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10-02-2020, 22:56
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Io sono contenta di essere triste.
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Sta frase nn ha senso
Non è detto che chi ha un approccio più positivo nn si renda conto, ma magari si rende anche conto che essere positivi può solo migliorare quello che può essere l atmosfera, perché siamo tutti collegati e ci influenziamo.
A volte basta un sorriso da qualcuno, una gentilezza, per migliorare la giornata, non è che ci vuole chissà che.
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11-02-2020, 19:05
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#42
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Sta frase nn ha senso
Non è detto che chi ha un approccio più positivo nn si renda conto, ma magari si rende anche conto che essere positivi può solo migliorare quello che può essere l atmosfera, perché siamo tutti collegati e ci influenziamo.
A volte basta un sorriso da qualcuno, una gentilezza, per migliorare la giornata, non è che ci vuole chissà che.
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La gentilezza può venire sempre e comunque, il sorriso meglio di no che ho denti di merda XD Il contenta di essere triste è che sono contenta di sapere che la vita è crudele e che al mondo c'è molto peggio (vedi le baby prostitute o gli animali che "vivono" nei macelli)
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11-02-2020, 22:58
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#43
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Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
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Il problema non è la fobia sociale in se ma tutti i problemi che essa potrebbe portare per un ipotetico futuro di una persona. Senza contare che la fobia sociale oltre l'evitamento si trascina con se il rimuginìo, derealizzazione, confusione mentale, e il non sapere cosa fare per il proprio futuro. Guarire dalla fobia sociale è anche facile il problema è la persona che la ha
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12-02-2020, 00:43
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
La cosa triste e che noi pensiamo di essere questo, ci identifichiamo tanto da nn concepire nemmeno minimamente che non lo siamo, ma che quello che siamo lo dobbiamo scoprire, conoscerci, mettendoci in gioco e quindi agendo.
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Quel che siamo dovremmo esserlo e basta, non scoprirlo, vedi anche questa cosa qua la si può vedere come un'altra cosa che ci hanno ficcato in testa fin da bambini.
Si ripetono sempre gli stessi discorsi, sono come ingranaggi che girano continuamente nello stesso verso, vorrei tanto prendere un martello e spaccarli 'sti ingranaggi.
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Ultima modifica di XL; 12-02-2020 a 00:53.
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12-02-2020, 00:43
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#45
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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se uno non lavora e non l'hai quasi mai fatto nonostante l'età avanzata, non ha amici, non è riconosciuto come in grado di dare un contributo alle attività della comunità, è isolato nel suo ambiente sociale ed è conosciuto per essere tale, di cosa dovrebbe convincersi per non sentirsi in difetto .Al massimo potrebbe tentare l'atteggiamento di chi crede che il resto sia sbagliato. Per me la fobia sociale è anche una conseguenza di una situazione sociale che perdura da molto tempo e che si è stabilizzata e questa il singolo non la può cambiare e neanche può sperare che gliela cambino gli altri.
Non guarire dalla fobia sociale ma uscirne si può; bisogna passare per la morte
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12-02-2020, 00:44
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#46
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Cambiare le credenze. L'essere lo intendo come il kernel immutabile, il temperamento, non si può cambiare.
Ad esempio: 20 anni fa credevo che non avrei mai saputo lavorare e interagire con colleghi e clienti. Oggi credo, nel mio campo, di essere piuttosto bravo e che se perdessi il lavoro ne troverei abbastanza facilmente un altro. Eppure non percepisco il mio essere cambiato, sono cambiate le mie credenze.
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Ciò che dici è vero ma c'è da dire anche un'altra cosa.
Le credenze non modificano solo il modo in cui si percepisce la realtà, alla lunga modificano tendenzialmente la realtà stessa.
Tu dici che non sei cambiato tu nel tuo essere, ma in realtà sì che sei cambiato. Se hai fiducia nelle tue capacità ti esporrai a nuove situazioni, apprenderai nuove abilità, non eviterai azioni e situazioni, e tutto questo ti crea un bagaglio di vita ed esperienze che ti rende molto più capace di affrontare le cose.
Pensi di saper lavorare bene, quindi ti esponi di più nel lavoro, quindi impari più cose, quindi sai lavorare meglio.
Così per tutto. Le relazioni non fanno differenza, e così via per tutto.
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12-02-2020, 14:30
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#47
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Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
se uno non lavora e non l'hai quasi mai fatto nonostante l'età avanzata, non ha amici, non è riconosciuto come in grado di dare un contributo alle attività della comunità, è isolato nel suo ambiente sociale ed è conosciuto per essere tale, di cosa dovrebbe convincersi per non sentirsi in difetto .Al massimo potrebbe tentare l'atteggiamento di chi crede che il resto sia sbagliato. Per me la fobia sociale è anche una conseguenza di una situazione sociale che perdura da molto tempo e che si è stabilizzata e questa il singolo non la può cambiare e neanche può sperare che gliela cambino gli altri.
Non guarire dalla fobia sociale ma uscirne si può; bisogna passare per la morte
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Scusa se mi permetto, al massimo è la fobia sociale che è la conseguenza della tua situazione sociale. Non farti prendere dallo sconforto la fobia sociale è una cazzata. So che potrebbe non sembrare cosi se anche solo per uscire fuori di casa ci metti 2 ore. Il primo passo è uscire dalla paura costante, poi il resto viene da se. Come ti senti quando esci di casa
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12-02-2020, 16:16
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#48
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Ciò che dici è vero ma c'è da dire anche un'altra cosa.
Le credenze non modificano solo il modo in cui si percepisce la realtà, alla lunga modificano tendenzialmente la realtà stessa.
Tu dici che non sei cambiato tu nel tuo essere, ma in realtà sì che sei cambiato. Se hai fiducia nelle tue capacità ti esporrai a nuove situazioni, apprenderai nuove abilità, non eviterai azioni e situazioni, e tutto questo ti crea un bagaglio di vita ed esperienze che ti rende molto più capace di affrontare le cose.
Pensi di saper lavorare bene, quindi ti esponi di più nel lavoro, quindi impari più cose, quindi sai lavorare meglio.
Così per tutto. Le relazioni non fanno differenza, e così via per tutto.
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Come dicevo si cambiano credenze/comportamenti. Nulla a che vedere con l'essere, per come lo intendo io, imparare a guidare o una lingua o abilità sociali non è l'essere.
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12-02-2020, 18:41
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Come dicevo si cambiano credenze/comportamenti. Nulla a che vedere con l'essere, per come lo intendo io, imparare a guidare o una lingua o abilità sociali non è l'essere.
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Ma poi c'è questo kernel immutabile?
Uno pensa "sono eterosessuale" poi non si sa come uno potrebbe cambiare anche preferenze sessuali in base a certe esperienze o modifiche interne.
Perdiamo certe caratteristiche e ne acquisiamo altre e magari la continuità non è data dal fatto che ci sono caratteristiche essenziali stabili, ma che cambiamo poco, un po per volta. Cambiando piccoli pezzi puoi far mutare un oggetto in qualcosa di completamente diverso. Chi osserva questa mutazione però assocerà quel che c è alla fine con quel che c è all inizio senza che debba esserci una qualità costante.
Immagina una sedia di metallo che sostituisce piccoli pezzi che so con pezzi di plastica, alla fine la sedia sarà diventata tutta di plastica, se poi muta a piccoli passi anche forma, potrebbe divenire che so, una sfera, in un essere che muta così il kernel quale sarebbe?
Noi secondo me riconosciamo certe forme di continuità non in base a qualità essenziali ma in base al fatto che le variazioni istante per istante sono lievi.
Può capitare che se non vediamo un tizio da molto tempo siamo incapaci di riconoscere la stessa persona a differenza di chi gli è stato a fianco giorno per giorno.
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Ultima modifica di XL; 12-02-2020 a 18:52.
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12-02-2020, 19:24
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#50
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Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Comunque, per rispondere costruttivamente: sono fortunato nella mia sfortuna ad avere un disturbo di tipo ciclotimico. Quindi so cosa vuol dire non aver paura di uscire, di parlare con la gente, di sentirsi sicuri di sé e baldanzosi.
Penso che ciascuno di noi dovrebbe porsi degli obiettivi realistici in base alla propria condizione di partenza, ma credo che per dichiararsi guariti si debba per lo meno passare dalla paura patologica a una timidezza fisiologica.
La funzionalità imho è la chiave di lettura con cui analizzare la propria situazione. Es: diciamo che mi imbarazzo di entrare in un bar/supermercato/agenzia interinale/ecc.:
il livello zero è quello in cui l'ansia è talmente elevata da diventare insostenibile, scatenando comportamenti evitanti;
c'è poi il livello dove ci si riesce a forzare quando è indispensabile farlo, ma a scapito di effetti psicofisici durevoli e impattanti negativamente sulla funzionalità durante il resto della giornata;
infine, si può già iniziare a parlare di "guarigione" quando queste attività, per quanto ansiogene, hanno un impatto circoscritto e tutto sommato gestibile. Il ché è condizione di partenza per poter poi ricominciare a vivere normalmente e assimilare il concetto che il mondo esterno non morde.
Non c'è alcuna necessità di arrivare a un punto in cui si può socializzare con la spigliatezza di un animatore turistico; chi si sente incline a ciò potrebbe anche lavorarci su, ma soltanto se prima riesce a raggingere e mantenere il livello base di cui sopra.
tl;dr: guarire significa funzionare in maniera autonoma. Lavorare, fare la spesa, uscire con qualche amico, non consumarsi di paranoie e complessi per le situazioni sentimentali, ecc.
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Ottimo messaggio. Tu a che livello ti trovi in questo momento?
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12-02-2020, 20:33
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#51
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
Scusa se mi permetto, al massimo è la fobia sociale che è la conseguenza della tua situazione sociale.
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ho scritto "secondo me la fobia sociale è anche conseguenza della situazione sociale" e tu contesti il mio post scrivendo "al massimo è la fobia sociale che è la conseguenza della tua situazione sociale" .
In ogni caso se volevi minimizzare il peso del problema sottolineando il fatto che modificando la situazione in cui ci si trova conseguentemente se ne va anche la fobia sociale bisogna considerare che: 1) la prima non è mica così facilmente modificabile, e non lo è proprio oltre certi limiti, ed era proprio quello che volevo mettere in risalto con il mio post; 2) non è scontanto neanche che si "guarisca" se avviene quel cambiamento, ammesso anche che sia possibile ritrovarsi inseriti socialmente da un giorno all'altro semplicemente scordandosi della sociofobia e iniziando ad avere risultati positivi soltanto perchè si è deciso di ottenerli; 3) non è l'unica causa la situazione sociale (ecco perchè avevo inserito "anche"), è verosimile che ci siano motivazioni profonde che provengono da un passato lontano, che poi sono quelle che hanno portato a fare un certo percorso e ad essere arrivati a una certa destinazione, quindi non basta lavorare su fattori "esterni".
Quote:
la fobia sociale è una cazzata.
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Quote:
So che potrebbe non sembrare cosi se anche solo per uscire fuori di casa ci metti 2 ore. Il primo passo è uscire dalla paura costante, poi il resto viene da se.
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Per imparare a volare il primo passo è buttarsi da un balcone e muovere le braccia su e giù
Quote:
Come ti senti quando esci di casa
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Non è l'uscire in sè ma incontrare persone che conosco e con cui dovrei interagire. Mi sento diverso dagli altri, perchè per molti aspetti lo sono, e sono consapevole che è difficle avere a che fare con la diversità altrui.
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12-02-2020, 20:35
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#52
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
Ottimo messaggio. Tu a che livello ti trovi in questo momento?
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Quello che potevo affrontare a livello psicologico l'ho fatto. A livello psichiatrico sono relativamente insoddisfatto, ma i miei problemi sono con ogni probabilità di origine neurologica, e non ho idea se si possa fare qualcosa per uscirne.
Di certo so che mi sono stufato di spendere soldi per ottenere quando va bene un aiuto parziale, ma più spesso conferma dell'impotenza degli specialisti dinnanzi al disagio specifico che provo.
Comunque sono un caso molto diverso dalla maggior parte degli utenti qui dentro, non faccio testo.
In linea di massima comunque non ho "fobia sociale". Credo. Fatico a riconoscere la mia ansia, immagino a causa dell'aver indossato maschere per praticamente tutta la vita.
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12-02-2020, 20:51
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#53
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma poi c'è questo kernel immutabile?
Uno pensa "sono eterosessuale" poi non si sa come uno potrebbe cambiare anche preferenze sessuali in base a certe esperienze o modifiche interne.
Perdiamo certe caratteristiche e ne acquisiamo altre e magari la continuità non è data dal fatto che ci sono caratteristiche essenziali stabili, ma che cambiamo poco, un po per volta. Cambiando piccoli pezzi puoi far mutare un oggetto in qualcosa di completamente diverso. Chi osserva questa mutazione però assocerà quel che c è alla fine con quel che c è all inizio senza che debba esserci una qualità costante.
Immagina una sedia di metallo che sostituisce piccoli pezzi che so con pezzi di plastica, alla fine la sedia sarà diventata tutta di plastica, se poi muta a piccoli passi anche forma, potrebbe divenire che so, una sfera, in un essere che muta così il kernel quale sarebbe?
Noi secondo me riconosciamo certe forme di continuità non in base a qualità essenziali ma in base al fatto che le variazioni istante per istante sono lievi.
Può capitare che se non vediamo un tizio da molto tempo siamo incapaci di riconoscere la stessa persona a differenza di chi gli è stato a fianco giorno per giorno.
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Ma se poi diventa una sfera non è neanche più una sedia, si è persa proprio l'identità. I pezzi che ha perso perchè dovrebbero essere meno sedia di quelli che sono rimasti o che si sono aggiunti? Qual è la parte che continua a farla definire come quella sedia? Se non c'è non capisco come si possa continuare a parlarne come se fosse "lei". Però magari ad un essere umano si può applicare il discorso che fai tu considerando la mente che sta nello stesso corpo: può variare continuamente le sue caratteristiche non conservando una originale e stabile, e potrebbe essere ancora identificabile come la mente di quel corpo. Comunque questo non escluderebbe che ci sia una parte destinata a rimanere invariata ma ci dice solo che non è necessario che ci sia. Magari attaccata a quel corpo, o meglio a quel cervello, c'è una sensazione primordiale e immodificabile.
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12-02-2020, 21:40
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#54
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Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
ho scritto "secondo me la fobia sociale è anche conseguenza della situazione sociale" e tu contesti il mio post scrivendo "al massimo è la fobia sociale che è la conseguenza della tua situazione sociale" .
In ogni caso se volevi minimizzare il peso del problema sottolineando il fatto che modificando la situazione in cui ci si trova conseguentemente se ne va anche la fobia sociale bisogna considerare che: 1) la prima non è mica così facilmente modificabile, e non lo è proprio oltre certi limiti, ed era proprio quello che volevo mettere in risalto con il mio post; 2) non è scontanto neanche che si "guarisca" se avviene quel cambiamento, ammesso anche che sia possibile ritrovarsi inseriti socialmente da un giorno all'altro semplicemente scordandosi della sociofobia e iniziando ad avere risultati positivi soltanto perchè si è deciso di ottenerli; 3) non è l'unica causa la situazione sociale (ecco perchè avevo inserito "anche"), è verosimile che ci siano motivazioni profonde che provengono da un passato lontano, che poi sono quelle che hanno portato a fare un certo percorso e ad essere arrivati a una certa destinazione, quindi non basta lavorare su fattori "esterni".
Per imparare a volare il primo passo è buttarsi da un balcone e muovere le braccia su e giù
Non è l'uscire in sè ma incontrare persone che conosco e con cui dovrei interagire. Mi sento diverso dagli altri, perchè per molti aspetti lo sono, e sono consapevole che è difficle avere a che fare con la diversità altrui.
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In che senso? Potresti entrare più nel dettaglio? O riformulare la risposta?
Tu a che livello di fobia sociale ti trovi, quando esci non hai nessuna paura o la provi solo in certi contesti?
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12-02-2020, 22:42
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#55
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Comunque la domanda è interessante per due motivi aggiuntivi.
Perché "fobia sociale" nella testa (o nelle parole) di alcuni è un concetto vago, che finisce per non significare granché. Sembra un po' un "guarire dal male".
E perché altri la intendono invece come una condizione di anormalità e stop, senza chiedersi quali effetti produca sulla propria felicità concreta.
In entrambi i casi manca proprio la disponibilità a "tirare fuori le palle", non necessariamente per agire, ma anche solo per affrontare la propria vita mantenendosi integri di fronte alle avversità.
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12-02-2020, 23:08
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#56
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Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Comunque la domanda è interessante per due motivi aggiuntivi.
Perché "fobia sociale" nella testa (o nelle parole) di alcuni è un concetto vago, che finisce per non significare granché. Sembra un po' un "guarire dal male".
E perché altri la intendono invece come una condizione di anormalità e stop, senza chiedersi quali effetti produca sulla propria felicità concreta.
In entrambi i casi manca proprio la disponibilità a "tirare fuori le palle", non necessariamente per agire, ma anche solo per affrontare la propria vita mantenendosi integri di fronte alle avversità.
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Tu come la intendi la Fobia Sociale? Non come un male?
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12-02-2020, 23:13
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#57
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
In che senso? Potresti entrare più nel dettaglio? O riformulare la risposta?
Tu a che livello di fobia sociale ti trovi, quando esci non hai nessuna paura o la provi solo in certi contesti?
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è qualcosa che riguarda un po' tutti gli ambiti relazionali (e non, vedi disturbo ossessivo compulsivo), ma in alcuni è gestibile, in altri porta inesorabilmente all'evitamento o alla mancanza di interazione.
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12-02-2020, 23:14
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#58
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
Tu come la intendi la Fobia Sociale? Non come un male?
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Sì, ma non in termini passivi, come un problema che mi affligge e amen, ma come una cosa che riguarda le mie interazioni (attive) con il resto del mondo.
Mi sembra più una questione di esperienze e scelte (non necessariamente da cambiare, non è detto che uno se la senta) che di "problemi".
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12-02-2020, 23:15
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#59
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da arruz
ma poi perch son tutti fissati col tirar fuori le palle? che c'entra?
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Beh, non in termini di dovere, ma di possibilità. E in questo senso mi sembra che c'entri, anche se non è detto che bastino.
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12-02-2020, 23:21
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#60
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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per tirar fuori le palle bisogna avercele; per l'azione da fare e scegliere costantemente, più che per la dimostrazione della loro esistenza. Non se ne esce...
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