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Vecchio 01-06-2009, 15:01   #1
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ecco...volevo approfondire questo aspetto.
Sento in me un rimescolamento di pensieri dei più diversi...insomma vuoi lo stato di asocialità/alienazione che mi sono creato intorno, vuoi il continuo interiorizzare di ogni mio pensiero...beh sono arrivato al punto in cui approfondendo ogni pensiero arrivo a prendere in considerazione anche i pensieri più assurdi.

Tutto ciò quanto è normale? è un passo reale x formare una mente potenzialmente "psicopatica"?
O semplicemente sono pensieri che sono del tutto senza legge a livello astratto, ma che controlli a livello pratico dalle tue emozioni e "eticità" più o meno formata?

Voglio dire...ogni scelta della nostra vita è il frutto solo di tanti piccoli percorsi che fanno parte del nostro io...la scelta di "stuprare" o non stuprare...di parlare o non parlare...di fare una strage o non farla...

La tendenza può essere una...ma...tali scelte di seguire una strada "normale" può essere a forza di continui pensieri modificata fino a farci arrivare al punto di dire "ok...stuprare...ammazzare....urlarti in faccia e sbatterti contro un muro è male per questo e questo...in fondo...in fondo sono possibili scelte...in fondo le scale dei valori, di giusto e sbagliato sono tante...e cosa è giusto e cosa non lo è per una persona che impara ad estraniarsi completamente dal mondo?"
Vecchio 01-06-2009, 15:07   #2
Esperto
L'avatar di Redman
 

è un copia\incolla?
Vecchio 01-06-2009, 15:13   #3
Esperto
L'avatar di sbobbo
 

Non so se è un copia/incolla comunque il confine tra pensieri ossessivi e continua autoanalisi a volte è molto labile,credo che la pazzia sia quando perdi totalmente e l'autocontrollo,sfociando in autolesionismo o violenza sugli altri.
Vecchio 01-06-2009, 15:14   #4
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mi sà di sì eheheh
Vecchio 01-06-2009, 15:16   #5
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Giova ma te stai migliorando? perché a leggere il forum sembra che peggiori
Vecchio 01-06-2009, 15:21   #6
Esperto
L'avatar di claudioqq
 

Quello che hai detto è terribile. Comunque si può essere pazzi anche senza far del male a nessuno. Per esempio pui metterti a correre nudo sul corso principale della città cantando "freedom".
Vecchio 01-06-2009, 15:22   #7
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giova si sta alleando alle forze del male.bene , bene, mi fa piacere!ti aspettiamo all'inferno.
Vecchio 01-06-2009, 15:26   #8
Esperto
L'avatar di sbobbo
 

Correre nudo per la città è un pò autolesionismo o comunque un segnale anomalo.cantare freedom può essere un attenuante
Vecchio 01-06-2009, 15:31   #9
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Se scegli di essere fuori dall'umanità e le sue leggi, diventi un fuorilegge.e ne paghi le conseguenze.ci sono tanti modi di essere un fuorilegge, lo puoi fare in modo criminale, e non....quell "e non" rappresenta l'andare contro l'etica , il buon senso, la morale,contro i tuoi limiti, senza fare troppi danni che potrebbero sbatterti in galera.ma ne paghi comunque le conseguenze.per esserlo devi essere davvero una persona forte e all 100% piena di sè, egocentrica, sfrontata, il parere degli altri non deve sfiorarti.vivi continuamente ascoltando te stesso.godi di te stesso.le altre persone diventano stimoli esterni di poco conto.la pazzia e dolorosa,non e come recitare una parte in uno spettacolo teatrale come fanno tanti buffoni di corte, essa ti fà male...non ne hai il controllo.e un handicap.quella e la pazzia.una cecità interna.non chiamerei neanche pazzi idndividui criminali come charles manson, o altri esempi che gli altri ritengono folli e sconsiderati criminali...erano solo un pò egocentrici(cit)
Vecchio 01-06-2009, 16:12   #10
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Originariamente inviata da Redman Visualizza il messaggio
è un copia\incolla?
dovrebbe? no

x john: infatti peggioro...lo ripeto da ormai mesi...quando sono arrivato qui ero già maggiorenne e vaccinato...ma...ma...mi sono accorto che in tutto sto anno e mezzo la mia autoconsapevolezza è aumentata esponenzialmente.

1 anno e mezzo fa o meglio 2....non socializzavo molto (quasi x nulla), non uscivo, ma non me ne facevo problemi....quasi non pensavo alla cosa...vivevo sereno e beato da solo...forse anche perchè avevo quei 2-3 punti di riferimento nella mia vita che non mi facevano sentire la mancanza di molto altro...via via perdendo quelli mi sono reso conto che a 14-15 anni ho iniziato ad interrompere la mia esistenza nella società...e da ragazzino tutto sommato normale mi sono viavia alienato.
Piano piano restando qui e quindi mettendo x iscritto molte delle mie "seghe mentali" (chiamiamole così, ma banalizzando molto la questione) mi sono via via accorto che la mia psiche rispetto a quella a cui er oabituato una volta si era viavia ramificata e restando qui si è ramificata ancora di più su ogni questione.
Ogni aspetto della vita ho imparato a problematizzarlo...guardarlo dal punto di vista del bianco e del nero...dal punto di vista dell'estroverso, dell'introverso, del "normale", dello "schizzato...".

Sto via via imparando a prendere in esame aspetti a cui si possono dare e non dare risposte.
Esempio? tutta l'asocialità e alienazione che ho creato intorno a me a causa della mia incapacità nel creare conversazioni cosa ha provocato nel mio modo di percepire il mondo, emozioni e relazioni?
Quanto sono in grado ancora di formare legami veri? amicizie vere? sono in grado ancora di farlo? perchè serate come quella di ieri al cinema con 2-3 coetanei che sto via via conoscendo mi mettono davanti il problema sempre di dovermi riabituare ad una conversazione continua a cui mi ero totalmente disabituato...perchè lì sul momento mi è venuto quasi l'istinto fraterno di appoggiarmi a loro, di dare una pacca sulle spalle tra una cavolata e l'altra...mentre...mentre esaminando tutta la situazione con più calma/freddezza mi pare quasi che per me una persona possa valere l'altra?
Se ieri invece di quei 2-3 ragazzi che sto conoscendo da 2 mesi ce ne fossero stati qualsiasi altri 2-3 che stessi conoscendo da un tempo simile? sarebbe cambiato qualcosa? NO...Probabilmente avrei sentito lo stesso istinto e ora lo stesso pensiero e le stesse domande...
la sensazione che sto riprovando a ritornare un po' più socievole..sto provando appena mi capita l'occasione al sabato sera di uscir econ quel gruppetto piuttosto che l'altro (anche se ugualmente ho molti momenti in cui non ho nulla da mettere in comune con l'altro conversando e quando lo faccio lo faccio solo in risposta con una battuta o con cose per lo più diverse da ciò che propongono gli altri parlando del più e del meno "ti darei o meno una coccola?" o viceversa cose che tendono al fare...senza raccontini e stronzatine varie sulla parrucchiera che aveva lo smalto rosso ecc...ecc...)...e la sensazione è sempre quella che mi sto buttando in un gruppo e tento di essere uno dei tanti...di quel gruppetto...ma...ma in fondo per me quel gruppetto è uno dei tanti...ed io mi sto limitando ad uscire con loro...la confidenza è quella che è e anche se cambiasse le domande non finirebbero...
e cose di cui parlare, domande che mi pongo sulla mia alienazione, mancanza di capacità di conversare sul più e il meno, sull'indifferenza a preferire uno o l'altro gruppetto (cioè vabbeh...magari c'è qualcuno che non sopporto e evito, ma tendenzialmente mi accorgo che la gente e i gruppetti sono tanti...gli estroversi a volte hanno qualche amico qui e qualcuno lì...a volte formano gruppetti isolati...ed io...che mi sono mantenuto fuori sento distacco...alienazione)...
E da quando sono qui è aumentata da una parte la consapevolezza e la voglia di reagire...dunque? dunque 2 anni fa a parte l'amicone non avevo nessuno...negli ultimi mesi mi sono sforzato di raccogliere qualche occasione e bene o male passo i sabato sera fuori (anche se sono rapporti superficiali) ---> SPIEGO BENE QUI IN 2 POST RISPONDENDO ANCHE ALLA RAGAZZA --->http://www.psiconline.it/forum/index.php?showtopic=9867
E ci sarebbe tanto da dire...

claudioqq: so' che x certi versi può essere terribile...ma...ma invece a me mi elettrizza ancora di più e mi fa percepire ancora meglio di quanto l'equilibrio psichico di ogni individuo sia allo stesso tempo una cosa che si allontana enormemente dalla follia, ma che x certi versi invece ha tratti è un confine che si assottiglia fino a quasi sfiorarla e intersecarsi con essa.

x freddy: quando sei autoconsapevole di tutto e nulla...il parere degli altri può sfiorarti come puoi anche far ein modo che non ti sfiori.
Io? io sinceramente ci resto male solo in parte se uno mi dice "non vali nulla" o "hai detto una cazzata" o "marameo"...cioè...boh sul momento posso reagire arrabbiandomi o viceversa abbassando un po' gli occhi prima di rispondere...ma...in fondo mi rendo conto che la mia continua riflessione sulla vita è così continua che...un parere resta solo un parere...non mi fa molto...e spesse volte continuo imperterrito per la mia strada o rispondendo ad esso a modo mio...
I pareri li formo su me stesso a mio piacimento...manipolando me stesso, i miei pensieri, gli altri...le situazioni...incazzandomi (artificiosamente) anche solo x far capire agli altri che sono silenzioso e anonimo perchè sono così io, ma che posso reagire come uno psicopatico se solo mi gira di farlo...pur non ritenendomi tale, ma essendo il frutto solo di una gran consapevolezza come tutto possa essere sia naturale sia artificioso...

La mia è una evoluzione della più semplicistica visione Pirandelliana...nella mia visione ogni minimo dettaglio della vita si è problematicizzato e ha creato così anche risposte in direzioni differenti...non si parla più di sole maschere...si parla si significato..senso...vita...realtà...alienazione.. ..

Così facendo credo di essere diventato un soggetto che "roboticamente" con ulteriore impegno possa arrivare a scegliere di sua iniziativa se far parte della società con schemi più normali, o viceversa avvicinarsi più alla figura di un soggetto meno "normale", più alieno e problematico.
L'individualità...la personalità...i vari problemi...situazioni...emozioni....le sto imparando a scomporre e ricomporre...sto imparando che tutto ad un suo ordine, ma a tutto puoi cambiare ordine...puoi generare caos e ordine rigoroso.

E anche la mia domanda iniziale....non è altro che una provocazione...non è una domanda perchè mi ritengo davvero uno schizzofrenico o malato mentale o psicopatico...
credo che in tutta la mia capacità di generare caos ci sia un ordine ben preciso: la volontà di mantenere un cuore buono, sensibile e di seguire una mia etica libera, ma allo stesso tempo che tende a fare bene e rispettare gli altri sotto il profilo umano...
ma...la presa in considerazione dell'esatto contrario che nel mondo è tabù per me è sfida...x me è testimonianza di quanto la psiche possa essere a dir poco illimitata, complessa...di come l'equilibrio di fatto esista e non esista...non significhi quasi nulla...
Vecchio 01-06-2009, 17:00   #11
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L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
dovrebbe? no

x john: infatti peggioro...lo ripeto da ormai mesi...quando sono arrivato qui ero già maggiorenne e vaccinato...ma...ma...mi sono accorto che in tutto sto anno e mezzo la mia autoconsapevolezza è aumentata esponenzialmente.

1 anno e mezzo fa o meglio 2....non socializzavo molto (quasi x nulla), non uscivo, ma non me ne facevo problemi....quasi non pensavo alla cosa...vivevo sereno e beato da solo...forse anche perchè avevo quei 2-3 punti di riferimento nella mia vita che non mi facevano sentire la mancanza di molto altro...via via perdendo quelli mi sono reso conto che a 14-15 anni ho iniziato ad interrompere la mia esistenza nella società...e da ragazzino tutto sommato normale mi sono viavia alienato.
Piano piano restando qui e quindi mettendo x iscritto molte delle mie "seghe mentali" (chiamiamole così, ma banalizzando molto la questione) mi sono via via accorto che la mia psiche rispetto a quella a cui er oabituato una volta si era viavia ramificata e restando qui si è ramificata ancora di più su ogni questione.
Ogni aspetto della vita ho imparato a problematizzarlo...guardarlo dal punto di vista del bianco e del nero...dal punto di vista dell'estroverso, dell'introverso, del "normale", dello "schizzato...".
Mi sono fermato qui, non ho letto oltre. Ed era un po' che non leggo un tuo post.

Comunque la conclusione mi pare tanto banale quanto semplice da risolvere: te non hai acquisito consapevolezza, sveglia! Ti sei solo rincoglionito di seghe mentali, facendoti "contagiare" dall'ambiente del forum, che in buona parte è composto da fobici veri...non gente come me, e te, che è semplicemente in difficoltà.
Te mi pari anche molto infantile perché ti ostini a farti pippe mentali e sopratutto le giustifichi, cioé faio di tutto per crederci e renderle vere, mi pare evidente ormai che è tutta una scusa per non affrontare le cose...fino a qualche tempo fa ti rispondevo anche, ma ormai ho capito che te non vuoi andare da uno psicologo, non vuoi migliorare, perché semplicemente non vuoi metterti in gioco, il rifugio "dentro te stesso" ti è comodo, dici di voler "estroversare" ma non lo fai, al max reciti un ruolo, la cosa che dovresti fare veramente è aprirti e confrontarti con la realtà, cosa che invece non fai nella maniera più assoluta...preferisci fare il bischero su un sito internet.
Continua pure così giova, spero per te che almeno passerai l'anno scolastico, perché se continui così non farai che peggiorare, come ti avevo già detto devi partire iniziando a curare l'aspetto più pratico della tua vita...i tuoi 15 anni "estroversi" NON TORNERANNO MAI PIU', il massimo che puoi sperare è una nuova sintesi che crei armonia tra tutti i lati del proprio carattere, ma questa la si raggiunge affrontando il monod a 360 gradi, e non solo mettendosi a parlare con gli sconosciuti il sabato sera.

Ultimamente ho praticamente smesso di dare consigli ed esprimere giudizi, anche perché io sono l'ultimo che dovrebbe darli, come ho già detto una volta siamo tutti bravi a fare i finocchi con il culo degli altri, quindi la chiudo qui, spero di aver smosso qualcosa ma ne dubito, è inutile, le cose le impariamo solo quando ci sbattiamo il naso da soli, ognuno ha la sua strada...la sola speranza che ci rimane è di non fare troppi errori nel percorso intrapreso per trovarla.
Vecchio 01-06-2009, 17:05   #12
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Mi sono fermato qui, non ho letto oltre. Ed era un po' che non leggo un tuo post.

Comunque la conclusione mi pare tanto banale quanto semplice da risolvere: te non hai acquisito consapevolezza, sveglia! Ti sei solo rincoglionito di seghe mentali, facendoti "contagiare" dall'ambiente del forum, che in buona parte è composto da fobici veri...non gente come me, e te, che è semplicemente in difficoltà.
Te mi pari anche molto infantile perché ti ostini a farti pippe mentali e sopratutto le giustifichi, cioé faio di tutto per crederci e renderle vere, mi pare evidente ormai che è tutta una scusa per non affrontare le cose...fino a qualche tempo fa ti rispondevo anche, ma ormai ho capito che te non vuoi andare da uno psicologo, non vuoi migliorare, perché semplicemente non vuoi metterti in gioco, il rifugio "dentro te stesso" ti è comodo, dici di voler "estroversare" ma non lo fai, al max reciti un ruolo, la cosa che dovresti fare veramente è aprirti e confrontarti con la realtà, cosa che invece non fai nella maniera più assoluta...preferisci fare il bischero su un sito internet.
Continua pure così giova, spero per te che almeno passerai l'anno scolastico, perché se continui così non farai che peggiorare, come ti avevo già detto devi partire iniziando a curare l'aspetto più pratico della tua vita...i tuoi 15 anni "estroversi" NON TORNERANNO MAI PIU', il massimo che puoi sperare è una nuova sintesi che crei armonia tra tutti i lati del proprio carattere, ma questa la si raggiunge affrontando il monod a 360 gradi, e non solo mettendosi a parlare con gli sconosciuti il sabato sera.

Ultimamente ho praticamente smesso di dare consigli ed esprimere giudizi, anche perché io sono l'ultimo che dovrebbe darli, come ho già detto una volta siamo tutti bravi a fare i finocchi con il culo degli altri, quindi la chiudo qui, spero di aver smosso qualcosa ma ne dubito, è inutile, le cose le impariamo solo quando ci sbattiamo il naso da soli, ognuno ha la sua strada...la sola speranza che ci rimane è di non fare troppi errori nel percorso intrapreso per trovarla.
argghh...facevi bene a leggere la restante parte allora...avresti dedotto cose ben diverse...

io provo a vivere, ma mi rendo conto che è tutta finzione ed è tutto frutto dei pensieri che circolano nella mente--> pensieri positivi, reazioni abb. positive...pensieri negativi, situazioni negative...

se avessi letto la restante parte del post avresti capito che ormai non si tratta più solo di estroversione e non estroversione...il problema è ben più profondo...
Vecchio 01-06-2009, 17:10   #13
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
argghh...facevi bene a leggere la restante parte allora...avresti dedotto cose ben diverse...

io provo a vivere, ma mi rendo conto che è tutta finzione ed è tutto frutto dei pensieri che circolano nella mente--> pensieri positivi, reazioni abb. positive...pensieri negativi, situazioni negative...

se avessi letto la restante parte del post avresti capito che ormai non si tratta più solo di estroversione e non estroversione...il problema è ben più profondo...
Mi sono letto il seguito, e confermo quello che ho scritto un post fa. Va bene capire i propri errori e reagire, ma continui a farti pippe mentali a sfare....dovresti vivere e ragionare in modo più "pulito"...non incasinato, contorto, complicato e caotico....oddio, per carità, magari lo fai anche, io ti giudico unicamente da quello che scrivi sul forum.
Vecchio 01-06-2009, 17:25   #14
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più pulizia...come vivere tanto per vivere...come vivere semplicemente per ritornare a vivere spensierati.

Io non mi accontento di vivere solo spensieratamente...di ragionare pulito....tu così facendo hai imparato solo a mentire a te stesso...

dici tanto "anch'io ero così...ho imparato a far così ora.." e allo stesso tempo "dici...non bisogna fingere ed essere ciò che non si è"...benissimo...tu menti a te stesso...tu vuoi dare ordine ad un te che non lo avrebbe...

io non mi accontento di fare lo stesso...io non mi accontento di vivere tanto per...
non ho schemi...non seguo percorsi rettilinei...e per me vivere è questo...è il caos...

e nel caos c'è anche affrontare questo lato di me...se risolverlo significa "fingere" e mettere tutto in ordine perchè "così si deve fare" preferisco non vivere...
Vecchio 01-06-2009, 18:16   #15
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

In effetti penso che hai smontato bene la critica di JohnReds. Sicuramente hai capito il plagio della nostra cultura che porta ad associare i pensieri alle seghe mentali. Il pensiero deve espandersi il più possibile in tutte le direzioni per trovare l'ordine nel caos. Ma per farlo deve liberarsi dalla paura di essere psicopatico, dalla modestia e l'umiltà (che pongono dei limiti oltre i quali non si può andare). Il pensiero deve superare ogni limite che può essere superato(per esempio: la logica non può essere superata, l'emozione s&#236.
Ma nel tuo caso non credo che l'abbia superato, perchè hai ancora la preoccupazione che i pensieri possano condurti alla pazzia, a distaccarti dalla realtà.
Me ne hai dato la dimostrazione quando hai liquidato come inutile la mia meta-comunicazione, perchè sai bene che la mia meta-comunicazione renderebbe possibile fare all'esterno quello che il pensiero fa all'interno, quindi sarebbe l'apoteosi del pensiero libero, ma tu la rifiuti... preferisci la convenzionale comunicazione umana.
Vecchio 01-06-2009, 18:34   #16
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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
In effetti penso che hai smontato bene la critica di JohnReds. Sicuramente hai capito il plagio della nostra cultura che porta ad associare i pensieri alle seghe mentali. Il pensiero deve espandersi il più possibile in tutte le direzioni per trovare l'ordine nel caos. Ma per farlo deve liberarsi dalla paura di essere psicopatico, dalla modestia e l'umiltà (che pongono dei limiti oltre i quali non si può andare). Il pensiero deve superare ogni limite che può essere superato(per esempio: la logica non può essere superata, l'emozione sì).
Ma nel tuo caso non credo che l'abbia superato, perchè hai ancora la preoccupazione che i pensieri possano condurti alla pazzia, a distaccarti dalla realtà.
Me ne hai dato la dimostrazione quando hai liquidato come inutile la mia meta-comunicazione, perchè sai bene che la mia meta-comunicazione renderebbe possibile fare all'esterno quello che il pensiero fa all'interno, quindi sarebbe l'apoteosi del pensiero libero, ma tu la rifiuti... preferisci la convenzionale comunicazione umana.
non mi sarei aspettato di ritrovarmi ad essera daccordo anche in questa circostanza con te hurry

argghh...dico subito che il tuo timore è per metà infondato...

cioè? io non temo di poter diventare pazzo o psicopatico...

anzi...è da quando sono su questo forum che dico che a parte malattie come la schizzofrenia tutte quelle formazioni del pensiero "alternative" io non li considero problemi veri e propri.
Ritengo che la psiche umana e la capacità razionale sia la cosa più incredibile che possediamo e come te sono daccordo che si deve ricercare l'ordine nel caos...espandendosi a dismisura...a ricercare una autoconsapevolezza massima che si palesi nell'ordine del caos.

Se apro thread come questi "è possibile diventare pazzi?" non lo faccio perchè in me vi è il dubbio (anzi sono sicurissimo che la mia psiche continuerà ad evolversi e così la mia autoconsapevolezza illimitatamente...ma difficilmente diventerò pazzo..ogni stato mentale è una manifestazione di quanto le capacità del pensiero si siano ampliate). Posso andare incontro a delle sofferenze in quanto posso trovare difficoltoso accettare certe autoconsapevolezze date dai continui percorsi della mente, ma sono emozioni che lavoro per superare.
Perchè? perchè anch'io sono dell'opinione che l'emozione può essere superata in un certo senso...l'avevo già detto: per me se raggiungi quel grado totale di autoconsapevolezza che ti fa capire quanto sia magnifica la nostra psiche e di quanto tu posso scoprirla, allo stesso tempo puoi arrivare x mezzo di tale consapevolezza a relegare le emozioni in secondo piano...addirittura controllarle...e scegliere te se farti controllare dall'emozione in sè (come può essere il timore, il disagio, la gioia) o meno.
La mia domanda non è fatta perchè cerco una risposta io (penso di averla già trovata e come te penso che i limiti della modestia e umiltà in certi casi siano negativi), ma perchè sono curioso di scoprire quanto l'autoconsapevolezza e la psiche degli altri sia formata e in che senso si sia formata.

Se ho un timore vero e proprio io...non è certo quello della follia...bensì che nonostante la consapevolezza di tutto, non riesca a riabituarmi ancora bene ad usare il linguaggio x conversare e quindi interagire con gli altri...quindi mantenendomi in una relazione con gli altri di parziale asocialità e alienazione.

Quando ho dato x inutile la tua meta-comunicazione:
1- l'ho fatto con una battuta fine a se stessa
2- l'ho fatto perchè non avevo molta voglia in quel momento di capirne il significato...pechè tra meta-roba e metacose tendi a rendere il tuo discorso complesso x via di termini ancora più complessi.
Invece....x fare in modo che il tuo linguaggio arrivi a buon fine dovresti fare come me: dire le cose con parole semplici...magari anche con pause del puro linguaggio normale con i "..."....senza grossi paroloni.
Lo dici tu stesso che il fine della meta-comunicazione dovrebbe essere la chiarezza no? ecco inizia con l'esemplificare i tuoi discorsi usando parole semplici.
Se ci fai caso io le parole più "complicate" (che complicate non sono) che uso al max sono "alienazione" o "estraniazione" --> parole comprensibili senza troppa fatica....fai altrettanto e poi i tuoi discorsi per molti versi non sono poi sbagliati

Io sono per il pensiero libero...nel mio caso il dire "ti farei 'na coccola" non è per nulla uso di ironia...negli altri appare ironico e quantaltro...invece...invece è uno dei pochi pensieri concreti che si forma nella mia mente...cosa che non accade mai quando si deve parlare del + e del - (cose su cui non sono per nulla abituato a ragionare, conversare, pensare...)
Vecchio 01-06-2009, 20:12   #17
Esperto
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In effetti penso che hai smontato bene la critica di JohnReds. Sicuramente hai capito il plagio della nostra cultura che porta ad associare i pensieri alle seghe mentali.
"Le seghe mentali mentali sono pensieri che non hanno attinenza alla realtà"(cit. giulio cesare giacobbe)

Non ha smontato un bel niente perché, fortunatamente, quello che conta non è la corrispondenza logico-razionale metacomunicativa e altre supercazzole...ma i fatti...e quelle mi dicono che lui così si complica la vita...puoi ricamarci quanto e come ti pare, ma la realtà è questa...e dire che io sono un gran pensatore, nel senso che mi piace molto riflettere sulle cose...però almeno riconosco che sono un pipparolo mentale che spesso (anzi sempre) perde più tempo di quello che dovrebbe e potrebbe.
Vecchio 01-06-2009, 20:17   #18
Esperto
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"Le seghe mentali mentali sono pensieri che non hanno attinenza alla realtà"(cit. giulio cesare giacobbe)
Scusa, ma secondo me l'unica utilità che può avere quel libro è tirarti su in un momento di angoscia/depressione, ma se dovessi esprimere un giudizio sulle argomentazioni le trovo assai poco serie. Quando l'umanità raggiungerà un livello evolutivo elevato nessuno scriverà più libri come quello
Vecchio 01-06-2009, 20:58   #19
Esperto
L'avatar di Redman
 

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Quando l'umanità raggiungerà un livello evolutivo elevato nessuno scriverà più libri come quello
ti prego indicaci la strada....
Vecchio 01-06-2009, 21:10   #20
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

per andare quando?
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