voluto bene a sufficienza, non mi sembra che riesca a dimostrarmelo..
Solo ultimamente mi sto rendendo conto della sua superficialità in determinati ambiti, non mi basta più, voglio un/una amico/a che riesca a capirmi, che si interessi a me, che mi faccia sentire importante... ho paura che non lo troverò mai.
Non ha la comprensione che mi aspetto da lei, se fossi al suo posto, la sentirei tutti i giorni e le dimostrerei quanto bene le voglio, la farei sentire importante.
Io mi interesso a lei, la cerco sempre in chat, le chiedo sempre come va, ascolto i suoi sfoghi.
Ho paura che finiremo per litigare e mandare in mille pezzi il rapporto di amicizia, come è successo con altri due vecchi gruppi di “amici”.
L’ho sempre vista come un punto di riferimento, ma ora sento che le basi stanno vacillando.
Delle volte mi ripeto che la gente, tutta la gente, è per me causa di infelicità e l’unico modo per stare bene è estirpare ogni rapporto e rimanere in solitudine.
Poi però vedo gli altri felici e provo molta invidia, sento la mancanza di una persona accanto a me che mi ami, mi rendo conto così che non sarei felice nemmeno da solo.
Sono io ad essere troppo esigente e sensibile ?
Sono gli altri ad essere troppo superficiali?
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10-08-2018, 01:29
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#2
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da Scrooge
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Perdonami, sto abbastanza male e in questo momento non sono molto lucido mentalmente. (Già di mio sono lento..)
Stai dicendo quindi che pretendo troppo dalle persone?
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10-08-2018, 03:17
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#3
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Guarda, mi sono posto spesso la stessa domanda, sia per quanto riguarda le persone amiche che il proprio (o i propri) partner: cosa è lecito pretendere dagli altri?
La risposta che mi do, dopo amici perduti e relazioni amorose giunte a termine (anche per motivi simili) è: nulla che non vada oltre al rispetto reciproco.
Una relazione sana dovrebbe basarsi, a mio avviso, non sul meccanismo utilitario del "do per ricevere" e neppure della sua versione più leggera "do e vorrei ricevere", ma sul solo "dare".
La soglia al di sotto della quale riteniamo poi insoddisfacente ciò che riceviamo noi dall'altro è una nostra questione del tutto personale, relativa alle nostre esigenze ed ai nostri capricci intimi, di cui noi stessi siamo gli unici responsabili.
Assodato che la condizione di mutuo rispetto venga onorata, quando ci rendiamo conto che da una persona non stiamo ricevendo ciò che desideriamo, credo sia del tutto sbagliato attribuirne all'altro una "colpa" o trovare nel prossimo una responsabilità: sarebbe come conferire agli altri, molto scorrettamente, una sorta di dovere nei nostri confronti.
Ciò che possiamo fare è riservarci il diritto di constatare di non essere compatibili con la tal persona, quindi di allontanarcene o meno, a nostro piacimento.
Senza però attribuirne la colpa ad alcuno: né all'altro (per i motivi di cui qui sopra), né a noi stessi (perché auspicare è lecito, pretendere no).
Poi – ma meriterebbe un discorso a parte, – credo pure che talvolta sarebbe bene mettere in discussione il diritto che spesso accordiamo a noi stessi di permetterci di posare su spalle altrui una parte delle nostre magagne personali, come se l'aiuto del prossimo a sostenerne il peso ci fosse in qualche maniera dovuto.
Preferiremmo tutti trovare l'amico o partner perfetto che si facesse carico dei nostri problemi personali, o che fosse e agisse esattamente come noi vorremmo, ma sono cose che nessuno ha il diritto di pretendere da nessuno. Né noi dagli altri, né gli altri da noi.
Il fatto che, se egoisticamente insoddisfatti del prossimo, ne facciamo spesso andare di mezzo il nome stesso dell'"amicizia", è solamente una forma di ricatto come un'altra.
Non è sano né rispettoso pensare che un amico o un compagno o una compagna possano sostituirsi ad uno psicologo, o essere come noi vorremmo che fossero.
Né amici né partner possono "servire a...".
Non si possono fare discorsi di tipo utilitario nell'amicizia o nell'amore.
Un amico, semplicemente, è.
Che non significa accettare tutto per come viene.
Significa rendersi responsabili del proprio metro di pretesa personale e prendere decisioni di conseguenza, se necessario, senza colpevolizzare scorrettamente il prossimo.
Tutto ciò, ovviamente, è solo come la penso io...
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Ultima modifica di Yoel; 10-08-2018 a 03:26.
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10-08-2018, 09:26
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Ciao, inutile dire da parte mia parole che sappiamo già, ci sono passata anch'io in questo stadio di amore e odio verso le amiche\ci e ogni tanto ci ricasco.
Cerco di risolverlo facendo cose che mi interessano senza di loro, quando le chiamo adesso è perché mi annoio o per vari altri scopi, non per il piacere di vederle. Questo è un peccato ma va così.
Per esperienza è duro superare la fase della richiesta di "attenzione"... e ci vuole tanto tempo anche anni.
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10-08-2018, 10:30
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#5
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 131
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Ad un certo punto non ho più avuto pretese che non corrispondessero alla manifestazione di un minimo grado rispetto; ho cominciato a preferire che la maggioranza di chi stava intorno a me mi ignorasse, perché la minima interazione aveva iniziato a nuocere in maniera considerevole alla mia sensibilità; mi sono illuso, come l'islandese in fuga dagli uomini, che si potesse vivere eludendo il mondo e, per quanto concerne le relazioni sociali, preoccupandosi soltanto di non essere causa di alcun male per gli altri, con la speranza che, agendo in questo modo, anche gli altri si comportassero così. Mi sono isolato, e ora non so reggere il contatto visivo; ho dimenticato come si sostiene una conversazione senza esprimere disagio, come si instaurano dei rapporti funzionali. Almeno non ho scordato l'empatia: forse questo può aiutarmi a darmi nuove speranze di avvicinamento agli altri.
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10-08-2018, 10:34
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#6
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da XuX
Ad un certo punto non ho più avuto pretese che non corrispondessero alla manifestazione di un minimo grado rispetto; ho cominciato a preferire che la maggioranza di chi stava intorno a me mi ignorasse, perché la minima interazione aveva iniziato a nuocere in maniera considerevole alla mia sensibilità; mi sono illuso, come l'islandese in fuga dagli uomini, che si potesse vivere eludendo il mondo e, per quanto concerne le relazioni sociali, preoccupandosi soltanto di non essere causa di alcun male per gli altri, con la speranza che, agendo in questo modo, anche gli altri si comportassero così. Mi sono isolato, e ora non so reggere il contatto visivo; ho dimenticato come si sostiene una conversazione senza esprimere disagio, come si instaurano dei rapporti funzionali. Almeno non ho scordato l'empatia: forse questo può aiutarmi a darmi nuove speranze di avvicinamento agli altri.
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Quindi stroncare ogni rapporto ha peggiorato la tua fobia sociale senza migliorare il tuo stato d’animo, nè sul breve nè sul lungo periodo?
Ho paura che prima o poi farò la tua stessa esperienza..
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10-08-2018, 11:06
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Se mancano le basi nel rapporto (complicità, empatia reciproca) non si va molto lontano... L'amicizia rimane in piedi solo unilateralmente..
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10-08-2018, 13:39
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Nessun fraintendimento, il discorso di vedere in un amico uno psicologo era un discorso a parte, in effetti.
Per il resto di quello che dici, ci leggo solo la tua scontentezza nel suo non essere come vorresti che fosse; e questo tipo di pretesa è sbagliato a prescindere da qualsiasi cosa.
"Vorrei che si comportasse così, che fosse così, che mi cercasse di più, che mi volesse più bene, che mi facesse regali, blabla..".
Questo tuo nuovo post è ricco solo di pretese ed esigenze tue personali nei suoi confronti.
Ti consiglio di rileggere attentamente il mio post precedente.
Nessuno è nella posizione di poter pretendere nulla da nessuno.
Puoi riconoscere che come sia lei non ti basti, e quindi allontanarti, o accettarlo e rimanere.
Dici poi "è egocentrica e si concentra solo sui propri problemi".
Questo riassume tutto ciò che c'è di sbagliato nel tuo ragionamento, credo.
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Ultima modifica di Yoel; 10-08-2018 a 13:42.
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10-08-2018, 13:47
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#9
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da Psico[a]patico
Nonostante le mie premesse, so di sembrare egocentrico, pretestuoso, troppo sensibile, di volere qualcosa in cambio a tutti i costi, ma ovviamente tutti i rapporti si basano sul dare e sul ricevere, almeno una briciola.
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Appari al contrario per nulla sensibile nei confronti del prossimo, e completamente egocentrico.
Nessun rapporto sano si basa sul "dare per ricevere qualcosa in cambio". Questa non è amicizia, né amore.
Il "ricevere" è indipendente dal dare, e nessuno può pretenderlo.
Nessuna persona deve nulla a nessuno.
Sta a te decidere se quanto ricevi spontaneamente da una persona ti è sufficiente o meno. Se non ti è sufficiente, quello che puoi fare è allontanarti dalla persona in questione. Di certo non cominciare a pretendere qualcosa da lei.
Nulla di più sbagliato ed egoista.
Mi sembra di aver scritto un post lunghissimo per nulla.
A cosa serve che scrivi qui chiedendo l'opinione altrui se poi non la leggi neppure?
Sempre a proposito di dare e ricevere, tra l'altro..
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10-08-2018, 15:32
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#10
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Appari al contrario per nulla sensibile nei confronti del prossimo, e completamente egocentrico.
Nessun rapporto sano si basa sul "dare per ricevere qualcosa in cambio". Questa non è amicizia, né amore.
Il "ricevere" è indipendente dal dare, e nessuno può pretenderlo.
Nessuna persona deve nulla a nessuno.
Sta a te decidere se quanto ricevi spontaneamente da una persona ti è sufficiente o meno. Se non ti è sufficiente, quello che puoi fare è allontanarti dalla persona in questione. Di certo non cominciare a pretendere qualcosa da lei.
Nulla di più sbagliato ed egoista.
Mi sembra di aver scritto un post lunghissimo per nulla.
A cosa serve che scrivi qui chiedendo l'opinione altrui se poi non la leggi neppure?
Sempre a proposito di dare e ricevere, tra l'altro..
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Alla faccia, mi preoccupo sempre di lei e appaio insensibile, pensa se iniziassi a fregarmene!
Mi interesso sempre alle persone, se decidono di aprirsi le ascolto sempre.
Una mia ex amica, mi raccontava sempre molte cose, si sfogava, e io la ascoltavo sempre, quando aveva un problema mi facevo sempre in quattro per aiutarla.
Ho letto la tua risposta, io avevo semplicemente chiesto un parere a chi leggesse il mio vissuto.
Se conoscendo la mia situazione era legittimo o meno aspettarsi certe cose.
Non voglio né obbligare nessuno nè fare scenate, volevo solo un parere esterno.
Ok, pensi che non dovrei pretendere niente, che le persone si accettano così come sono oppure ciao, che nessuno abbia doveri verso di me, che le mie lamentele siano sterili, che i rapporti non si fondano come al supermercato nel binomio
dare -> avere. L’ho capito, ma oltre a soffrirne sono ancora legato a lei e non riesco ad allontanarla, se mi aspetto (mi aspetto, eh, non pretendo) certi atteggiamenti è perché una parte di me continua a sperare nell’amicizia.
Ho letto i tuoi post ma non riesco a farli miei, abbi pazienza, sono una persona sola e bisognosa di affetto, è naturale che perda lucidità e razionalità e mi faccia guidare, anche a torto, dalle emozioni.
Quello che hai scritto ha incontrato un mio rifiuto mentale, non posso rompere l’amicizia, è l’unica persona che mi separa dalla solitudine più completa.
Ho riempito di fatti personali ed esempi di cose accadute per spiegare meglio i nostri trascorsi, perché sono conscio del fatto di non essere obbiettivo in certe cose...
Penso sia legittimo in una relazione, che sia di amicizia, amorosa, lavorativa, famigliare e non, arrivare ad avere, ad un certo punto, delle aspettative, se no nel dire “se non sei soddisfatto taglia i ponti”, diverremmo tutti eremiti...
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Ultima modifica di Psico[a]patico; 10-08-2018 a 15:41.
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10-08-2018, 15:40
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#11
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da Hallucigenia
Bisogna partire dal presupposto che da adulti il proprio tempo libero,le vacanze e tutte le attività quotidiane non possono e non devono dipendere dalla presenza o meno degli altri,bisogna trovare la propria dimrnsione,anche da soli,gli altri sono solo un plus,se ci sono bene sennò amen,non deve essere un problema.
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È una cosa che mi spaventa, per quanto io rifugga la gente, trovarmi da solo a fare cose che prima facevo con lei mi sentirei a disagio, annoiato...
È l’unica persona che mi separa da questo stadio, e ho paura di peggiorare molto da solo.
Quote:
Originariamente inviata da Hallucigenia
Le amicizie a due dopo anni secondo me stufano,questa tua amica adesso preferisce avere un gruppo attorno di persone piú leggere da frequentare e che si conoscono fra loro,vuole conoscere altra gente,non vuole un legame simbiotico,fare scenate non serve,ci rimetteresti solo tu,bisogna adattarsi e ampliare a propria volta gli orizzonti,e poi sempre meglio da soli che con gente che pare ti debba fare un favore a sentirti.
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Anche questa è una cosa che mi terrorizza, da quando ha ripreso tutti i rapporti con le colleghe, la vedo diversa, negli ultimi mesi è diventata una minaccia concreta, io sono rimasto fermo, lei progredisce e cambia.
Ho paura che il rapporto per lei sia una zavorra, come è stato per la mia ex amica, che finché si sfogava dei fatti suoi andava bene, quando parlavo io ero pesante e fuori luogo.
Vivo nell’ansia che i piccoli segnali di rottura che mi sembra di captare, un giorno diventino più grandi e concreti, e allora rimarrò solo...
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10-08-2018, 15:47
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Che tu ti faccia sempre in quattro per gli altri fa di te una bella persona, ma non mette gli altri nella condizione di dover ricambiare. E, soprattutto, non ti dà diritto a pretendere nulla dagli altri o a giudicarli nel caso non dovessero darti nulla in cambio.
La tua situazione (in generale: qualsiasi situazione) non legittima il diritto che vorresti di poter pretendere qualcosa dagli altri.
Ad una persona potresti anche aver salvato la vita, ed anche il quel caso non avresti il diritto di pretendere di essere ripagato.
È chiaramente umano e lecito che tu ti aspetti qualcosa di più da lei, ed è più che lecito soffrire, come fai tu, quando questo qualcosa in più non arriva.. La cosa un po' meno lecita è il prendersela con lei come stai facendo tu.
Le aspettative che abbiamo nei confronti del prossimo non sono altro che proiezioni delle nostre insicurezze e dei problemi personali, e creano un rapporto di subordinazione e dipendenza dal prossimo non esattamente sano..
Il lavoro da fare è su noi stessi, non sugli altri.
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10-08-2018, 16:26
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Guarda io sono come te, pretendo dagli altri amicizie profonde e mi arrabbio anche con le persone che questa amicizia non c'è.
Non mi considero egocentrica e insensibile ne più e ne meno degli altri.
Sono consapevole che così sto male.
Non voglio far finta che tutto è liscio nel rapporto, almeno con me stessa, so perfettamente che non va bene e per questo ho il massimo rispetto per le "mie amiche" .
Le emozioni sono una cosa e la razionalità è un'altra.
Con la razionalità modifichi i tuoi atteggiamenti se alcune volte non riesci sarà per la prossima volta.
Non fare sentire in colpa gli altri ma soprattutto non dare la colpa a te stesso.
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10-08-2018, 16:50
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Nessun rapporto sano si basa sul "dare per ricevere qualcosa in cambio". Questa non è amicizia, né amore.
Il "ricevere" è indipendente dal dare, e nessuno può pretenderlo.
Nessuna persona deve nulla a nessuno.
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Non credo proprio che i rapporti sani possono basarsi su un dare senza preoccuparsi mai di dover ricevere nulla.
Una persona che seguisse questa strategia emotivamente verrebbe prosciugata dal contesto sociale.
Se dai senza mettere paletti e negoziare, finisci male.
Questi discorsi qua alla Scardovelli per me fanno acqua.
Io in pratica non ho mai visto le persone equilibrate rapportarsi senza negoziare.
Quote:
Che tu ti faccia sempre in quattro per gli altri fa di te una bella persona, ma non mette gli altri nella condizione di dover ricambiare. E, soprattutto, non ti dà diritto a pretendere nulla dagli altri o a giudicarli nel caso non dovessero darti nulla in cambio.
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Dipende, se si sono presi degli accordi impliciti secondo me si può pretendere e come. Non potresti comunicare all'altro "senti io queste cose le faccio, ti ascolto, però solo se poi ascolti anche me e non mi tratti male". Cosa c'è di male nel dire cose del genere all'altro?
Dire "Senti questa cosa la faccio ma solo se tu fai quest'altra per me". Poi se si fanno delle cose per piacere in fin dei conti non si sta dando nulla, ma non sempre è così, le relazioni contengono un mucchio di cose che si fanno controvoglia e devono perciò basarsi su uno scambio.
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Ultima modifica di XL; 10-08-2018 a 17:13.
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10-08-2018, 17:01
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da Psico[a]patico
non posso rompere l’amicizia, è l’unica persona che mi separa dalla solitudine più completa
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È questo il problema più grosso da risolvere.
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10-08-2018, 17:32
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#16
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Non credo proprio che i rapporti sani possono basarsi su un dare senza preoccuparsi mai di dover ricevere nulla.
Una persona che seguisse questa strategia emotivamente verrebbe prosciugata dal contesto sociale.
Se dai senza mettere paletti e negoziare, finisci male.
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Non è che uno non si debba preoccupare di non ricevere nulla indietro. Ma non lo si può pretendere. Uno può lo può desiderare. Se accade, bene. Se non accade, non si può colpevolizzare il prossimo. "Negoziare", dici? Che brutta parola. L'amicizia, così come l'amore, dovrebbero essere disinteressati. E nei casi dove le cose funzionano e i rapporti sono sereni, lo sono.
Quando un'amicizia non è disinteressata (come nel caso dell'OP) ma vi si proiettano le proprie ansie e frustrazioni, certo che se, come dici tu, "se non metti paletti finisci male". Ma il problema non è l'altro. Siamo noi.
Un rapporto d'amicizia non si può giocare in funzione dell'utilità ("se perdo quest'amicizia allora rimango solo"), e non si può chiedere all'altro un tornaconto su questi problemi personali nostri..
Interessante, comunque. Siamo i primi a lamentarci del non avere amici, ma anche i primi a esigere dagli altri qualcosa che gli altri non ci devono
Quote:
Originariamente inviata da XL
Dipende, se si sono presi degli accordi impliciti secondo me si può pretendere e come. Non potresti comunicare all'altro "senti io queste cose le faccio, ti ascolto, però solo se poi ascolti anche me e non mi tratti male". Cosa c'è di male nel dire cose del genere all'altro?
Dire "Senti questa cosa la faccio ma solo se tu fai quest'altra per me"
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Se una persona mi dicesse una cosa del genere spacciandosi per persona "amica" e spacciando questi discorsi per "amicizia" la manderei sonoramente a fanculo in mezzo secondo. Che pena!
Scusami tanto ma amicizia e amore sono ben altro.
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10-08-2018, 17:42
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#17
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Non credo proprio che i rapporti sani possono basarsi su un dare senza preoccuparsi mai di dover ricevere nulla.
Una persona che seguisse questa strategia emotivamente verrebbe prosciugata dal contesto sociale.
Se dai senza mettere paletti e negoziare, finisci male.
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Ecco per l'appunto. Non pretendo che sia perfetta, ma almeno un minimo venirmi in contro..
Quote:
Originariamente inviata da XL
Dipende, se si sono presi degli accordi impliciti secondo me si può pretendere e come. Non potresti comunicare all'altro "senti io queste cose le faccio, ti ascolto, però solo se poi ascolti anche me e non mi tratti male". Cosa c'è di male nel dire cose del genere all'altro?
Dire "Senti questa cosa la faccio ma solo se tu fai quest'altra per me". Poi se si fanno delle cose per piacere in fin dei conti non si sta dando nulla, ma non sempre è così, le relazioni contengono un mucchio di cose che si fanno controvoglia e devono perciò basarsi su uno scambio.
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Non le dirò mai niente, a meno che non succeda qualcosa di molto grave. Dalle esperienze che ho avuto, dire la cosa sbagliata al momento sbagliato è un biglietto di sola andata per la solitudine.
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10-08-2018, 18:30
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Se una persona mi dicesse una cosa del genere spacciandosi per persona "amica" e spacciando questi discorsi per "amicizia" la manderei sonoramente a fanculo in mezzo secondo. Che pena!
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Guarda amici così che vogliono prendere senza dare (perché in amicizia bisogna dare, ma la regola poi vale per l'altro e non per sé stessi) è meglio perderli che trovarli, a quel paese la manderei io prima questa persona qua se vuol prendere senza dare mai nulla in cambio. Io non ho capito perché non si può comunicare all'altro "guarda, io ci sono se ci sei anche tu, altrimenti non ci sono".
Son sempre dell'idea che il detto "Patti chiari, amicizia lunga" rappresenti qualcosa di molto più maturo di tutte queste idee romantiche appiccicate a queste cose che poi in pratica lasciano il tempo che trovano.
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Ultima modifica di XL; 10-08-2018 a 18:38.
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10-08-2018, 18:34
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#19
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Guarda amici così che vogliono prendere senza dare (perché in amicizia bisogna dare, ma la regola poi vale per l'altro e non per sé stessi) è meglio perderli che trovarli, a quel paese la manderei io prima questa persona qua se vuol prendere senza dar nulla in cambio.
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Dare qualcosa a qualcuno non significa che questo qualcuno l'abbia preteso da noi! Quando diamo spontaneamente, non è giusto pretendere qualcosa in cambio.
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10-08-2018, 18:38
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#20
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
PS. Nel caso fosse passato inosservato, per rispondere sempre al tuo intervento, copio e incollo una cosa del mio post precedente:
Le aspettative che abbiamo nei confronti del prossimo non sono altro che proiezioni delle nostre insicurezze e dei problemi personali, e creano un rapporto di subordinazione e dipendenza dal prossimo non esattamente sano.
Sono molto convinto di questa cosa. Il solo fatto di "pretendere" qualcosa dagli altri ed automaticamente esserne soggetti, significa che c'è un problema in noi stessi da risolvere. Pretendere non è normale.
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E' umanamente normale anche confrontarsi, essere sé stessi, avere bisogni e preoccuparsi degli altri.
Stai dicendo che quando ci rapportiamo tra di noi, dovremmo essere essere freddi e neutri come robot, senza avere un minimo di personalità o di trascorsi?
Il limite che esiste e che DEVE esistere lo conosco benissimo.
Se io "riversassi le mia ansie e frustrazioni di lei/sulla nostra amicizia" sarei una carogna, la tratterei malissimo, le urlerei in faccia, avrei crisi di pianto continue.
Non faccio altro che ricercare il suo affetto, senza "pretendere", ma aspettandomi determinate cose, senza per questo dare meno se non le ricevo, ma rimango lo stesso per cercare di risolvere la situazione.
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