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16-08-2013, 03:21
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Complimenti non credo tu ti sia assoggettata a chissà quale forma sociale, semplicemente hai deciso di uscire dal guscio e viverti una vita fuori e come dici tu, la solitudine porta un anticonformismo assurdo che maschera la delusione causata appunto dall'essere soli
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16-08-2013, 09:25
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#22
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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io quello che non sono riuscito a fare non e tanto adattamri fingermi socievole in quel momento di socializzazione,ma e quel parlare di cose frivole continuamente di certa gente di quel tipo..il dover fare battute e scherzi continui...la mia natura si adatta sul moemnto ma con contin uit'a non riesce...
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16-08-2013, 10:42
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 1,556
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brava!
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17-08-2013, 21:32
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#24
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Mattia v2.0
Ma così non valee Cioè sì, brava lo stesso, ma se io aspetto occasioni simili possono passare tempi epici, uffa Mi tocca farmi in quattro per riuscire a organizzare qualcosa coi miei amici e la maggior parte delle volte riusciamo solo a trovarci per stare a casa! Mi servirebbe un bel colpo di fortuna, scusa se è un po' O.T
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Vero, sono stata fortunata ad avere quest'occasione, ma non è stata fortuna quella che mi ha aiutato a giocarmela bene! Voglio dire che quando si è evitanti o fobici la difficoltà sta nel vivere serenamente certe situazioni sociali. Quando però, per tale difficoltà, si rifiutano continuamente gli inviti e ci si richiude, alla prima difficoltà, si aggiunge anche quella di mobilitarsi per crearsi delle occasioni di socialità.
Sono due ordini di problemi diversi, non so se mi sono spiegata..
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17-08-2013, 21:36
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#25
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Vero, sono stata fortunata ad avere quest'occasione, ma non è stata fortuna quella che mi ha aiutato a giocarmela bene! Voglio dire che quando si è evitanti o fobici la difficoltà sta nel vivere serenamente certe situazioni sociali. Quando però, per tale difficoltà, si rifiutano continuamente gli inviti e ci si richiude, alla prima difficoltà, si aggiunge anche quella di mobilitarsi per crearsi delle occasioni di socialità.
Sono due ordini di problemi diversi, non so se mi sono spiegata..
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Bravissima. Sono daccordo.
Uno dei pensieri generici che vaga qua dentro è che le persone fortunate hanno sempre fortuna. In realtà le occasioni vanno create e sapute sfruttare. La FS non facilità certo le cose, ovviamente.
Bravissima, sei un fenomeno!
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17-08-2013, 21:48
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#26
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 133
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Mi sento serena e a posto con me stessa. Sento, quantomeno, di non essere più in uno stato patologico fatto di ansie anticipatorie e paranoie mentali, ma in un stato normale di una giovane che deve acquisire maggiore sicurezza in se stessa e consolidare le proprie capacità relazionali.
E tutto ciò avviene solo con l'esperienza. Per chi come me si ritrova a non aver vissuto i primi anni della gioventù appieno e, quindi, non ha sviluppato le suddette abilità, si tratta solo, a questo punto, di farsi coraggio e buttarsi nella mischia senza pensarci troppo e agire. All'inizio si tratta solo di "bluffare", dissimulare e "fingersi" e sentirsi al pari degli altri, non manifestando le proprie incertezze (ciò è ovviamente possibile solo con nuove conoscenze, mi rendo conto), poi si pareggerà. Solo così si recupererà il tempo perduto. Per fortuna sono sempre stata una ragazza sveglia che impara molto velocemente. Quindi non credo ci metterò molto a colmare il divario in termini di abilità sociali con i miei coetanei.
E' incredibile come stando in contesti sociali, come bastino poche uscite già per capire come ci si comporta, come si saluta, come è più giusto porsi, come evitare imbarazzi e gaffe. Col tempo, se continuo così, diventerò brava.
Quello che volevo dirvi è che la forza motrice che mi ha spinto a questo punto è stata la sensazione di non poterne davvero più della vita che facevo, del vuoto, della solitudine e della tristezza. E' stata il non poter sopportare più quello stato e il senso che mi stavo perdendo il meglio che la vita, tra tutte le sue difficoltà, possa offrire. Non so bene cosa sia successo dentro la mia mente, ma ho affrontato situazioni che in passato rappresentavamo il massimo dell'ansia per me, come se nulla fosse, senza il minimo senso di ansia e difficoltà.
Perché dobbiamo privarcene? Non ce lo meritiamo di passare una serata intorno ad un tavolo a ridere e scherzare?
Una parte di me è sicuramente un po' "amareggiata" (lievemente) perché sa che questo è un adeguamento agli schemi sociali e a "come si sta in mezzo agli altri", e la mia vena di anticonformismo a volte un po' si ribella.
Però mi chiedo è davvero così terribile "adeguarsi" a come si sta in società, ad accettare di passare delle ore a parlare di cavolate e riderci su, ad accettare anche questi tipi di divertimenti frivoli?
Forse non è così sbagliato. Alla fine conta solo che sono tornata a casa con la testa più leggera e rilassata e, inaspettatamente, divertita.
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ottimo!!
mi sembra positiva la tua storia
hai fatto bene a raccontarcela
che dire?
complimenti
in effetti è proprio così le paure s superano affrontardole!!
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17-08-2013, 23:33
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#27
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Principiante
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 20
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Nella pratica se non avessi avuto qualcuno che mi presentasse al suo gruppo di amici, i tempi si sarebbero allungati moltissimo.
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Questo è il mio problema, non ricevo da millenni inviti di questo tipo. Non capisco se è semplicemente sfortuna o se il mio atteggiamento non mi permette di riceverli questi benedetti inviti
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18-08-2013, 00:02
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#28
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: MB
Messaggi: 413
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Quote:
Originariamente inviata da Zahlia
Questo è il mio problema, non ricevo da millenni inviti di questo tipo. Non capisco se è semplicemente sfortuna o se il mio atteggiamento non mi permette di riceverli questi benedetti inviti
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dopo qualche tempo che nonostante i miglioramenti continuava a andare male avevo iniziato a pensare alla sfortuna... ora mi son messo in testa che è colpa mia e sto cercando di lavorare in tal senso... la situazione non è che sia cambiata molto ma vedo le cose da un punto di vista diverso e mi son abbastanza convinto che la sfortuna nn c'entrava un cazz
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14-10-2013, 21:16
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#29
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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E' ormai passato qualche mese da quando ho scritto questa discussione.
E a distanza di tempo, devo dire che mi sento ancora bene e sto consolidando i miei progressi.
Quello che volevo aggiungere è dire che non sono stata una miracolata o che non avevo problemi poi così gravi, ma che mi sono resa conto, col senno di poi, che il percorso che ho seguito è molto molto simile ad una terapia cognitivo-comportamentale, ma fatta da autodidatta, perché non sono ricorsa ad uno psicologo (mancanza di tempo, di soldi..).
Il mio percorso ha per l'appunto visto prima una fase di introspezione per l'individuazione dei pensieri disfunzionali ed eventuali cause (non che siano fondamentali, ma piuttosto per avvalorare i peso dei pensieri disfunzionali), comprensione dei pensieri funzionali, e poi buttarsi IRL per la pratica. Poi è necessario tanto tempo da dedicare alla pratica e al consolidamento delle abilità sociali, ma sento di star recuperando abbastanza velocemente questo gap. Quello che me lo ha impedito per tanto tempo è stato l'insieme di pensieri negativi/paranoie/ sensi di inadeguatezza. Adesso me ne frego. Se ho voglia di fare una cosa, la faccio, se lasciare che un senso di inadeguatezza qualsiasi mi faccia desistere. Inizio a sentirmi felice in modo continuativo, senza alternanze e sbalzi d'umore. E questo è un grande traguardo
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14-10-2013, 21:58
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Bravissima!
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14-10-2013, 22:04
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#31
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
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Complimenti!
Io sto facento psicoterapia cognitiva e anche io sto migliorando molto.
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