pokorny

Per farmi perdonare mi ritiro in buon ordine e porterò della birra anche a Gufetto

Gufetto

Ho l'impressione che il mio cervello non funzioni bene, e il farmaco c'entra poco, l'ho preso nel 2015 ma già prima emotivamente avevo diversi problemi.
Diciamo che negli ultimi 2 anni tutto è franato ulteriormente, col trasloco pensavo che sarei andato a stare meglio, invece tutto è peggiorato, poi la pandemia, vari malesseri fisici che aizzano la mia ipocondria..poi la guerra, cazzi e mazzi su un lavoro dove mi sembra di subire mobbing..non c'è nulla che vada bene...
Ci mancava se ne andasse mio padre..a sto punto da ora in avanti non mi aspetto altro che il peggio...da un giorno all'altro potrei morire io stesso o magari in me c'è qualche malattia di cui non so nulla che si sta sviluppando...
Sarò recuperabile?

pokorny

Penso che tutti abbiamo qualche margine se per volontà o per caso cambiano le condizioni esterne. Ovviamente il primo augurio che ti si possa fare è un posto di lavoro migliore.

Barracrudo

Adesso puoi usare i soldi in modo più dettagliato, il punto cmq e arrivare a chiudere la terapia appunto, poi nella vita si va avanti giorno dopo giorno

Gufetto

Oggi è già un mese..
Periodo di merda..e ci mettono sintomi fisici strani, tipo improvvise vertigini e senso di sbandamento...sempre peggio anno dopo anno...
Mi sembra di essere totalmente privo di empatia..va a finire prendo il profilo psichico di un serial killer...

dystopia

Secondo me ti stai anche colpevolizzando per il fatto di non aver pianto, perché in base ai nostri stereotipi comuni e alla nostra cultura il piangere per qualcuno significa che ci manca e che l'abbiamo apprezzato, quindi il non piangere sembra quasi un mancargli di rispetto. Però piangere non è una reazione che tutti hanno spontaneamente, c'è anche chi non piange mai e apparentemente sembra "freddo", ma non lo è. Forse tu sei una persona che reagisce in modo diverso, solo che la tua reazione sembra apparentemente più fredda, perché è interiore e gli altri non la vedono. Può essere questo forse.

Gufetto

Ho reiniziato un altro percorso, mercoledì ho il secondo appuntamento. Le cose continuano a peggiorare anno dopo anno, non c'è qualcosa che si salvi, famiglia, lavoro, salute...di questo passo non so come sarò fra 10 anni, se ci arriverò. Sarò al livello di una larva, un tetraplegico.
Non mi resta che tentare la strada degli psicologi, sperando di beccare uno che mi sbrogli la matassa che ho in testa.

Madeleine

Penso che dovresti smettere di comportarti da evitante, perché semplicemente non otterrai mai dei risultati positivi continuando a comportarti da evitante. Dovresti iniziare a fare cose che non faresti, che non sei abituato a fare, anche se può risultare faticoso, solo così potresti sperare in qualcosa di positivo.

Robert_Plant 89

Se non era per te hai fatto bene a chiudere

Black_Hole_Sun

Ma sei davvero sicuro che passare da una terapia all'altra risolverà i tuoi problemi? Secondo me è solo un loop senza uscita che non porta a niente se non sprecare soldi e quindi diventare più poveri.

Madeleine

Può essere utile cambiare terapista e terapia, valutando il perché lo si vuol fare e se è il caso o meno di farlo.
Il fatto è che se si pensa che sarà il terapista a risolvere i propri problemi si parte male, perché potrà darti solo gli strumenti per farlo, non sarà di certo lui a cambiare la tua vita. Sei tu che devi cambiare la tua vita, puoi farlo solo tu. Ti devi "violentare", a un certo punto, se vuoi sperare in un qualche risultato positivo.
Durante la terapia, devi anche fare degli esperimenti, metterti in gioco e sbagliare, poi confrontarti con lui per farti correggere gli sbagli, facendoti dare gli strumenti per affrontare meglio determinate situazioni, altrimenti la terapia, a parer mio, serve fino ad un certo punto. Io non ho mai creduto in terapia che durano anni, mi sanno di terapie che dopo un po' si areano e ci si va solo per sfogarsi e basta, che può anche andar bene, ma serve a poco e niente.

Gufetto

Due settimane dall'ultimo incontro e tornato alla mia realtà è ricominciata la danza dei malesseri che mi fa pensare ad un nuovo incontro, forse a gennaio.
Ho dovuto interrompere anche per ingenti spese e fino al 10 novembre ho 400€ sul conto...
E' tornata l'angoscia, la paura, la rabbia, non voglio fare niente, vedere né parlare con nessuno e a volte salto pure le cene...ho pure malesseri fisici e i fine settimana che per molti sono svago per me sono quasi una sofferenza...forse è complice il fatto che al cambio di stagione sono sempre stato un po' nervoso e mercoledì è passato un anno dalla morte di mio padre...
Ma dopo 4 esperienze con gli psic fra chiacchiere, forzature a fare volontariato, fuffa geopolitica e inviti ad aprire partite iva non so come cadrei in un nuovo incontro...

Maffo

Ciao, a livello di farmaci come sei messo? Forse se il problema è così opprimente avrebbe più senso parlare con uno psichiatra piuttosto che con uno psicologo...

Gufetto

Ci ho pensato...preso un farmaco per un anno nel 2015 e non so se adesso lo rifarei...quello che vorrei è che qualcuno capisse la mia situazione senza darmi suggerimenti od opinioni preconfezionate che su di me non calzano...
Prendo il farmaco, va bene, ma però il resto deve cambiare altrimenti è come quello che si mette il profumo per andare a stasare gli spurghi...

Gufetto

Domani ricomincia l'incubo e ricominceranno i soliti pensieri da anni a questa parte. Ormai non ho più la speranza che le cose cambino.
Tuttavia avrei due opzioni:
Tornare dalla psicologa del lavoro: una psicologa che contattai 2 anni fa specializzata sul lavoro..la contattai quando mi fecero mobbing e varie vessazioni. Interruppi dopo un paio di mesi per la morte di mio padre
Un altro psicologo "normale": però dopo averne avuti 4 non saprei dove andare a parare
Il punto è che non so cosa ho, ad esempio se vado dalla psicologa del lavoro e il mio problema non è il lavoro, perderei tempo?
Ma poi tutti saranno in grado di capire cosa ho? Perché ho tutti i sintomi della depressione e nessuno me l'ha mai diagnosticata..e non ho voglia di farmi riempire di banali chiacchiere come fanno tutti...sono anche stanco di spendere...

Di solto gennaio è il mese dove c'è un minimo di speranza e slancio..poi tutto passa e si sprofonda nell'inedia...
Vediamo che mi viene a mente

Teach83

A quanto pare chiuderò la terapia dopo 2 anni e mezzo, esattamente questa primavera.
Sto man mano scalando i farmaci, e da questo mese interromperò.

Lo abbiamo concordato con lo psy. Rimarrò col suo numero in caso di emergenza.

Certo, l'ansia e l'evitamento sono ancora presenti, ma ci sono stati dei miglioramenti.... vuoi la socialità "forzata", vuoi la realizzazione economica che mi fa dormire la notte, insomma sto meglio perchè ho più sicurezze.
Ma se queste dovessero nuovamente vacillare ? Ripiombo nuovamente nella clausura casalinga e nell'anedonia ?

Vedremo... Ancora mi mancano contatti umani genuini e duraturi. Il 2024 emetterà la sua sentenza.

Teach83

Ah dimenticavo: non so se è un segno del destino... ma esattamente prima di capodanno, e prima dell'incontro con lo psico attuale, chi becco nella sala di attesa di un poliambulatorio privato ?

Il mio vecchio psichiatra. (Problemi di cuore)
Ci siamo salutati, gli ho fatto gli auguri, ma non abbiam parlato di nulla, essendo un luogo pubblico e affollato.