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Vecchio 09-02-2020, 19:30   #21
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Si,é vero. É un discorso che ho tarato su di me che depresso non lo sono. C'entra anche l'etá immagino,nella fascia 20/30 immagino sia piú semplice riallacciare i rapporti o farsene di nuovi che nella tua. Capisco bene anche il punto 2,e aggiungo che imho é un problema infame perché non ci sono grosse alternative al finire sotto i ferri,con tutti i rischi e i costi connessi chiaramente...si fa prima a prenderlo come un proprio limite e mettersi l'anima in pace
Penso che sia facile instaurare rapporti quando si è in un contesto di studio favorevole.
Quando studiavo ho fatto parecchie amicizie.. poi perse. Sul lavoro pure ho fatto amicizie ma già meno, perché è un contesto più strano.. la gente è più grande e quindi più probabile che sia fidanzata o poco propensa a fare amicizie.. soprattutto con gente poco brillante/priva di iniziative.

Sotto i ferri non penso di doverci andare ancora, ma più che altro mi dovrebbe venire la voglia di essere più curato. Di uomini ce ne sono di belli e di brutti.. ma una cosa che accomuna quasi tutti è che sono curati, con vestiti sempre nuovi e di moda, capelli e fisico a posto.. e io su questo sono molto indietro.

Per me al di sotto dei 20°C fa freddo XD
Vecchio 09-02-2020, 22:07   #22
Banned
 

I farmaci me l'hanno attenuata alla grande ma il risultato è che mi sento uno zombie. Rimpiango la mia iperemotività
Vecchio 10-02-2020, 10:04   #23
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Allora, in questo topic vi svelerò il segreto per "guarire" dalla fobia sociale. Mettetevi comodi e leggete tutto. u.u
troppo lungo, a sto punto mi tengo la fobia sociale -__-
Ringraziamenti da
Keith (10-02-2020)
Vecchio 10-02-2020, 13:23   #24
Esperto
L'avatar di muttley
 

Personalmente ritengo che guarire dalla fobia sociale significhi risolvere o attenuare gli aspetti della personalità frutto di eventi traumatici o micro traumatici che hanno compromesso lo sviluppo di un'indole unitaria ed equilibrata.
Vecchio 10-02-2020, 14:57   #25
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Allora, in questo topic vi svelerò il segreto per "guarire" dalla fobia sociale. Mettetevi comodi e leggete tutto. u.u

Illusi, sto scherzando.

Volevo soltanto chiedere cosa intendiate e cosa immaginate quando parlate dell'uscire da questa condizione esistenziale.
Che ti vuoi guarire, non è mica un germe che lo uccidi.
Quote:
Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Non avere un'ansia immotivata e irrazionale prima e durante alcuni contesti sociali,questo tipo
Ma quello si risolve o cmq si riesce a tamponare benino.

Il problema è che la fobia sociale e l'ansia, se trascurate per tanto tempo, lasciano dei danni strutturali nei meccanismi del cervello.. e nel frattempo vivendo nell'ansia (e quindi una non-vita) il tempo è passato e qualche treno è passato.
Vecchio 10-02-2020, 16:00   #26
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Comunque, per rispondere costruttivamente: sono fortunato nella mia sfortuna ad avere un disturbo di tipo ciclotimico. Quindi so cosa vuol dire non aver paura di uscire, di parlare con la gente, di sentirsi sicuri di sé e baldanzosi.

Penso che ciascuno di noi dovrebbe porsi degli obiettivi realistici in base alla propria condizione di partenza, ma credo che per dichiararsi guariti si debba per lo meno passare dalla paura patologica a una timidezza fisiologica.

La funzionalità imho è la chiave di lettura con cui analizzare la propria situazione. Es: diciamo che mi imbarazzo di entrare in un bar/supermercato/agenzia interinale/ecc.:
il livello zero è quello in cui l'ansia è talmente elevata da diventare insostenibile, scatenando comportamenti evitanti;
c'è poi il livello dove ci si riesce a forzare quando è indispensabile farlo, ma a scapito di effetti psicofisici durevoli e impattanti negativamente sulla funzionalità durante il resto della giornata;
infine, si può già iniziare a parlare di "guarigione" quando queste attività, per quanto ansiogene, hanno un impatto circoscritto e tutto sommato gestibile. Il ché è condizione di partenza per poter poi ricominciare a vivere normalmente e assimilare il concetto che il mondo esterno non morde.

Non c'è alcuna necessità di arrivare a un punto in cui si può socializzare con la spigliatezza di un animatore turistico; chi si sente incline a ciò potrebbe anche lavorarci su, ma soltanto se prima riesce a raggingere e mantenere il livello base di cui sopra.


tl;dr: guarire significa funzionare in maniera autonoma. Lavorare, fare la spesa, uscire con qualche amico, non consumarsi di paranoie e complessi per le situazioni sentimentali, ecc.
Ringraziamenti da
Equilibrium (10-02-2020), Moonwatcher (10-02-2020), Pablo's way (10-02-2020)
Vecchio 10-02-2020, 16:14   #27
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Che ti vuoi guarire, non è mica un germe che lo uccidi.
E' la vita, una malattia che si trasmette per via sessuale (cit.)
Vecchio 10-02-2020, 16:34   #28
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Io la vedo come qualcosa di estraneo che nn fa parte del mio essere. Che ti limita e compromette le tue capacità.
Quello che fanno molti e identificarsi nella patologia, come se fosse parte di sé e quindi neanche concepiscono che sia qualcosa di cui liberarsi, perché nn lo percepiscono estraneo a sé.
Vecchio 10-02-2020, 16:46   #29
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Io la vedo come qualcosa di estraneo che nn fa parte del mio essere.
Corpo estraneo non mi convince. Vorrebbe dire che c'è qualche essere invisibile che mi governa quando ho paura di qualcosa? Nah. C'è una via di mezzo tra l'identificarsi totalmente col proprio disturbo ed il pensare che sia totalmente estraneo. Forse si dovrebbe solo concentrarsi sull'agire e non sull'essere.
Vecchio 10-02-2020, 17:34   #30
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Nessuno si è "rassegnato" e ci convive con essa? Non penso di essere fobica (almeno credo) ma sono depressa grave certificata, non guarirò mai, la depressione è parte di me, io sono la mia depressione. La tengo a bada con la mia paroxetina (sempre siano lodati gli psicofarmaci) ma non riuscirò mai ad essere serena, soddisfatta, amante della vita. Sono contenta anzi di essere consapevole di quanto è crudele il mondo, non solo per me ma per tutti: la cattiveria verso i più deboli, le ingiustizie sociali, la violenza sugli animali. Non vorrei essere come quella gente che vede tutto in positivo, che la vita è fantastica perché mi sembrano solo delle persone che avrebbero anche loro bisogno di una pillola per vedere la realtà com'è veramente.
Io sono contenta di essere triste.
Ringraziamenti da
cancellato20857 (10-02-2020), Nightlights (10-02-2020)
Vecchio 10-02-2020, 17:41   #31
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Non essendo fobico ma anch'io depresso/ciclotimico vorrei riuscire ad eliminare i saliscendi dell'umore che a volte impattano nella vita quotidiana, il mio problema principale rimane quello. Per il resto non aspiro alla socialità da animatore turistico e non mi interessa, è un tratto del mio carattere e non un disturbo.
Vecchio 10-02-2020, 17:53   #32
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

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Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Nessuno si è "rassegnato" e ci convive con essa?
Sono rassegnato nel senso che come te sono convito che faccia parte del mio modo di essere e non desidero di cambiare completamente, di rinnegare quella parte, ma ho provato per tutta la vita con discreti risultati a renderla gestibile.

Conservo una speranza di avere ancora qualche margine di miglioramento, considerando che non ho mai percorso la strada dei farmaci e che avrei potuto sperimentare altre strade con la terapia psicologica.

I miei problemi sono legati anche a questioni molto concrete e non modificabili, principalmente questioni di salute, quindi inutile sperare in cambiamenti clamorosi.
Vecchio 10-02-2020, 18:03   #33
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Sono contenta anzi di essere consapevole di quanto è crudele il mondo, non solo per me ma per tutti: la cattiveria verso i più deboli, le ingiustizie sociali, la violenza sugli animali. Non vorrei essere come quella gente che vede tutto in positivo, che la vita è fantastica perché mi sembrano solo delle persone che avrebbero anche loro bisogno di una pillola per vedere la realtà com'è veramente.
Io sono contenta di essere triste.
Che parole!
La vedo anche io esattamente così.
L'ottimismo finto, quelli che dicono che la vita é bella e trovano un lato positivo in tutto non li sopporto.
Rispetto la loro visione del mondo e della vita ma mi chiedo se il loro non sia semplicemente un modo di proteggersi dalle brutture e dai drammi.
Come si puó ignorare tutta la sofferenza che c'é nel mondo.
Ringraziamenti da
Wrong (10-02-2020)
Vecchio 10-02-2020, 20:35   #34
Banned
 

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Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Nessuno si è "rassegnato" e ci convive con essa? Non penso di essere fobica (almeno credo) ma sono depressa grave certificata, non guarirò mai, la depressione è parte di me, io sono la mia depressione. La tengo a bada con la mia paroxetina (sempre siano lodati gli psicofarmaci) ma non riuscirò mai ad essere serena, soddisfatta, amante della vita. Sono contenta anzi di essere consapevole di quanto è crudele il mondo, non solo per me ma per tutti: la cattiveria verso i più deboli, le ingiustizie sociali, la violenza sugli animali. Non vorrei essere come quella gente che vede tutto in positivo, che la vita è fantastica perché mi sembrano solo delle persone che avrebbero anche loro bisogno di una pillola per vedere la realtà com'è veramente.
Io sono contenta di essere triste.
Bel post..anche io non credo la sconfiggeró mai..ci conviverò
Vecchio 10-02-2020, 20:46   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Spinclass Visualizza il messaggio
Che parole!
La vedo anche io esattamente così.
L'ottimismo finto, quelli che dicono che la vita é bella e trovano un lato positivo in tutto non li sopporto.
Rispetto la loro visione del mondo e della vita ma mi chiedo se il loro non sia semplicemente un modo di proteggersi dalle brutture e dai drammi.
Come si puó ignorare tutta la sofferenza che c'é nel mondo.
oppure è gente che gli va sempre tutto bene, e se hanno qualcosa è qualcosa di leggero o di ordinaria amministrazione, bisogna vedere quel tipo di gente come si comporta quando e se gli arriva qualche problema rilevante.
Vecchio 10-02-2020, 21:02   #36
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Corpo estraneo non mi convince. Vorrebbe dire che c'è qualche essere invisibile che mi governa quando ho paura di qualcosa? Nah. C'è una via di mezzo tra l'identificarsi totalmente col proprio disturbo ed il pensare che sia totalmente estraneo. Forse si dovrebbe solo concentrarsi sull'agire e non sull'essere.
Sull agire verso cosa è per far che?
Se io credessi di nn valere niente e di nn essere capace, cosa può spingermi ad agire e perché dovrei agire?
Vecchio 10-02-2020, 21:45   #37
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Sull agire verso cosa è per far che?
Se io credessi di nn valere niente e di nn essere capace, cosa può spingermi ad agire e perché dovrei agire?
Cambiare le credenze. L'essere lo intendo come il kernel immutabile, il temperamento, non si può cambiare.
Ad esempio: 20 anni fa credevo che non avrei mai saputo lavorare e interagire con colleghi e clienti. Oggi credo, nel mio campo, di essere piuttosto bravo e che se perdessi il lavoro ne troverei abbastanza facilmente un altro. Eppure non percepisco il mio essere cambiato, sono cambiate le mie credenze.
Vecchio 10-02-2020, 22:16   #38
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Io non riesco più a percepire qualcosa da cui guarire, a me sembra che la vita non mi piaccia e non cerco nemmeno qualcuno che mi convinca a farmela piacere.
Al più potrebbe interessarmi qualcuno che mi mostri che mi sono realmente sbagliato e che il mondo che osservo è diverso davvero da quel che penso ed è più bello di quel che penso, ma questo qualcuno non l'ho trovato.
Quando io dico che "per ottenere x devi fare y ed è faticoso" trovo solo persone che confermano quel che credo e che mi disturba.

Ultima modifica di XL; 10-02-2020 a 22:34.
Vecchio 10-02-2020, 22:39   #39
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io non riesco più a percepire qualcosa da cui guarire, a me sembra che la vita non mi piaccia e non cerco nemmeno qualcuno che mi convinca a farmela piacere.
Al più potrebbe interessarmi qualcuno che mi mostri che mi sono realmente sbagliato e che il mondo che osservo è diverso davvero da quel che penso ed è più bello di quel che penso, ma questo qualcuno non l'ho trovato.
Quando io dico che "per ottenere x devi fare y ed è faticoso" trovo solo persone che confermano quel che credo e che mi disturba.
Già
Ringraziamenti da
XL (12-02-2020)
Vecchio 10-02-2020, 22:47   #40
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Cambiare le credenze. L'essere lo intendo come il kernel immutabile, il temperamento, non si può cambiare.
Ad esempio: 20 anni fa credevo che non avrei mai saputo lavorare e interagire con colleghi e clienti. Oggi credo, nel mio campo, di essere piuttosto bravo e che se perdessi il lavoro ne troverei abbastanza facilmente un altro. Eppure non percepisco il mio essere cambiato, sono cambiate le mie credenze.
A vabbè questo sicuramente, una parte di noi e innata e dobbiamo..stavo per scrivere accettarla, ma accettare mi da l'idea di qualcosa a cui rinunciamo, invece è più appropriato dire apprezzarla.
Quello di cui parlavo sono proprio le credenze, il corpo estraneo, quelle cose che da piccoli ci hanno instillato, sono le ansie dei genitori, le aspettative, l educazione, ecc...
La cosa triste e che noi pensiamo di essere questo, ci identifichiamo tanto da nn concepire nemmeno minimamente che non lo siamo, ma che quello che siamo lo dobbiamo scoprire, conoscerci, mettendoci in gioco e quindi agendo.
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