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Vecchio 16-08-2018, 16:28   #61
Esperto
L'avatar di Efits
 

Parlando del lavoro io ho trovato la mia dimensione in compravendite online, gestisco diversi negozi su più portali (ebay e simili).
Tolte le incazzature e ansie legate a quando sorge qualche problema (di norma non per colpa mia) e le file alle poste che possono dare qualche rogna mi sembra globalmente un buon compromesso per chi non è un asso di socialità, la maggioranza degli ordini si conclude senza dover scambiare mezza parola con l'acquirente.
Comprano->arrivano i soldi->spedisci.
Come tempistiche uno si gestisce da sè e oramai con smartphone vari si può continuare a seguire il tutto anche se si è fuori casa.

Se qualcuno con ansie varie legate alla socialità mi chiedesse cosa poter fare gli consiglierei qualcosa di analogo (pure trading online se non si è eccessivamente emotivi può andare bene per esempio).
Certo, servono un minimo di competenze e un po' di capitale e probabilmente all'inizio più che un lavoro sarà solo un modo per arrotondare, ma meglio di niente e un minimo di realizzazione la può dare. Non come un "lavoro vero" come comunemente inteso, ma piuttosto che niente è meglio piuttosto
Vecchio 16-08-2018, 16:39   #62
Banned
 

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Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
Parlando del lavoro io ho trovato la mia dimensione in compravendite online, gestisco diversi negozi su più portali (ebay e simili).
Tolte le incazzature e ansie legate a quando sorge qualche problema (di norma non per colpa mia) e le file alle poste che possono dare qualche rogna mi sembra globalmente un buon compromesso per chi non è un asso di socialità, la maggioranza degli ordini si conclude senza dover scambiare mezza parola con l'acquirente.
Comprano->arrivano i soldi->spedisci.
Come tempistiche uno si gestisce da sè e oramai con smartphone vari si può continuare a seguire il tutto anche se si è fuori casa.

Se qualcuno con ansie varie legate alla socialità mi chiedesse cosa poter fare gli consiglierei qualcosa di analogo (pure trading online se non si è eccessivamente emotivi può andare bene per esempio).
Certo, servono un minimo di competenze e un po' di capitale e probabilmente all'inizio più che un lavoro sarà solo un modo per arrotondare, ma meglio di niente e un minimo di realizzazione la può dare. Non come un "lavoro vero" come comunemente inteso, ma piuttosto che niente è meglio piuttosto
In pratica compri a un prezzo basso e rivendi guadagnandoci?
Io l'unica volta che ci ho provato ho perso sette euro anziché guadagnarci lerche l iPad che avevo preso era rotto

Ultima modifica di hermit94; 16-08-2018 a 16:41.
Vecchio 16-08-2018, 16:55   #63
Esperto
L'avatar di Efits
 

Sì, il concetto alla base è quello.
Poi in alcuni campi specifici puoi anche comprare materiale a prezzo di mercato e metterlo "a stagionare" in attesa che i prezzi si alzino.

Comunque può valere per qualsiasi cosa, dalla roba nuova, all'usato "da consumo", al collezionismo(che è quanto faccio io), passando per titoli ed azioni o prodotti d'artigianato.
Il mercato si sta spostando sempre più sull'online, oramai le conoscenze per trattare qualcosa sono alla portata di tutti se ci si vuole applicare, per me è il futuro del commercio in generale.

Come prerequisiti, tolta la voglia nel trovare qualcosa che possa essere sopportabile da "imparare", serve un po' di budget e non essere troppo emotivi. Per esempio se non vendi subito non è detto che tu abbia sbagliato a fare l'acquisto, non bisogna gettare la spugna "calando le braghe" sul prezzo, stesso discorso per questioni di flessioni di mercato, insomma, conviene rimanere un po' distaccati per quanto possibile. Ed è anche normale che agli inizi si sbagli qualche valutazione, fa esperienza per il futuro.

Forse è un po' OT rispetto al discorso cardine del thread comunque, chiudo qua.
Ringraziamenti da
cancellato12164 (16-08-2018)
Vecchio 16-08-2018, 17:01   #64
Esperto
L'avatar di alien33
 

be certo ci possono essere casi in cui si hanno problemi psicologici più o meno gravi e disabilità fisiche che messe insieme possono portare ad ottenere una invalidità del 100%. è comunque molto difficile e ci devono essere prove concrete a riguardo. personalmente sarei più propenso a tentare di ottenere anche una riduzione dell'orario lavorativo, come appunto questo mio collega, mi sono proprio stufato di fingere di essere come una persona "normale" solo quando devo lavorare, mentre gli altri hanno una vita fatta non solo di lavoro, ma anche di tutto il resto.

scusate l' OT.
Vecchio 16-08-2018, 19:08   #65
Banned
 

Oggi penso che sarei felice a zappare la terra, oppure a mettere su qualche allevamento.. ma non creo si guadagni oramai
Vecchio 16-08-2018, 20:32   #66
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

Premetto che non ho mai lavorato quindi non ho idea di cosa significhi passare tante ore fuori casa con intorno gente magari poco amichevole, avere tante responsabilità ecc... per me sarebbe un trauma Comunque secondo me alcune persone usano il lavoro come scusa per non fare niente. Mio padre non fa altro che lamentarsi del suo lavoro, poi però quando torna a casa passa tutto il tempo a poltrire. Le ferie le passa sul divano a guardare la tv e quando le ferie sono finite ricomincia il finto piagnisteo. La verità è che lui di viaggi non ne ha mai voluti fare, altrimenti il tempo di organizzarsi ci sarebbe stato. Non parlo solo di vacanze, parlo anche di uscire la sera, cenare fuori, andare al cinema, cose che la gente fa per rendere la vita un po' meno insopportabile.
Altra riflessione: tra le persone che frequento quella che lavora è anche la più dinamica, ho altri amici che come me non lavorano e sembra che ormai abbiano messo radici davanti a pc e televisione. Avere fin troppo tempo libero può portare all'apatia, ne so qualcosa anch'io
Vecchio 16-08-2018, 20:41   #67
Banned
 

Mi dispiace essere così drastico, ma la risposta sta nella morte, almeno nel mio caso, cosa dovrei fare lavorare 60 anni e poi morire? Io? Uno già depresso di suo? No, io non ci sto,già è stata un inferno la mia esistenza, se oltre alla depressione ci aggiungi il panico del lavoro ecco che il suicidio rimane un opzione appetibile, mi scuso ancora se il tenore dei miei interventi è sempre così nichilista e pessimista, ma tant'è
Vecchio 16-08-2018, 21:20   #68
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Originariamente inviata da Life Visualizza il messaggio
Mi dispiace essere così drastico, ma la risposta sta nella morte, almeno nel mio caso, cosa dovrei fare lavorare 60 anni e poi morire? Io? Uno già depresso di suo? No, io non ci sto,già è stata un inferno la mia esistenza, se oltre alla depressione ci aggiungi il panico del lavoro ecco che il suicidio rimane un opzione appetibile, mi scuso ancora se il tenore dei miei interventi è sempre così nichilista e pessimista, ma tant'è
Io ti capisco perché credo di aver vissuto sulla mia pelle quello che provi tu. I pensieri che esprimi coi tuoi messaggi potrei averli scritti io nel mio periodo più nero. Ma non c'è proprio niente che ti piaccia fare?
Vecchio 16-08-2018, 21:26   #69
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Originariamente inviata da Dorian Gray Visualizza il messaggio
Io ti capisco perché credo di aver vissuto sulla mia pelle quello che provi tu. I pensieri che esprimi coi tuoi messaggi potrei averli scritti io nel mio periodo più nero. Ma non c'è proprio niente che ti piaccia fare?
Non lo so, provo solo depressione, mi piacerebbe trovare una cura, avere un attimo di respiro, e basta, ci sono sprofondato e ora è così.. mi piaceva fare svariate cose ,giocare a calcio ecc, ora niente, cmq spero di curarmi
Vecchio 16-08-2018, 21:44   #70
Banned
 

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Originariamente inviata da Life Visualizza il messaggio
Non lo so, provo solo depressione, mi piacerebbe trovare una cura, avere un attimo di respiro, e basta, ci sono sprofondato e ora è così.. mi piaceva fare svariate cose ,giocare a calcio ecc, ora niente, cmq spero di curarmi
Non c'è qualche posto nel mondo che ti piacerebbe vedere?
Vecchio 17-08-2018, 00:11   #71
Principiante
L'avatar di alberomagico
 

Il problema é che quando lavori sei poi stanco e in quel poco tempo libero che hai non vuoi fare niente perche sei appunto stanco perciò la questione é più complicata del solito.
Ringraziamenti da
Edera (17-08-2018), Stasüdedòs (17-08-2018)
Vecchio 17-08-2018, 07:06   #72
Banned
 

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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Non vorrei però che questo topic diventasse un coro contro il lavoro.
Il tempo per fare le cose c'è. Il tempo per farle tutto il giorno no.
Si può fare sport tutti i giorni. Tirando un po' gli orari e organizzandomi riesco anche ad andare a fare corse fuori dalla città.
Un film non ti impedisce nessuno di guardarlo la sera, anche andando al cinema. Un libro puoi leggerlo.
Con gli amici puoi uscire.
Tutto sta nel finire le proprie attività entro mezzanotte, in modo da dormire abbastanza.
Il sabato e la domenica sono liberi.

Poi non credo che tutti i giorni uno voglia spingere al massimo sull'acceleratore e fare mille hobby, si può stare anche tranquilli una sera.
Insomma secondo me non stiamo parlando di un grande problema.
Io semmai faccio fatica a fare le attività pratiche della vita, tipo andare dal dentista, in banca ecc. Cose che posso fare solo il sabato e che rimando. Lì il fatto è che mi mancano energie mentali per fare cose "serie" e il sabato mattina sento il bisogno di non fare nulla.
Però gli hobby non me li ha mai portati via nessuno in tre anni che lavoro.
Anzi diciamo la verità, quando non lavoravo mi sentivo più a disagio a fare cose semza avere un reddito, quindi posso dire di star meglio adesso rispetto agli hobby.
Si ha sicuramente piú tempo quando si ha solo il lavoro da gestire oltre ai propri hobby.
Vecchio 17-08-2018, 09:36   #73
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Originariamente inviata da Dorian Gray Visualizza il messaggio
Non c'è qualche posto nel mondo che ti piacerebbe vedere?
Ora ho altre priorità ,siamo off topic però
Vecchio 17-08-2018, 13:01   #74
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Originariamente inviata da Life Visualizza il messaggio
Ora ho altre priorità ,siamo off topic però
Sì, hai ragione.
Vecchio 17-08-2018, 13:21   #75
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da Life Visualizza il messaggio
Mi dispiace essere così drastico, ma la risposta sta nella morte, almeno nel mio caso, cosa dovrei fare lavorare 60 anni e poi morire? Io? Uno già depresso di suo? No, io non ci sto,già è stata un inferno la mia esistenza, se oltre alla depressione ci aggiungi il panico del lavoro ecco che il suicidio rimane un opzione appetibile, mi scuso ancora se il tenore dei miei interventi è sempre così nichilista e pessimista, ma tant'è
Pure io pensavo cosi prima di lavorare , la cosa bella e' che quando non hai niente , anche una cosa che e' sgradita ti da qualcosa e in un certo senso l' apprezzi .... Non dico che sei strafelice , pero sei più calmo , con una puntina di serenità' ... Una volta che lo gestisci ovviamente .... Il problema e' per quelli che hanno hobbie , sogni , voglia di viaggiare per loro e' più facile che sia una cosa negativa.

Da quello che dici secondo me staresti meglio col lavoro che senza , secondo me.

Ultima modifica di varykino; 17-08-2018 a 13:23.
Ringraziamenti da
hermit94 (17-08-2018)
Vecchio 17-08-2018, 14:19   #76
Avanzato
L'avatar di Psico[a]patico
 

Quote:
Originariamente inviata da dar1926 Visualizza il messaggio
Ciao ragazzi, come da titolo vorrei sapere da quelli che lavorano o hanno lavorato, se una volta che si inizia a lavorare, non si ha più il tempo di coltivare passioni, hobby, interessi, ecc. Prendiamo per esempio un classico impiegato che lavora dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno. Si alza presto intorno alle 7, va in ufficio intorno alle 8:30, una tirata fino alla pausa pranzo, si riprende a lavorare fino alle 17 o anche oltre, mentre torna a casa si fanno le 18 se abita vicino, ma può anche fare più tardi tra traffico, mezzi pubblici insufficienti, e altri imprevisti tipo andar a fare la spesa. La giornata come potete vedere è finita, si ha giusto il tempo di fare una doccia, cenare, guardare un pò di tv o stare un pò al pc, e tutti a nanna che il giorno dopo si riprende la stessa giornata. Rimangono solo il sabato e la domenica per potersi "divertirsi", che però uno dovrebbe usare anche per riposarsi dalla intensa settimana lavorativa appena trascorsa. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Da quando ho finito le superiori, il lavoro è da sempre la mia croce. Il dover mandare cv, il pensiero di venire contattati, di dover interagire, di dover fare un colloquio dove un estraneo in dieci secondi capirà della mia fs nonostante i miei sforzi di apparire normale, sapere già che non lo supererò, nell’ipotesi che vada bene sentire l’ansia che sale alle stelle pensando al contesto lavorativo, ai colleghi, al titolare, alle scadenze, al sentirmi giudicato sempre e comunque, ecc.
Non c’è cosa che odio di più e che mi crea più ansia del dover lavorare/cercare un lavoro.
Le aspettative degli altri vertono su quello, l’intera società verte su quello, se non hai voglia di lavorare sei un disonore e una vergogna ambulante.
Il pensiero di qualcosa che mi risucchi via il mio tempo libero, già insufficiente di per sè, mi mangia vivo.
La mia ultima esperienza lavorativa risale a maggio in un mercato ortofrutticolo, non so neanche come ho fatto a fare buona impressione al colloquio.
Passo tre giorni di inferno in cui mi alzo alle 3.00, in cui vengo trattato come un ritardato, dove il titolare passeggia a braccia conserte nel capannone mentre lavoro e varie volte mi critica. Sento il cuore che ormai esplode dall’ansia, i colleghi mi smollano ogni cinque minuti perché testuali parole “mi considerano un buono a nulla e nessuno vuole insegnarmi niente” e mi ridono dietro.
Una fatica impossibile , questo nessuno lo ha capito perché mi vedono alto e robusto e quindi pensano tutti che io sia tipo pieno di energie.
L’ultimo giorno il titolare mi prende da parte e mi distrugge.
Mi dà del fallito, mi dice che lì dentro non servo a nulla, che i colleghi mi odiano, che nella vita non combinerò mai nulla.
Grazie a Dio era un tirocinio senza vincoli contrattuali, il giorno dopo e quelli successivi nessuno mi ha più visto lì dentro.

Questa è stata l’esperienza più negativa da me vissuta, ma anche quelle precedenti sono andate sufficientemente male da iniziare a distruggermi l’autostima e la voglia di lavorare, che a maggio di quest’anno hanno iniziato a sgretolarsi.
Io boh.
Mi sento un incompetente e temo che non riuscirò mai a inserirmi da nessuna parte.
Vecchio 17-08-2018, 14:47   #77
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Psico[a]patico Visualizza il messaggio
Da quando ho finito le superiori, il lavoro è da sempre la mia croce. Il dover mandare cv, il pensiero di venire contattati, di dover interagire, di dover fare un colloquio dove un estraneo in dieci secondi capirà della mia fs nonostante i miei sforzi di apparire normale, sapere già che non lo supererò, nell’ipotesi che vada bene sentire l’ansia che sale alle stelle pensando al contesto lavorativo, ai colleghi, al titolare, alle scadenze, al sentirmi giudicato sempre e comunque, ecc.
Non c’è cosa che odio di più e che mi crea più ansia del dover lavorare/cercare un lavoro.
Le aspettative degli altri vertono su quello, l’intera società verte su quello, se non hai voglia di lavorare sei un disonore e una vergogna ambulante.
Il pensiero di qualcosa che mi risucchi via il mio tempo libero, già insufficiente di per sè, mi mangia vivo.
La mia ultima esperienza lavorativa risale a maggio in un mercato ortofrutticolo, non so neanche come ho fatto a fare buona impressione al colloquio.
Passo tre giorni di inferno in cui mi alzo alle 3.00, in cui vengo trattato come un ritardato, dove il titolare passeggia a braccia conserte nel capannone mentre lavoro e varie volte mi critica. Sento il cuore che ormai esplode dall’ansia, i colleghi mi smollano ogni cinque minuti perché testuali parole “mi considerano un buono a nulla e nessuno vuole insegnarmi niente” e mi ridono dietro.
Una fatica impossibile , questo nessuno lo ha capito perché mi vedono alto e robusto e quindi pensano tutti che io sia tipo pieno di energie.
L’ultimo giorno il titolare mi prende da parte e mi distrugge.
Mi dà del fallito, mi dice che lì dentro non servo a nulla, che i colleghi mi odiano, che nella vita non combinerò mai nulla.
Grazie a Dio era un tirocinio senza vincoli contrattuali, il giorno dopo e quelli successivi nessuno mi ha più visto lì dentro.

Questa è stata l’esperienza più negativa da me vissuta, ma anche quelle precedenti sono andate sufficientemente male da iniziare a distruggermi l’autostima e la voglia di lavorare, che a maggio di quest’anno hanno iniziato a sgretolarsi.
Io boh.
Mi sento un incompetente e temo che non riuscirò mai a inserirmi da nessuna parte.
Un lavoro così, con quella compagnia, meglio perderlo che trovarlo.
Vecchio 17-08-2018, 15:07   #78
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da Psico[a]patico Visualizza il messaggio

Questa è stata l’esperienza più negativa da me vissuta, ma anche quelle precedenti sono andate sufficientemente male da iniziare a distruggermi l’autostima e la voglia di lavorare, che a maggio di quest’anno hanno iniziato a sgretolarsi.
Io boh.
Mi sento un incompetente e temo che non riuscirò mai a inserirmi da nessuna parte.
Purtroppo "là fuori" il non sapersi destreggiare, il dover richiedere sempre le stesse cose 1000 volte ecc... ti fanno passare come rincoglionito. Bisogna imparare in svelta; poi troverai ambienti migliori e altri più tossici, ma nessuno ti aspetta più purtroppo, la gente ha sempre più fretta ed è sempre più agitata. Sopravvivere, per quelli come noi, è un'impresa.
Vecchio 17-08-2018, 15:32   #79
Avanzato
L'avatar di Psico[a]patico
 

Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato Visualizza il messaggio
Purtroppo "là fuori" il non sapersi destreggiare, il dover richiedere sempre le stesse cose 1000 volte ecc... ti fanno passare come rincoglionito. Bisogna imparare in svelta; poi troverai ambienti migliori e altri più tossici, ma nessuno ti aspetta più purtroppo, la gente ha sempre più fretta ed è sempre più agitata. Sopravvivere, per quelli come noi, è un'impresa.
Infatti è proprio questo il problema, non sono un ragazzo sveglio e sicuro di me, anzi mi ritengo lento e sensibile. In un tirocinio, ma in generale in qualsiasi esperienza lavorativa, il fatto che ti smollino a te stesso, senza sapere che pesci prendere e che poi arrivino a romperti perché non ti hanno visto attivo, la reputo una cosa assurda e fuori da ogni logica.
Ringraziamenti da
cancellato18523 (17-08-2018)
Vecchio 17-08-2018, 15:38   #80
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Quote:
Originariamente inviata da Psico[a]patico Visualizza il messaggio
Infatti è proprio questo il problema, non sono un ragazzo sveglio e sicuro di me, anzi mi ritengo lento e sensibile. In un tirocinio, ma in generale in qualsiasi esperienza lavorativa, il fatto che ti smollino a te stesso, senza sapere che pesci prendere e che poi arrivino a romperti perché non ti hanno visto attivo, la reputo una cosa assurda e fuori da ogni logica.
Purtroppo è il modo di lavorare italiano. Formazione è una parola oramai sconosciuta, per 2 motivi principali: disorganizzazione (non si sa chi fa cosa, la stessa pratica o attività passa da 10 mani ecc...) e "gelosia" del proprio lavoro, nel senso "Non ti insegno perché domani magari lo sai fare meglio di me e mi lasciano a casa".
E' uno schifo, ed è chiaro che i datori stanno tornando i cari vecchi padroncini di 100 anni fa, della serie se sta minestra non ti piace ne ho altri 20 fuori dalla porta.
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