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Vecchio 01-11-2018, 08:20   #1
Esperto
 

Se c'è una cosa che salverei della razza umana questa è senza dubbio l'arte in tutte le sue rappresentazioni. Essa si macchia però di un peccato originale ossia di rendere la società sopportabile.
Ma senza divagare vorrei sapere per ogni campo quali sono le preferenze di ciascuno e perché, dunque comincio io anche se è un impresa ardua e ogni giorno potrei cambiare idea su ogni scelta.

Film preferito e perché : Il pianeta verde, una commedia ecologica
fantascientifica ma anche no per quello che ne
sappiamo, propone una riflessione semiseria
sulla nevrosi collettiva del nostro tempo.
Film passato in sordina, forse neanche proiettato
nelle sale italiane, forse l'unica pellicola che riesce a
farmi sperare in risvolti positivi per la nostra specie.

Serie tv preferita e perché : Utopia, la soluzione finale al problema
sovrappopolazione.
Serve aggiungere altro?


Musica preferita e perché: Questa per me è la più difficile, l'oceano di band
anglofone che hanno segnato la mia vita sono
troppe e variegate in tantissimi generi. Pertanto
non voto nessuna di queste ma scelgo De André
perché di uomini così straordinari ne sono nati
davvero pochi.

Libro preferito e perché: Bukowski è il mio scrittore preferito per vari
motivi, il principale probabilmente è lo stile di
scrittura schietto e diretto, pillole di saggezza
tagliente con contorno di sarcasmo.
I suoi racconti sono pezzi di vita vissuta,
ubriacone che scrive per vivere e/o vive per scrivere.
Quest' uomo riesce a non farmi sentire solo al mondo
ogni volta che lo leggo ed è l'unico a riuscirci.
"Panino al prosciutto" parte dalla sua infanzia fino all'
età adulta, ed è quello a cui sono più affezionato.

Pittore preferito e perché: Van Gogh, la sua triste storia, il classico esempio di
genio incompreso preso per il culo da tutti.
Mentre gli altri pittori del tempo cercavano
soggetti simbolici lui fece l'opposto sostenendo
l'importanza di un contatto diretto con la realtà
circostante.
"Notte Stellata", la prima veduta notturna della
storia dell'arte che dire?!

Per quanto riguarda danza, scultura e architettura sono troppo ignorante in materia per parlarne con cognizione di causa quindi lascio a voi l'arduo compito di parlarne. Mi limito a citare Michelangelo per le opere mastodontiche che ha compiuto.

Ultima modifica di bukowskiii; 01-11-2018 a 08:23.
Vecchio 01-11-2018, 08:22   #2
Banned
 

Van Gogh <3
Per il resto sono ignorante.
Vecchio 01-11-2018, 11:04   #3
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

"Essa si macchia però di un peccato originale ossia di rendere la società sopportabile"

Il peccato originale dell'arte è di essere umana, troppo umana, pensare che dietro a un'opera si nasconde la mano dell'uomo sporca l'opera stessa e la rende impura


Film: Repulsion di Polanski

Serie tv: The Prisoner

Musica: i Velvet Underground, in particolare il secondo album

Libro: Così parlò Zarathustra di Nietzsche

Pittore: Mathias Grunewald, tedesco attivo a inizio Cinquecento

Danza: /

Scultura: Jean Arp

Architettura: Leon Battista Alberti
Vecchio 01-11-2018, 12:35   #4
Banned
 

film: Love di Gaspar Noè

serie tv: Vikings

musica: Folkstone

libro: L'ombra del vento di Zafon (e tutti quelli di A. Christie)

pittore: E. Munch

Scultura: /

Architettura: Stile gotico

Ultima modifica di Hazel Grace; 01-11-2018 a 12:38.
Vecchio 01-11-2018, 13:01   #5
Banned
 

Film preferito :Non è un paese per vecchi. Introspettiva psicologica dilaniante, amo i personaggi.

Serie tv preferita: Medium. Serie datata ma la protagonista è eccezionale.

Musica preferita: di tutto.

Libro preferito: non mi piace leggere

Pittura: Edward Hopper

Architettura: Chiese e Cattedrali

Ultima modifica di BbFenix; 01-11-2018 a 13:15.
Vecchio 01-11-2018, 13:26   #6
Banned
 

Pittore: Magritte

Film, Serie Tv: /

Libro: Il Signore degli Anelli

Musica: Tchaikovsky

Scultura: /

Architettura: /

Danza: /
Vecchio 01-11-2018, 18:31   #7
XuX
Intermedio
L'avatar di XuX
 

Donna me prega, – per ch’eo voglio dire
d’un accidente – che sovente – è fero
ed è sì altero – ch’è chiamato amore:
sì chi lo nega – possa ’l ver sentire!
Ed a presente – conoscente – chero,
perch’io no spero – ch’om di basso core
a tal ragione porti canoscenza:
ché senza – natural dimostramento
non ho talento – di voler provare
là dove posa, e chi lo fa creare,
e qual sia sua vertute e sua potenza,
l’essenza – poi e ciascun suo movimento,
e ’l piacimento – che ’l fa dire amare,
e s’omo per veder lo pò mostrare.

In quella parte – dove sta memora
prende suo stato, – sì formato, – come
diaffan da lume, – d’una scuritate
la qual da Marte – vène, e fa demora;
elli è creato – ed ha sensato – nome,
d’alma costume – e di cor volontate.
Vèn da veduta forma che s’intende,
che prende – nel possibile intelletto,
come in subietto, – loco e dimoranza.
In quella parte mai non ha possanza
perché da qualitate non descende:
resplende – in sé perpetüal effetto;
non ha diletto – ma consideranza;
sì che non pote largir simiglianza.

Non è vertute, – ma da quella vène
ch’è perfezione – (ché si pone – tale),
non razionale, – ma che sente, dico;
for di salute – giudicar mantene,
ch la ’ntenzione – per ragione – vale:
discerne male – in cui è vizio amico.
Di sua potenza segue spesso morte,
se forte – la vertù fosse impedita,
la quale aita – la contraria via:
non perché oppost’ a naturale sia;
ma quanto che da buon perfetto tort’è
per sorte, – non pò dire om ch’aggia vita,
ché stabilita – non ha segnoria.
A simil pò valer quand’om l’oblia.

L’essere è quando – lo voler è tanto
ch’oltra misura – di natura – torna,
poi non s’adorna – di riposo mai.
Move, cangiando – color, riso in pianto,
e la figura – con paura – storna;
poco soggiorna; – ancor di lui vedrai
che ’n gente di valor lo più si trova.
La nova – qualità move sospiri,
e vol ch’om miri – ’n non formato loco,
destandos’ ira la qual manda foco
(imaginar nol pote om che nol prova),
né mova – già però ch’a lui si tiri,
e non si giri – per trovarvi gioco:
né cert’ ha mente gran saver né poco.

De simil tragge – complessione sguardo
che fa parere – lo piacere – certo:
non pò coverto – star, quand’ è sì giunto.
Non già selvagge – le bieltà son dardo,
ché tal volere – per temere – è sperto:
consiegue merto – spirito ch’è punto.
E non si pò conoscer per lo viso:
compriso – bianco in tale obietto cade;
e, chi ben aude, – forma non si vede:
dunqu’ elli meno, che da lei procede.
For di colore, d’essere diviso,
assiso – ’n mezzo scuro, luce rade.
For d’ogne fraude – dico, degno in fede,
che solo di costui nasce mercede.

Tu puoi sicuramente gir, canzone,
là ’ve ti piace, ch’io t’ho sì adornata
ch’assai laudata – sarà tua ragione
da le persone – c’hanno intendimento:
di star con l’altre tu non hai talento.
Vecchio 01-11-2018, 18:35   #8
XuX
Intermedio
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https://youtu.be/pAI4-9yc6kA
Vecchio 01-11-2018, 19:10   #9
XuX
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
Il peccato originale dell'arte è di essere umana, troppo umana, pensare che dietro a un'opera si nasconde la mano dell'uomo sporca l'opera stessa e la rende impura
Creare un’opera e una volta fatta riconoscere che è brutta è una delle tragedie dell’anima. È tanto più grande se si riconosce che quell’opera è la migliore che si poteva fare. Ma nel mettersi a scrivere un’opera, sapere in anticipo che essa finirà per essere imperfetta e sbagliata; mentre la si sta scrivendo vedere che è imperfetta e sbagliata - è il massimo della tortura e dell’umiliazione dello spirito.
[...]
Nessuno ha il dono divino di scrivere, o la fortuna di avere scritto, un’opera d’arte con le caratteristiche per essere grande e la giusta perfezione per essere sublime. Ciò che non può partire di getto subisce le irregolarità nel nostro spirito. [...] Non c’è possibilità di raggiungere la Perfezione se non si è Dio. Il nostro maggior sforzo dura tempo; tempo che dura attraverso diversi nostri stati d’animo, e ogni stato d’animo, dato che non è uno qualunque, perturba con la sua personalità l’individualità dell’opera. Quando scriviamo, abbiamo solo la certezza di scrivere male; l’unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
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