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03-10-2017, 18:39
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io spesso penso che il problema veramente centrale per me è questo.
Penso di non poter piacere abbastanza (in molti sensi, fisico, caratteriale, intellettivo) alle persone che potrebbero piacermi e che vorrei frequentare e la cosa risulta molto accentuata con l'altro sesso.
E' una cosa che trascino da anni e anni e non riesco a risolverla in nessun modo anche perché i miglioramenti realmente abbordabili a me sembra non siano "abbastanza".
Per questo poi spesso penso che sia proprio la vita a non piacermi, le possibilità queste sono, ma a me sembra che non bastino proprio per star bene.
Chiaro che in tutto questo c'entra il mio rapporto con gli altri significativi, quel che io penso che questi si aspettino da una persona e cosa questa persona debba essere, quel che desiderano per dare determinate cose in cambio e così via.
Se non ho sbagliato a valutare le cose, io non saprei proprio come risolverle, posso solo star male, lo so che a monte non voglio accontentarmi davvero, per questo poi penso che il suicidio sia l'unica soluzione.
In fondo non mi va (e dire "non mi va" non rispecchia a pieno quel che sento, perché è un'avversione molto più forte) di vivere in certi modi.
Occuparmi di qualche hobby o distrarmi con attività intellettuali o di altro tipo (volontariato ecc. ecc.) non riuscirebbe a colmare questa voragine, ci ho provato già.
Quando in certi periodi mi sono illuso in certi modi sono stato un po' meglio, solo che queste illusioni sono venute meno e sono stato di nuovo male.
Questa discussione non pone nemmeno domande, afferma qualcosa, qualcosa che sento e che mi fa sempre a pezzi perché non possiedo nemmeno poi tante prove che le cose non stiano così: un dovermi costringere a far certe cose che non riuscirei a gestire per essere amato e valorizzato oppure rassegnarmi a non esserlo.
Questa è una trappola infernale in cui le due alternative non lasciano scampo per me. Posso sottrarmi a questa trappola qua solo uscendo dalla vita, ovviamente metaforicamente, non potrei andare in nessun posto.
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Ultima modifica di XL; 03-10-2017 a 19:10.
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03-10-2017, 18:48
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Potrei averlo scritto io.
Non importa cosa mi si dica o che si provi a convincermi del contrario.
Io mi sento orribile e impossibile da amare in tutti i casi.
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03-10-2017, 22:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 894
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Sicuro che se dovessi riuscire a fare quelle cose che tu identifichi come necessarie a renderti amabile, poi non troveresti qualcos'altro a cui imputare la tua non amabilità?
Cioè, dicendo "non riuscirei a gestire le cose che mi renderebbero amabile" stai anche dicendo che, in astratto, riuscendo a gestire quelle cose diverresti amabile. Ma è proprio così? Non è che magari è solo un modo per dare una forma alla propria non amabilità, per poi scoprire che in realtà è tutto un rincorrere miglioramenti su miglioramenti senza mai trovare pace?
Ovviamente ciò che scrivo ha molto di autobiografico, non ti offendere (ammesso che abbia interpretato correttamente le tue parole).
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03-10-2017, 22:41
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Incredibili come aprendo questo topic ho trovato nei suggerimenti sotto un'altra discussione simile aperta da me, di cui ignoravo l'esistenza
Io non sono amabile perché non ho mai fatto praticamente niente per esserlo, ho sempre combattuto una guerra logorante contro l'apparire e contro le mode, ma a parte che non ho vinto mai niente, ma non mi sono ne uniformato e ne creato una personalità mia, sono un niente che non è ne carne ne pesce, ne buono ne cattivo, niente.
Di cose da fare per essere più amabili ce ne sarebbero, ma a parte che la fobia me ne blocca molte, ma poi anche sforzandomi non le sentirei come cose mie, non ho voglia di farle, mi trascino anche quando devo fare una cosa che mi piace, figuriamoci una cosa che vedo solo come un dovere.
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03-10-2017, 23:40
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da OhNo!
Sicuro che se dovessi riuscire a fare quelle cose che tu identifichi come necessarie a renderti amabile, poi non troveresti qualcos'altro a cui imputare la tua non amabilità?
Cioè, dicendo "non riuscirei a gestire le cose che mi renderebbero amabile" stai anche dicendo che, in astratto, riuscendo a gestire quelle cose diverresti amabile. Ma è proprio così? Non è che magari è solo un modo per dare una forma alla propria non amabilità, per poi scoprire che in realtà è tutto un rincorrere miglioramenti su miglioramenti senza mai trovare pace?
Ovviamente ciò che scrivo ha molto di autobiografico, non ti offendere (ammesso che abbia interpretato correttamente le tue parole).
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In effetti se non riscontrassi alcun risultato finirei con l'attribuire ad altri difetti la cosa. Ma comunque fosse anche qualcosa su cui non posso intervenire, ancora più radicata, lo stesso credo che non starei bene.
Credo però che troverei pace in certe relazioni, perché nei periodi in cui mi sono illuso d'essere accettato sono stato bene con me stesso.
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04-10-2017, 00:05
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Incredibili come aprendo questo topic ho trovato nei suggerimenti sotto un'altra discussione simile aperta da me, di cui ignoravo l'esistenza
Io non sono amabile perché non ho mai fatto praticamente niente per esserlo, ho sempre combattuto una guerra logorante contro l'apparire e contro le mode, ma a parte che non ho vinto mai niente, ma non mi sono ne uniformato e ne creato una personalità mia, sono un niente che non è ne carne ne pesce, ne buono ne cattivo, niente.
Di cose da fare per essere più amabili ce ne sarebbero, ma a parte che la fobia me ne blocca molte, ma poi anche sforzandomi non le sentirei come cose mie, non ho voglia di farle, mi trascino anche quando devo fare una cosa che mi piace, figuriamoci una cosa che vedo solo come un dovere.
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Ciao syd_77
Hai capito bene quel che volevo dire.
Io però in certi periodi ho sperimentato che illudendomi di essere accettato in certi modi ero riuscito anche in buona misura ad accettarmi, per questo non è così inattaccabile quel che provo.
Però una volta che è finita l'illusione è finito questo senso di benessere.
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04-10-2017, 00:24
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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Non sono amabile, parlano i fatti.
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04-10-2017, 00:29
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Potrei averlo scritto io.
Non importa cosa mi si dica o che si provi a convincermi del contrario.
Io mi sento orribile e impossibile da amare in tutti i casi.
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L'unica cosa che ha funzionato con me è stata l'illusione di sentirmi accettato, è durata poco però sono stato meglio in quel periodo, siccome però mi ero illuso la cosa adesso non riesce a funzionare da sostegno e sono tornato a percepirmi come mi percepivo prima.
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04-10-2017, 00:48
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Non troverai mai soddisfazione se non sei tu prima a farlo.
Quando nn dipenderai più dagli altri per sentirti amabile, Ti sentirai sempre anche quando può capitare di nn ricevere indietro feedback positivi.
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04-10-2017, 00:53
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da XL
L'unica cosa che ha funzionato con me è stata l'illusione di sentirmi accettato, è durata poco però sono stato meglio in quel periodo, siccome però mi ero illuso la cosa adesso non riesce a funzionare da sostegno e sono tornato a percepirmi come mi percepivo prima.
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Mi dispiace tanto.
Bisogna stare attenti alle illusioni.
Non dovremmo lasciare agli altri l'ultima parola sul giudizio che abbiamo di noi stessi. Nel senso, non è da loro che dobbiamo essere accettati. Ma da noi stessi.
È su quello che bisogna lavorare.
Perché altrimenti continueremo a vedere giudizi positivi come falsi o giudizi falsi come importanti per poi renderci conto dell'illusione e sentirci uno schifo di nuovo.
Finché ti fai schifo tu, penserai di fare schifo a tutti.
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04-10-2017, 06:38
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Non troverai mai soddisfazione se non sei tu prima a farlo.
Quando nn dipenderai più dagli altri per sentirti amabile, Ti sentirai sempre anche quando può capitare di nn ricevere indietro feedback positivi.
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Questa teoria comunque andrebbe dimostrata, a me sembra non sia vero, la maggior parte delle persone (in base a quello che ho osservato in giro) che non riceve molti feedback (e magari tutt'altro) alla lunga non si sente affatto amabile.
Su cosa potrebbe mai basare questa convinzione una persona se non conoscesse per nulla cosa interessa alle altre persone?
Se una persona non si costruisse questo modello non potrebbe nemmeno sentirsi amabile. Questo modello coinvolge inevitabilmente le altre persone, quel che si crede a queste interessi in base ad una serie di prove accumulate.
E' una cosa che risulta inevitabilmente legata agli altri e che non si può creare da soli. Poi be' forse si può anche star bene senza essere amabili, senza piacere, senza certi tipi di relazioni, e quindi ci si può rendere indipendenti dall'amabilità stessa (a vari livelli), ma questa è un'altra cosa (già ne ho parlato all'inizio).
Non è che si è creata l'amabilità dal nulla, non le si dà più valore e ci si concentra su altro.
L'amabilità è per definizione qualcosa che coinvolge gli altri e le relazioni, non puoi costruire questa cosa qua da solo ed in modo indipendente da quel che pensa e come valuta l'altro (senza costruirti un modello del genere non ha senso parlare di amabilità). Non mi sembra che sto dicendo cose tanto assurde.
Il modello può essere poi vero e corrispondente ai fatti o falso, ma non è qualcosa su cui si può intervenire con un'imposizione volontaria dicendo "adesso il modello di amabilità è questo, io sono una persona amabile e scelgo di essere amabile e basta!". Se non trovi nessuno che sia d'accordo con te rimarrà la convinzione che tu sia una persona poco piacevole per le altre persone (per la maggior parte) qualsiasi cosa tu possa raccontarti.
Credere che qualcosa sia vero o falso non è un atto volontario, dipende da una serie di assunti, certe credenze secondo me in linea di principio si possono modificare ma bisogna poi trovare certe prove convincenti e solide (per il soggetto) per modificarle. Nel mio caso specifico queste prove coinvolgono sempre le altre persone, come si comportano con me, come rispondono. Sinceramente non riesco a capire bene come separare il concetto di amabilità da queste cose.
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Ultima modifica di XL; 04-10-2017 a 07:18.
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04-10-2017, 07:22
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Mi dispiace tanto.
Bisogna stare attenti alle illusioni.
Non dovremmo lasciare agli altri l'ultima parola sul giudizio che abbiamo di noi stessi. Nel senso, non è da loro che dobbiamo essere accettati. Ma da noi stessi.
È su quello che bisogna lavorare.
Perché altrimenti continueremo a vedere giudizi positivi come falsi o giudizi falsi come importanti per poi renderci conto dell'illusione e sentirci uno schifo di nuovo.
Finché ti fai schifo tu, penserai di fare schifo a tutti.
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Diciamo che per me è vero questo in realtà "finché credo di far schifo a delle persone significative per me non risulto amabile". Essere amabili questo significa per me "credere di non far schifo, anzi credere di piacere in certi sensi a delle persone significative".
La credenza è mia, questo non lo nego, ma è una credenza che coinvolge inevitambilemente i giudizi degli altri (quelli che credo siano questi giudizi ovviamente) perciò non si può rendere indipendente questo concetto da queste cose qua, secondo me.
Ci ho pensato più volte a queste cose, me le hanno ripetute spesso, se non riescono a convincermi dei motivi per me ci sono. L'amabilità non rappresenta qualcosa di riflessivo, coinvolge delle credenze relative agli altri sempre e comunque.
Alla fine si potrebbe star bene anche sapendo di non piacere alle persone che ti interessano, ma di nuovo, non è che una persona si è convinta di essere amabile in certi modi, convive bene con la propria non amabilità.
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Ultima modifica di XL; 04-10-2017 a 07:44.
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04-10-2017, 07:45
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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me domando perchè l'obbiettivo della vita sarebbe quello di essere o sentirsi amabili .... se nn te ami te da solo , stai fresco se aspetti gli altri
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04-10-2017, 07:54
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
me domando perchè l'obbiettivo della vita sarebbe quello di essere o sentirsi amabili .... se nn te ami te da solo , stai fresco se aspetti gli altri
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E' che non riesco a capire a cosa possa servirmi - nel caso in cui mi manchi un abbraccio o il contatto fisico spontaneo - ad abbracciarmi da solo o far cose del genere. Tutto qui. Posso anche farle, ma cosa c'entrano con la mancanza che descrivo?
L'autoerotismo dovrebbe implicare in automatico il sesso e confondersi con questo?
Si trasforma qualcosa di relazionale in qualcosa di riflessivo, ma secondo me c'è un errore proprio concettuale a monte in questi modi di descrivere le cose per questo poi su di me attecchiscono poco.
"me domando perchè l'obbiettivo della vita sarebbe quello di essere o sentirsi amabili"
infatti non deve essere mica questo, ma per me probabilmente risulta significativo più di altri, se no non sarei stato male. Si può avere per obiettivo anche semplicemente mangiare, e pure chi dice di non sentirsi realizzato professionalmente potrebbe darsene uno significativo di questo tipo perfettamente soddisfacibile, visto che dalle nostre parti persone che muoiono di fame non ne esistono poi tante.
Alla fine qualcosa da fare la si può trovare sempre ed in ogni caso (contarsi i peli magari), ma se non interessa per nulla o non riesce a sostituire quel che manca, non penso che funzionerà molto.
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Ultima modifica di XL; 04-10-2017 a 08:14.
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04-10-2017, 08:07
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' che non riesco a capire a cosa possa servirmi - nel caso in cui mi manchi un abbraccio o il contatto fisico spontaneo - ad abbracciarmi da solo o far cose del genere. Tutto qui. Posso anche farle, ma cosa c'entrano con la mancanza che descrivo?
L'autoerotismo dovrebbe implicare in automatico il sesso e confondersi con questo?
Si trasforma qualcosa di relazionale in qualcosa di riflessivo, ma secondo me c'è un errore proprio concettuale a monte in questi modi di descrivere le cose per questo poi su di me attecchiscono poco.
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boh alla fine so 2 le cose , con le mancanze ci si convive , bene o male a tutti manca qualcosa , sennò si dedica la vita a conquistarle se proprio uno le considera imprescindibili per vivere .
alla fine se guardi la gente a cui mancano i soldi , passano la vita a cercare di farli ( come un po tutti) , i barboni per es convivono con sta mancanza etc...
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04-10-2017, 08:19
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
boh alla fine so 2 le cose , con le mancanze ci si convive , bene o male a tutti manca qualcosa , sennò si dedica la vita a conquistarle se proprio uno le considera imprescindibili per vivere .
alla fine se guardi la gente a cui mancano i soldi , passano la vita a cercare di farli ( come un po tutti) , i barboni per es convivono con sta mancanza etc...
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Io ci convivo male e ho cercato anche di fare diverse cose per accettare di più la situazione, ma adesso non ne riesco a trovare più. Molti barboni (quelli messi peggio e non quelli col cane ben messi) non ci convivono mica poi bene con la situazione, se no non si ubriacherebbero per stordirsi.
Sento che le strade che potrebbero darmi soddisfazione son sbarrate, a sopravvivere posso sopravvivere, ma non sto proprio bene.
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Ultima modifica di XL; 04-10-2017 a 08:24.
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04-10-2017, 08:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Io ci convivo male e ho cercato anche di fare diverse cose per accettare di più la situazione, ma adesso non ne riesco a trovare più. Molti barboni (quelli messi peggio e non quelli col cane ben messi) non ci convivono mica poi bene con la situazione, se no non si ubriacherebbero per stordirsi.
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si si ma dico le opzioni so quelle , nn se scappa.
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04-10-2017, 08:30
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
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Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
si si ma dico le opzioni so quelle , nn se scappa.
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Col suicidio in qualche senso si può scappare almeno dal vivere male all'interno di queste opzioni.
Per questo poi penso che non sia così irrazionale e spesso diviene l'unica opzione ragionevole.
Conviene vivere come un barbone ubriaco?
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04-10-2017, 08:35
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Conviene vivere come un barbone ubriaco?
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per me si , magari è pure piu divertente a tratti . l'altra roba è inevitabile , tanto vale aspettare .
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04-10-2017, 08:40
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
per me si , magari è pure piu divertente a tratti . l'altra roba è inevitabile , tanto vale aspettare .
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Io non ne sono così convinto.
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