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Vecchio 17-09-2008, 14:31   #21
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Originariamente inviata da plrss60880
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Originariamente inviata da Monet
La mia è una piccola parentesi.
Internet non è affatto facile per conoscere le donne. Tu devi essere piuttosto abile come comunicatore oltre che bello come presenza (xè di solito una foto te la chiedono). Il fulcro della seduzione in internet è la comunicazione verbale. Per me per esempio non è affatto facile perchè non ho molto da dire anzi ho pochissimo e per di piu non possiedo nemmeno quel normale savoir faire nel parlare con le ragazze che alla mia età ormai dovrebbe essere un bagaglio consolidato. Io a questo punto mi chiedo se io non debba ammettere che non desidero veramente comunicare con il prossimo. Perchè altrimenti il desiderio dovrebbe portarmi a comunicare di più, a lanciarmi in chiacchierate.
Forse anche tu hai una immagine di te stesso come persona socievole ma in realtà sei un asociale. E magari prenderne coscienza ci aiuterà a vivere serenamente, in modo diverso ma serenamente.
Scusami ma io non sono per niente d'accordo. Nel senso che,per quanto mi riguarda, non mi considero affatto un asociale. E ho tantissima voglia di comunicare. Il mio problema é nello stare insieme a piú persone. Il motivo esatto di questa fobia non lo conosco.

Comunque, per il resto, io ho tantissima voglia di vivere, benché sia stata repressa da sempre dalle mie fobie. E tanta di frequentare altre persone. Non conosco bene la tua situazione, ma dai l'idea di una persona che, come te stesso dici, non prova grande interesse nel comunicare con gli altri. Se poi il tuo sia caso di asocialitá, non lo so dire.

Sai una cosa? penso di aver capito perchè te dici che la vita è un inferno...

Te sembreresti un "estroversone"(come dice calimero, un utente del forum) bloccato dalla fobia, mentre io(e molte altre persone nel forum, mi pare) ad esempio sono abbastanza solitario, nel senso che mi piace stare con la gente ma ogni tanto sono contento se sto un pò da solo in santa pace, e avere forti timidezze e/o ansie è sì limitante, ma non è una "gabbia" come lo è nel tuo caso...
Vecchio 17-09-2008, 14:36   #22
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

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Originariamente inviata da JohnReds2
Sai una cosa? penso di aver capito perchè te dici che la vita è un inferno...

Te sembreresti un "estroversone"(come dice calimero, un utente del forum) bloccato dalla fobia, mentre io(e molte altre persone nel forum, mi pare) ad esempio sono abbastanza solitario, nel senso che mi piace stare con la gente ma ogni tanto sono contento se sto un pò da solo in santa pace, e avere forti timidezze e/o ansie è sì limitante, ma non è una "gabbia" come lo è nel tuo caso...
Si grazie. Penso proprio tu abbia ragione, almeno in parte. Io non voglio starmene da solo. Ma sono costretto a farlo. Dalle mie paure. Dal mio schema mentale maledetto.
Vecchio 17-09-2008, 16:30   #23
Esperto
L'avatar di animaSola
 

..
Vecchio 17-09-2008, 17:06   #24
Principiante
L'avatar di karamchand
 

Se la tua frase principale per descriverti è: "inferno dentro"
secondo la mia esperienza la patologia assomiglia molto alla Depressione con compromissione della personalita' abbastanza evidente,
dato che nel descrivere la tua lunga storia di dolore non sai piu' darti una definizione chiara del tuo io del passato(con tua moglie)e del tuo io del presente.
Che cosa vuoi che cosa vuoi essere oavresti voluto essere si confondono,si mescolano nel tuo racconto.

L'efexor è un buon farmaco SNRI che in realta agisce prima di molti altri tipi di antidepressivi e dovresti sentirne l'effetto prima di un mese a seconda della dose con cui vuole salire il tuo psichiatra,(lo sto' prendendo anch'io)
probabilmente te lo ha dato proprio per agire alla svelta a causa del tuo lungo percorso che ti ha portato "solo"purtroppo o perfortuna a 32 anni da uno psichiatra.
La questione delle donne ha sollevato anche in me' qualche dubbio,anche in internet non è semplice...ma casi specifici di depressi si sono comportati allo stesso modo o peggio.
Se non lo conosci mi permetto di sugerirti il testo:storie di ordinaria resurrezione e non di Serena Zoli che trovi in IBS.
Certo che non sara' mai una scusa,lo aggiungo come postilla,avere tradito perche' si era malati ..allora cosa dire di quei tanti che pur avendo la tentazione si frenano e magari soffrono ancora di piu'(sesso,pseudorelazioni=sfogo)sarebbe un giustificarti e questo non sarebbe nella mia indole.

P.s. l'efexor è dato anche a chi presenta comorbidita' con evitamento fobico e fobia sociale.
Vecchio 17-09-2008, 17:43   #25
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

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Originariamente inviata da karamchand
Se la tua frase principale per descriverti è: "inferno dentro"
Interessante. Lo psichiatra mi ha prescritto 75mg, e ho preso la medicina da circa una settimana.
Voglio precisare peró che a 20 anni sono stato per la prima volta da uno psicologo. E ci sono andato per circa due anni, praticamente una volta a settimana. Si trattava di psicoterapia classica, e devo dire che nel corso del tempo sono successe alcune cose. Dallo stare peggio, molto peggio, fino a sentirmi un po meglio. Tuttavia, dopo due anni, l'unico motivo che mi ha portato a stare bene, e cambiare (almeno in modo pratico, cioe riprendendo gli studi e andando a convivere con una donna) sono convinto sia dovuto al caso. Una vera svolta psicologica non c'é mai stata.
Io dico cosi perche, alla fine, in tutti questi anni, io, dentro di me, ho sempre sentito che il mi overo IO non fosse mai riuscito a venire fuori. Che tutti i miei sogni, i miei desideri, il modo in cui vorrei essere, sia sempre rimasto bloccato, represso, dalle mie paure.
Vecchio 18-09-2008, 14:06   #26
Intermedio
L'avatar di caffeineaddicted
 

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Originariamente inviata da plrss60880
Comunque, se lo psicofarmaco veramente dovesse funzionare, sarebbe sicuramente la strada da perseguire. Ovviamente é una questione individuale. Magari funziona per me e non per te, o viceversa. Ma forse anche tu potresti orientarti sul provare qualche tipo di psicofarmaco.
….mmm, sono piuttosto riluttante a fare uso di psicofarmaci, non ho mai preso nemmeno un semplice ansiolitico, sebbene l’entità dei miei attacchi d’ansia spesso lo richiedeva e lo richiede. Una delle tante cose che mi spaventano, per esempio, è che ho una tendenza spiccata a sviluppare dipendenze ( cibo, droghe, persone, animali, abitudini) e a trovare conforto nelle soluzioni semplici e in qualsiasi fonte di benessere momentaneo, che poi mi distoglie dalla percezione della reale entità del mio disagio, dandomi l’illusione momentanea di stare bene.
Ovviamente questo è un discorso molto soggettivo, perché poi in generale sono convinta della potenziale validità di una terapia farmacologia, che sia però sempre opportunamente valutata da uno psichiatra (e mi sembra il tuo caso), nonché associata ad una buona terapia di supporto psicologico.
Però alla base ci vuole la predisposizione e la volontà di lavorare duramente e seriamente su se stessi, e il tutto non può e non deve ridursi ad un semplice delegare all’una o all’altra la risoluzione del problema.
A tale proposito mi lascia perplessa la tua storia: sarai stato sfortunato, ok, ma come è possibile che ogni volta non riesci a fidarti del terapista?
Comunque, se posso darti un consiglio, non licenziarti (se non lo hai già fatto), magari intensifica le sedute con lo psichiatra, ma, se ce la fai, continua a fare quello che stai facendo. Sono sempre più convinta che bisogna "starci dentro” davvero, per comprendere e debellare certi meccanismi e per metterne poi in pratica le eventuali soluzioni.
In bocca al lupo per tutto!
Vecchio 18-09-2008, 14:48   #27
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

Quote:
Originariamente inviata da caffeineaddicted
….mmm, sono piuttosto riluttante a fare uso di psicofarmaci, non ho mai preso nemmeno un semplice ansiolitico, sebbene l’entità dei miei attacchi d’ansia spesso lo richiedeva e lo richiede. Una delle tante cose che mi spaventano, per esempio, è che ho una tendenza spiccata a sviluppare dipendenze ( cibo, droghe, persone, animali, abitudini) e a trovare conforto nelle soluzioni semplici e in qualsiasi fonte di benessere momentaneo, che poi mi distoglie dalla percezione della reale entità del mio disagio, dandomi l’illusione momentanea di stare bene.
Ovviamente questo è un discorso molto soggettivo, perché poi in generale sono convinta della potenziale validità di una terapia farmacologia, che sia però sempre opportunamente valutata da uno psichiatra (e mi sembra il tuo caso), nonché associata ad una buona terapia di supporto psicologico.
Però alla base ci vuole la predisposizione e la volontà di lavorare duramente e seriamente su se stessi, e il tutto non può e non deve ridursi ad un semplice delegare all’una o all’altra la risoluzione del problema.
A tale proposito mi lascia perplessa la tua storia: sarai stato sfortunato, ok, ma come è possibile che ogni volta non riesci a fidarti del terapista?
Comunque, se posso darti un consiglio, non licenziarti (se non lo hai già fatto), magari intensifica le sedute con lo psichiatra, ma, se ce la fai, continua a fare quello che stai facendo. Sono sempre più convinta che bisogna "starci dentro” davvero, per comprendere e debellare certi meccanismi e per metterne poi in pratica le eventuali soluzioni.
In bocca al lupo per tutto!
Mah. Di base, ho una forte convinzione tutta mia di avere capacitá al di sopra della media, che a volte (purtroppo) vengono confermate dai fatti. E, oltretutto, ho sempre guardato al mio prossimo come una persona in genere meno dotata di me. Ma attenzione che questa sensazione me la tengo nella maggior parte dei casi tutta per me.
Per cui, incontrando uno psicologo, mi succedeva spesso di pensare che la persona non era all'alteza della situazione. E in fondo non credo fosse ilo caso di continuare, giacché on avrei potuto ottenere benefici da una persona che fosse meno dotata di me e non fosse in grado di capire veramente le mie problematiche.
Vecchio 18-09-2008, 15:26   #28
Esperto
L'avatar di inadatto
 

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Originariamente inviata da plrss60880

Ma secondo te, e secondo tutti gli altri esperti o non: la mia é fobia sociale? O come la definireste? mi sbaglieró, ma credo la prendiate alla leggera, la mia situazione. Ma vi assicuro che la mia vita é un inferno.
Non è che prendiamo alla leggera la tua situazione, io non mi permetterei mai perchè solo tu sai davvero quanto sia l'ansia, l'angoscia , la sofferenza...ne si possono dall'esterno fare classifiche di chi soffra meno o più e sarebbe pure ridicolo

è solo che qui ci sono persone che quello che tu hai fatto e vissuto in questi anni come esperienze e come risultati non riusciranno a farle forse nemmeno in 3 vite...
Vecchio 18-09-2008, 17:18   #29
Intermedio
L'avatar di rivox
 

mah che dire? leggendi il tuo post sembri simile a me (e molti altri qui dentro).
a parte il tradimento,che non concepisco per il semplice fatto che se amo una donna non ne desidero un'altra,altrimenti la lascio...ho vissuto le tue stesse situazioni.

amo alla follia la vita,la gente,il casino e per molto tempo ho vissuto l'opposto.

a me hanno aiutato molto i farmaci,c'è poco da dire su questo... 8)
e continuo a prenderli volente o nolente...la sola forza di volontà non può fare nulla di fronte a quello che considero uno squilibrio chimico dovuto a chissà che traumi del piffero,magari a livello inconscio.

da quando seguo pazientemente la terapia farmacologica,mi dispiace dirlo,la mia vita ha riacquistato la vivacità e spontaneità di un tempo.

ecchecacchio! cala l'efexor che ti aiuta!
Vecchio 18-09-2008, 17:36   #30
Esperto
L'avatar di gattasilvestra
 

Quote:
Originariamente inviata da rivox
a me hanno aiutato molto i farmaci,c'è poco da dire su questo... 8)
e continuo a prenderli volente o nolente...la sola forza di volontà non può fare nulla di fronte a quello che considero uno squilibrio chimico
anche io lo considero tale... e in generale ho fiducia nelle medicine. Sono colpita dal tuo miglioramento... i problemi di cui soffrivi prima erano gravi o tutto sommato gestibili anche se a fatica?
E poi gli psicofarmaci non danno assuefazione? Pensavo perdessero efficacia col tempo...
Vecchio 18-09-2008, 18:25   #31
Principiante
L'avatar di karamchand
 

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Originariamente inviata da AnimaSola4
Quote:
Originariamente inviata da plrss60880
É una frase fatto, lo so. Ma il tradire per me rappresentava solo una cosa: venire accettato. Io parlavo di squilibrio poco fa, e posso anche spigartelo in un altro modo.
Quando conobbi la mia ex (uscivo da un periodo di chiusua totale, stavo in casa per settimane) e ci mettemmo insieme, lei mi confessó che ero molto bello. Anzi, mi disse che non voleva mettersi cin me perché ero cosí bello che sicuramente l'avrei tradita.
Bene, dove voglio arrivare con tutto questo?
Voglio arrivare al fatto che per me fu una "sorpresa". Sapere di essere piacente. Capisci in che mondo vivevo? Io no sapevo di essere attraente.

Continuiamo. Stavo con lei. Il tempo passava. I problemi nascevano, e si moltiplicavano. In fondo, io no npensavo piú di essere bello. Pensavo di non piacere. Sono pazzo? Boh, non lo so.

Io so solo che in diversi periodi della mia vita io ho fortemente dubitato sul fatto di piacere o meno. Il conquistare una donna era SOPRATUTTO un modo per essere confermato.

Conosco molto bene questa dinamica...purtroppo chi ha una bassa stima di se stesso cerca continuamente delle conferme dall'esterno...è una catena che se non si riesce a spezzare continuerà sempre ad esistere....e a procurare dolore in chi la vive e in chi la riceve..Dovresti lavorare molto su te stesso e cercare di accettarti e di amarti ..per poi poter condividere questa tua sicurezza con il resto del mondo...(difficile a farsi lo sò...ma non impossibile)
Una caratteristica del fobico sociale è proprio la scarsa autostima dovuta a tutte le frustrazioni a cui è dovuto andare in contro nella vita causa malattia.
Vecchio 18-09-2008, 21:04   #32
Principiante
L'avatar di stella
 

Anche io mi ritrovo molto in quello che dici!!
Desidero stare in mezzo alla gente al punto da sforzarmi ad avere un atteggiamento normale. Mi sono costruita tutto un mio modo di fare con la gente e devo dire che a volte funziona!!! Il problema che fa acqua da tutte le parti, perche' come avete gia' detto , se esco un po' dal mio ruolo o dal mio schema vado in crisi e la gente assiste al cambiamento improvviso della mia espressione! E come succede anche a te, anche io parto con tutte le paranoie mentali! :?
e se ne saranno accorti....e saro' sembrata ridicola...faccio pena ecc
Una cosa non riesco a capire, perche' per noi deve essere cosi' importante il giudizio delle persone!!
Vecchio 19-09-2008, 11:21   #33
Intermedio
L'avatar di rivox
 

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Originariamente inviata da gattasilvestra
[
anche io lo considero tale... e in generale ho fiducia nelle medicine. Sono colpita dal tuo miglioramento... i problemi di cui soffrivi prima erano gravi o tutto sommato gestibili anche se a fatica?
E poi gli psicofarmaci non danno assuefazione? Pensavo perdessero efficacia col tempo...[/quote]

a volte mi controllavo,a volte mi venivano attacchi d'ansia insopportabili,senza parlare del comportamento di evitamento in molte circostanze sociali,come il nostro nuovo amico... ops:

per quello che riguarda l'assuefazione il medico mi ha dato una cura inconsueta per la fobia sociale(a parte il rivotril),ma che nel tempo dà risultati più certi e duraturi,senza dover aumentare i dosaggi e senza alcuna perdita di efficacia.che dire?di lui mi fido molto e i risultati ci sono!

per adesso stiamo a vedere come procede... :wink:
Vecchio 19-09-2008, 15:38   #34
Principiante
L'avatar di karamchand
 

Quote:
Originariamente inviata da rivox
Quote:
Originariamente inviata da gattasilvestra
[
anche io lo considero tale... e in generale ho fiducia nelle medicine. Sono colpita dal tuo miglioramento... i problemi di cui soffrivi prima erano gravi o tutto sommato gestibili anche se a fatica?
E poi gli psicofarmaci non danno assuefazione? Pensavo perdessero efficacia col tempo...
[/quote]a volte mi controllavo,a volte mi venivano attacchi d'ansia insopportabili,senza parlare del comportamento di evitamento in molte circostanze sociali,come il nostro nuovo amico... ops:

per quello che riguarda l'assuefazione il medico mi ha dato una cura inconsueta per la fobia sociale(a parte il rivotril),ma che nel tempo dà risultati più certi e duraturi,senza dover aumentare i dosaggi e senza alcuna perdita di efficacia.che dire?di lui mi fido molto e i risultati ci sono!

per adesso stiamo a vedere come procede... :wink:[/quote]

Puoi dire quale cura inconsueta sarebbe?
Vecchio 20-09-2008, 12:16   #35
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

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Originariamente inviata da isolafelice
Non penso che si possa giudicare una persona meno intelligente perchè, secondo noi, non capisce determinate problematiche. Può essere che abbia un'altra spiegazione da dare, diversa, ma non per questo stupida o non giusta.
L'intelligenza, poi, comprende così tanti aspetti che credo sia impossibile affermare "io sono più intelligente di te".
Per quanto mi riguarda, credo che la mia presunta "superioritá" sia legata alle mie problematiche. A volte la uso come scudo. Diventa come un meccanismo di difesa. Stando con altre persone, sentendole parlare, e accorgersi delle difficoltá che ho nell'entrare nei discorsi, uso questo credere di essere "di un altro livello" come una scusa. Come dire: questi fanno dei discorsi del caxxo, io non mi abbasso a questi livelli.
In altri casi, in generale, ho un modo di concepire il mio prossimo come "meno dotato". Ma, ripeto, sono cose che tengo per me. E questo non riuscire a trovare una persona "all'altezza" provoca chiaramente grosse difficoltá a trovare la persona giusta, colei che possa aiutarmi a superare i problemi.
Vecchio 20-09-2008, 12:21   #36
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

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Originariamente inviata da stella
Anche io mi ritrovo molto in quello che dici!!
Desidero stare in mezzo alla gente al punto da sforzarmi ad avere un atteggiamento normale. Mi sono costruita tutto un mio modo di fare con la gente e devo dire che a volte funziona!!! Il problema che fa acqua da tutte le parti, perche' come avete gia' detto , se esco un po' dal mio ruolo o dal mio schema vado in crisi e la gente assiste al cambiamento improvviso della mia espressione! E come succede anche a te, anche io parto con tutte le paranoie mentali! :?
e se ne saranno accorti....e saro' sembrata ridicola...faccio pena ecc
Una cosa non riesco a capire, perche' per noi deve essere cosi' importante il giudizio delle persone!!
Come sono le tue paranoie mentali? Ti racconto il mio caso.
Dopo aver vissuto situazioni sociali, quasi sempre e da sempre, ho il "vizio" di pensare a come mi sarei dovuto comportare, a cosa sarebbe stato opportuno dire. Questo schema mentale mi ha accompagnato per tutta la vita in pratica. Certo, é un sintomo di scarsa autostima.
Ingenuamente, ho tante volte provato a "bloccare" questi pensieri. Ho provato a vivere in modo diverso. "No, devo eliminare questi pensieri dalla mia mente". Ma ovviamente, come qualcuno diceva poc'anzi, la sola forza di volontá puó poco di fronte a questo tipo di costrizioni mentali.
Vecchio 20-09-2008, 13:06   #37
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Originariamente inviata da plrss60880
Quote:
Originariamente inviata da stella
Anche io mi ritrovo molto in quello che dici!!
Desidero stare in mezzo alla gente al punto da sforzarmi ad avere un atteggiamento normale. Mi sono costruita tutto un mio modo di fare con la gente e devo dire che a volte funziona!!! Il problema che fa acqua da tutte le parti, perche' come avete gia' detto , se esco un po' dal mio ruolo o dal mio schema vado in crisi e la gente assiste al cambiamento improvviso della mia espressione! E come succede anche a te, anche io parto con tutte le paranoie mentali! :?
e se ne saranno accorti....e saro' sembrata ridicola...faccio pena ecc
Una cosa non riesco a capire, perche' per noi deve essere cosi' importante il giudizio delle persone!!
Come sono le tue paranoie mentali? Ti racconto il mio caso.
Dopo aver vissuto situazioni sociali, quasi sempre e da sempre, ho il "vizio" di pensare a come mi sarei dovuto comportare, a cosa sarebbe stato opportuno dire. Questo schema mentale mi ha accompagnato per tutta la vita in pratica. Certo, é un sintomo di scarsa autostima.
Ingenuamente, ho tante volte provato a "bloccare" questi pensieri. Ho provato a vivere in modo diverso. "No, devo eliminare questi pensieri dalla mia mente". Ma ovviamente, come qualcuno diceva poc'anzi, la sola forza di volontá puó poco di fronte a questo tipo di costrizioni mentali.
Dici che è un sintomo di scarsa autostima. eppure hai detto qualche post fa che ti ritieni molto più capace della media delle persone.

Questa sembrerebbe una contraddizione, invece non lo è, io ho provato la stessa cosa.

Mi sono sempre considerato superiore a tutti gli altri, ma le altissime aspettative e considerazione che avevo su me stesso, spesso generavano scarsa fiducia in me stesso...cioè se hai aspettative altissime, una piccola delusione può causare un crollo di fiducia enorme.

Il mio consiglio(che ho visto su di me un pò funziona) è di azzerare le aspettative e il confronto con gli altri. Cioè smettere di porsi al di sopra degli altri ma nemmeno mettersi al di sotto. Mettersi al pari degli altri, considerarli persone, non esseri inferiori(lo so sto esagerando sicuramente non ragioni così ma è per spiegarmi meglio), poichè l'intelligenza non è l'unica capacità che conta, anzi ci sono altre capacità che magari non possediamo ma sono ugualmente importanti...si tratta di far proprio il principio(banale, ma che a mio parere aiuta a vivere meglio) "che siamo tutti uguali, non ci sono superiori nè inferiori".

Ad esempio cambiando la tua impostazione "altezzosa"(anche se è interna e non la mostri agli altri) potresti sforzarti di metterti "al pari" degli psicologi, magari è la volta buona che ti possono dare un aiuto.
Vecchio 20-09-2008, 13:11   #38
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L'avatar di plrss60880
 

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Originariamente inviata da JohnReds2
Dici che è un sintomo di scarsa autostima. eppure hai detto qualche post fa che ti ritieni molto più capace della media delle persone.
Questa sembrerebbe una contraddizione, invece non lo è, io ho provato la stessa cosa.
Mi sono sempre considerato superiore a tutti gli altri, ma le altissime aspettative e considerazione che avevo su me stesso, spesso generavano scarsa fiducia in me stesso...cioè se hai aspettative altissime, una piccola delusione può causare un crollo di fiducia enorme.
Il mio consiglio(che ho visto su di me un pò funziona) è di azzerare le aspettative e il confronto con gli altri. Cioè smettere di porsi al di sopra degli altri ma nemmeno mettersi al di sotto. Mettersi al pari degli altri, considerarli persone, non esseri inferiori(lo so sto esagerando sicuramente non ragioni così ma è per spiegarmi meglio), poichè l'intelligenza non è l'unica capacità che conta, anzi ci sono altre capacità che magari non possediamo ma sono ugualmente importanti...si tratta di far proprio il principio(banale, ma che a mio parere aiuta a vivere meglio) "che siamo tutti uguali, non ci sono superiori nè inferiori".

Ad esempio cambiando la tua impostazione "altezzosa"(anche se è interna e non la mostri agli altri) potresti sforzarti di metterti "al pari" degli psicologi, magari è la volta buona che ti possono dare un aiuto.
Eh be, buon per te che ci sei riuscito. In effetti la tua analisi é perfetta, e la soluzione teoricamente non fa una grinza. Peccato che, per quanto mi riguarda, questo modo di essere sia cosí radicato e quasi impossibile da cambiare, sigh.
Vecchio 20-09-2008, 13:21   #39
Avanzato
 

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Originariamente inviata da plrss60880
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Dici che è un sintomo di scarsa autostima. eppure hai detto qualche post fa che ti ritieni molto più capace della media delle persone.
Questa sembrerebbe una contraddizione, invece non lo è, io ho provato la stessa cosa.
Mi sono sempre considerato superiore a tutti gli altri, ma le altissime aspettative e considerazione che avevo su me stesso, spesso generavano scarsa fiducia in me stesso...cioè se hai aspettative altissime, una piccola delusione può causare un crollo di fiducia enorme.
Il mio consiglio(che ho visto su di me un pò funziona) è di azzerare le aspettative e il confronto con gli altri. Cioè smettere di porsi al di sopra degli altri ma nemmeno mettersi al di sotto. Mettersi al pari degli altri, considerarli persone, non esseri inferiori(lo so sto esagerando sicuramente non ragioni così ma è per spiegarmi meglio), poichè l'intelligenza non è l'unica capacità che conta, anzi ci sono altre capacità che magari non possediamo ma sono ugualmente importanti...si tratta di far proprio il principio(banale, ma che a mio parere aiuta a vivere meglio) "che siamo tutti uguali, non ci sono superiori nè inferiori".

Ad esempio cambiando la tua impostazione "altezzosa"(anche se è interna e non la mostri agli altri) potresti sforzarti di metterti "al pari" degli psicologi, magari è la volta buona che ti possono dare un aiuto.
Eh be, buon per te che ci sei riuscito. In effetti la tua analisi é perfetta, e la soluzione teoricamente non fa una grinza. Peccato che, per quanto mi riguarda, questo modo di essere sia cosí radicato e quasi impossibile da cambiare, sigh.
Io ho imparato a mettrmi alla pari sulla base della mia esperienza...cioè con il tempo, osservando le persone e riflettendo su me stesso ho capito questa "verità" e l'ho fatta mia...sai qual'è il passaggio che me l'ha fatto capire? il passaggio scuola-università/lavoro.

Io sono stato il più bravo della classe sin dalla prima elementare, alle superiori non ero il più bravo ma avevo il secondo/terzo posto posto, anche se era unanimenete riconosciuto che avrei potuto avere il primo solo che negli ultimi anni smisi di studiare...

Poi con l'università ho visto i più bravi, i geni, che andavano a fare che so fisica, e si prospettavano un futuro da ricercatore-prof sottopagato e sfruttato, si facevano un culo così sprcando i migliori anni della loro vita per poi fare un lavoro di merda...

Mentre i mediocri invece, laurea in giurisprudenza o economia, lavoro che rende, vita goduta perchè l'università non era il max dell'impegno, lavoro buono magari avvocato con un bel stipendio, incarichi all'estero...

Ecco qui si è rovesciata la situazione: chi è il più bravo? il concetto di successo si è dimistrato quanto mai effimero, con un capovolgimento totale dei ruoli.

Per fare un'altro esempio: io conosco un pò l'ambiente politico, e ho visto con i miei occhi che la gente più stupida raggiunge il livelli più alti...l'intelligenza conta si ma poi il superiore e inferiore come lo misuri? la correlazione intelligenza/successo ha così tante eccezioni da risultare sbagliata nel 50% dei casi.
Vecchio 20-09-2008, 13:38   #40
Principiante
L'avatar di plrss60880
 

Ok JohnReds2. La questione si fa un po piú complessa. Probabilmente ho usato la termnologia errata per spiegare certe cose.

Fin da ragazzo, ho sempre avuto dentro una convinzione mia di poter essere capace di fare "tutto". Nel senso che ho sempre sentito dentro di me che sarei stato capace di essere il migliore in qualsiasi campo. E non solo professionalmente.

La causa di quesa convinzione apparentemente innata (dopo una profonda auto analisi) credo sia dovuta al rapporto difficile con mia padre. Egli ha sempre avuto un atteggiamento oltremodo critico nei miei confronti. Un atteggiamento che si é andato peggiorando sopratutto nei suoi ultimi anni di vita (quando io avevo circa 20 anni).

Questa immagine critica si é stampata nella mia mente, e anche dopo il suo decesso ha continuato a vivere, e a macinare negativitá.

Di contro c'é questa convinzione dei propri mezzi, convinzione di poter fare meglio del proprio prossimo. Le controprove non hanno fatto altro che consolidare questa convinzione. Perché ho dimostrato in modo pratico di saperci fare. Non sono diventato, ufficialmente, il migliore. ma ció non ha scalfito la convinzione.

Gli eventuali insuccecssi vengono bollati come "causati dalle circostanze". Quindi, le volte che ho avuto a che fare cno persone che oggettivamente ne sapevano di piú, ho comunque fatto uso dei meccanismi di difesa, per trovare scuse, e dire a me stesso che la persona in questione era si piu avanti di me, ma che se si fossero presentate le circostanze favorevoli, avrei potuto essere piu capace.

Eh va be. Posso sicuramente provare. Insistere sulle cose che dici, che altre volte ho detto a me stesso. Cercare di mettermi al pari degli altri, mentalmente. Chissá...
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