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Vecchio 15-08-2013, 10:59   #1
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Mi sento serena e a posto con me stessa. Sento, quantomeno, di non essere più in uno stato patologico fatto di ansie anticipatorie e paranoie mentali, ma in un stato normale di una giovane che deve acquisire maggiore sicurezza in se stessa e consolidare le proprie capacità relazionali.
E tutto ciò avviene solo con l'esperienza. Per chi come me si ritrova a non aver vissuto i primi anni della gioventù appieno e, quindi, non ha sviluppato le suddette abilità, si tratta solo, a questo punto, di farsi coraggio e buttarsi nella mischia senza pensarci troppo e agire. All'inizio si tratta solo di "bluffare", dissimulare e "fingersi" e sentirsi al pari degli altri, non manifestando le proprie incertezze (ciò è ovviamente possibile solo con nuove conoscenze, mi rendo conto), poi si pareggerà. Solo così si recupererà il tempo perduto. Per fortuna sono sempre stata una ragazza sveglia che impara molto velocemente. Quindi non credo ci metterò molto a colmare il divario in termini di abilità sociali con i miei coetanei.
E' incredibile come stando in contesti sociali, come bastino poche uscite già per capire come ci si comporta, come si saluta, come è più giusto porsi, come evitare imbarazzi e gaffe. Col tempo, se continuo così, diventerò brava.

Quello che volevo dirvi è che la forza motrice che mi ha spinto a questo punto è stata la sensazione di non poterne davvero più della vita che facevo, del vuoto, della solitudine e della tristezza. E' stata il non poter sopportare più quello stato e il senso che mi stavo perdendo il meglio che la vita, tra tutte le sue difficoltà, possa offrire. Non so bene cosa sia successo dentro la mia mente, ma ho affrontato situazioni che in passato rappresentavamo il massimo dell'ansia per me, come se nulla fosse, senza il minimo senso di ansia e difficoltà.
Perché dobbiamo privarcene? Non ce lo meritiamo di passare una serata intorno ad un tavolo a ridere e scherzare?

Una parte di me è sicuramente un po' "amareggiata" (lievemente) perché sa che questo è un adeguamento agli schemi sociali e a "come si sta in mezzo agli altri", e la mia vena di anticonformismo a volte un po' si ribella.

Però mi chiedo è davvero così terribile "adeguarsi" a come si sta in società, ad accettare di passare delle ore a parlare di cavolate e riderci su, ad accettare anche questi tipi di divertimenti frivoli?

Forse non è così sbagliato. Alla fine conta solo che sono tornata a casa con la testa più leggera e rilassata e, inaspettatamente, divertita.
Vecchio 15-08-2013, 12:24   #2
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Io non ho mai avuto i sintomi della FS, ma questo non significa in automatico essere felici perchè ci sono tutta una serie di altre complicazioni ad attendere coloro che pensavano "dipendesse tutto da loro"
Anche se non ti fai proccupazioni inutili, non hai ansia nell'avere a che fare con persone, non fai gaffes, non ti senti inferiore ecc.. il rapporto con gli altri non è facile. Certo.. si può trovare il proprio equilibrio e la propria serenità comunque da soli, quello sì.
Gli amici veri sono sempre rarissimissimi, la solitudine è dietro l'angolo e l'amore può restare a lungo solo un bel pensiero.
Comunque... son contento per te!

Ultima modifica di Hal86; 15-08-2013 a 12:33.
Vecchio 15-08-2013, 12:26   #3
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Buon per te. Ora ti manca solo sconfiggere l'ipocondria (ricordo bene?)
Vecchio 15-08-2013, 14:39   #4
Esperto
L'avatar di Kody
 

Bravissima, vai avanti così!
Vecchio 15-08-2013, 15:53   #5
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E' il percorso svolto da praticamente tutti quelli che hanno sconfitto la FS, quindi ne dimostra la sua efficacia.
Ed è un percorso molto affine alle modalità di cura previste dalla TCC, percui, barclay non volermene, ma credo che sia l'orientamento più indicato se il disturbo principale è proprio quello della fobia sociale.

sull'essere "anticonvenzionale", ti assicuro che sono residui stantii di paraculismo, legati dal voler a tutti costi "avere quello che hanno gli altri senza fare quello che fanno gli altri".

Non si perde la propria individualità accettando le convenzioni sociali che rendono possibile la comunicazione e l'interazione: anzi, è solo grazie ad esse che l'individualità si può esprimere al meglio.

Tu immaginati la scena mitica in cui il dio ebraico rese le lingue degli uomini inintelleggibili le une dalle altre, per punirli della loro hybris. Immagina ogni uomo parlare con altri secondo un idioma differente, e nessuno che si capisce.
Da cosa vien fuori l'individualità? Come si esprime l'anticonformismo?

L'anticonformismo non è mai "fine a sé stesso" ma è la ribellione a regole che si considerano superate e che vengono rispettate solo per conformità, e non per adesione pesata e pensata.
Ad esempio la cravatta: è un capo che non ha alcun senso logico (deriva da una specie di "sciarpa" di stoffa che i soldati antichi usavano per coprirsi il collo): il rifiuto della cravatta è stato negli anni 80 un segno tipico di anticonformismo delle industrie dinamiche come la Apple.

Viceversa, l'utilizzo della cravatta è stato a sua volta un segno di anticonformismo in quanto la sua decontestualizzazione ne faceva apprezzare in maniera più "pura" e scevra da valori convenzionali il suo potenziale estetico; ad esempio in alcune band musicali (mi vengono in mente i Franz ferdinand, o i kraftwerk, o i green day).

Io infatti uso spesso la cravatta la sera, mentre in ufficio non la uso quasi mai!
Vecchio 15-08-2013, 15:59   #6
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Bravissima!
Vecchio 15-08-2013, 18:00   #7
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L'avatar di ConLeStelle
 

Quote:
Originariamente inviata da Mattia v2.0 Visualizza il messaggio
Credo di capire, è un po' così anche per me in questo periodo... Ma di preciso, come sei passata dalla presa di coscienza all'azione effettiva? Sarei curioso xD
Nella pratica se non avessi avuto qualcuno che mi presentasse al suo gruppo di amici, i tempi si sarebbero allungati moltissimo.

Quote:
Originariamente inviata da The_artist Visualizza il messaggio
Buon per te. Ora ti manca solo sconfiggere l'ipocondria (ricordo bene?)
Nuoh.. sbagli persona!
Vecchio 15-08-2013, 18:02   #8
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Ah figo, e la depressione come si sconfigge?
Vecchio 15-08-2013, 18:05   #9
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Ah figo, e la depressione come si sconfigge?
con gli antidepressivi! almeno credo...
Vecchio 15-08-2013, 18:07   #10
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Ah figo, e la depressione come si sconfigge?
dipende se è primaria o secondaria. Nel caso sia secondaria, curando il disturbo primario che la provoca (ad esempio nel mio caso l'ansia generalizzata e l'evitamento).
Se è primaria, sò cazzi! Mi sa che l'analisi è indispensabile per andare alla radice del problema.
Vecchio 15-08-2013, 18:11   #11
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Da sola hai sconfitto la Fs Sono molto scettica .
Buon per te comunque .
Vecchio 15-08-2013, 18:16   #12
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Ah figo, e la depressione come si sconfigge?
La depreshon si sconfigge cambiando vita oppure modo di vedere le cose.

Ultima modifica di Hal86; 15-08-2013 a 18:18.
Vecchio 15-08-2013, 18:18   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle Visualizza il messaggio
Però mi chiedo è davvero così terribile "adeguarsi" a come si sta in società, ad accettare di passare delle ore a parlare di cavolate e riderci su, ad accettare anche questi tipi di divertimenti frivoli?
No, non è così terribile. Purché (per quanto mi riguarda) non diventi l'unica modalità possibile di interazione con altre persone.
Comunque complimenti Vorrei farti una domanda, se ti va di rispondere: le occasioni di uscite e ritrovo di cui hai parlato coinvolgevano persone che già conoscevi o era la prima volta (o una delle prime volte) che le incontravi?
Vecchio 15-08-2013, 18:25   #14
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L'avatar di ConLeStelle
 

Quote:
Originariamente inviata da She Visualizza il messaggio
Da sola hai sconfitto la Fs Sono molto scettica .
Buon per te comunque .
Da sola, sì! niente psicologo, perchè non avevo soldi da spendere! Probabilmente la mia era una forma non grave, ma ho solo letto dei manuali di psicologia che mi hanno aiutato a capire cosa avevo, cosa sono i pensieri disfunzionali ecc.
Poi sì ho tratto beneficio dal fatto di aver avuto accanto per molto tempo una persona estroversa che mi ha dato una svegliata.

Non dico che sono guarita totalmente, devo impegnarmi per mantenere questi risultati e continuare così, perchè la tendenza naturale a buttarsi giù e rifugiarsi nel proprio angolino di malcontento fa troppo comodo, ma bisogna tener duro.
Poi non so come diventerò, ma poter passare una serata in un contesto informale (che, se qualcuno rileggerà il mio topic di presentazione, vedrà che si trattava della situazione che mi generava il più elevato livello di ansia) senza ansia da prestazione e paranoie, ma anche facendo pienamente parte del gruppo e interagire allo stesso livello degli altri per me è un risultato impareggiabile.
Vecchio 15-08-2013, 18:27   #15
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle Visualizza il messaggio
Forse non è così sbagliato. Alla fine conta solo che sono tornata a casa con la testa più leggera e rilassata e, inaspettatamente, divertita.
Secondo me sei pienamente soddisfatta del fatto di essere riuscita ad interagire.
Penso che una persona che non ha mai fatto quelle cose che tu hai detto (parlare ecc..) quando le fa si sentirà felice ecc.. ma è tutta una questione di quali aspettative una persona si fa.
L'ideale sarebbe non farsene e prendere quello che c'è di buono. Nel momento in cui però non ci si fa aspettative, c'è una vena di rassegnazione e quindi il rapporto con gli altri diventa per forza un pochino un usarsi a vicenda. Ma io penso che questo sia inevitabile. La rassegnazione è sinonimo di accettazione cioè: "non ti stimo proprio al 100% ma mi relaziono ed esco ugualmente con te perchè tutto sommato sto bene". Accettazione.
Gran parte della socialità alla fine è così. Sarebbe impensabile il fatto di uscire solo con persone con le quali ci intendiamo al 100%... se dovessimo farlo, io non mi relazionerei con nessuno, forse non avrei conosciuto nessuno da quando sono nato perchè di persone con le quali avessi una simile affinità ne avrò incontrate forse 1? 2... massimo. Ci si scandalizza tanto quando viene fuori il discorso del fatto di "usarsi" e di uscire insieme solo per diletto.. ma se uno non facesse così l'alternativa sarebbe stare sempre soli perchè relazionarsi, secondo me, è -sempre- uno scendere a compromessi. L'idea che una persona ci segua e lo faccia senza parzialmente "tollerarci".. mi sembra un modo surreale di vedere le cose che denota un egocentrismo pazzesco.

Ultima modifica di Hal86; 15-08-2013 a 18:34.
Vecchio 15-08-2013, 18:41   #16
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L'avatar di ConLeStelle
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
No, non è così terribile. Purché (per quanto mi riguarda) non diventi l'unica modalità possibile di interazione con altre persone.
Comunque complimenti Vorrei farti una domanda, se ti va di rispondere: le occasioni di uscite e ritrovo di cui hai parlato coinvolgevano persone che già conoscevi o era la prima volta (o una delle prime volte) che le incontravi?
Per quanto riguarda il primo punto, avete tutti un po' esasperato quello che volevo dire. E' solo che dopo molto tempo che passi in solitudine e quelli fuori nel mondo ti sembrano alieni, un po' di anticonformismo, forse nel senso più negativo, lo sviluppo. di certo, non sono il tipo da perdere la propria individualità.

Conosco molto bene solo una di loro, poi uscita di gruppo con altri che questa persona conosce da molti anni, quindi un gruppo molto affiatato, che non avevo mai visto, se non in foto!
Vecchio 15-08-2013, 18:48   #17
Avanzato
L'avatar di ConLeStelle
 

Quote:
Originariamente inviata da Hal86 Visualizza il messaggio
Secondo me sei pienamente soddisfatta del fatto di essere riuscita ad interagire.
Penso che una persona che non ha mai fatto quelle cose che tu hai detto (parlare ecc..) quando le fa si sentirà felice ecc.. ma è tutta una questione di quali aspettative una persona si fa.
L'ideale sarebbe non farsene e prendere quello che c'è di buono. Nel momento in cui però non ci si fa aspettative, c'è una vena di rassegnazione e quindi il rapporto con gli altri diventa per forza un pochino un usarsi a vicenda. Ma io penso che questo sia inevitabile. La rassegnazione è sinonimo di accettazione cioè: "non ti stimo proprio al 100% ma mi relaziono ed esco ugualmente con te perchè tutto sommato sto bene". Accettazione.
Gran parte della socialità alla fine è così. Sarebbe impensabile il fatto di uscire solo con persone con le quali ci intendiamo al 100%... se dovessimo farlo, io non mi relazionerei con nessuno, forse non avrei conosciuto nessuno da quando sono nato perchè di persone con le quali avessi una simile affinità ne avrò incontrate forse 1? 2... massimo. Ci si scandalizza tanto quando viene fuori il discorso del fatto di "usarsi" e di uscire insieme solo per diletto.. ma se uno non facesse così l'alternativa sarebbe stare sempre soli perchè relazionarsi, secondo me, è -sempre- uno scendere a compromessi. L'idea che una persona ci segua e lo faccia senza parzialmente "tollerarci".. mi sembra un modo surreale di vedere le cose che denota un egocentrismo pazzesco.
Credo sia troppo facile interagire solo con le persone con cui abbiamo molte affinità. Queste persone le ho appena conosciute, quindi non le conosco abbastanza per sapere se mi sono affini o no. A me importa relativamente il discorso della creazione di amicizie vere. Sono così rare che non mi pongo il problema. Sono rare come rari sono autentici rapporti d'amore. Per me ora l'importante è poter andarmene in giro con la LIBERTà di parlare con chi mi pare senza aver paranoie e ansia.

Per il discorso dell'utilità e dell'usarsi, non mi addentro perchè è un discorso troppo complesso e filosofico, ma essenzialmente tutto è fatto a fini egoistici e utilitaristici, almeno fino al momento in cui un rapporto non si evolve ad uno stadio superiore di amore gratuito.
Vecchio 15-08-2013, 18:53   #18
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle Visualizza il messaggio
Credo[...] gratuito.
perfect.. la penso allo stesso modo.
Vecchio 15-08-2013, 19:07   #19
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle Visualizza il messaggio
Credo sia troppo facile interagire solo con le persone con cui abbiamo molte affinità.
...quelle rare volte che ne trovi una. Quindi non è che sia poi così facile.
Vecchio 16-08-2013, 01:03   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle Visualizza il messaggio
Nuoh.. sbagli persona!
Ops!
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