Pretendere troppo dalle persone
La mia migliore ed unica amica, su cui vertono tutte le mie aspettative, delle volte mi causa infelicità. Nonostante sappia della mia depressione e della mia fobia sociale, non se ne interessa molto, non mi chiede come va, le poche volte che parliamo di questi argomenti mi ascolta ma non sa mai cosa dire, non mi sento voluto bene a sufficienza, non mi sembra che riesca a dimostrarmelo..
Solo ultimamente mi sto rendendo conto della sua superficialità in determinati ambiti, non mi basta più, voglio un/una amico/a che riesca a capirmi, che si interessi a me, che mi faccia sentire importante... ho paura che non lo troverò mai. Non ha la comprensione che mi aspetto da lei, se fossi al suo posto, la sentirei tutti i giorni e le dimostrerei quanto bene le voglio, la farei sentire importante. Io mi interesso a lei, la cerco sempre in chat, le chiedo sempre come va, ascolto i suoi sfoghi. Ho paura che finiremo per litigare e mandare in mille pezzi il rapporto di amicizia, come è successo con altri due vecchi gruppi di “amici”. L’ho sempre vista come un punto di riferimento, ma ora sento che le basi stanno vacillando. Delle volte mi ripeto che la gente, tutta la gente, è per me causa di infelicità e l’unico modo per stare bene è estirpare ogni rapporto e rimanere in solitudine. Poi però vedo gli altri felici e provo molta invidia, sento la mancanza di una persona accanto a me che mi ami, mi rendo conto così che non sarei felice nemmeno da solo. Sono io ad essere troppo esigente e sensibile ? Sono gli altri ad essere troppo superficiali? |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Stai dicendo quindi che pretendo troppo dalle persone? |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Guarda, mi sono posto spesso la stessa domanda, sia per quanto riguarda le persone amiche che il proprio (o i propri) partner: cosa è lecito pretendere dagli altri?
La risposta che mi do, dopo amici perduti e relazioni amorose giunte a termine (anche per motivi simili) è: nulla che non vada oltre al rispetto reciproco. Una relazione sana dovrebbe basarsi, a mio avviso, non sul meccanismo utilitario del "do per ricevere" e neppure della sua versione più leggera "do e vorrei ricevere", ma sul solo "dare". La soglia al di sotto della quale riteniamo poi insoddisfacente ciò che riceviamo noi dall'altro è una nostra questione del tutto personale, relativa alle nostre esigenze ed ai nostri capricci intimi, di cui noi stessi siamo gli unici responsabili. Assodato che la condizione di mutuo rispetto venga onorata, quando ci rendiamo conto che da una persona non stiamo ricevendo ciò che desideriamo, credo sia del tutto sbagliato attribuirne all'altro una "colpa" o trovare nel prossimo una responsabilità: sarebbe come conferire agli altri, molto scorrettamente, una sorta di dovere nei nostri confronti. Ciò che possiamo fare è riservarci il diritto di constatare di non essere compatibili con la tal persona, quindi di allontanarcene o meno, a nostro piacimento. Senza però attribuirne la colpa ad alcuno: né all'altro (per i motivi di cui qui sopra), né a noi stessi (perché auspicare è lecito, pretendere no). Poi – ma meriterebbe un discorso a parte, – credo pure che talvolta sarebbe bene mettere in discussione il diritto che spesso accordiamo a noi stessi di permetterci di posare su spalle altrui una parte delle nostre magagne personali, come se l'aiuto del prossimo a sostenerne il peso ci fosse in qualche maniera dovuto. Preferiremmo tutti trovare l'amico o partner perfetto che si facesse carico dei nostri problemi personali, o che fosse e agisse esattamente come noi vorremmo, ma sono cose che nessuno ha il diritto di pretendere da nessuno. Né noi dagli altri, né gli altri da noi. Il fatto che, se egoisticamente insoddisfatti del prossimo, ne facciamo spesso andare di mezzo il nome stesso dell'"amicizia", è solamente una forma di ricatto come un'altra. Non è sano né rispettoso pensare che un amico o un compagno o una compagna possano sostituirsi ad uno psicologo, o essere come noi vorremmo che fossero. Né amici né partner possono "servire a...". Non si possono fare discorsi di tipo utilitario nell'amicizia o nell'amore. Un amico, semplicemente, è. Che non significa accettare tutto per come viene. Significa rendersi responsabili del proprio metro di pretesa personale e prendere decisioni di conseguenza, se necessario, senza colpevolizzare scorrettamente il prossimo. Tutto ciò, ovviamente, è solo come la penso io... |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Ciao, inutile dire da parte mia parole che sappiamo già, ci sono passata anch'io in questo stadio di amore e odio verso le amiche\ci e ogni tanto ci ricasco.
Cerco di risolverlo facendo cose che mi interessano senza di loro, quando le chiamo adesso è perché mi annoio o per vari altri scopi, non per il piacere di vederle. Questo è un peccato ma va così. Per esperienza è duro superare la fase della richiesta di "attenzione"... e ci vuole tanto tempo anche anni. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Ad un certo punto non ho più avuto pretese che non corrispondessero alla manifestazione di un minimo grado rispetto; ho cominciato a preferire che la maggioranza di chi stava intorno a me mi ignorasse, perché la minima interazione aveva iniziato a nuocere in maniera considerevole alla mia sensibilità; mi sono illuso, come l'islandese in fuga dagli uomini, che si potesse vivere eludendo il mondo e, per quanto concerne le relazioni sociali, preoccupandosi soltanto di non essere causa di alcun male per gli altri, con la speranza che, agendo in questo modo, anche gli altri si comportassero così. Mi sono isolato, e ora non so reggere il contatto visivo; ho dimenticato come si sostiene una conversazione senza esprimere disagio, come si instaurano dei rapporti funzionali. Almeno non ho scordato l'empatia: forse questo può aiutarmi a darmi nuove speranze di avvicinamento agli altri.
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Ho paura che prima o poi farò la tua stessa esperienza.. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Se mancano le basi nel rapporto (complicità, empatia reciproca) non si va molto lontano... L'amicizia rimane in piedi solo unilateralmente..
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Re: Pretendere troppo dalle persone
Nessun fraintendimento, il discorso di vedere in un amico uno psicologo era un discorso a parte, in effetti.
Per il resto di quello che dici, ci leggo solo la tua scontentezza nel suo non essere come vorresti che fosse; e questo tipo di pretesa è sbagliato a prescindere da qualsiasi cosa. "Vorrei che si comportasse così, che fosse così, che mi cercasse di più, che mi volesse più bene, che mi facesse regali, blabla..". Questo tuo nuovo post è ricco solo di pretese ed esigenze tue personali nei suoi confronti. Ti consiglio di rileggere attentamente il mio post precedente. Nessuno è nella posizione di poter pretendere nulla da nessuno. Puoi riconoscere che come sia lei non ti basti, e quindi allontanarti, o accettarlo e rimanere. Dici poi "è egocentrica e si concentra solo sui propri problemi". Questo riassume tutto ciò che c'è di sbagliato nel tuo ragionamento, credo. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Nessun rapporto sano si basa sul "dare per ricevere qualcosa in cambio". Questa non è amicizia, né amore. Il "ricevere" è indipendente dal dare, e nessuno può pretenderlo. Nessuna persona deve nulla a nessuno. Sta a te decidere se quanto ricevi spontaneamente da una persona ti è sufficiente o meno. Se non ti è sufficiente, quello che puoi fare è allontanarti dalla persona in questione. Di certo non cominciare a pretendere qualcosa da lei. Nulla di più sbagliato ed egoista. Mi sembra di aver scritto un post lunghissimo per nulla. A cosa serve che scrivi qui chiedendo l'opinione altrui se poi non la leggi neppure? Sempre a proposito di dare e ricevere, tra l'altro.. |
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Mi interesso sempre alle persone, se decidono di aprirsi le ascolto sempre. Una mia ex amica, mi raccontava sempre molte cose, si sfogava, e io la ascoltavo sempre, quando aveva un problema mi facevo sempre in quattro per aiutarla. Ho letto la tua risposta, io avevo semplicemente chiesto un parere a chi leggesse il mio vissuto. Se conoscendo la mia situazione era legittimo o meno aspettarsi certe cose. Non voglio né obbligare nessuno nè fare scenate, volevo solo un parere esterno. Ok, pensi che non dovrei pretendere niente, che le persone si accettano così come sono oppure ciao, che nessuno abbia doveri verso di me, che le mie lamentele siano sterili, che i rapporti non si fondano come al supermercato nel binomio dare -> avere. L’ho capito, ma oltre a soffrirne sono ancora legato a lei e non riesco ad allontanarla, se mi aspetto (mi aspetto, eh, non pretendo) certi atteggiamenti è perché una parte di me continua a sperare nell’amicizia. Ho letto i tuoi post ma non riesco a farli miei, abbi pazienza, sono una persona sola e bisognosa di affetto, è naturale che perda lucidità e razionalità e mi faccia guidare, anche a torto, dalle emozioni. Quello che hai scritto ha incontrato un mio rifiuto mentale, non posso rompere l’amicizia, è l’unica persona che mi separa dalla solitudine più completa. Ho riempito di fatti personali ed esempi di cose accadute per spiegare meglio i nostri trascorsi, perché sono conscio del fatto di non essere obbiettivo in certe cose... Penso sia legittimo in una relazione, che sia di amicizia, amorosa, lavorativa, famigliare e non, arrivare ad avere, ad un certo punto, delle aspettative, se no nel dire “se non sei soddisfatto taglia i ponti”, diverremmo tutti eremiti... |
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È l’unica persona che mi separa da questo stadio, e ho paura di peggiorare molto da solo. Quote:
Ho paura che il rapporto per lei sia una zavorra, come è stato per la mia ex amica, che finché si sfogava dei fatti suoi andava bene, quando parlavo io ero pesante e fuori luogo. Vivo nell’ansia che i piccoli segnali di rottura che mi sembra di captare, un giorno diventino più grandi e concreti, e allora rimarrò solo... |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Che tu ti faccia sempre in quattro per gli altri fa di te una bella persona, ma non mette gli altri nella condizione di dover ricambiare. E, soprattutto, non ti dà diritto a pretendere nulla dagli altri o a giudicarli nel caso non dovessero darti nulla in cambio.
La tua situazione (in generale: qualsiasi situazione) non legittima il diritto che vorresti di poter pretendere qualcosa dagli altri. Ad una persona potresti anche aver salvato la vita, ed anche il quel caso non avresti il diritto di pretendere di essere ripagato. È chiaramente umano e lecito che tu ti aspetti qualcosa di più da lei, ed è più che lecito soffrire, come fai tu, quando questo qualcosa in più non arriva.. La cosa un po' meno lecita è il prendersela con lei come stai facendo tu. Le aspettative che abbiamo nei confronti del prossimo non sono altro che proiezioni delle nostre insicurezze e dei problemi personali, e creano un rapporto di subordinazione e dipendenza dal prossimo non esattamente sano.. Il lavoro da fare è su noi stessi, non sugli altri. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
Guarda io sono come te, pretendo dagli altri amicizie profonde e mi arrabbio anche con le persone che questa amicizia non c'è.
Non mi considero egocentrica e insensibile ne più e ne meno degli altri. Sono consapevole che così sto male. Non voglio far finta che tutto è liscio nel rapporto, almeno con me stessa, so perfettamente che non va bene e per questo ho il massimo rispetto per le "mie amiche" . Le emozioni sono una cosa e la razionalità è un'altra. Con la razionalità modifichi i tuoi atteggiamenti se alcune volte non riesci sarà per la prossima volta. Non fare sentire in colpa gli altri ma soprattutto non dare la colpa a te stesso. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Una persona che seguisse questa strategia emotivamente verrebbe prosciugata dal contesto sociale. Se dai senza mettere paletti e negoziare, finisci male. Questi discorsi qua alla Scardovelli per me fanno acqua. Io in pratica non ho mai visto le persone equilibrate rapportarsi senza negoziare. Quote:
Dire "Senti questa cosa la faccio ma solo se tu fai quest'altra per me". Poi se si fanno delle cose per piacere in fin dei conti non si sta dando nulla, ma non sempre è così, le relazioni contengono un mucchio di cose che si fanno controvoglia e devono perciò basarsi su uno scambio. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Re: Pretendere troppo dalle persone
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Quando un'amicizia non è disinteressata (come nel caso dell'OP) ma vi si proiettano le proprie ansie e frustrazioni, certo che se, come dici tu, "se non metti paletti finisci male". Ma il problema non è l'altro. Siamo noi. Un rapporto d'amicizia non si può giocare in funzione dell'utilità ("se perdo quest'amicizia allora rimango solo"), e non si può chiedere all'altro un tornaconto su questi problemi personali nostri.. Interessante, comunque. Siamo i primi a lamentarci del non avere amici, ma anche i primi a esigere dagli altri qualcosa che gli altri non ci devono :pensando: Quote:
Scusami tanto ma amicizia e amore sono ben altro. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Re: Pretendere troppo dalle persone
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Son sempre dell'idea che il detto "Patti chiari, amicizia lunga" rappresenti qualcosa di molto più maturo di tutte queste idee romantiche appiccicate a queste cose che poi in pratica lasciano il tempo che trovano. |
Re: Pretendere troppo dalle persone
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Re: Pretendere troppo dalle persone
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Stai dicendo che quando ci rapportiamo tra di noi, dovremmo essere essere freddi e neutri come robot, senza avere un minimo di personalità o di trascorsi? Il limite che esiste e che DEVE esistere lo conosco benissimo. Se io "riversassi le mia ansie e frustrazioni di lei/sulla nostra amicizia" sarei una carogna, la tratterei malissimo, le urlerei in faccia, avrei crisi di pianto continue. Non faccio altro che ricercare il suo affetto, senza "pretendere", ma aspettandomi determinate cose, senza per questo dare meno se non le ricevo, ma rimango lo stesso per cercare di risolvere la situazione. |
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