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Vecchio 21-10-2021, 23:11   #1
Avanzato
 

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Ultima modifica di sconfitto; 22-01-2022 a 18:28.
Vecchio 21-10-2021, 23:25   #2
Principiante
 

Io ci vado da più di 5 anni e sinceramente ancora non sono riuscita ad afferrare fino in fondo il senso. Continuo ad andarci perché resta in me la speranza che qualcosa cambi e perchè ho paura di perdermi qualcosa se dovessi rinunciare (sarebbe come ammettere che la mia vita così è e così rimarrà per sempre).

In tutti questi anni ho sicuramente inquadrato meglio molte cose (e addirittura alcune prima proprio non le vedevo), quindi si può dire che ho acquisito consapevolezza.

Però pressoché nulla a livello concreto.

Dal canto mio mi sono fatta l'idea che spesso le premesse con cui si va dallo psico sono sbagliate. Personalmente ci sono andata sperando di poter diventare una persona diversa, ma è illusione la mia. Credo sia più che altro un gioco di confronto con punti di vista differenti in un ambiente e in una relazione non giudicante, ma lo psico non può cambiare il tuo modo di pensare (se è radicato e non c'è una reale capacità di cambiare prospettiva) e non può concretamente aiutarti a cambiare qualcosa.
Ho come l'impressione che gli psico credano che quello viene dopo in qualche modo, ma non si sa bene come.

Ho avuto tante volte l'impressione di entrare lì dentro e sprecare un'ora a parlare di qualcosa che poi però non era realmente importante, ma...sei tu a selezionare gli argomenti, quindi sei tu a dover capire come poter sfruttare quell'ora in modo tale che davvero ti possa aiutare. Esiste chi ne trae grande beneficio e secondo me sono le persone che riescono a capire come sfruttare quella cosa per evolvere. Poi purtroppo ci sono anche le persone come me, che la usano più che altro come supporto, perché altro non riescono a trarne.

Non so...questo è un messaggio forse un po' sconclusionato in cui ho sfogato un po' di mia frustrazione personale, ma la psicologia resta per me una roba oscura e ancora non capisco se sia valida davvero oppure no.

Ultima modifica di Lalisa; 21-10-2021 a 23:29.
Ringraziamenti da
sconfitto (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 02:07   #3
Intermedio
 

Figurati io... sono anni che ne faccio, con anni di tempo perso e soldi buttati.
La vita è una fregatura, che ce voi fa
Ringraziamenti da
Dark97 (22-10-2021), sconfitto (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 08:12   #4
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Anche io la uso come supporto, non credo mi possa aiutare davvero a fare altro o a cambiar vita.
Se uno riesce a cambiare secondo me nella maggior parte dei casi sarebbe riuscito comunque anche senza di loro.
Non diranno mai una cosa del genere ritenendola troppo svalutante, vogliono sentirsi molto utili in certi sensi e non utili, che so, come una prostituta, una badante o un infermiere.
Che poi comunque è utile avere un supporto se uno non ha davvero nessuno intorno con cui parlare.
Vecchio 22-10-2021, 08:43   #5
Esperto
L'avatar di MoussakaChaos94
 

Io vado in psicanalisi. Secondo me bisogna anche trovare il tipo di psicoterapia più adatto a sé. Puoi trovarti bene con una cognitivo comportamentale o con la psicanalisi. Io personalmente ne ho provati un paio, ho cominciato con psicoterapia dinamica, e per quanto brava era la terapeuta, non sentivo fosse la strada per me. Successivamente ho provato la cognitivo comportamentale, e son durato un mese. Non era assolutamente quello che cercavo.
Ora da marzo faccio psicanalisi e mi trovo davvero molto bene, non mi sento assolutamente di star sprecando dei soldi.
Quindi magari dipende anche dal tipo di terapia che si intraprende.

E poi credo che anche l'attitudine con la quale ci si "affida" ad uno psicoterapeuta incide.
Vecchio 22-10-2021, 10:06   #6
Esperto
 

Io ho iniziato con una psicologa da poco più di un anno, e anch'io ogni tanto mi chiedo se sia davvero utile.
Spesso ho il tuo stesso pensiero "ma abbiamo parlato solo di quello? Io avrei avuto bisogno di far uscire anche questo e quest'altro".
Adesso dovrò affrontare l'argomento EMDR, che vuole riprovare ma proprio non mi convince, io preferisco parlare, solo che i miei tempi sono moooolto lunghi, e l'ora a disposizione serve solo a grattare la superficie. Fate conto che con la mia amica a volte abbiamo passato 3/4 ore di fila a parlare.

Continuo però ad andare anche solo per parlare con qualcuno di argomenti un po' più complessi di quelli trattati solitamente con le persone.
Ringraziamenti da
sconfitto (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 10:26   #7
Esperto
 

La mia esperienza con la psicologa la reputo molto positiva, ha empatizzato molto, tant'è che mi ha parlato di alcuni avvenimenti della sua vita, in parte simili, esempio paura di guidare la macchina, e il bullismo... Io sto proseguendo con la cognitivo comportamentale e emdr, ma ahimè la mia fobia sociale è cronicizzata nella mia personalità infatti mi ha detto esplicitamente che sono evitante, ho da lavorare tanto su me stesso io in primis, lei mi da spunti esterni alla fine ma molto viene da te, devi credere nel metodo scientifico, e lasciarti guidare.
Le prime volte che andavo avevo un nodo in gola assurdo, ma quando ho iniziato a sentirmi meno giudicato (e in questo caso dipende dal terapeuta in questione) mi sono aperto il minimo indispensabile per la terapia.
Vecchio 22-10-2021, 12:19   #8
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da edward00767 Visualizza il messaggio
La mia esperienza con la psicologa la reputo molto positiva, ha empatizzato molto, tant'è che mi ha parlato di alcuni avvenimenti della sua vita, in parte simili, esempio paura di guidare la macchina, e il bullismo... Io sto proseguendo con la cognitivo comportamentale e emdr, ma ahimè la mia fobia sociale è cronicizzata nella mia personalità infatti mi ha detto esplicitamente che sono evitante, ho da lavorare tanto su me stesso io in primis, lei mi da spunti esterni alla fine ma molto viene da te, devi credere nel metodo scientifico, e lasciarti guidare.
Le prime volte che andavo avevo un nodo in gola assurdo, ma quando ho iniziato a sentirmi meno giudicato (e in questo caso dipende dal terapeuta in questione) mi sono aperto il minimo indispensabile per la terapia.
Mi fa piacere sentirti parlare così edward! Ultimamente nei post secondo me si vede che scrivi in modo più maturo. Vai avanti così e cerca di ricavare il meglio che puoi dalla terapia (chiedo venia per il post motivazionale, non bannatemi per altruismo )
Ringraziamenti da
edward00767 (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 13:01   #9
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Adesso mi è tornato in mente che quando avevo circa 25 o 26 anni, mia madre mi propose di andare a fare una visita da un loro amico psicoterapeuta, ci andai solo una volta e ricordo che manco mi fece pagare. Siam stati a parlare un ora, in quell'ora riuscii a dirgli le cose piu importanti. Perchè non volevo piu tornarci!
Gli chiesi se potevo farci qualcosa, se era possibile un cambiamento e lui mi rispose che no, ce poco da fare, inizierà a cambiare qualcosa quando ti sarai stufato per bene. Me lo disse in un modo cosi odioso che poi tornato a casa quasi litigai con mia madre. Praticamente non mi aveva detto nulla e manco mi aveva dato delle ragionevoli speranze. Ero deluso, incazzato e frustrato. Mi sembrava di aver ricevuto una condanna!
Dopo tanti anni ho capito cosa stava facendo e che aveva ragione!
Vecchio 22-10-2021, 13:09   #10
Intermedio
 

Io anni fa provai ad andarci, per meno di un anno, con scarsi(ssimi) risultati.
Non me la sento di condannare la psicoterapia in toto, pero' di certo per quanto riguarda la mi personale esperienza posso dire esser stata senz'altro fallimentare. Non poteva essere altrimenti, la maggior parte dei miei problemi ruotano attorno all'aspetto, li' la psicoterapia puo' farci bene poco.
Vecchio 22-10-2021, 13:11   #11
Banned
 

La mia è talmente lenta che deve ancora iniziare.
Vecchio 22-10-2021, 14:37   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Mi fa piacere sentirti parlare così edward! Ultimamente nei post secondo me si vede che scrivi in modo più maturo. Vai avanti così e cerca di ricavare il meglio che puoi dalla terapia (chiedo venia per il post motivazionale, non bannatemi per altruismo )
Si beh sto affrontando il mio dolore, e poi mi piace il forum, anche questo mi sta aiutando
Ringraziamenti da
House (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 16:50   #13
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Come si fa a pensare che parlando con qualcuno si possa risolvere qualcosa? In certi casi immagino di sì, ma credo siano una ristretta minoranza.

Sono sempre più convinto che per il 90% di noi i problemi derivino dalle condizioni al contorno: lavoro (essenzialmente sua mancanza, di un lavoro degno e soddisfacente), famiglie tossiche, ambienti di vita malsani... E questi non vengono toccati da alcuna psicoterapia, purtroppo. L'unica è la fortuna di poterli eliminare "fisicamente".
Ringraziamenti da
Darby Crash (24-10-2021), spezzata (22-10-2021)
Vecchio 22-10-2021, 19:43   #14
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Come si fa a pensare che parlando con qualcuno si possa risolvere qualcosa? In certi casi immagino di sì, ma credo siano una ristretta minoranza.

Sono sempre più convinto che per il 90% di noi i problemi derivino dalle condizioni al contorno: lavoro (essenzialmente sua mancanza, di un lavoro degno e soddisfacente), famiglie tossiche, ambienti di vita malsani... E questi non vengono toccati da alcuna psicoterapia, purtroppo. L'unica è la fortuna di poterli eliminare "fisicamente".
Certo, la differenza individuale dei vissuti, della situazione familiare, economica, lavorativa rappresentano variabili che condizionano l'esito della terapia. Ma è evidente che seguendo un ragionamento quando sussiste una condizione psico-patologica definibile in base a criteri e che da soli non si è in grado di superare o di arginare la sofferenza, allora la psicoterapia serve.
Però mi raccomando non scrivere che fare terapia è "parlare con qualcuno" perché mi cadono le braccia Che vi siano psicologi incompetenti è del tutto possibile (e una sfortuna trovarli), ma quelli competenti si presuppone che dispongano di concetti (non parole) appropriati per elaborare modelli di trattamento.
Anche l'idea di dover "eliminare fisicamente" i problemi rischia di essere triviale in molte circostanze, perché pecca di una visione unipolare per cui "la realtà esterna" è l'origine del problema, dimenticandosi che siamo dei soggetti che pensano, sentono, interpretano la realtà, cioè che il mondo esterno è strutturato in base a quello interno, e che in forza di questo, a parità di condizioni c'è chi sviluppa problemi psichici (di personalità, sintomatici etc.) e chi no.
Vecchio 22-10-2021, 20:07   #15
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Però mi raccomando non scrivere che fare terapia è "parlare con qualcuno" perché mi cadono le braccia Che vi siano psicologi incompetenti è del tutto possibile (e una sfortuna trovarli), ma quelli competenti si presuppone che dispongano di concetti (non parole) appropriati per elaborare modelli di trattamento.
Non intendevo entrare troppo nel dettaglio, ma se pure la comunicazione verbale è importante, penso che difficilmente io possa essere smentito sul mero fatto. Ciò a meno che uno psicoterapeuta si metta a frustare il proprio paziente o la terapia comporti azioni fisiche non innescate da un input verbale. Certo che il linguaggio può veicolare strumenti terapeutici ma la mia opinione e credo non solo mia, è che i problemi di una persona sono una somma infinita di fattori e penso richiedano altri approcci, anche "fisici" se vogliamo (esempio banale, fare sport).

Basta esaminare un minimo la casistica: di persone che abbiano "risolto" con la terapia non mi pare se ne vedano tante. E di quelle che migliorano, una notevole percentuale è falciata da recidive, molto spesso provocate da condizioni ambientali come cambio di lavoro, partner che molla, eccetera.

Quote:
Anche l'idea di dover "eliminare fisicamente" i problemi rischia di essere triviale in molte circostanze, perché pecca di una visione unipolare per cui "la realtà esterna" è l'origine del problema, dimenticandosi che siamo dei soggetti che pensano, sentono, interpretano la realtà, cioè che il mondo esterno è strutturato in base a quello interno, e che in forza di questo, a parità di condizioni c'è chi sviluppa problemi psichici (di personalità, sintomatici etc.) e chi no.
Anche qui, non volevo scrivere un trattato ma già che hai toccato l'argomento la mia opinione è la seguente. Per la mia esperienza relazionale è veramente raro conseguire cambiamenti strutturali, ci portiamo invece dietro tutte le "incrostazioni" di vissuto e problemi. La realtà esterna non è certo l'orgine del problema (ho scritto così? Dopo controllo) ma penso che può cambiare a sufficienza da lasciare almeno lo strato di problemi più virulento in una specie di animazione sospesa, lasciarli latenti. E' chiaro qual sia l'altra faccia della medaglia: si dipende da condizioni esterne, ma credo sia esperienza di tutti che di fatto è così in varia misura. A meno di non essere di quei saggi zen che restano imperturbabili qualsiasi cosa abbiano intorno e contesto in cui li si mette.

Certamente si tratta di mie opinioni ma credo che se si spendesse un po' di tempo a fare una specie di metanalisi anche dei contributi limitati al forum, tutto questo successo della psicoterapia non credo verrebbe confermato. Non lo dico con compiacimento o attaccamento alle mie opinioni, vorrei tanto che parlando con qualcuno 1-2 ore a settimana le cose andassero meglio, a me per primo. Al contrario, come dico sempre i miei unici miglioramenti strutturali, piccoli, li ho ottenuti "lavando la maglietta" per qualche anno (intendo, sport e conseguente bucato a mano o in lavatrice). Mio vissuto, non pretendo sia regola generale.

Ultima modifica di pokorny; 22-10-2021 a 20:19.
Vecchio 22-10-2021, 20:56   #16
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Non intendevo entrare troppo nel dettaglio, ma se pure la comunicazione verbale è importante, penso che difficilmente io possa essere smentito sul mero fatto. Ciò a meno che uno psicoterapeuta si metta a frustare il proprio paziente o la terapia comporti azioni fisiche non innescate da un input verbale. Certo che il linguaggio può veicolare strumenti terapeutici ma la mia opinione e credo non solo mia, è che i problemi di una persona sono una somma infinita di fattori e penso richiedano altri approcci, anche "fisici" se vogliamo (esempio banale, fare sport).

Basta esaminare un minimo la casistica: di persone che abbiano "risolto" con la terapia non mi pare se ne vedano tante. E di quelle che migliorano, una notevole percentuale è falciata da recidive, molto spesso provocate da condizioni ambientali come cambio di lavoro, partner che molla, eccetera.
Sì il punto è che la terapia non è parlare, è tecnica. Intendevo sottolineare questo. Poi lo sport va benissimo, dipende se serve. Molti interventi "fisici" ci sono anche in terapia (es. quelli comportamentali). che "i problemi di una persona siano la somma di infiniti fattori" è ovvio, ma poi questo numero di fattori va saputo ordinare, selezionando gli i fattori chiave che danno origine al disturbo.


Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Anche qui, non volevo scrivere un trattato ma già che hai toccato l'argomento la mia opinione è la seguente. Per la mia esperienza relazionale è veramente raro conseguire cambiamenti strutturali, ci portiamo invece dietro tutte le "incrostazioni" di vissuto e problemi. La realtà esterna non è certo l'orgine del problema (ho scritto così? Dopo controllo) ma penso che può cambiare a sufficienza da lasciare almeno lo strato di problemi più virulento in una specie di animazione sospesa, lasciarli latenti. E' chiaro qual sia l'altra faccia della medaglia: si dipende da condizioni esterne, ma credo sia esperienza di tutti che di fatto è così in varia misura. A meno di non essere di quei saggi zen che restano imperturbabili qualsiasi cosa abbiano intorno e contesto in cui li si mette.


Certamente si tratta di mie opinioni ma credo che se si spendesse un po' di tempo a fare una specie di metanalisi anche dei contributi limitati al forum, tutto questo successo della psicoterapia non credo verrebbe confermato. Non lo dico con compiacimento o attaccamento alle mie opinioni, vorrei tanto che parlando con qualcuno 1-2 ore a settimana le cose andassero meglio, a me per primo. Al contrario, come dico sempre i miei unici miglioramenti strutturali, piccoli, li ho ottenuti "lavando la maglietta" per qualche anno (intendo, sport e conseguente bucato a mano o in lavatrice). Mio vissuto, non pretendo sia regola generale.
L'idea è che la psicoterapia agisce là dove è in grado di produrre delle modifiche nel modo di strutturare la realtà esterna. Non si tratta di diventare saggi zen ma in linea di principio è possibile individuare e correggere determinati pattern disfunzionali che caratterizzano il disturbo di cui si soffre.
Io non ragiono per statistiche o per probabilità, ma per ciò che potenzialmente funziona se ci sono le condizioni per attuare un trattamento (studio un po' queste cose). Le statistiche vanno bene se sono condotte da studi scientifici, dove vengono trattati temi specifici e c'è il controllo delle variabili.

Ultima modifica di House; 22-10-2021 a 20:58.
Vecchio 23-10-2021, 11:45   #17
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Io non ragiono per statistiche o per probabilità, ma per ciò che potenzialmente funziona se ci sono le condizioni per attuare un trattamento (studio un po' queste cose). Le statistiche vanno bene se sono condotte da studi scientifici, dove vengono trattati temi specifici e c'è il controllo delle variabili.
Non voglio esasperare le conseguenze di un'affermazione per volerla confutare a tutti i costi ma una conseguenza ovvia e non forzata del tuo argomento potrebbe essere che siccome la probabilità "non importa", allora una strategia che funziona in un caso su mille vale comunque la pena. Certo hai detto un'altra cosa, e se ho capito bene che a prescindere dal resto se ci sono le condizioni si deve tentare. Ma è evidente che siamo d'accordo. Il problema è che non si tratta del controllo di una diga in cui i parametri sono pochi e oggettivi (se il livello dell'acqua sale, si deve aprire) ma parliamo della mente, ovvero di qualcosa di maledettamente complesso e sfuggente tra le cui caratteristiche c'è proprio il fatto che è impossibile sapere in anticipo se ci sono le condizioni per tentare. Delle due va al contrario, troppo spesso si scopre che si sono spesi anni invano.

Per questo a mio parere le statistiche devono essere il criterio principale. Perché se so che vado in un campo incerto ma ho la prova che su 1000 persone almeno 800 si sono sentite meglio e hanno migliorato la vita nell'arco di tre-quattro anni al massimo allora posso farci un pensiero. Ma se mi si venisse a dire di fare un lavoro quasi sempre lungo senza sapere se ci sono le condizioni io onestamente prendo il problema da altre parti.

In ogni caso non ti volevo confutare. Ti leggo da un po' e mi è chiaro che la mente ti interessa e ci hai dedicato letture e approfondimenti. Io invece ho tutt'altro background e convinzioni, penso che la psicologia potrebbe comprendere tutto fuorché terapie e percorsi migliorativi; le scienze umane hanno molto da dire sui comportamenti di massa, selezione del personale, agganci con filosofia e neuroscienze, tantissime cose utili. Ma temo non queste, è una semplice questione di convinzioni personali di ciascuno di noi.

Chiaramente se ci fossero prima ancora di statistiche delle casistiche attendibili sono sempre pronto a cambiare idea; fin qui la casistica almeno limitata al forum mi pare desolante, cosa che peraltro non mi fa piacere. Come dicevo, se funzionasse in percentuali tempi e costi accettabili e non in principio nel caso singolo, sarei tra i primi a "(ri)provarci". Sì perché ci ho provato da adolscente con risultati nulli.
Vecchio 23-10-2021, 13:07   #18
Esperto
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Non voglio esasperare le conseguenze di un'affermazione per volerla confutare a tutti i costi ma una conseguenza ovvia e non forzata del tuo argomento potrebbe essere che siccome la probabilità "non importa", allora una strategia che funziona in un caso su mille vale comunque la pena. Certo hai detto un'altra cosa, e se ho capito bene che a prescindere dal resto se ci sono le condizioni si deve tentare. Ma è evidente che siamo d'accordo. Il problema è che non si tratta del controllo di una diga in cui i parametri sono pochi e oggettivi (se il livello dell'acqua sale, si deve aprire) ma parliamo della mente, ovvero di qualcosa di maledettamente complesso e sfuggente tra le cui caratteristiche c'è proprio il fatto che è impossibile sapere in anticipo se ci sono le condizioni per tentare. Delle due va al contrario, troppo spesso si scopre che si sono spesi anni invano.

Per questo a mio parere le statistiche devono essere il criterio principale. Perché se so che vado in un campo incerto ma ho la prova che su 1000 persone almeno 800 si sono sentite meglio e hanno migliorato la vita nell'arco di tre-quattro anni al massimo allora posso farci un pensiero. Ma se mi si venisse a dire di fare un lavoro quasi sempre lungo senza sapere se ci sono le condizioni io onestamente prendo il problema da altre parti.

In ogni caso non ti volevo confutare. Ti leggo da un po' e mi è chiaro che la mente ti interessa e ci hai dedicato letture e approfondimenti. Io invece ho tutt'altro background e convinzioni, penso che la psicologia potrebbe comprendere tutto fuorché terapie e percorsi migliorativi; le scienze umane hanno molto da dire sui comportamenti di massa, selezione del personale, agganci con filosofia e neuroscienze, tantissime cose utili. Ma temo non queste, è una semplice questione di convinzioni personali di ciascuno di noi.

Chiaramente se ci fossero prima ancora di statistiche delle casistiche attendibili sono sempre pronto a cambiare idea; fin qui la casistica almeno limitata al forum mi pare desolante, cosa che peraltro non mi fa piacere. Come dicevo, se funzionasse in percentuali tempi e costi accettabili e non in principio nel caso singolo, sarei tra i primi a "(ri)provarci". Sì perché ci ho provato da adolscente con risultati nulli.
Sì ho capito la tua posizione, in realtà poi stiamo facendo anche ragionamenti molto generali “sulla psicoterapiahh”, “sui problemi psicologicihh” e si sfuoca troppo il focus del discorso; è possibile ragionare unicamente per temi specifici, es. su un singolo problema psicologico (o il collegamento fra più di uno) definibile in base a criteri riconosciuti, es. “la depressione” o “la fobia sociale” e capire come un indirizzo psicoterapeutico (es. la terapia cognitiva o altre) li definisce e elabora modelli di trattamento etc. Gli studi sperimentali e le statistiche certamente ci sono e sono importanti per verificare entro certa misura l’efficacia empirica. Poi è chiaro che il singolo problema psicologico accade in una certa persona, che ha un certo contesto familiare, lavorativo economico e tutta una serie di altre caratteristiche, e il clinico deve ricostruire il puzzle, e agire là dove la sua tecnica gli permette di agire e produrre effetti terapeutici (invece dove non può agire vuol dire che i confini della sua tecnica sono segnati da dei limiti intrinseci che riguardano le possibilità stesse di cosa può e cosa non può fare).
Comunque come dicevi sì mi interessa la mente e studio queste cose, sono ormai mesi che ho la testa sotto XD
Mi sembra che volevi evidenziare che la salute della mente deve tenere in considerazione altri fattori diversi, come ad esempio lo sport per dirne una. E ci sta! Quello che evidenzio io è abbastanza tautologico cioè rispetto a un problema psicologico la psicologia ne ha di cose da dire per potenzialmente realizzare miglioramenti.
Fermiamoci qui
Vecchio 24-10-2021, 12:54   #19
Avanzato
 

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Ultima modifica di sconfitto; 22-01-2022 a 18:28.
Vecchio 27-10-2021, 23:19   #20
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Per me è anche poco chiaro cosa curano, si prende una persona cronicamente triste e si suppone esista un qualche sistema per renderla non triste e si pensa poi che quando riesce questa cosa si è curata la tristezza cronica.
Uno ci va dagli psicoterapeuti giusto perché magari è disperato e non sa a chi o cosa rivolgersi, ma non mi sembra che cose del genere siano tanto diverse dall'andare in pellegrinaggio a Lourdes.
Secondo me anche là se si conteggiano le persone "miracolate" e che stanno meglio ci saranno buone percentuali, ma da questo dovremmo dedurre che questa "terapia" funziona?
S'è curato realmente qualcosa?
Chi vuol vedere la Madonna finirà col vederla, chi non ci crede e non è interessato a questa roba farà solo un buco nell'acqua.
Non parlo solo dell'effetto placebo, secondo me a seconda dei parametri culturali più diffusi finirà col funzionare più o meno una certa "pratica terapeutica".
Fossimo stati nel medioevo avrebbe funzionato di piú l'esorcismo, non certo però poi sulle persone che saltavano fuori anche allora da questi schemi.
Sono disturbi e disagi esistenziali i problemi con cui si ha a che fare e non malattie, per questo per me è già sbagliata l'impostazione non c'è un cavolo da cui guarire, c'è una vita che si sta vivendo male che si vorrebbe vivere bene in un qualche senso, senso che non è nemmeno univocamente determinato.
A chi piace la filosofia magari farà bene occuparsi di queste cose, a chi non gliene frega nulla di queste cose magari sarà più utile farsi una sega e masturbarsi effettivamente piuttosto che mentalmente.
Per me è tutto abbastanza relativo, poi magari non sono relative certe cose, se prendi dei sonniferi potenti ti addormenti, ma osservato questo non è che il sonnifero cura qualcosa, se uno vuol dormire il sonnifero funzionerà.

Ultima modifica di XL; 27-10-2021 a 23:42.
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