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Originariamente inviata da psiche86
Però se si smettesse di considerarsi cosa a parte secondo me ne trarremmo giovamento, oltre all'indubbio piacere di non considerarsi inferiori, l'importante è individuare i punti deboli dell'altro, tutti ne hanno e poi sfruttarli a proprio vantaggio, si può dire che è facile a dirsi e non a farsi, ma bisogna provare.
Usare anche un pizzico di "cattiveria" se possibile, tutto per non farsi fagocitare dalla sensazione di inadeguatezza.
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Smettere di fare quello per raccontarsi cosa? Che non c'è niente di strano nella solitudine?
Il mondo in ogni sua manifestazione ci ricorda cosa è normale: tv, giornali, internet, romanzi, canzoni... Tutto ci parla di amori, tradimenti, amicizie, speranze, realizzazione professionale etc.
E' ragionevole o no ambire all'amicizia, all'amore e alla realizzazione sociale e personale? E' ragionevole ambire alla normalità, alla vita comune a tante altre.