Aaren

Il motivo della discussione è legato al rapporto con gli altri, a volte iniziare una discussione da zero può essere difficile, a volte può essere timidezza.
Altre volte si vorrebbero conoscere persone nuove ma non si sa cosa dire per iniziare a socializzare.
Se vi va dite come fate per iniziare un dialogo da zero e tutto il resto.

Maffo

Io personalmente... Non ne ho idea

Se qualcuno lo scopre me lo faccia sapere

Svalvolato

Ho migliorato molto la mia capacità di interagire con gli altri, il problema più che la forma è il contenuto. Non so di cosa parlare.
Non ho viaggiato, zero concerti, zero attività sociali, zero relazioni. Alla fine non si può che rimanere in silenzio e il disagio non fa che aumentare.

pokorny

E' il punto su cui faccio più fatica a capire il forum perché mi pare ovvio. Ma dato che per alcuni è normale avere sesso con una escort e io lo trovo impossibile, capisco.

Non è che ci voglia molto. Gli approcci sono sempre i soliti tre o quattro. I vestiti, come è andato il tragitto per arrivare al luogo di incontro, parlami di te, sono veramente curioso/a. Sarà che per me soprattutto l'ultima cosa è vera penso traspaia che mi interessa davvero conoscere il prossimo.

Poi basta tenere conto che anche alla persona più bloccata sotto sotto piace parlare di sé, a tutti noi piace. Anche nell'esprimere un giudizio sulla pavimentazione del marciapiede diciamo implicitamente qualcosa di noi. Se diamo occasione di parlare, sarà sempre colta.

Come tutte le capacità si può allenare. Ma se dall'altra parte c'è qualcuno veramente chiuso possiamo anche metterci l'anima in pace, nessuno di noi è onnipotente e ha la chiave per far aprire il prossimo.

Keith

Non ho tutta questa grande difficoltà a parlare con gli altri, il problema è che con la stragrande maggioranza della gente non ho nulla da dire.

Delta80

Beh visto la gente che c’è in giro è quasi meglio

Trinacria

Non inizio mai un dialogo. Poi una volta che inizia cerco di mantenerlo vivo ma, se dipendesse da me, non inizierebbe mai.
Dipende molto anche dell'interlocutore. Ho un collega di lavoro che non parla praticamente mai. Con lui è una faticaccia avere una conversazione. Con altri invece è facile perché gestiscono loro il tutto.

A me non piace per niente parlare di me. Deve essere per questo che non sono una brava conversatrice.

pokorny

Mi fai venire in mente una specie di aforisma giapponese che parla di tre shogun che si sono succeduti. Il primo era cattivissimo, gli altri a seguire chiaramente meno guerrafondai. L'immagine è di loro tre davanti a un merlo.

- Parla o ti ammazzo.
- Io lo farò parlare.
- Io aspetterò che parli.

E' solo questione di prenderti per il tuo verso e parlerai

Stasüdedòs

Non lo faccio specie se si tratta di "small talking" o fatti personali miei/altrui... deve essere sempre l'altro/a a dare il via al dialogo, e allora (forse) rispondo se so cosa dire in merito.

Ezp97

Si può migliorare ma ci si nasce con quella dote.

pokorny

Penso sia una delle poche che è possibile portare a un livello eccellente anche senza esserci nati. Ma chiaramente son punti di vista che valgono da persona a persona.

Varano

A volte è più una idealizzazione, io non ho voglia di conoscere persone nuove ma se ho bisogno mi forzo e ci provo. ma rimane una cosa che non mi viene spontanea, comunque ci sto bene così. ormai mi sono accettato, posso stare in silenzio, fare due parole ma senza sentirmi obbligato.
spesso sto zitto ultimamente con chi non conosco

pokorny

Io penso che ci sarà sempre qualcosa di cui parlare. Anche l'essere umano più limitato ha un suo mondo interiore. Potrei per esempio chiederle di parlarmi di Napoli, se è vero che si lascia il caffè pagato per i poveri (cosa che so che è vera ma faccio finta di voler conferma di una voce) e se fanno altre cose del genere. Se sa come sono nate queste tradizioni, come è fare la spesa dalle loro parti. Poi Napoli è un esempio poco calzante perché è un universo vasto, nel bene e nel male.

Certamente è vero che sarei in difficoltà non solo se ci fosse distanza di universo culturale ma con certi tipi umani mi chiuderei a riccio, e non sono pochi, per esempio uomini o donne di alto livello fisico e bellezza. Ma mi sono messo in una ipotetica situazione media come la può immaginare un utente medio di questo forum che giocoforza rappresenta un'angolazione particolare di rapportarsi col mondo. Spesso leggo di utenti che hanno difficoltà anche a rispondere al telefono.

Xchénnpossoreg?

Secondo me il problema non è tanto iniziare un dialogo quanto proseguirlo nel tempo.
Una chiacchiera oggi, due chiacchiere domani, mesi/settimane/anni di parole.
Le prime conversazioni sono sempre le più facili, si parla di tutto e niente. Si resta in superficie e le onde sono appena percepibili. Nel corso del tempo, però, tocca andare in profondità. Magari tu non vuoi condividere il tuo mondo ma l'altra persona sì e così iniziano le domande scomode, i problemi.. e le onde si fanno alte e difficili da domare.

Maximilian74

Ma se uno ha una vita vuota, dove non ha nulla da raccontare e se non vuole parlare dei propri problemi personali per evitare di metterli in piazza, di cosa deve parlare??

Maffo

Son d'accordo, anche per me tre chiacchiere tra estranei non son così di vicoli da fare, tanto se non ti conosco chissenefrega mi sento libero di dire quel che voglio.

Il problema è quando iniziamo a diventare amiconi, lì il margine di manovra si riduce e per qualche motivo finiscono tutti con l'odiarmi

Crepuscolo

Si deve vedere chi sono questi "altri". Parenti? Amici? Conoscenti? Sconosciuti?
Con gente con cui non sono in confidenza non ho intenzione di conversare perché sono facilmente attaccabile, non lavoro, non ho una relazione, non ho hobby... Finirei solo per fare pena all'altra persona.

Maffo

Ragioniamo in maniera completamente opposta, e lo dico perché è una cosa interessante da notare, non perché credo che il mio o il tuo modo di vedere il mondo sia sbagliato, ci mancherebbe altro

Per te (da quel che capisco) raccontare i fatti tuoi ad un estraneo non ha molto senso perché quella persona ti potrebbe attaccare, mentre raccontarli ad un parente stretto o ad una amico fidato sarebbe meglio perché appunto sono persone di cui ti fidi e con cui sai di poterti aprire un po'.

Per me l'esatto contrario, potrei raccontare tutta la mia vita ad un estraneo, tanto quello non lo rivedrò più e anche se dovesse criticarmi chissene, manco lo conosco e non mi tocca.

Aprirmi con una persona che conosco bene sarebbe molto più difficile, perché poi quella persona la dovrò rivedere, e può sempre usare le cose che le racconto contro di me :/

Niente, pensavo fosse una cosa carina da scrivere

Aaren

Infatti io cercavo qualcosa di cui parlare, non c'è nessun motivo per dire i fatti miei e nemmeno di permettermi di chiedere quelli del prossimo. Il colore del marciapiede poi è una cavolata. Poi hanno detto che bisogna dire agli altri: prego parla, fatti conoscere. Ma se mi avvicino io casomai sono io che devo dire i fatti miei, non l'altro che sta per fatti suoi. E poi l'altro che deve dire? Nome cognome data di nascita e quanti soldi ha in banca? Ahahahaahahahahah, a volte i ragionamenti degli altri rasentano la demenza. Questo riferito solo a chi ha scritto certe cose.

ocelot83

Aspetto il primo passo, in generale...
Purtroppo per me questa capacità non è ereditaria...