Io invece sono qualcuno per dire la mia, e sono anche modesto :lol:
La mia età non è importante, il mio nome nimmanco.
Sono nato in una bellissima cittadina alla quale è stato rubato il ruolo di capitale ingiustament (primo trauma infantile).
Da piccolo ero indubbiamente estroversone, organizzavo feste a casa invitando tutto l'asilo (dal quale una volta sono anche scappato), ma già li, non so perchè finivo sempre per rovinare tutto bisticciando con qualcuno (di solito i miei).
Fino alle elementari tutto bene, ero spigliato, ma a causa del male (la donna) iniziai ad isolarmi dai compagni che giocavano a pallone per broccolare, addirittura l'ultimo giorno di scuola mi fidanzai con una e le diedi un bacio sulla guancia... ovviamente poi non la vedetti più, oibò.
Alle medie, iniziano i doposcuola, ed iniziano i primi problemi col mangiare, provo disagio a bere in pubblico, ma al momento mi dico... sticaxxi!
Sicchè si arriva alle superiori, dove c'è il periodo più critico.
In seconda inspiegabilmente vengo bullato, deriso... anzi no, che inspiegabilmente, ero babbo, vestivo in maniera inappropriata ed ero pettinato come uno degli anni 20, avevo anche i baffi che crescevano (la barba non mi è mai cresciuta, forse x ripicca) e non conoscendone l'esistenza mai me li tagliai.
Inutile dire che dalle medie alle superiori le girl sono sparite dalla mia vita, ormai il danno l'avevano fatto cmq (le kattive), e poi mi sono trovato poi una scuola superiore senza girl!
Cmq, durante e prima l'anno bullato, tutti i miei compagni ed i miei coetanei, avevano iniziato a bazzicare le discoteche (si quelle zarre che odia muttley), la domenica pomeriggio, ma non xchè very amanti della nobile unz music, ma x cuccare
nonostante avessi il mio unico "amico" estroversone (ke sfiga) e nonostante tutti gli inviti, non ci andatti mai
anzi si, una volta ci provatti, ma rimasi tutto il tempo fermo, imbarazzato a guardare, strateso, sensazione bruttissima
litigai poi anche con il mio unico amico e rimanetti solo
tra l'altro in quel periodo (o forse prima, chissene fout) andavo in skate (quando non era ancora una moda da rappettari imbrattamuri col pipino corto eh?), avevo un compagno di strada e mi divertivo molto, e come ogni cosa, la competizione era forte in me, ero quasi riuscito a farmi sponsorizzare, passavo ore e ore ad allenarmi (e addio topeeee)
poi il mio unico amico di quel periodo si trasferì e perdemmo x sempre i contatti (peccato con lui mi trovavo davvero bene)
cmq in terza superiore la musica cambiò, iniziai a fare arti marziani e sport da abbattimento, iniziai a cambiare look, iniziai a far brutto insomma
mi allenavo nell'ora di ginnastica con un karateca, e nell'intervallo ero abituè esibirmi nella rottura di banchi e sedie in disuso (sedie con le mani, banchi con le gambe), e chissà come mai, nessuno osò più fare battute, sfottere o far cariconi 8)
cmq magia delle magie, dal nulla in pochissimi mesi di allenamentos, mi spuntò il guscio, tanto che il mio stesso istruttore esclamò "sta coppola di minkia!"
cmq ciò non cambiò il mio modo di fare, ero sempre uno da pochi amici, anzi uno solo x volta, mi isolavo, e litigavo con tutta la classe e i professori (cmq avevo ragione io, eh)
il vero terrore poi x me son sempre state le interrogazioni in piedi davanti a tutti, e il peggio del peggio, scrivere alla lavagna, che orrore!
cmq, forte dei nuovi poteri acquisiti e del nuovo look
iniziai anche io a bazzicare le disco, in ritardo di qualche anno
con un amigos che mi avevano presentato, anche lui semi residuato di guerra che non aveva abbandonato il mondo dell'unz come gli altri che erano invece cresciuti
bè non entro nel dettaglio, ma si estroveggiò di brutto
senza bombe, tutto naturale
poco alla volta
all'inizio non riuscivo manco a respirare, poi iniziai ad andare in mezzo alla pista nascosto dalla folla, poi iniziai a muovere qualche muscolo
e dopo tanto, quando inizia ad ambientarmi, iniziai anche io a fare quello che si fa in quei posti
da very fobic, ogni santa volta era uguale, anche se il posto era lo stesso, mi ci voleva una marea di tempo x ambientarmi e provarci, ma alla fine (nel senso mentre abbassavano le saracinesche) ce la facevo
non importava quanto avessi cuccato la volta prima, la mia autostima non so perchè ma si resettava ad ogni domenica (la natura very fobic che si ribella)
era un gioco, nessun sentimento, una cosa incredibilmente estroversa, che pure gli estroversi fan fatica a fare, eppure complice la musica che amavo (ai tempi era diversa da ora!), complice il fatto che sono uno a cui piaciono le gare... puff, riuscivo a fare cose incredibili
se vogliamo stupide e inutili, xchè cmq non provavo nulla, però non rinnego quel periodo di tanti anni fa, mi ha dato un po' di bei ricordi ed emozioni
nel frattempo cmq, non credete, coltivavo lo stesso le mie fobie!
andai a fare la prima vacanza very estrovery a rimini (il male, e pensare che qui è pieno di romagnoli!) e non vi dico in che bolge mi cacciavo
ma li incacppai presto nella paura di magnà, pur davanti i miei stessi compagni estroversoni (che un po' mi sgamarono)
cmq, gli anni passarono, smisi di frequentare certi posti, volevo una cosa seria ma non la trovavo, mi deprimevo, mi chiudevo, rifiuatavo le uscite
mitica la sera in cui riuscii a litigare con i miei unici 4 amici ed esser solo dal giorno dopo 8)
cercando cercando ebbì cmq la fortuna (dopo immani sforzi) di trovare quello che cervavo, e così potetti chiudermi a riccio (non toro), ma ci fù un ripensamento, diamo così e quando tornai solo (avevo ovviamente abolito gli amici nel frattempo) ero ancora più very
ormai i pasti fuori li saltavo alla grande, ero timido ed impacciato regredito allo stato larvale
e venne internet
i primi mali (le chat), c6, odigo, icq, ecc...
cercavo ciò che non esisteva, però mi impegnavo molto
così quasi con 1 girl a settimana riuscivo ad uscire
il risultato era sempre lo stesso, inspiegabilmonte non ci si sentiva più dopo
(l'aspetto fisico è importante, cit.)
non so con quante sono uscito, so sole che man mano, dopo ogni delusione, alzavo sempre la selezione ,aggiungevo nuovi requisiti, riducendo il numero di uscite sempre di più
questo anche xchè a me non divertiva x niente fare ste cose, mi sentivo un mendicante, e cmq mi creava talmente ansia che non dormivo mai la notte prima (e quindi occhiaie a manetta) e stavo male proprio fisicamente, una volta sboccai prima di uscire, una volta mentre ero x strada... insomma, se avete visto l'inizio di "salvate il soldato fobicayan" sapete come mi sentivo)
cmq cambiando habitat, passando dalla scuola al lavoro, ebbi modo di isolarmi ancor di più (modestamente), andando a casa sempre x pranzo, isolandomi dai colleghi (chiaccherandoci solo a piccole dosi, tanto x farmi definire brillante ma che se la mena)
il very fobic stava maturando sempre più in me (rimudestament)
provai ancora ad uscire la sera, ma non ero mai sereno, vedevo solo le cattive coppie, non mi divertivo più, e poi cmq non potevo mai andare in posti tipo pub, pizzerie, ed il colpo di grazia lo ricevetti con la moda dei fottuti aperitivi, bleah
cmq poi il lavoro prese una piega positiva, ma al tempo stesso si trasformò in un lavoro un po' troppo serio, con riunioni ai vertici, con gente potente che ti mette in soggezione solo respirando, aggiungiamoci che vedevo anche tutti i loro anelli nuziali e li invidiavo un mondo (eh si, x fortuna c'è ancora qualcuno che crede ancora in certi valori, tiè anarchigiova)
quindi anche li, pace e stress e paura al lavoro, col quale ormai devo convivere, cercando di saltare pranzi, compleanni, orgie
cmq, con l'avvento di internet provavi a vedere le compagnie virtuali
le famose comunità
ecco, l'inizio non filò molto liscio, purtroppo il mio carattere e la mia iperattività mi mette sempre in mostra e quindi possono nascere spiacevoli dissapori quando qualche comunist si arrabbia se gli critichi il Cè
cmq, dopo aver distrutto un po' di comunità, dopo aver creato eserciti di gente dal comportamento discutibile quanto il mio, decisi di ritirarmi in pace come in rambo 3
poi iniziai una attività extralavorativa x mettermi alla prova e x fare il figo e anche li quando finì sul virtuale ebbi qualche piccolo scontro con dei sovversivi
cmq sia, la nuova attività mi ha dato soddisfazioni ed insieme al lavoro farebbe, in teoria, di me un vincente (i complimenti fioccano che l'è un piacer)
tuttavia, nulla mi gratifica, perchè sento che mi manca qualcosa
inutile dire cosa
ho trovato sicuramente più volte buone persone sulla mia strada
ma se sono ancora a spasso, è perchè non ho trovato ciò che mi completa al 100%
consapevole che non guarisce le mie fobie, ma che le migliora sicuramente (già sperimentato)
fatto sta che alla fine, per non soffrire si diventa insesibili, purtroppo anche ai sentimenti positivi
sono pochissime le volte che mi emoziono davvero e l'unica emozione che vorrei eliminare, la paura, invece è quella che rimane
il cinismo aumenta di giorno in giorno, un tempo nei film odiavo i cattivi, adesso al cinema quando questi uccidono faccio suonare la tromba da stadio e applaudo (o applaudisco? bà, chissenefout)
insomma, allo stato attuale, aspetto fisico, timidezza, mi sa che sono l'ultimo dei miei problemi, ci vuole un bel phon per sciogliere il cuore di ghiaccio
ma almeno riuscissi ad essere un cattivo a tutti gli effetti, invece nau, una perfetta mente diabolica, con un corpo allenato x fare male, bloccato da qualcosa che non è certo la coscienza, ma solo la paura, insomma, il peggio del peggio, disprezzabile dai buoni ma non degno di entrare tra i cattivi
cmq a parte cotal precisazioni un po' truci e malinconiche (è un trucco x cuccare quelle a cui piace il ragasso un po' stronso)
codello che volevo dire con sto papirone, è un messaggio controccorente di quello dei 2 estroversoni ludovico e matematico
non voglio disquisire qui se è stato l'aspetto fisico, il carattere o il fatto che non so volare, a non farmi trovare la girl della mia vita
quello che voglio dire è che, non si può sfuggire alla propria natura, soprattutto quando si è consolidata dopo anni ed anni, fa parte di te
io ho sempre avuto qualcosa che non andava, anche quando ero in mezzo ad una pista di tunzettari
certo, non posso vantarmi di essere un purosangue come alcuni nobili fobici di qui, ma come il diacono Frost in blade, posso lo stesso far brutto
alla fine per tutta la mia vita ho sempre pensato di esser diverso, che tutto quello che facessi non andasse mai bene, che fosse imperfetto, diverso dagli altri, sporco (il famoso fenomeno dell'autorazzismo)
poi crescendo magari questa sensazione è un po' cambiata, ma son sempre rimasto diverso, diversificandomi dagli altri nei comportamenti e nel pensiero, ma non x una questione snobbista comunista da discorsi sull'italiano medio, ma proprio xchè non so, così è
ho anche sviluppato fobie diverse e particolari, che pochi fobici hanno, e che soprattutto pochi capiscono, tanto che la battutina riesco a beccarmela spesso anche ai raduni
insomma, mi son sempre percepito diverso, poi magari sono come i comuni mortali, però la percezione di una vita non si cambia
e tornando alle paure
quando sono arrivato qui, sono rimasto stupito come molti di vedere altra gente con problemi simili ai miei
inizialmente pensavo anche di cambiare... ma poi...
perchè?
a me non piace il mondo degli estroversoni
lo trovo ostile, duro, pericoloso e freddo
a me non piace dar confidanza a tutti, voglio scegliere io con chi parlare e chi vedere
ho visto che con gente timida riesco a sentirmi abbastanza a mio agio
ho provato i medicinali come tampone x le paure immediate e grosse
sto analizzando la mente x capire che strumenti potrebbero funzionare con me, ma fino a che non avrò le idee chiare, non mi affiderò a nessun estraneo, perchè bisogna crederci ed avere fiducia, e io non ne ho, io sono diffidente verso chi mi aiuta x soldi (e soprattutto so che non tutto funziona x tutti)
ma soprattutto, voglio guarire?
o preferisco sopravvivere come faccio ora, evitando l'evitabile e soffrendo quando capitano certe cose?
bò, sinceramente non so
qui o in un altro posto online posso passare il mio tempo libero, che cmq x ora non è che sia poi così tanto
posso interagire con gente, tanto da appagare il mio pacco umano preconfigurato sistema neurale che necessità di continui input e (soprattutto, visto quanto scrivo) output
ma farlo qui o nella vita reale che cambia?
qui almeno non provo ansia, e in teoria, a meno che non esploda il pc, non corro pericolo alcuno
trovo il mondo esterno spesso troppo aggressivo x i miei gusti, a volte flemmatico, non amo far code, sono insofferente su certe cose e poco tollerante (basta uno al cinema che mi muova la poltrona x innervosirmi)
ho trovato invece il mio quasi equilibrio tra fobie e normalità
non sarò mai un normalone, non credo, non mi ci vedo davanti ad un camino a raccontare barzellette ai normaloni con un bicchiere di vino in mano
forse un giorno impazzirò, forse mi sveglierò un giorno e scoprirò di essere estinto (cit.)
ma ho fatto la mia scelta e sto vivendo come dico io
quando ho da fare una riunione sto male? si, e mi spiace provare certe sensazioni, ma forse il prezzo da pagare x liberarsene è troppo alto e lungo
e anche il crearsi un proprio equilibrio (fobiclandia) può essere una soluzione
tanto non esiste una società perfetta, quindi anche la mia non lo sarà, purtroppo i mutamenti sono inevitabili, gli scontri, gli attriti, le quieti dopo le tempeste, le nozze di fichi secchi (cit.)
ma this is my world, e come un virus, finchè non avrò esaurito tutte le risorse, non mi sposterò alla ricerca di un posto migliore (ricit.)
mi piacerebbe trovare il mio mondo definitovo, così come anche la mia dolce metà, ma chissà se sono ancora in tempo, se non mi son già richiuso e congelato
fobici si nasce, non si diventa
anche se vi sembra di esserlo diventati dopo, come successo a me, non è vero, avevate già dentro di voi i geni pacco, ed è stato l'ambiente a farli maturare prima o dopo
ma dopo che una falena è uscita dal bozzolo, non può più tornavici