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Vecchio 15-05-2021, 22:12   #21
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Servirebbe qualcuno che te lo ripete ogni giorno: "sei bello" "mi piaci" ecc.
!
Esatto.
Nel mio caso non c'è mai stato nessuno che me lo abbia detto.
Vecchio 16-05-2021, 06:10   #22
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma che significa che ci si piace?
A me alla fine di essere come sono potrebbe non fregarmene un fico secco se mi permettesse di ottenere socialmente, sessualmente e così via tutto quel che desidero.
Alla fine il problema è questo, la stima è un mezzo, non un fine, anzi direi che è solo un fenomeno legato ad altro che non produce risultati da solo, non è un obiettivo o una cosa che ha valore in sé.
Mi stimo tanto... E chissenefrega se poi non si ottiene davvero quel che desidera e non si riesce a vivere come si vuol vivere.
Scava e scava dentro a ogni persona e qua si atterra. Non è avere stima di sé un vero problema, è il più falso dei problemi che esistano, il vero problema è riuscire a vivere come si desidererebbe e vorrebbe, in conseguenza a questo poi magari viene fuori la stima e una valutazione positiva di sé e del mondo.
Non è la mia alta stima che mi permette di saltare da un palazzo e non sfracellarmi al suolo, mica se penso di essere indistruttibile lo divento all'istante.
Alla fine le cose si ottengono con fatica, sudore e rotture di palle infinite, a che serve la stima in sé? Ce le fa scivolare via facili? Se non so le tabelline devo mettermi a studiare e studiare finché non le imparo (se le imparo). E il mio cervello è quello che è non è che se penso di essere super itelligente imparo le tabelline senza studiare un cavolo, ci riesce chi è davvero super intelligente.
Questa salita e questo calvario la stima in se stessi li lascia inalterati ognuno li può affrontare solo con le capacità reali di cui dispone e la benevolenza dei genitori non è che le fa diventare super, se sei una mezza sega in certi ambiti devi comunque faticare il doppio o il triplo per ottenere risultati accettabili, che i genitori ti dicono questo e quell'altro mica ti fanno diventare un genio super capace, è un'idiozia degli psicocazzaroli questa.

Più che stima qua mi sa che ci vuole uno spirito di sacrificio infinito che bisogna mettere in campo senza pretendere troppo, quindi è tutto un sistema di valori al più che bisogna andare a modificare quando uno si trova in certe situazioni, la stima in se stessi il più delle volte è un falso problema quando si vorrebbe vivere in certi modi e più facilmente e non si riesce perché alla fine si è comunque vincolati.
Mi piaccio e non riesco ad ottenere quel che voglio e desidero? E a cosa cavolo mi serve piacermi se osservo che così come sono non mi fa vivere bene e percepisco delle mancanze?
E' roba da stoici, sistema filosofico che io detesto.

Se sei timido e bruttino e malvestito e i genitori ti dicono che sei perfetto così, poi quando esci fuori di casa col cazzo che le cose funzionano perfettamente.
I genitori insomma dicono che sono perfetto, poi esco fuori di casa e mi scontro con quel che desidero davvero, quel che sono, quel che posso ottenere, come posso ottenerlo e così via, ma cosa cazzo c'entrano i genitori? Uno deve essere un idiota totale se si lascia persuadere dalle cazzate che gli raccontano i genitori.

I genitori al più possono provare a darti un'educazione in certi ambiti se riescono (imparare a suonare uno strumento musicale da bambini dà poi enormi vantaggi), ma poi anche qua non si sa bene se sia producente o controproducente.

Fino ad ora non sono riuscito a stimare né me stesso né il mondo circostante in un modo accettabilmente positivo, le due cose poi sono correlate, non funziono in relazione al mondo e viceversa. Non riesco a capire bene come si possono scardinare queste cose se non usando la banalissima formula "se non ti piacciono certe cose fattele piacere, se non accetti certe cose, accettale", che poi sono parole.

Tutto si riduce a questo alla fine, bisogna accettare cose che non si accettano, e grazie al cazzo che si risolve tutto. Le grandi genialate della psicologia applicata.
Ma il calvario sarebbe dover faticare e sudare per studiare le tabelline?

È che tu prendi come massima aspirazione ottenere qualcosa e tutto quello che ti separa dallo scopo finale lo definisci un calvario.

Mentre magari la massima aspirazione potrebbe essere vivere bene mentre si cerca di raggiungere uno scopo e il suo raggiungimento non diventa poi così essenziale.

Vivere bene non significa essere super geni che ottengono tutto a fatica zero, non significa neanche essere bambolotti stupidi e indifferenti a tutto, non significa neanche stare bene 24 ore su 24 e nemmeno scopare a iosa, vivere bene non significa che al mattino ti guardi allo specchio e dici "ammazza quanto so figo!!!!!"
Ma sì, vivere bene significa anche avere una buona stima di sé e magari, anzi ancor più essenziale, anche delle persone che si hanno intorno.


d ogni modo credevo il tema del topic fosse l'autostima ma mi ero dimenticata che il tema del forum è se sei cesso vivi male e crepa peggio ed è severamente vietato discostarsene
Ringraziamenti da
cancellato22544 (16-05-2021), Silent Bob (16-05-2021), Trinacria (17-05-2021), ~~~ (16-05-2021)
Vecchio 16-05-2021, 09:33   #23
XL
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Vivere bene non significa...
Vivere bene per ogni singolo può significare qualcosa di diverso, gli obiettivi e preferenze variano anche tra maschi e femmine figuriamoci per ogni singolo individuo.
Per questo poi parlo del fatto che per risolvere certi problemi bisogna andare a metter mano al sistema di valori e preferenze e la stima non c'entra molto, non è che cresce la stima in base a un sistema fisso, si modifica il sistema di preferenze e valori e la stima cresce.
Se sei solo e non ti caga nessuno in ambito sessuale e desideri certe cose, che puoi ottenere solo in certi modi (e anche l'altro sa fartele ottenere con gli stessi ed identici sistemi che ti stanno stretti), arriva il modificatore di valori e ti dice che è tutto buono anche se a te fa cagare, se ti convince s'ê risolto il problema col trucco, se non ti convince quel che è ti continuerà a fare schifo.
Questo stai facendo anche tu e questo fanno in genere gli psicologi, uno vorrebbe non stare da solo e siccome ha il vuoto attorno o ha relazioni che non gli piacciono arriva lo psicoparagnosta a dirgli che la solitudine è positiva e cosí via, accettando la situazione poi ovviamente ognuno accetterà anche se stesso, le due cose vanno di pari passo.
Si arriva sempre alla formula per cui bisogna accettare qualcosa che non si accetta.
A me queste manovre mi hanno sempre infastidito, procurano addirittura piú collera e nervosismo di quelli che già sopporto.

Per me le vere soluzioni consistono nel lasciare in piedi tutti i vincoli e preferenze riuscendo a soddisfarli, e ci sono di rado, anche perché bisogna essere davvero molto molto intelligenti e disporre di strumenti e tecnologie di manipolazione del reale che attualmente magari mancano.
La maggior parte dei medici e psicologi sono alla stregua di stregoni, non sono tanto tanto piú intelligenti e potenziati da possedere soluzioni tecnologicamente magiche capaci di lasciare inalterati certi vincoli, in pochi ambiti si è riusciti a fare questo, quindi non abbiamo che moralizzatori e medici da strapazzo.

Ultima modifica di XL; 16-05-2021 a 10:02.
Ringraziamenti da
Varano (16-05-2021)
Vecchio 16-05-2021, 09:52   #24
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Vivere bene per ogni singolo può significare qualcosa di diverso, gli obiettivi e preferenze variano anche tra maschi e femmine figuriamoci per ogni singolo individuo.
.
Appunto, a leggere qui pare che vivere bene debba essere per tutti essere fighi e scopare e sé non è così sei felice solo perché hai accettato qualcosa piegando la tua volontà.


Restando in tema autostima e mancanze chiaramente la mancanza della soddisfazione di un desiderio non aiuta la propria soddisfazione personale ma questo non nega la possibilità di raggiungere una vita dignitosa e decente il che non significa necessariamente accettare passivamente la propria sorte ma evolvere e riadattarsi all interno del proprio sistema per vivere al meglio delle proprie possibilità.

....

Hai fatto una aggiunta.

A parte che io ero partita parlando di autostima e non di solitudine e relazioni.
Come si fa a discutere se io parlo di A e tu parli di B?

Quando mai ho detto che ka solitudine è positiva? Io sto impazzendo a stare sola
Ringraziamenti da
Blue Sky (16-05-2021), EugeneMorrow (17-05-2021), Silent Bob (16-05-2021), ~~~ (16-05-2021)
Vecchio 16-05-2021, 10:43   #25
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

L'autostima difficoltosa è un problema molto complicato, che in una certa misura hanno tutti. Anche le difficoltà riguardo al proprio aspetto estetico le hanno tante persone. Quindi è un argomento che non si può liquidare con risposte da "fenomeni".
Ciò che si può fare, se si vuole dare un apporto positivo a queste discussioni, è cercare di mettere luce su alcuni concetti che possono aiutare. io ne lancio qualcuno.

Nella nostra società si mette troppa attenzione all'aspetto estetico. Bisogna riflettere sul fatto che si tratta di una questione culturale, figlia dei nostri tempi. Non è giusto far dipendere troppo del nostro stato d'animo da questo.
Da un punto di vista valoriale e culturale, realmente, non possiamo appiattirci a un'idea della stima di sè e degli altri come fondata su un aspetto soltanto, come quello dell' "involucro" estetico.

Ciò che ritengo più positivo, e che si sta diffondendo ultimamente e spero possa prendere più sopravvento, è l'immaginario di un corpo "sano", di persona che compie attività ed è in salute psico-fisica, perché quello della salute è un valore che vale la pena perseguire. Ma "sano" e "bello" sono due sfumature diverse.

Raccolgo questi due spunti
Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Bisognerebbe chiedersi: stimo solo le persone che reputo fisicamente piacevoli?

Se la risposta è sì allora si è dei poveretti che non avranno mai gioia nella vita.

Se la risposta è no significa che il mal-trattamento lo riserviamo solo a noi stessi
In un libro ho letto una riflessione secondo la quale bisognerebbe applicare anche il rovescio del noto precetto "ama il prossimo come te stesso": "ama te stesso come il prossimo". E' giusto chiederci come valutiamo gli altri nella nostra vita, e immaginare come valuteremmo un'ipotetica persona uguale identica a noi... di certo non ci fermeremmo al lato estetico. Conosciamo la grande complessità che hanno le persone, tutte quelle cose che stanno dentro alla scatoletta del corpo. Bisogna cercare di guardare a sè stessi con la stessa serenità con cui guardiamo agli altri.

Quote:
e a quel punto vale la pena chiedersi chi sono le persone che stimiamo, cosa fanno per essere stimate da noi, e cercare di tendere in quella direzione (che esula dalla estetica).
[...]
Questo lo trovo molto importante. L'autostima è una brutta bestia, però per migliorarla un passaggio "all'azione" in qualche modo è necessario.
Chiederci quali persone stimiamo, e perché le stimiamo, è una riflessione utile, perché poi si può finalmente arrivare a un pensiero molto semplice: "ma se per una volta, invece che essere solo spettatore delle virtù altrui, maturando tristezza e senso di inadeguatezza, prendessi invece l'esempio dalle persone che praticano cose che evidentemente ritengo buone e giuste, e provassi a incorporarle nella mia vita?". Se do valore a qualcosa, perché non provo a farmi finalmente parte attiva nel percorso di autostima, e cerco attivamente di acquisirla nella mia vita?
Non bisogna fare esattamente la stessa cosa di chi stimiamo, che può avere delle capacità che forse non sono alla nostra portata o non fanno per noi, ma almeno individuare il valore verso cui quelle cose tendono, e trovare il proprio modo per incorporarlo nella propria vita e nella propria identità.
E' sbagliato vedere se stessi in una dimensione "statica". "Io sono così (e non mi piaccio)". La vita dovrebbe essere un percorso di miglioramento, e di applicazione pratica dei valori che costituiscono la propria identità. Bisogna avere la forza, so che non è facile, di farci parte attiva nel nostro percorso. Alcune cose sono immutabili, ma tante altre no.

Ultima modifica di Blue Sky; 16-05-2021 a 10:47.
Vecchio 16-05-2021, 10:59   #26
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me le vere soluzioni consistono nel lasciare in piedi tutti i vincoli e preferenze riuscendo a soddisfarli, e ci sono di rado, anche perché bisogna essere davvero molto molto intelligenti e disporre di strumenti e tecnologie di manipolazione del reale che attualmente magari mancano.
La maggior parte dei medici e psicologi sono alla stregua di stregoni, non sono tanto tanto piú intelligenti e potenziati da possedere soluzioni tecnologicamente magiche capaci di lasciare inalterati certi vincoli, in pochi ambiti si è riusciti a fare questo, quindi non abbiamo che moralizzatori e medici da strapazzo.
Sperando di non aver frainteso quello che hai scritto mi verrebbe da evidenziare due cose:
1)è necessario mantenere in piedi questi vincoli? Cioè se tu mi dici "è più forte di me" è un conto, se invece si percepisce non solo molto improbabile ma necessariamente irrealizzabile l'eventualità che quelli si spostino mi pare una cosa diversa.
2) la "rabbia" o sfiducia nei confronti degli psicologi è quindi attribuibile alla loro mancanza di soluzioni assolute (in cui il paziente in pratica non deve muovere un dito) e che vadano al di là delle possibilità che tu stesso consideri come quelle esclusivamente realistiche?

Ultima modifica di alien boy; 16-05-2021 a 18:44.
Vecchio 16-05-2021, 11:03   #27
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
L'autostima difficoltosa è un problema molto complicato, che in una certa misura hanno tutti. Anche le difficoltà riguardo al proprio aspetto estetico le hanno tante persone. Quindi è un argomento che non si può liquidare con risposte da "fenomeni".
Ciò che si può fare, se si vuole dare un apporto positivo a queste discussioni, è cercare di mettere luce su alcuni concetti che possono aiutare. io ne lancio qualcuno.

Nella nostra società si mette troppa attenzione all'aspetto estetico. Bisogna riflettere sul fatto che si tratta di una questione culturale, figlia dei nostri tempi. Non è giusto far dipendere troppo del nostro stato d'animo da questo.
Da un punto di vista valoriale e culturale, realmente, non possiamo appiattirci a un'idea della stima di sè e degli altri come fondata su un aspetto soltanto, come quello dell' "involucro" estetico.

Ciò che ritengo più positivo, e che si sta diffondendo ultimamente e spero possa prendere più sopravvento, è l'immaginario di un corpo "sano", di persona che compie attività ed è in salute psico-fisica, perché quello della salute è un valore che vale la pena perseguire. Ma "sano" e "bello" sono due sfumature diverse.
Sbagli, l'importanza dell estetica non é figlia del nostro tempo o culturale, ma é un'importanza universale che si lega al valore genetico di un individuo.
Chi é bello é geneticamente superiore a chi non lo é ed ha poi probabilita di tramandare geni "sani" alla propria prole. Una volta che capisci questo c'è ben poco da discutere, ovvero, se ti fai schifo vuol dire che riconosci di avere un basso valore genetico ed é impossibile che questa cosa non rappresenti un macigno per la propria autostima...

Capisco, la tua tecnica é quella di cercare di smontare una bassa autostima tramite pensieri razionali (sto male per il fattore X, ma pensandoci il fattore X non è così importante se lo si analizza razionalmente). Il che é giusto, peccato che se si applica questo approccio all estetica ci si rende conto che ci si imbatte in un vicolo cieco in cui non si fa altro che confermare la gravità del proprio malessere, in quanto si scopre che l estetica é importante, sia nella cultura ma soprattutto in natura.. non è una questione di superficialità contemporanea

Ultima modifica di Abe's Oddysee; 16-05-2021 a 11:08.
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Varano (16-05-2021)
Vecchio 16-05-2021, 11:15   #28
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Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Sbagli, l'importanza dell estetica non é figlia del nostro tempo o culturale, ma é un'importanza universale che si lega al valore genetico di un individuo.
Chi é bello é geneticamente superiore a chi non lo é ed ha poi probabilita di tramandare geni "sani" alla propria prole. Una volta che capisci questo c'è ben poco da discutere, ovvero, se ti fai schifo vuol dire che riconosci di avere un basso valore genetico ed é impossibile che questa cosa non rappresenti un macigno per la propria autostima...

Capisco, la tua tecnica é quella di cercare di smontare una bassa autostima tramite pensieri razionali (sto male per il fattore X, ma pensandoci il fattore X non è così importante se lo si analizza razionalmente). Il che é giusto, peccato che se si applica questo approccio all estetica ci si rende conto che ci si imbatte in un vicolo cieco in cui non si fa altro che confermare la gravità del proprio malessere, in quanto si scopre che l estetica é importante, sia nella cultura ma soprattutto in natura.. non è una questione di superficialità contemporanea
Bè, sul fatto che l'estetica sia una qualità che "geneticamente", istintivamente, antropologicamente, che dir si voglia, siamo portati a guardare come una qualità positiva, concordiamo. Non lo metto certo in dubbio.
E' un discorso che vale anche per altre qualità, ad esempio la prestanza fisica, ma anche qualità di tipo caratteriale, come la fermezza e l'equilibrio, e anche qualità sociali, come la bontà, la benevolenza, la simpatia, l'empatia. Ho letto da qualche parte che anche l'altruismo è una qualità più spiccata nell'uomo rispetto ad altri animali, che si è sviluppata nell'evoluzione proprio a causa del carattere spiccatamente sociale della nostra specie: l'uomo altruista è un valido compagno nel gruppo sociale.

Ciò che voglio dire è che riconoscere il fatto che la bellezza sia di per sè una cosa positiva (abbastanza innegabile, è una qualità), non implica doverle dare tutta l'importanza che culturalmente le si dà oggi.
Non bisogna demolire il valore della bellezza, bisogna relativizzarlo tra le tante cose, più ricche di valore, che possono caratterizzare una persona.
Vecchio 16-05-2021, 11:57   #29
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Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Sbagli, l'importanza dell estetica non é figlia del nostro tempo o culturale, ma é un'importanza universale che si lega al valore genetico di un individuo.
Chi é bello é geneticamente superiore a chi non lo é ed ha poi probabilita di tramandare geni "sani" alla propria prole. Una volta che capisci questo c'è ben poco da discutere, ovvero, se ti fai schifo vuol dire che riconosci di avere un basso valore genetico ed é impossibile che questa cosa non rappresenti un macigno per la propria autostima...
L'attrazione rimane sempre legata al potenziale procreativo, oggi come un milione di anni fa, ma oggi più che mai, visto la costante tendenza al miglioramento. i ragazzi di oggi sono più belli, più robusti e più alti di quelli di 40 anni fa, e sarà sempre più così. sempre meno figli ma sempre più perfetti. E' una selezione durissima per il maschio medio, e moltissimi medi, figuriamoci gli scarsi, rimangono esclusi.
Vecchio 16-05-2021, 11:58   #30
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Bè, sul fatto che l'estetica sia una qualità che "geneticamente", istintivamente, antropologicamente, che dir si voglia, siamo portati a guardare come una qualità positiva, concordiamo. Non lo metto certo in dubbio.
E' un discorso che vale anche per altre qualità, ad esempio la prestanza fisica, ma anche qualità di tipo caratteriale, come la fermezza e l'equilibrio, e anche qualità sociali, come la bontà, la benevolenza, la simpatia, l'empatia. Ho letto da qualche parte che anche l'altruismo è una qualità più spiccata nell'uomo rispetto ad altri animali, che si è sviluppata nell'evoluzione proprio a causa del carattere spiccatamente sociale della nostra specie: l'uomo altruista è un valido compagno nel gruppo sociale.

Ciò che voglio dire è che riconoscere il fatto che la bellezza sia di per sè una cosa positiva (abbastanza innegabile, è una qualità), non implica doverle dare tutta l'importanza che culturalmente le si dà oggi.
Non bisogna demolire il valore della bellezza, bisogna relativizzarlo tra le tante cose, più ricche di valore, che possono caratterizzare una persona.
Se l altruismo fosse così importante i bravi ragazzi avrebbero più successo degli str.nzi
Vecchio 16-05-2021, 12:02   #31
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
L'attrazione rimane sempre legata al potenziale procreativo, oggi come un milione di anni fa, ma oggi più che mai, visto la costante tendenza al miglioramento. i ragazzi di oggi sono più belli, più robusti e più alti di quelli di 40 anni fa, e sarà sempre più così. sempre meno figli ma sempre più perfetti. E' una selezione durissima per il maschio medio, e moltissimi medi, figuriamoci gli scarsi, rimangono esclusi.
Con in più il fatto che un milione di anni fa si moriva di fame e malattia, quindi la selezione sessuale avveniva considerando anche le capacità di adattamento all ambiente.
Oggi la scienza ha posto rimedio a questi problemi ergo rimane solo il bel faccino a fare da discriminante
Vecchio 16-05-2021, 12:21   #32
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L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Architeuthis- Visualizza il messaggio
Il discorso della salute è importante, ma come si viene a patti con un viso non attraente? una calvizie, una bassa statura e altri difetti se a causa di quelle cose non si batte chiodo?
non ci si deve venire a patti, si deve solo prendere atto della situazione e pensare ad altro. L'ipo-attraenza genetica (diversa dalla trasandatezza) è come la fibrosi cistica o la sindrome di down, se ce le hai te le devi tenere.
Vecchio 16-05-2021, 12:55   #33
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Originariamente inviata da Architeuthis- Visualizza il messaggio
E allora che colpe abbiamo? Io sono un mediocre, non ho avuto nessun dono dalla genetica, non sono Pierpaolo Petrelli, non sono Carlo Rubbia, non sono Pietro Mennea, non ho una salute ottimale, non attraggo l'altro sesso, non eccello negli studi, non ho le qualità per avere un lavoro, mi tocca rosicare ed invidiare il prossimo.
Nessuna colpa, ci mancherebbe. Ma dire che questo non influisce sull'autostima mi sembra falso e ridicolo.
L'essere umano é nato per riprodursi, in natura quello é il suo unico scopo. Ed é ovvio che fare parte dei coloro che non ce la fanno ha un enorme impatto a livello inconscio. Poi possiamo cantarcela e suonarcela come ci pare, ma la realtà questa é

Puoi trovare altri svaghi, eccellere in altro, ma resterai sempre un essere incompleto.

Ultima modifica di Abe's Oddysee; 16-05-2021 a 12:58.
Vecchio 16-05-2021, 13:08   #34
XL
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L'avatar di XL
 

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2) la "rabbia" o sfiducia nei confronti degli psicologi è quindi attribuibile alla loro mancanza di soluzioni assolute (in cui il paziente in pratica non deve muovere un dito) e che vadano al di là delle possibilità che tu stesso consideri come quelle esclusivamente realistiche?
Per me è una scemenza questa delle soluzioni parziali, un problema definito o ha soluzioni o non ne ha, sono certi vincoli a definire un problema, vincoli diversi generano problemi diversi. Questo non è ben chiaro né agli psicologi né ad altri. Quando iniziano a parlare del tutto o niente in modo retorico per me non hanno afferrato bene una cippa.
Se io mi lamento di una certa condizione ben definita cerco una soluzione per questa (voglio soddisfare dei vincoli insieme) non un tizio che mi dica "eh ma fatti andar bene questo, che io questo so fare".
Che mi frega che tu questo sai fare?
Non sai risolverla? Va bene, ma non dire che la soluzione c'è e io la rifiuto, visto che qua si fa tutt'altro, si ridefinisce un problema e si risolve un altro problema.

Per me un problema o si risolve con una soluzione effettiva o non si risolve, non è che esistono soluzioni parziali, le soluzioni parziali risolvono ridefinizioni del problema di partenza, cioè un altro problema e l'idea che si debba essere per forza interessati a certe ridefinizioni è un'altra cosa dura a morire.

Se una persona rifiutasse delle "cure" sono dell'idea che la cosa se analizzata bene non risulta affatto irrazionale se la persona valuta che queste cure nell'insieme comunque non le daranno una condizione per lei tollerabile, che poi per pinco pallino le cose vanno abbastanza bene cosí per me è quasi irrilevante, io o un altro tizio non siamo questo pinco pallino.

Pinco pallino e un altro non stanno ponendo gli stessi problemi per questo per pinco pallino quelle risultano cure che curano qualcosa e per un altro solo un inutile accanimento terapeutico, cioé una non cura di quel che la persona vuole e desidera curare davvero.

Una cura è oggettiva nel senso che dice se si fa a si ottiene b, certo è che questa cura qua non risolverebbe il problema di chi volesse non fare a e ottenere b.

Io se fossi dovuto andare da un dentista in assenza di anestesia certi denti li avrei lasciati cariati, se poi un altro fosse stato ben disposto a sopportare non avrei dedotto che c'era una cura anche per me che io rifiutavo, la cura per me è quella con l'anestesia non l'altra.

Io relativizzo le cose, ma le relativizzo senza colpevolizzare nessuno.
Se uno vuole vivere in certi modi e sta male non risulta affatto un poveretto rispetto ad altri che vivono bene anche così.

Ultima modifica di XL; 16-05-2021 a 13:36.
Vecchio 16-05-2021, 13:25   #35
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Se l altruismo fosse così importante i bravi ragazzi avrebbero più successo degli str.nzi
Mi sembra che la tua sia una forzatura. Non fa bene alimentare questo tipo di pensiero.
Vecchio 16-05-2021, 13:33   #36
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
.. Ed é ovvio che fare parte dei coloro che non ce la fanno ha un enorme impatto a livello inconscio. Poi possiamo cantarcela e suonarcela come ci pare, ma la realtà questa é. Puoi trovare altri svaghi, eccellere in altro, ma resterai sempre un essere incompleto.
Spett'.

Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Se una persona non si piace esteticamente, e riconoscendo l'importanza che l'estetica ricopre nella società e nell'interazione con gli altri, come fa a non soffrire di bassa autostima?
Quindi la tua era una domanda retorica, giusto?.
Hai un'opinione molto netta e di base non vedo spazio per una replica.
"Possiamo cantarcela e suonarcela come ci pare, ma la realtà questa é".
Non lo dico per infastidirti ma così ogni discorso/consiglio diventa automaticamente inutile..
Vecchio 16-05-2021, 13:47   #37
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
Spett'.



Quindi la tua era una domanda retorica, giusto?.
Hai un'opinione molto netta e di base non vedo spazio per una replica.
"Possiamo cantarcela e suonarcela come ci pare, ma la realtà questa é".
Non lo dico per infastidirti ma così ogni discorso/consiglio diventa automaticamente inutile..
É una domanda dettata dal fatto che l ho sempre considerato un paradosso, eppure per le persone (compreso gli psicologi) l autostima puo prescindere dalla estetica.

Quindi magari vorrei capire se é a me che sfugge qualcosa, sebbene attualmente sia fermamente convinto della mia opinione.
Vecchio 16-05-2021, 14:29   #38
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
A me alla fine di essere come sono potrebbe non fregarmene un fico secco se mi permettesse di ottenere socialmente, sessualmente e così via tutto quel che desidero.
Alla fine il problema è questo, la stima è un mezzo, non un fine, anzi direi che è solo un fenomeno legato ad altro che non produce risultati da solo, non è un obiettivo o una cosa che ha valore in sé.
Mi stimo tanto... E chissenefrega se poi non si ottiene davvero quel che desidera e non si riesce a vivere come si vuol vivere.
si condivido in pieno!! faccio un esempio infatti: mettiamo per assurdo che da domani le ragazze iniziassero a preferire di gran lunga i grassi rispetto a quelli magri col fisico asciutto! a quel punto i ciccioni single infelici, pur vedendosi loro personalmente poco piacenti, iniziando a piacere alle ragazze si sentirebbero cmq ben appagati,soddisfatti di essere così come sono ed i magri single inizierebbero ad ingrassare!!
Vecchio 16-05-2021, 14:51   #39
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da untipostrano Visualizza il messaggio
si condivido in pieno!! faccio un esempio infatti: mettiamo per assurdo che da domani le ragazze iniziassero a preferire di gran lunga i grassi rispetto a quelli magri col fisico asciutto! a quel punto i ciccioni single infelici, pur vedendosi loro personalmente poco piacenti, iniziando a piacere alle ragazze si sentirebbero cmq ben appagati,soddisfatti di essere così come sono ed i magri single inizierebbero ad ingrassare!!
A dimostrazione del fatto che l autostima é data da quello che gli altri desiderano e che di conseguenza si ripercuote su come ci trattano. Al contrario se uno ha autostima, si piace con i suoi difetti, ma poi la società non lo apprezza, per me é solo un illuso
Vecchio 16-05-2021, 14:54   #40
Esperto
L'avatar di Varano
 

Alla fine quello che consigliano tutti è di compensare in altri campi, di focalizzarsi su altre cose, di diventare almeno ricchi, acculturati o interessanti.

Invece le qualità "buone" come altruismo, ecc., oltre a essere astratte non sono nemmeno riconoscibili. Non è che lo si porta scritto in fronte che sei altruista, ci vuole tempo per farsi conoscere.

Io penso che un brutto necessiti almeno di essere potente, dovrebbe essere un egoista privo di scrupoli morali per arraffare qualcosa che funga da risarcimento.

Certo starsene zitto e buono, magari facendosi fare la lezioncina da psicologi o ragazzette che non capiscono o fingono di non capire, è letteralmente inutile.
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