Ma quello che non capisco è come si fa a capire se uno è bravo nella meditazione o no.
Cioé se io faccio tiro con l'arco e non becco mai il bersaglio sono una schiappa, se lo becco sempre sono un esperto.
Per vedere se il meditatore A è più esperto del meditatore B principiante, A cosa dovrebbe saper fare rispetto a B?
A me pare sempre una cosa un po' vaga, spesso poi vengono descritte (per far capire cos'è la meditazione) capacità molto diverse che non vedo cosa c'entrino tra loro.
La capacità di descrizione di un oggetto o un ambiente osservati (ad esempio) è diversa dalla capacità di sentire se un muscolo è contratto e così via, magari un tizio che ha sviluppato la prima non è tanto capace rispetto alla seconda, ma si butta tutto nello stesso cesto definito "meditazione".
E' meditazione tutto allora, anche saper tirare con l'arco dato che sempre il cervello (e quindi la mente) dovranno esser capaci (ed avere funzioni e dispositivi appositi) di coordinare cose del genere, non basteranno solo muscoli appositi.
Nel momento in cui si vanno a definire bene le funzioni da sviluppare senza farle ricadere sotto la terminologia comune "meditazione", non la vedo come una cosa differente dall'esser capaci di controllare determinate cose meglio disponendo di funzioni cerebrali per fare cose del genere, alla fine non c'è niente di straordinario, ad esempio per imparare a suonare uno strumento devi piazzarti là e fare esercizio, poi c'è chi ha più predisposizione e riesce meglio e chi non riesce a migliorare più di tanto anche allenandosi.
Facendo questo si elimina tutta quest'aura di magia che aleggia intorno alla cosa, una volta ben differenziate, le funzioni da sviluppare sono simili a tante altre per cui ci vuole impegno, fatica e pazienza per svilupparele in modo significativo e non è detto che la cosa sia piacevole o che debba interessare a tutti (e quindi tornare utile a tutti), così come non interessano a tutti le stesse attività.