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Vecchio 18-07-2012, 03:22   #21
Intermedio
L'avatar di Qin Shi Huang
 

Sostanzialmente, la gratitudine è un'invenzione letteraria. Nella realtà non esiste. La gente si interessa te fin quando rispondi a un bisogno (emotivo, sessuale, economico...). Quando trovano un altro più adatto o risolvono il problema, smetti di esistere.
Vecchio 18-07-2012, 04:04   #22
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Ribalto la situazione.

A voi è mai capitato di mancare di gratitudine verso qualcuno - genitori compresi - o siete perfetti?
Faccio outing, a me è capitato, più di una volta.

Alcune di queste persone le ho ringraziate e valorizzate in un secondo momento.
Altre non ancora. Ma lo farò.
Vecchio 18-07-2012, 07:50   #23
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang Visualizza il messaggio
Sostanzialmente, la gratitudine è un'invenzione letteraria. Nella realtà non esiste. La gente si interessa te fin quando rispondi a un bisogno (emotivo, sessuale, economico...). Quando trovano un altro più adatto o risolvono il problema, smetti di esistere.
Non sarei cosi'assolutista. Conosco per contro molte persone che non dimenticano tra cui sento di annoverarmi. Quando cessa il bisogno si puo'restare se nei confronti di quella persona si ha stima, affetto, ecc.
Vecchio 18-07-2012, 08:01   #24
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Ribalto la situazione.

A voi è mai capitato di mancare di gratitudine verso qualcuno - genitori compresi - o siete perfetti?
Faccio outing, a me è capitato, più di una volta.

Alcune di queste persone le ho ringraziate e valorizzate in un secondo momento.
Altre non ancora. Ma lo farò.
Non credo mi sia capitato ma vorrei capire cosa intendi per ingratitudine. Il fatto di sentirsi obbligati verso qualcuno? Nei confronti dei genitori si ha spesso ingratitudine o meglio ritengo siano le persone contro cui potremmo in teoria mostrare la parte peggiore di noi stessi perche'in fondo sappiamo che non se ne andranno mai o quasi. Nei confronti di amici, partner probabilmente controlliamo di più le nostre azioni, gli atteggiamenti anche le parole dette. Personalmente con i miei genitori sono spontanea al 100per cento nel bene e nel male e cosi' con le persone vicine che conosco da anni e con cui mi sento come con me stessa.
Vecchio 18-07-2012, 14:41   #25
Banned
 

troppo spesso, troppo.
Le persone mi contattano solo quando servo ai loro interessi, per i loro scopi. Poi mi ignorano
Vecchio 18-07-2012, 20:16   #26
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
nei loro momenti di difficolta' e di essere poi messi da parte a problema concluso?
Ma certo, ogni persona ha un lato egoista ed uno altruista.
Io stesso sono una persona che ha un componente egoista.
Nella mia "scala", do priorità (in ordine decrescente) a: io, la persona che amo e/o con la quale ho una relazione, i genitori, mia sorella, nipoti e familiari, amici, conoscenti, sconosciuti.

Ci sono situazioni nelle quali sono altruista spontaneamente e senza pretendere nulla in cambio, altre in cui è un dare/avere 1:1 ed altre ancora in cui devo avere un tornaconto personale.

Non ci vedo nulla di anormale in ciò.

Quote:
che intuisco in seria difficolta' e cosi'd'impulso e quasi d'istinto decido di offrirgli il mio supporto affinche'almeno abbia una spalla su cui piangere e si senta meno solo.
Scelta unilaterale. Il supporto morale è importante ma da solo, nel lungo termine, poco utile.
A parte ciò, bisogna sempre affrontare 'ste cose come senza impegno da parte dell'altro e senza aspettarsi ringraziamenti o altro.

Quote:
Aggiunge pure che non dimentichera' facilmente quello che ho fatto per lui quasi non conoscendolo.
Nei momenti di difficoltà (ma anche in altri) le persone fanno affermazioni con leggerezza e non mantenibili nel lungo termine.

Quote:
Dopo pochi giorni, pero', tutto cambia. Egli sparisce: non risponde al telefono...manda messaggi nel cuore della notte in cui mi rassicura sulle sue condizioni ma nulla più'.
Situazione comune su Internet per i motivi iniziali che hai espresso.
In generale comunque penso che nessun rapporto sia eterno se non quello in una relazione.
Alla fine la maggiorparte delle persone tende a cercare una relazione e quando la trova ed è sereno tende a ridimensionare il resto.

Oppure è come te: io tendo ad essere discontinuo e latitante per la mia natura solitaria. Posso stare per giorni/settimane sempre a contatto con un amico così come non frequentarlo/sentirlo per mesi.
Non è cattiveria o menefreghismo ma priorità o scelte di vita quotidiana che si spostano.
Magari anche lui è così.

Quote:
Solo che ora pero'mi sento cosi'delusa cosi'vuota cosi'stupida.....
Forse perché ti aspettavi qualcosa. Cosa ti aspettavi?
Vecchio 18-07-2012, 20:19   #27
Banned
 

ma sta gente risolve problemi in un tac, ma come cazzo fanno? ma allora non hanno problemi... e che cazzo divento cattivo in questi giorni...
Vecchio 18-07-2012, 20:23   #28
Banned
 

a me un'amica cui richiedevo un favore di starmi vicino quando avevo un problema (tanto per cambiare) mi disse che nelle amicizie non si può pretendere di ricevere aiuti, se così è, non è vera amicizia...


ps: per queto le persone da aiutare vanno selezionate bene, altrimenti evitate...
Vecchio 18-07-2012, 21:33   #29
Esperto
L'avatar di Sentry
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
nei loro momenti di difficolta' e di essere poi messi da parte a problema concluso?
Vi spiego brevemente cio'che mi e'capitato per averne un vostro parere al di sopra delle parti: in breve e senza dilungarmi nei dettagli, conosco un ragazzo che intuisco in seria difficolta' e cosi'd'impulso e quasi d'istinto decido di offrirgli il mio supporto affinche'almeno abbia una spalla su cui piangere e si senta meno solo. Costui accetta di buon grado la mia offerta di amicizia e si confida, mi parla a lungo, mi chiede consigli. Aggiunge pure che non dimentichera' facilmente quello che ho fatto per lui quasi non conoscendolo.
Dopo pochi giorni, pero', tutto cambia. Egli sparisce: non risponde al telefono...manda messaggi nel cuore della notte in cui mi rassicura sulle sue condizioni ma nulla più'. E'impossibile parlargli in tutti i canali disponibili. In me comincia allora a farsi strada l'idea se non la convinzione che egli non avendo più' bisogno di me, mi ha messa da parte senza pensarci due volte. Infine ne sopraggiunge la certezza.
L'avrei aiutato comunque anche se avessi immaginato il non felice epilogo della nostra conoscenza. Aiuto ogni giorno chiunque per lavoro e tanto più'mi sento spinta a farlo per amicizia. Solo che ora pero'mi sento cosi'delusa cosi'vuota cosi'stupida.....
La sensazione no, la certezza sì. In passato scusavo questo genere di persone pensando che in fondo avevano la loro vita e i loro problemi e per questo non riuscivano a trovare tempo per "me" e la nostra "amicizia", ma poi ho aperto gli occhi e ho visto la realtà. E' una pratica diffusissima, la gente usa quelli che chiama "amici" finché o quando gli fanno comodo. Ho sentito gente dirmi che ero importante o fondamentale o altre favole e poi sparire il giorno dopo. Quindi ora sto bene attento a chi mi cerca solo quando le cose gli vanno male. Io esisto sempre, non solo quando lo pseudo-amico ha bisogno di me.

Quote:
manda messaggi nel cuore della notte in cui mi rassicura sulle sue condizioni ma nulla più'.
Divertente. In questi casi mi limito a ignorare la persona, ma mi piacerebbe rispondere con un bel "Che bello. Solo una domanda: chi se ne frega?".
Vecchio 18-07-2012, 22:52   #30
Intermedio
L'avatar di Qin Shi Huang
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
Non sarei cosi'assolutista. Conosco per contro molte persone che non dimenticano tra cui sento di annoverarmi. Quando cessa il bisogno si puo'restare se nei confronti di quella persona si ha stima, affetto, ecc.
Curiosamente, il parlante è sempre incluso nella categoria.
Vecchio 19-07-2012, 01:15   #31
Esperto
L'avatar di Sotterranea
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
nei loro momenti di difficolta' e di essere poi messi da parte a problema concluso?
Vi spiego brevemente cio'che mi e'capitato per averne un vostro parere al di sopra delle parti: in breve e senza dilungarmi nei dettagli, conosco un ragazzo che intuisco in seria difficolta' e cosi'd'impulso e quasi d'istinto decido di offrirgli il mio supporto affinche'almeno abbia una spalla su cui piangere e si senta meno solo. Costui accetta di buon grado la mia offerta di amicizia e si confida, mi parla a lungo, mi chiede consigli. Aggiunge pure che non dimentichera' facilmente quello che ho fatto per lui quasi non conoscendolo.
Dopo pochi giorni, pero', tutto cambia. Egli sparisce: non risponde al telefono...manda messaggi nel cuore della notte in cui mi rassicura sulle sue condizioni ma nulla più'. E'impossibile parlargli in tutti i canali disponibili. In me comincia allora a farsi strada l'idea se non la convinzione che egli non avendo più' bisogno di me, mi ha messa da parte senza pensarci due volte. Infine ne sopraggiunge la certezza.
L'avrei aiutato comunque anche se avessi immaginato il non felice epilogo della nostra conoscenza. Aiuto ogni giorno chiunque per lavoro e tanto più'mi sento spinta a farlo per amicizia. Solo che ora pero'mi sento cosi'delusa cosi'vuota cosi'stupida.....
Premetto che non ho letto tutte le risposte e quindi potrei ripetere quanto detto da altri.
Non hai pensato che questa persona si sia semplicemente vergognata di averti raccontato fatti personali della sua vita senza neppure conoscerti?
Se è un uomo molto riservato e che si è confidato con te seguendo un impulso insolito rispetto alla sua condotta abituale e poi se ne è pentito magari potrebbe averti percepito in seguito non come colei che l'ha ascoltato e si è offerta di aiutarlo ma come colei che gli ha estorto i suoi pensieri e preoccupazione nascoste, una carnefice insomma piuttosto che una figura salvifica.

Ti dico questo perchè anche a me, ahimè, è capitato spesso di fare la parte dell'ingrata per i suddetti motivi.
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