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26-12-2021, 17:52
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Per due anni ho lavorato in un'azienda delle ferrovie dello stato come modesto impiegato.
Ogni giorno l'ansia aumentava, e l'ossessione che qualcosa sarebbe andato storto mi tenne sveglio per una settimana.
Il mio specialista mi diede un mese di malattia, poi un altro, e un terzo. Il mio contratto non fu rinnovato.
A volte mi chiedo se potevo evitare di darmi malato e quale fosse la percentuale di colpa da attribuire a me stesso.
Voi vi sentireste colpevoli al mio posto?
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26-12-2021, 17:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Non si può razionalizzare l’ansia a posteriori. Io ho fatto una cosa simile alla tua, perché in quel momento non ero pronto e non conoscevo abbastanza i miei problemi.
Adesso non rifarei più quell’errore, secondo me dovresti lasciarti alle spalle quello che è stato e riprovare con qualcos’altro, cercando di resistere di più questa volta.
Se fossimo razionali non dovremmo mai lasciare un posto statale per quello che agli occhi della gente è un salto nel nulla…ti diranno che potevi aspettare il rinnovo per metterti in malattia, ma solo tu puoi sapere quanto stavi male. Se era insostenibile hai fatto l’unica cosa possibile
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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26-12-2021, 18:12
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
solo tu puoi sapere quanto stavi male. Se era insostenibile hai fatto l’unica cosa possibile
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Concordo
Anche se ci sono passato pure io e so quanto ci si sente in colpa; poi se ci si mettono pure gli altri a giudicare senza cognizione di causa diventa ancora peggio (come fanno sempre i miei genitori).
Ora devi solo cercare di dimenticare e lasciarti alle spalle ciò che è successo (anche se so quanto è difficile e che detta così sembra la solita frase fatta del cavolo).
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Ultima modifica di cancellato21736; 26-12-2021 a 18:15.
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26-12-2021, 18:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Grazie mille per il sostegno
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26-12-2021, 18:30
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#5
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Intermedio
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 218
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La salute viene prima di ogni cosa.
E sei tu a decidere della tua.
Se hai paura pensa solo che siamo esseri umani, non alberi che hanno radici, noi cambiamo e cresciamo in continuazione.
La vita è sopratutto cambiamento.
Cambia.
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26-12-2021, 19:08
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#6
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Intermedio
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: über Alles
Messaggi: 171
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Se ti chiedi quanto sei colpevole ti stai già autocondannando a priori, seguendo quest'ottica sei colpevole. Questo lo hai già in un certo senso deciso e speri solo che ti si venga smentita la paura di non essere stato abbastanza forte da reggere tutto.
Il punto, invece, è solo uno: stavi male e non potevi proseguire col lavoro. Quanto il lavoro (mansione, rapporto con i colleghi, rapporti con i superiori) ha inciso su questo tuo malessere? Quanto, invece, si trattano di problemi personali tuoi che si riversavano sul lavoro? Credo che le questioni a cui dedicarsi sarebbero più queste, magari affrontarli assieme al tuo specialista, piuttosto che chiederti se e quanto sei colpevole.
Ovviamente non avere più un'occupazione fa scattare meccanismi di sensi di colpa, inadeguatezza, anche perché l'ambiente lavorativo è via via sempre più agguerrito e aggressivo sia nel rapporto orizzontale tra colleghi, sia nel rapporto verticale con i datori di lavoro, sia nella ricerca stessa di un lavoro dignitoso. Per questo motivo ti invito a non metterla sul piano della colpa, lì è già deciso: se devi seguire l'ottica dell'ambiente che ci circonda non sei stato abbastanza. Ma le richieste sono così assurde che chi riesce a sentirsi davvero abbastanza nel proprio ambiente lavorativo? Se proprio, allora, quanto l'ambiente lavorativo è abbastanza per noi lavoratori?
Ora, nello specifico, non so appunto della tua storia personale, ma di sicuro alla base ci sono delle questioni da risolvere e se lasciare il lavoro è un primo passo per affrontarle e cercare di superarle, ben venga. Pensare a quanto tu sia colpevole cosa ti farebbe guadagnare? sarebbero energie spese inutilmente dietro pensieri che si avviterebbero solo su se stessi. Il punto è invece risolvere quel malessere che ti ha fatto vivere così male e puntare a stare meglio tu. Se il problema era il lavoro, meglio anzi che l'hai lasciato! Se il problema dipende da altro devi risolvere quello.
In bocca al lupo per tutto e auguri di buon natale, anche se ormai è passato.
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26-12-2021, 19:25
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 838
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La vita si prende cura della vita.. Forse era arrivato il momento di lasciare quel l'impiego. Il lavoro si ritrova la salute viene prima.
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26-12-2021, 19:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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Certo che ha influito, non ti hanno rinnovato ma almeno ti hanno dato 3 mesi di malattia prima di lasciarti a casa, ovviamente meglio non succedeva però capisci che è difficile fare lavorare uno che non dorme x settimane x colpa dell' ansia.
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26-12-2021, 19:33
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,255
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Anch'io ho a volte ho sensi di colpa per il fatto che nell'ultimo anno ho cambiato 5 lavori e non sono riuscito mai a rimanerci vuoi per ambiente di lavoro, distanza, tipo di lavoro ecc..In quest'anno ho provato più volte a fare lavori in cui non avevo esperienza, ad adattarmi, ma dopo un pò cominciavo a starci male li dentro, non dormivo la notte, mi svegliavo e vomitavo ecc..
E' un problema grosso per me questo, o ho avuto la sfiga di trovare tutti posti che non facevano per me oppure non so. A volte veramente mi sento perso e ho paura di non riuscire più a ripartire.
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26-12-2021, 19:43
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Certo che ha influito, non ti hanno rinnovato ma almeno ti hanno dato 3 mesi di malattia prima di lasciarti a casa, ovviamente meglio non succedeva però capisci che è difficile fare lavorare uno che non dorme x settimane x colpa dell' ansia.
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È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.
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26-12-2021, 20:47
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.
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E hai dei vantaggi con la certificazione di dep?
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26-12-2021, 22:49
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
È stato sfortunato perché stava ancora in prova quando ha avuto ansia e stress, se fossero sorte dopo l’assunzione penso che nel pubblico o nel semi-pubblico con una diagnosi dello psichiatra puoi tirare avanti un bel po’ in malattia.
Io me la tengo come carta finale, una volta che passerò indeterminato e dovessi trovarmi male, andrò dallo psichiatra a farmi diagnosticare una bella depressione maggiore e chi si è visto si è visto.
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È un ottimo modo di pensare. Questo ti fa onore
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26-12-2021, 22:50
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Quote:
Originariamente inviata da Leni Kollontaj
Se ti chiedi quanto sei colpevole ti stai già autocondannando a priori, seguendo quest'ottica sei colpevole. Questo lo hai già in un certo senso deciso e speri solo che ti si venga smentita la paura di non essere stato abbastanza forte da reggere tutto.
Il punto, invece, è solo uno: stavi male e non potevi proseguire col lavoro. Quanto il lavoro (mansione, rapporto con i colleghi, rapporti con i superiori) ha inciso su questo tuo malessere? Quanto, invece, si trattano di problemi personali tuoi che si riversavano sul lavoro? Credo che le questioni a cui dedicarsi sarebbero più queste, magari affrontarli assieme al tuo specialista, piuttosto che chiederti se e quanto sei colpevole.
Ovviamente non avere più un'occupazione fa scattare meccanismi di sensi di colpa, inadeguatezza, anche perché l'ambiente lavorativo è via via sempre più agguerrito e aggressivo sia nel rapporto orizzontale tra colleghi, sia nel rapporto verticale con i datori di lavoro, sia nella ricerca stessa di un lavoro dignitoso. Per questo motivo ti invito a non metterla sul piano della colpa, lì è già deciso: se devi seguire l'ottica dell'ambiente che ci circonda non sei stato abbastanza. Ma le richieste sono così assurde che chi riesce a sentirsi davvero abbastanza nel proprio ambiente lavorativo? Se proprio, allora, quanto l'ambiente lavorativo è abbastanza per noi lavoratori?
Ora, nello specifico, non so appunto della tua storia personale, ma di sicuro alla base ci sono delle questioni da risolvere e se lasciare il lavoro è un primo passo per affrontarle e cercare di superarle, ben venga. Pensare a quanto tu sia colpevole cosa ti farebbe guadagnare? sarebbero energie spese inutilmente dietro pensieri che si avviterebbero solo su se stessi. Il punto è invece risolvere quel malessere che ti ha fatto vivere così male e puntare a stare meglio tu. Se il problema era il lavoro, meglio anzi che l'hai lasciato! Se il problema dipende da altro devi risolvere quello.
In bocca al lupo per tutto e auguri di buon natale, anche se ormai è passato.
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Grazie infinite. Mi sei stato di aiuto. Un abbraccio
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27-12-2021, 19:00
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Il lavoro secondo me, soprattutto i lavori manuali, non sono per tutti.
Cioè secondo me veramente ci sono persone fatte per non lavorare in quanto non adatte a fare quei lavori pesanti e sporchi dove devi essere magari un po' grezzo, cavernicolo, forzuto, o lavori dove devi leccare il culo al capo di turno o reggere lo stress.
Se uno non riesce in entrambi i casi non è colpa sua. Non esistono né meriti né colpe. Bisogna fare solo quello che si riesce a fare.
Se una persona non vuole farlo è la stessa cosa, uno deve vivere come cazzo gli pare.
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27-12-2021, 23:01
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Il lavoro secondo me, soprattutto i lavori manuali, non sono per tutti.
Cioè secondo me veramente ci sono persone fatte per non lavorare in quanto non adatte a fare quei lavori pesanti e sporchi dove devi essere magari un po' grezzo, cavernicolo, forzuto, o lavori dove devi leccare il culo al capo di turno o reggere lo stress.
Se uno non riesce in entrambi i casi non è colpa sua. Non esistono né meriti né colpe. Bisogna fare solo quello che si riesce a fare.
Se una persona non vuole farlo è la stessa cosa, uno deve vivere come cazzo gli pare.
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Puro Vangelo. Parole sante
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27-12-2021, 23:12
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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E' andata così, non c'è nessun colpevole. Hai fatto ciò che potevi.
Non sono d'accordo con i discorsi del tipo "aspettavi di farti assumere e poi andavi in malattia". Non è così che deve funzionare, il lavoro è una cosa seria, anche se mi rendo conto che ognuno si arrangia come può.
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27-12-2021, 23:14
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,061
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Credo di essere arrivato al limite dove lavoro, capisco come ci si sente. È un mondo di m
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27-12-2021, 23:23
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
E' andata così, non c'è nessun colpevole. Hai fatto ciò che potevi.
Non sono d'accordo con i discorsi del tipo "aspettavi di farti assumere e poi andavi in malattia". Non è così che deve funzionare, il lavoro è una cosa seria, anche se mi rendo conto che ognuno si arrangia come può.
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Un mio conoscente operatore ecologico lo fa. Prova ogni giorno a fare raccolta porta a porta. Prima o poi la schiena ti abbandona.
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27-12-2021, 23:28
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Un mio conoscente operatore ecologico lo fa. Prova ogni giorno a fare raccolta porta a porta. Prima o poi la schiena ti abbandona.
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Direi che è un esempio leggermente diverso da ciò che intendevo dire.
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27-12-2021, 23:49
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: gardaland
Messaggi: 1,440
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Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89
Per due anni ho lavorato in un'azienda delle ferrovie dello stato come modesto impiegato.
Ogni giorno l'ansia aumentava, e l'ossessione che qualcosa sarebbe andato storto mi tenne sveglio per una settimana.
Il mio specialista mi diede un mese di malattia, poi un altro, e un terzo. Il mio contratto non fu rinnovato.
A volte mi chiedo se potevo evitare di darmi malato e quale fosse la percentuale di colpa da attribuire a me stesso.
Voi vi sentireste colpevoli al mio posto?
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il tuo specialista, durante quei due anni di contratto, non ha mai provato a scoprire le cause di questa tua ansia? non avete mai affrontato insieme il tuo problema?
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