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Originariamente inviata da Clend
In linea generale, secondo me c'è un continuum tra i vari disturbi. Non ci sono veri e propri confini. Le categorie di disturbi le vedo un pó come costrutti teorici artificiali per fini pragmatici.
Certo è che allo stesso tempo differenze sostanziali tra categorie di disturbi ci sono, credo.
Non so, non è semplice la cosa
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Esatto, e' proprio così che funziona. Non è difficile, solo che spiegarlo diventa un po' complicato, bisognerebbe essere psichiatri .... L'unica cosa dove dissento però è che le categorie dei disturbi non servono per scopi pragmatici ma sono utili, com'è stato detto per la cura.