Se una persona ha delle parti del carattere che non ama, o vorrebbe proprio un carattere diverso, ha più senso che impieghi le sue energie per cambiarsi o per cercare di accettarsi e sfruttare i lati positivi del proprio carattere, e di fare in modo di patire il meno possibile per i negativi?
Non mi riferisco a gravi patologie o disturbi della personalità...
Pragmaticamente, dipende dal tornaconto che si ha.
Se cambiare il carattere comporta delle opportunità sociali, mi sento di consigliarlo caldamente, in caso contrario non lo vedo così indispensabile.
Se una persona ha delle parti del carattere che non ama, o vorrebbe proprio un carattere diverso, ha più senso che impieghi le sue energie per cambiarsi o per cercare di accettarsi e sfruttare i lati positivi del proprio carattere, e di fare in modo di patire il meno possibile per i negativi?
Entrambe le cose.
Un po' ci si lavora, un po' li si accetta, tanto il carattere è quello e non cambia, ma si possono smussare gli angoli.
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