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Vecchio 26-12-2021, 17:52   #1
Esperto
 

Per due anni ho lavorato in un'azienda delle ferrovie dello stato come modesto impiegato.
Ogni giorno l'ansia aumentava, e l'ossessione che qualcosa sarebbe andato storto mi tenne sveglio per una settimana.
Il mio specialista mi diede un mese di malattia, poi un altro, e un terzo. Il mio contratto non fu rinnovato.
A volte mi chiedo se potevo evitare di darmi malato e quale fosse la percentuale di colpa da attribuire a me stesso.

Voi vi sentireste colpevoli al mio posto?
Vecchio 26-12-2021, 17:57   #2
Esperto
L'avatar di Varano
 

Non si può razionalizzare l’ansia a posteriori. Io ho fatto una cosa simile alla tua, perché in quel momento non ero pronto e non conoscevo abbastanza i miei problemi.
Adesso non rifarei più quell’errore, secondo me dovresti lasciarti alle spalle quello che è stato e riprovare con qualcos’altro, cercando di resistere di più questa volta.
Se fossimo razionali non dovremmo mai lasciare un posto statale per quello che agli occhi della gente è un salto nel nulla…ti diranno che potevi aspettare il rinnovo per metterti in malattia, ma solo tu puoi sapere quanto stavi male. Se era insostenibile hai fatto l’unica cosa possibile


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Ringraziamenti da
andre71to (27-12-2021), cancellato22544 (26-12-2021), Madeleine (26-12-2021), Mr.Ripley (26-12-2021)
Vecchio 26-12-2021, 18:12   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
solo tu puoi sapere quanto stavi male. Se era insostenibile hai fatto l’unica cosa possibile

Concordo

Anche se ci sono passato pure io e so quanto ci si sente in colpa; poi se ci si mettono pure gli altri a giudicare senza cognizione di causa diventa ancora peggio (come fanno sempre i miei genitori).

Ora devi solo cercare di dimenticare e lasciarti alle spalle ciò che è successo (anche se so quanto è difficile e che detta così sembra la solita frase fatta del cavolo).

Ultima modifica di cancellato21736; 26-12-2021 a 18:15.
Ringraziamenti da
Robert_Plant 89 (26-12-2021)
Vecchio 26-12-2021, 18:18   #4
Esperto
 

Grazie mille per il sostegno
Vecchio 26-12-2021, 18:30   #5
Intermedio
 

La salute viene prima di ogni cosa.
E sei tu a decidere della tua.

Se hai paura pensa solo che siamo esseri umani, non alberi che hanno radici, noi cambiamo e cresciamo in continuazione.
La vita è sopratutto cambiamento.
Cambia.
Vecchio 26-12-2021, 19:08   #6
Intermedio
L'avatar di Leni Kollontaj
 

Se ti chiedi quanto sei colpevole ti stai già autocondannando a priori, seguendo quest'ottica sei colpevole. Questo lo hai già in un certo senso deciso e speri solo che ti si venga smentita la paura di non essere stato abbastanza forte da reggere tutto.
Il punto, invece, è solo uno: stavi male e non potevi proseguire col lavoro. Quanto il lavoro (mansione, rapporto con i colleghi, rapporti con i superiori) ha inciso su questo tuo malessere? Quanto, invece, si trattano di problemi personali tuoi che si riversavano sul lavoro? Credo che le questioni a cui dedicarsi sarebbero più queste, magari affrontarli assieme al tuo specialista, piuttosto che chiederti se e quanto sei colpevole.
Ovviamente non avere più un'occupazione fa scattare meccanismi di sensi di colpa, inadeguatezza, anche perché l'ambiente lavorativo è via via sempre più agguerrito e aggressivo sia nel rapporto orizzontale tra colleghi, sia nel rapporto verticale con i datori di lavoro, sia nella ricerca stessa di un lavoro dignitoso. Per questo motivo ti invito a non metterla sul piano della colpa, lì è già deciso: se devi seguire l'ottica dell'ambiente che ci circonda non sei stato abbastanza. Ma le richieste sono così assurde che chi riesce a sentirsi davvero abbastanza nel proprio ambiente lavorativo? Se proprio, allora, quanto l'ambiente lavorativo è abbastanza per noi lavoratori?
Ora, nello specifico, non so appunto della tua storia personale, ma di sicuro alla base ci sono delle questioni da risolvere e se lasciare il lavoro è un primo passo per affrontarle e cercare di superarle, ben venga. Pensare a quanto tu sia colpevole cosa ti farebbe guadagnare? sarebbero energie spese inutilmente dietro pensieri che si avviterebbero solo su se stessi. Il punto è invece risolvere quel malessere che ti ha fatto vivere così male e puntare a stare meglio tu. Se il problema era il lavoro, meglio anzi che l'hai lasciato! Se il problema dipende da altro devi risolvere quello.

In bocca al lupo per tutto e auguri di buon natale, anche se ormai è passato.
Vecchio 26-12-2021, 19:25   #7
Esperto
L'avatar di Newage
 

La vita si prende cura della vita.. Forse era arrivato il momento di lasciare quel l'impiego. Il lavoro si ritrova la salute viene prima.
Vecchio 26-12-2021, 19:30   #8
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Certo che ha influito, non ti hanno rinnovato ma almeno ti hanno dato 3 mesi di malattia prima di lasciarti a casa, ovviamente meglio non succedeva però capisci che è difficile fare lavorare uno che non dorme x settimane x colpa dell' ansia.
Vecchio 26-12-2021, 19:33   #9
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Anch'io ho a volte ho sensi di colpa per il fatto che nell'ultimo anno ho cambiato 5 lavori e non sono riuscito mai a rimanerci vuoi per ambiente di lavoro, distanza, tipo di lavoro ecc..In quest'anno ho provato più volte a fare lavori in cui non avevo esperienza, ad adattarmi, ma dopo un pò cominciavo a starci male li dentro, non dormivo la notte, mi svegliavo e vomitavo ecc..
E' un problema grosso per me questo, o ho avuto la sfiga di trovare tutti posti che non facevano per me oppure non so. A volte veramente mi sento perso e ho paura di non riuscire più a ripartire.
Ringraziamenti da
andre71to (27-12-2021)
Vecchio 26-12-2021, 19:43   #10
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo Visualizza il messaggio
Certo che ha influito, non ti hanno rinnovato ma almeno ti hanno dato 3 mesi di malattia prima di lasciarti a casa, ovviamente meglio non succedeva però capisci che è difficile fare lavorare uno che non dorme x settimane x colpa dell' ansia.

È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.
Vecchio 26-12-2021, 20:47   #11
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.

E hai dei vantaggi con la certificazione di dep?
Vecchio 26-12-2021, 22:49   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.
È un ottimo modo di pensare. Questo ti fa onore
Vecchio 26-12-2021, 22:50   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Leni Kollontaj Visualizza il messaggio
Se ti chiedi quanto sei colpevole ti stai già autocondannando a priori, seguendo quest'ottica sei colpevole. Questo lo hai già in un certo senso deciso e speri solo che ti si venga smentita la paura di non essere stato abbastanza forte da reggere tutto.
Il punto, invece, è solo uno: stavi male e non potevi proseguire col lavoro. Quanto il lavoro (mansione, rapporto con i colleghi, rapporti con i superiori) ha inciso su questo tuo malessere? Quanto, invece, si trattano di problemi personali tuoi che si riversavano sul lavoro? Credo che le questioni a cui dedicarsi sarebbero più queste, magari affrontarli assieme al tuo specialista, piuttosto che chiederti se e quanto sei colpevole.
Ovviamente non avere più un'occupazione fa scattare meccanismi di sensi di colpa, inadeguatezza, anche perché l'ambiente lavorativo è via via sempre più agguerrito e aggressivo sia nel rapporto orizzontale tra colleghi, sia nel rapporto verticale con i datori di lavoro, sia nella ricerca stessa di un lavoro dignitoso. Per questo motivo ti invito a non metterla sul piano della colpa, lì è già deciso: se devi seguire l'ottica dell'ambiente che ci circonda non sei stato abbastanza. Ma le richieste sono così assurde che chi riesce a sentirsi davvero abbastanza nel proprio ambiente lavorativo? Se proprio, allora, quanto l'ambiente lavorativo è abbastanza per noi lavoratori?
Ora, nello specifico, non so appunto della tua storia personale, ma di sicuro alla base ci sono delle questioni da risolvere e se lasciare il lavoro è un primo passo per affrontarle e cercare di superarle, ben venga. Pensare a quanto tu sia colpevole cosa ti farebbe guadagnare? sarebbero energie spese inutilmente dietro pensieri che si avviterebbero solo su se stessi. Il punto è invece risolvere quel malessere che ti ha fatto vivere così male e puntare a stare meglio tu. Se il problema era il lavoro, meglio anzi che l'hai lasciato! Se il problema dipende da altro devi risolvere quello.

In bocca al lupo per tutto e auguri di buon natale, anche se ormai è passato.
Grazie infinite. Mi sei stato di aiuto. Un abbraccio
Ringraziamenti da
Leni Kollontaj (27-12-2021)
Vecchio 27-12-2021, 19:00   #14
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Il lavoro secondo me, soprattutto i lavori manuali, non sono per tutti.
Cioè secondo me veramente ci sono persone fatte per non lavorare in quanto non adatte a fare quei lavori pesanti e sporchi dove devi essere magari un po' grezzo, cavernicolo, forzuto, o lavori dove devi leccare il culo al capo di turno o reggere lo stress.
Se uno non riesce in entrambi i casi non è colpa sua. Non esistono né meriti né colpe. Bisogna fare solo quello che si riesce a fare.
Se una persona non vuole farlo è la stessa cosa, uno deve vivere come cazzo gli pare.
Ringraziamenti da
cancellato21736 (27-12-2021)
Vecchio 27-12-2021, 23:01   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Il lavoro secondo me, soprattutto i lavori manuali, non sono per tutti.
Cioè secondo me veramente ci sono persone fatte per non lavorare in quanto non adatte a fare quei lavori pesanti e sporchi dove devi essere magari un po' grezzo, cavernicolo, forzuto, o lavori dove devi leccare il culo al capo di turno o reggere lo stress.
Se uno non riesce in entrambi i casi non è colpa sua. Non esistono né meriti né colpe. Bisogna fare solo quello che si riesce a fare.
Se una persona non vuole farlo è la stessa cosa, uno deve vivere come cazzo gli pare.
Puro Vangelo. Parole sante
Vecchio 27-12-2021, 23:12   #16
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

E' andata così, non c'è nessun colpevole. Hai fatto ciò che potevi.

Non sono d'accordo con i discorsi del tipo "aspettavi di farti assumere e poi andavi in malattia". Non è così che deve funzionare, il lavoro è una cosa seria, anche se mi rendo conto che ognuno si arrangia come può.
Ringraziamenti da
cancellato21736 (27-12-2021)
Vecchio 27-12-2021, 23:14   #17
Esperto
L'avatar di gaucho
 

Credo di essere arrivato al limite dove lavoro, capisco come ci si sente. È un mondo di m
Vecchio 27-12-2021, 23:23   #18
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
E' andata così, non c'è nessun colpevole. Hai fatto ciò che potevi.

Non sono d'accordo con i discorsi del tipo "aspettavi di farti assumere e poi andavi in malattia". Non è così che deve funzionare, il lavoro è una cosa seria, anche se mi rendo conto che ognuno si arrangia come può.
Un mio conoscente operatore ecologico lo fa. Prova ogni giorno a fare raccolta porta a porta. Prima o poi la schiena ti abbandona.
Vecchio 27-12-2021, 23:28   #19
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Un mio conoscente operatore ecologico lo fa. Prova ogni giorno a fare raccolta porta a porta. Prima o poi la schiena ti abbandona.
Direi che è un esempio leggermente diverso da ciò che intendevo dire.
Vecchio 27-12-2021, 23:49   #20
Esperto
L'avatar di alien33
 

Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89 Visualizza il messaggio
Per due anni ho lavorato in un'azienda delle ferrovie dello stato come modesto impiegato.
Ogni giorno l'ansia aumentava, e l'ossessione che qualcosa sarebbe andato storto mi tenne sveglio per una settimana.
Il mio specialista mi diede un mese di malattia, poi un altro, e un terzo. Il mio contratto non fu rinnovato.
A volte mi chiedo se potevo evitare di darmi malato e quale fosse la percentuale di colpa da attribuire a me stesso.

Voi vi sentireste colpevoli al mio posto?
il tuo specialista, durante quei due anni di contratto, non ha mai provato a scoprire le cause di questa tua ansia? non avete mai affrontato insieme il tuo problema?
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