Gufetto

Questo pomeriggio, tappato in casa per il caldo, ne ho approfittato per guardare un po' di psicologi in vista di un eventuale ritorno in autunno o comunque nei prossimi mesi.
Tutti curano ansia, depressione...l'impressione è che vadano bene per chi ha malesseri temporanei e blandi, insomma che siano adatti per normali persone che passano un periodo negativo. Ma per me..ci vorrebbe ben altro.
Dopo 38 anni di costruzioni mentali, evitamento, solitudine, distacco dalla realtà..per scalfire tutto ci vorrebbe una squadra intera di psicologi.


L'impressione è che non so se davvero qualcuno possa aiutarmi, qualcuno che abbia una visione a 360° e trovasse il bandolo della matassa e non si limitasse a volermi mandare a fare volontariato come panacea di tutti i mali...anche perché sono io stesso il mio primo sabotatore. L'idea di passare altri 40 anni così, fra mobbing, aridità emotiva e tanto altro..non so quanto sia sostenibile.

Madeleine

Ma cosa ti frena dal fare le cose che veramente ti interessano?

vikingo

Se non avessi trovato un esperta di Asperger avrei chiuso dopo almeno 6 figure tra psicologi e psichiatri e non la cambierò più..perché mi capisce come nessuna

Gufetto

Ho visto che in Tv sta passando una pubblicità di un sito di psicologi, oramai sono diventati come facile.it e zalando...ce ne sono diversi, psicologionline, guidapsicologi, psicologi-italia ecc...
In realtà quei siti sono comodi, oramai gli psicologi si pubblicizzano su internet con foto, specializzazioni ecc..anche con recensioni di chi ci è stato, non è più come anni fa dove andavi a casaccio pescando sull'elenco telefonico...

Comunque non sono qui per fare pubblicità, è che sono di nuovo in blocco e dovrò tornare a fare qualche chiacchiera, altrimenti non se ne esce.
Fra pochi giorni c'è il mio compleanno e come tutti gli anni in quel giorno sopraggiunge l'amarezza e lo sgomento di un altro anno passato dove non è cambiato nulla, e cominciano ad essere troppi..mi sento senza speranza, senza nulla a cui aggrapparmi e sinceramente o mi ammazzo o in qualche maniera devo cambiare perché campare così non è sostenibile nel lungo termine.
Ricordo come ero anche solo 10 anni fa e so come sono ridotto ora...

Il problema è trovare lo psic giusto... Esisterà?

Varano

massì, passa sul forum a fare un saluto quel giorno, tanto qui siamo nella tua stessa situazione. a volte può fare compagnia anche il virtuale.

Gufetto

Fino a 10 anni fa mi sembrava di essere più aperto, più vivo..dal 2015 circa in poi è tutto colato a picco.
Ero sempre solo ma nonostante ciò riuscivo ad avere un minimo di slancio..ora sono uno schiavo, passivo in tutto, sono in una gabbia mentale e non compiccio nulla né riesco ad appassionarmi in nulla, e va peggio anno dopo anno.

Anche rileggendo miei vecchi post (sono qui dal 2010) mi sembra di rileggere un'altra persona...

Gufetto

Con la morte di mio padre temo che sia necessario ricominciare. Non tanto per la sua morte improvvisa in sé quanto per la mia reazione emotiva quasi del tutto assente, una cosa di cui mi vergogno e un po' mi preoccupa.
Non ritengo normale la reazione che ho avuto da quel 25 ottobre in poi, è passato un mese ed è come se non fosse successo nulla, come se non avessi avuto un lutto, neanche mi è riuscito di piangere..ricordo quando lo vidi in barella, non provai granché...mi sento quasi un mostro e non so cosa ho in testa...anche ripensando ai ricordi con lui, da piccolo, in vacanza, 39 anni assieme..non so cosa mi è successo, questa cosa non me l'aspettavo...sono così morto dentro anche io?

Stan Kezza

Non sei morto. E' che ognuno ha i suoi tempi e le lacrime spesso prendono altre vie per uscire. Io sto piangendo mio padre adesso, e lui se ne è andato nel '99 calcola. Non avere fretta.

pokorny

Chi sa come mi sentirei se non avesse finito per odiarmi e cercare di farmi diventare il suo badante. So che quando toccherà a mia madre, pur di lui complice in questo disegno perverso, soffrirò per due volte e mezza, ovvero i "normali" genitori più gli interessi composti. Ho terrore ogni volta che suona il telefono o che, passando il giorno, quel momento si stia avvicinando.

Varano

ma dopo 40 anni di depressioni, esaurimenti e farmaci, sfido chiunque a provare emozioni. non è il fatto di essere mostri o meno, certi circuiti cerebrali e certi meccanismi che regolano le emozioni sono danneggiati, tutto qua.

pokorny

Dipende da tante cose. Come scrivo spesso il mio era arrivato vicino all'odio verso di me e pur all'epoca perfettamente in grado di comprarmi una casa con i suoi spiccioli non ha mai voluto. Provo a mettermi nei panni di un padre a cui il figlio chiede 100 euro fatte le debite proporzioni e cosa proverei a dirgli di no per una somma di motivi.

Detto questo, sono passati quasi 8 anni e solo ora, roba di qualche mese fa, si affaccia ogni tanto il pensiero che la sua era anche paura; tanto egoismo ma anche paura e debolezza. In aggiunta a questa scusante che gli riconosco (ma poteva benissimo pagarsi una badante, però voleva me) penso che dal suo punto di vista e di quello che era e ha fatto nella vita, avere un figlio impedito al livello di un vegetale debba averlo non solo rattristato ma anche imbarazzato con sé stesso. Adesso questi pensieri di comprensione si affacciano ma non sono nemmeno lontanamente intensi quanto il mio sentimento di odio ricambiato postumo. Per fortuna crescono a discapito del senso di avversione ma non so se questa tendenza continuerà.

Me ne vergogno? No. Penso veramente di essere stato trattato male solo per quello che sono, non avendogli mai fatto niente di male. Non mi sono mai vergognato di questi pensieri. Non penso sia il caso di vergognarti dei tuoi per quanto la situazione possa essere diversa. Credo che prima o poi nella maggioranza dei casi si "faccia pace" con il passato.

Charlie Dev

Ma vivi da solo?

A @Gufetto, lasciati ancora tempo per metabolizzare e se non dovesse avvenire qualche cambiamento significativo non prenderla male, non è necessario piangere e disperarsi per la morte di un parente stretto, da quel che ho capito non eravate poi così legati

pokorny

Questa è una delle cose più illuminanti che abbia letto sul forum. Non ci avevo mai pensato.

dystopia

Le cose che scrivi denotano la presenza di una riflessione, che è un tuo modo di elaborare quello che è successo. Piangere non è una cosa "obbligatoria" o che succede sempre, forse noi la colleghiamo istintivamente a questo evento e quindi proviamo senso di colpa se non ci viene spontaneo piangere. Anche a me è capitato di non piangere ma di passare molto tempo a pensare, e ancora ci penso in alcuni momenti.

pokorny

Ni. Non ho partecipato al sondaggio ora in corso perché ho una situazione così bizzarra che non rientra nemmeno lontanamente in alcuna fattispecie tra le opzioni. [stra-mega-cut]

Stan Kezza

Madonna mia, scusami, va bene l'affetto e tutto quanto, ma questa è una situazione super tossica! Istintivamente ti direi di scappare a gambe levate da quella casa. Io ho cominciato a fiorire - relativamente, vabbé - quando me ne sono andato a vivere per conto mio. A mia madre gliel'ho detto solo il giorno prima, avevo già portato le scatole una per volta per settimane...

pokorny

Non lo posso fare per una somma di motivi, non ultimo dei quali quello economico. Come ho detto la mia famiglia non stava malaccio ma diversi anni fa c'è stato un tracollo quasi totale, non me ne posso andare da qui. Non ho mai potuto sostenere completamente le spese di una vita veramente indipendente. A un certo punto ho chiuso P.IVA e pace, questa è la situazione (poco) meno stressante che sia riuscito a ricavarmi date le condizioni oggettive. Se avessi avuto una vita sociale e/o affettiva chiaramente sarebbe stato tutto diverso anche se non so come sarebbe ora la mia vita.

Stan Kezza

Mi dispiace. Non è che voglio darti consigli, è che soffro per te

pokorny

Troppo buono, ti devo una cassa di birra!

Charlie Dev

A casa tua

Ma basta pokorny, stai monopolizzando il thread di Gufetto!


[Sto scherzando, lo metto ben in chiaro]