|
|
27-07-2016, 16:30
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Può sembrare assurdo ma a me è anche capitato di sentire come problema "ci sono 2-3 ragazze che mi vengono dietro e non so come fare".
Io lo confermo,se facessero anche solo 1/4 della vita che facciamo noi si sarebbero già sparati dopo un mese.
|
per non parlare di quelli che magari si ritrovano single da due settimane dopo aver avuto decine di relazioni e frignano come bambini, e non tanto per la fine di una storia quanto per la "frustrazione" di essere single da pochi giorni....bah!!
|
|
27-07-2016, 21:35
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Che forse equivale a rassegnarsi,ma è più positivo.
Come si accetta che a causa delle proprie paure,la vita è andata in un certo modo,e continuerà ad essere una vita limitata?
Non ditemi che si superano per favore.Paure di una certa portata non vanno via,che si affrontino o meno,poco cambia.
Desiderare di cambiare è frustrante,porta solo fallimenti.
Mi piacerebbe parlare con chi convive con tante fobie e paure,ma nonostante questo, vive.
Io non riesco a ritagliarmi quel posto nel mondo,la zona comfort.Mi sento buttata in mezzo,non ce la faccio,allora mi ritiro nel mio angolo ma non posso starci a lungo.
|
Non esiste quello che vuoi.
Accettarsi è un'altra cosa. Rassegnarsi è quello che vuoi.
Rassegnarsi ci sta. Io ad esempio mi posso rassegnare al fatto che non potrò mai recuperare le esperienze che mi sono perso da ragazzino, però non mi rassegno al fatto di potermi migliorare.
Non mi devo rassegnare al fatto che sono basso semplicemente perché l'essere (relativamente) basso non è mai stato un grosso peso per me.
Ci si deve rassegnare quando le nostre aspettative superano dei nostri limiti oggettivi e invalicabili.
Invece ci si deve accettare quando le nostre aspettative superano dei nostri limiti soggettivi e probabilmente valicabili.
In entrambi i casi si tratta di venire a patti con ciò che si è, e quindi conoscersi meglio.
Inutile dire che la rassegnazione è un'esperienza molto più drammatica e dolorosa.
Tu innanzitutto inizia a prendere atto di ciò che sei e di come vorresti essere. Poi non ti rimane che chiedere aiuto alla tua terapista (e se non funziona, cercane un'altra) per diventare ciò che vuoi essere. Chiaramente sarà un processo per tentativi: il discorso dell'esposizione che citi non è del tutto sbagliato, ma va relativizzato. Ad alcune persone basta esporsi per migliorare, altri invece se lo fanno rischiano anche di peggiorare. Però devono esporsi lo stesso, quanto meno per scoprire che non è quello il momento giusto di farlo. No?
In tutto questo processo c'è solo una cosa che non serve a niente. La lagna. So che odi il gurismo, non m'importa (e poi tanto ti piaccio troppo perché tu riesca a odiarmi fino in fondo). Lagnati quanto vuoi, ma pensaci bene e scoprirai che ti fa solo perdere energie e star peggio.
O sei sofferente, o sei insofferente. Scegli.
|
|
27-07-2016, 22:47
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Non esiste quello che vuoi.
Accettarsi è un'altra cosa. Rassegnarsi è quello che vuoi.
Rassegnarsi ci sta. Io ad esempio mi posso rassegnare al fatto che non potrò mai recuperare le esperienze che mi sono perso da ragazzino, però non mi rassegno al fatto di potermi migliorare.
Non mi devo rassegnare al fatto che sono basso semplicemente perché l'essere (relativamente) basso non è mai stato un grosso peso per me.
Ci si deve rassegnare quando le nostre aspettative superano dei nostri limiti oggettivi e invalicabili.
Invece ci si deve accettare quando le nostre aspettative superano dei nostri limiti soggettivi e probabilmente valicabili.
In entrambi i casi si tratta di venire a patti con ciò che si è, e quindi conoscersi meglio.
Inutile dire che la rassegnazione è un'esperienza molto più drammatica e dolorosa.
Tu innanzitutto inizia a prendere atto di ciò che sei e di come vorresti essere. Poi non ti rimane che chiedere aiuto alla tua terapista (e se non funziona, cercane un'altra) per diventare ciò che vuoi essere. Chiaramente sarà un processo per tentativi: il discorso dell'esposizione che citi non è del tutto sbagliato, ma va relativizzato. Ad alcune persone basta esporsi per migliorare, altri invece se lo fanno rischiano anche di peggiorare. Però devono esporsi lo stesso, quanto meno per scoprire che non è quello il momento giusto di farlo. No?
In tutto questo processo c'è solo una cosa che non serve a niente. La lagna. So che odi il gurismo, non m'importa (e poi tanto ti piaccio troppo perché tu riesca a odiarmi fino in fondo). Lagnati quanto vuoi, ma pensaci bene e scoprirai che ti fa solo perdere energie e star peggio.
O sei sofferente, o sei insofferente. Scegli.
|
Si, penso di essere insofferente.
E mi lagno sì,per le cose che non posso cambiare.
Tu e altri guru non prendete in considerazione che non si può diventare quello che si vuole perchè non si può, i terapisti aiutano ma miracoli non ne fanno.Non esiste in noi solo quello che è migliorabile e quello che va già bene così,c'è anche ciò che va di merda e non si può farci nulla se non,appunto,accettare.Ma è molto,molto difficile.E il diritto a lamentarsi ci sta tutto.
|
Ultima modifica di claire; 27-07-2016 a 22:52.
|
27-07-2016, 22:57
|
#44
|
Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 1,853
|
Ci si può solo convivere Claire....te lo dice uno che praticamente ogni giorno sogna di essere diverso, in una parola di essere normale.
Per me fare quello che fa la maggior parte delle persone è impensabile: spostarsi oltre certi limiti mi crea attachi di ansia quasi ingestibili...viaggiare è impensabile...mai stato nelle capitali europee, mai fatto nulla del genere. E non credo di poter "imparare" oggi alla mia età.
Non parliamo delle paure e dei blocchi col sesso opposto.
Io sopravvivo, mi attacco ogni giorno a quel poco che mi fa evitare di pensare alla mia condizione, e vado avanti.
Mi sento limitato, inferiore agli altri da questi punti di vista...ho un fratello che viaggia come un maledetto, tra pochi giorni se ne va in Mongolia per fare una vacanza..per me sarebbe un casino prenotare un viaggio a Roma.
Ma basta anche parlarne, che mi da fastidio e mi fa strar male.
Non sei la sola comunque a mal sopportare i propri limiti, sei in buona compagnia...
|
|
27-07-2016, 23:23
|
#45
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Ci si può solo convivere Claire....te lo dice uno che praticamente ogni giorno sogna di essere diverso, in una parola di essere normale.
Per me fare quello che fa la maggior parte delle persone è impensabile: spostarsi oltre certi limiti mi crea attachi di ansia quasi ingestibili...viaggiare è impensabile...mai stato nelle capitali europee, mai fatto nulla del genere. E non credo di poter "imparare" oggi alla mia età.
Non parliamo delle paure e dei blocchi col sesso opposto.
Io sopravvivo, mi attacco ogni giorno a quel poco che mi fa evitare di pensare alla mia condizione, e vado avanti.
Mi sento limitato, inferiore agli altri da questi punti di vista...ho un fratello che viaggia come un maledetto, tra pochi giorni se ne va in Mongolia per fare una vacanza..per me sarebbe un casino prenotare un viaggio a Roma.
Ma basta anche parlarne, che mi da fastidio e mi fa strar male.
Non sei la sola comunque a mal sopportare i propri limiti, sei in buona compagnia...
|
Anch'io ho la viaggiofobia,fra le altre...
|
|
27-07-2016, 23:33
|
#46
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Capita anche a me di pensare alle estreme conseguenze e niente mi sembra poi così male,ne il manicomio nè crepare.
Mi spaventa di più il percorso: gradualmente restare senza amici,parenti, mezzi di sostentamento,salute,casa...poi quando ci arrivi ad essere solo e malato in mezzo alla strada magari dici oh non è poi così orribile
|
E invece deve essere veramente orribile, non ci vedo proprio niente di poetico o affascinante a diventare un povero derelitto rinchiuso in una casa famiglia, o istituto di suore, o centro per disabili mentali.. sempre se esisteranno ancora queste cose. E combatterò con tutte le mie forze affinché questo non avvenga.. e sto combattendo, sto cercando di fortificarmi.
Quote:
Originariamente inviata da claire
E poi non è solo il come fare, ci sono cose che non si possono cambiare,anche agendo.Si chiamano limiti.Chi pensa che ogni limite possa essere superato è meglio che non parli con me perchè divento cattiva
|
Certo che i limiti non possono essere superati tutti, ovvio, ma qualcuno si.
Io sono stato un balbuziente medio-grave.. col tempo, gli sforzi e le terapie la cosa è migliorata molto. Ogni tanto ho delle ricadute.. qualche mese fa dovevo dire il mio nome e cognome in una lavanderia e non sono riuscito a dirlo e sono scappato via.. ci sono stato malissimo, mi sono ubriacato, ho pianto, mi sono dato pugni sul viso,ma non ho mollato.. ho cercato altre strade. Ho stampato dei biglietti da visita col mio nome e quando me lo chiedono gli do' il biglietto, così come ho fatto con l'agenzia immobiliare.. lo so che faccio figure da scemo, ma a questo punto non me ne frega più nulla. io quello che devo fare lo faccio, a tutti i costi. Certo non diventerò mai una persona dall'eloquio fluente, ma 4 parole in fila le metto..
Rimane il limite dell'evitanza, non riesco a provarci con le donne.. e pazienza, questo limite lo devo tollerare, è brutto ma è compatibile con la vita.. vita solitaria, ma sempre vita è.
Per me andare a parlare con i capi al lavoro, con l'agente immobiliare e con il padrone di casa è uno sforzo titanico.. perché non è solo il parlarci, ma il parlarci alla pari, facendosi rispettare.. però se lo devo fare lo faccio. Mi è successa per fortuna una cosa molto bella: non ho più paura delle figuracce.
potrei stare senza lavorare a casa con i miei.. finchè campano..perchè poi che faccio? mi lasciano casa, ok, e che ci faccio? mi affitto 2 stanze giusto per farmi un piatto di pasta e comprare 2 stracci al mercato? non è vivere questo però.. non ci vivo così io..
Tanto ad accettarmi non ci riesco, non sono abbastanza malato per vivere da malato
|
|
27-07-2016, 23:48
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
E invece deve essere veramente orribile, non ci vedo proprio niente di poetico o affascinante a diventare un povero derelitto rinchiuso in una casa famiglia, o istituto di suore, o centro per disabili mentali.. sempre se esisteranno ancora queste cose. E combatterò con tutte le mie forze affinché questo non avvenga.. e sto combattendo, sto cercando di fortificarmi.
Certo che i limiti non possono essere superati tutti, ovvio, ma qualcuno si.
Io sono stato un balbuziente medio-grave.. col tempo, gli sforzi e le terapie la cosa è migliorata molto. Ogni tanto ho delle ricadute.. qualche mese fa dovevo dire il mio nome e cognome in una lavanderia e non sono riuscito a dirlo e sono scappato via.. ci sono stato malissimo, mi sono ubriacato, ho pianto, mi sono dato pugni sul viso,ma non ho mollato.. ho cercato altre strade. Ho stampato dei biglietti da visita col mio nome e quando me lo chiedono gli do' il biglietto, così come ho fatto con l'agenzia immobiliare.. lo so che faccio figure da scemo, ma a questo punto non me ne frega più nulla. io quello che devo fare lo faccio, a tutti i costi. Certo non diventerò mai una persona dall'eloquio fluente, ma 4 parole in fila le metto..
Rimane il limite dell'evitanza, non riesco a provarci con le donne.. e pazienza, questo limite lo devo tollerare, è brutto ma è compatibile con la vita.. vita solitaria, ma sempre vita è.
Per me andare a parlare con i capi al lavoro, con l'agente immobiliare e con il padrone di casa è uno sforzo titanico.. perché non è solo il parlarci, ma il parlarci alla pari, facendosi rispettare.. però se lo devo fare lo faccio. Mi è successa per fortuna una cosa molto bella: non ho più paura delle figuracce.
potrei stare senza lavorare a casa con i miei.. finchè campano..perchè poi che faccio? mi lasciano casa, ok, e che ci faccio? mi affitto 2 stanze giusto per farmi un piatto di pasta e comprare 2 stracci al mercato? non è vivere questo però.. non ci vivo così io..
Tanto ad accettarmi non ci riesco, non sono abbastanza malato per vivere da malato
|
Bravo Syd
|
|
27-07-2016, 23:48
|
#48
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
E invece deve essere veramente orribile, non ci vedo proprio niente di poetico o affascinante a diventare un povero derelitto rinchiuso in una casa famiglia, o istituto di suore, o centro per disabili mentali.. sempre se esisteranno ancora queste cose. E combatterò con tutte le mie forze affinché questo non avvenga.. e sto combattendo, sto cercando di fortificarmi.
Certo che i limiti non possono essere superati tutti, ovvio, ma qualcuno si.
Io sono stato un balbuziente medio-grave.. col tempo, gli sforzi e le terapie la cosa è migliorata molto. Ogni tanto ho delle ricadute.. qualche mese fa dovevo dire il mio nome e cognome in una lavanderia e non sono riuscito a dirlo e sono scappato via.. ci sono stato malissimo, mi sono ubriacato, ho pianto, mi sono dato pugni sul viso,ma non ho mollato.. ho cercato altre strade. Ho stampato dei biglietti da visita col mio nome e quando me lo chiedono gli do' il biglietto, così come ho fatto con l'agenzia immobiliare.. lo so che faccio figure da scemo, ma a questo punto non me ne frega più nulla. io quello che devo fare lo faccio, a tutti i costi. Certo non diventerò mai una persona dall'eloquio fluente, ma 4 parole in fila le metto..
Rimane il limite dell'evitanza, non riesco a provarci con le donne.. e pazienza, questo limite lo devo tollerare, è brutto ma è compatibile con la vita.. vita solitaria, ma sempre vita è.
Per me andare a parlare con i capi al lavoro, con l'agente immobiliare e con il padrone di casa è uno sforzo titanico.. perché non è solo il parlarci, ma il parlarci alla pari, facendosi rispettare.. però se lo devo fare lo faccio. Mi è successa per fortuna una cosa molto bella: non ho più paura delle figuracce.
potrei stare senza lavorare a casa con i miei.. finchè campano..perchè poi che faccio? mi lasciano casa, ok, e che ci faccio? mi affitto 2 stanze giusto per farmi un piatto di pasta e comprare 2 stracci al mercato? non è vivere questo però.. non ci vivo così io..
Tanto ad accettarmi non ci riesco, non sono abbastanza malato per vivere da malato
|
Mi sono commosso un po leggendo il post.
Secondo me limiti e fobie a parte ci vuole un gran coraggio per affrontare la vita nelle nostre condizioni.
Almeno di questo dovremmo esserne un po orgogliosi.
(Mi ci metto in mezzo anche io nonostante ultimamente stia dando il peggio di me)
|
|
27-07-2016, 23:55
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Mi sono commosso un po leggendo il post.
Secondo me limiti e fobie a parte ci vuole un gran coraggio per affrontare la vita nelle nostre condizioni.
Almeno di questo dovremmo esserne un po orgogliosi.
(Mi ci metto in mezzo anche io nonostante ultimamente stia dando il peggio di me)
|
Grazie, anche per la pazienza di aver letto.
nel mio caso è più la "tigna" (a Roma si dice così, l'equivalente in italiano non saprei..forse testardaggine) a farmi agire. Non mi viene sempre e non in tutti gli ambiti, ma quando c'è è una forza motrice notevole.. vorrei che ci fosse più spesso.. perchè si verifica sporadicamente.. ma non si può avere tutto.
|
Ultima modifica di Keith; 27-07-2016 a 23:58.
|
27-07-2016, 23:56
|
#50
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Può sembrare assurdo ma a me è anche capitato di sentire come problema "ci sono 2-3 ragazze che mi vengono dietro e non so come fare".
Io lo confermo,se facessero anche solo 1/4 della vita che facciamo noi si sarebbero già sparati dopo un mese.
|
Secondo me non sta in pieid questo discorso. I problemi non li guardiamo mai in prospettiva ai problemi degli altri. Sennò i bambini africani che dovrebbero fare? Per loro i nostri problemi cosa sono? Secondo te non farebbero volentieri a cambio di vita con noi?
Se l'unico problema della nostra vita fosse non saper scegliere se uscire di casa con la maserati o la ferrari , sarebbe comunque il problema più grande del mondo.
|
|
28-07-2016, 08:54
|
#51
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Ogard
Secondo me non sta in pieid questo discorso. I problemi non li guardiamo mai in prospettiva ai problemi degli altri. Sennò i bambini africani che dovrebbero fare? Per loro i nostri problemi cosa sono? Secondo te non farebbero volentieri a cambio di vita con noi?
Se l'unico problema della nostra vita fosse non saper scegliere se uscire di casa con la maserati o la ferrari , sarebbe comunque il problema più grande del mondo.
|
No.
Ci sono problemi piccoli e problemi grandi.
Meglio avere solo quelli piccoli.
|
|
28-07-2016, 09:36
|
#52
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
potrei stare senza lavorare a casa con i miei.. finchè campano..perchè poi che faccio? mi lasciano casa, ok, e che ci faccio? mi affitto 2 stanze giusto per farmi un piatto di pasta e comprare 2 stracci al mercato? non è vivere questo però.. non ci vivo così io..
Tanto ad accettarmi non ci riesco, non sono abbastanza malato per vivere da malato
|
stare 40ore settimanali a lavorare con tutti i disagi che comporta ed avere una mentalità spendacciona è vita?
|
Ultima modifica di Ansiaboy; 28-07-2016 a 09:39.
|
28-07-2016, 09:43
|
#53
|
Esperto
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Buckingham Palace
Messaggi: 949
|
Leggo queste vostre righe e sento tanto parlare di limiti, non voglio sembrare il solito bastian contrario, ma questa parola è stata inventata, non so da chi, per giustificare il fatto che non riusciva a fare qualcosa e aveva bisogno di sentirsi confortato. Arrivare al limite... spingersi al limite... va bene, ok... e poi vai oltre, sputando sangue ovvio, ma lo fai uguale... e la prossima volta sarà ancora peggio.
Ovvio che esistono dei limiti fisici e mentali (non posso volare o leggere il pensiero purtroppo), ma qui parliamo d'altro, costa veramente una fatica del diavolo superare quelli di cui state parlando, ma per lo meno è umanamente possibile farlo.
Accettare i propri limiti? Ok... ma veramente volete dirmi che non vi resta sempre la speranza di superarli? Che non siete mai arrivati al punto di dire: "Ok, siamo in ballo, balliamo fino in fondo questa volta..."?
Non lo so, io son 20 anni che cerco di accettare la situazione, di farmene una ragione, sono consapevole che non avverrà un miracolo ed uscirà Marco Balestri da dietro uno specchio a dirmi: "Complimenti, sei su Scherzi a Parte da 20 anni..." e magicamente sarò un altro. Ma quando sento parlare di limiti mi viene automatico pensare che i limiti sono fatti per essere superati (forse è una citazione), che quando mi dicono che ho i miei limiti mi girano le palle e sono ancora più motivato a smentire chi me lo dice.
Ultimamente mi aiuta molto, quando devo fare qualcosa che può considerarsi un mio limite, pensare che comunque vada domani quello che avrò fatto sarà solo il passato, domani ci sarà qualcos'altro di cui preoccuparsi e non penserò più a quello che ho affrontato oggi, quindi non vale la pena dargli troppa importanza, andrà come vuole andare e non come me l'ero immaginato io di sicuro.
Passo e chiudo.
PS
Syd ti adoro
|
|
28-07-2016, 09:48
|
#54
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
stare 40ore settimanali a lavorare con tutti i disagi che comporta ed avere una mentalità spendacciona è vita?
|
Ansia, io ho più del doppio dei tuoi anni, tu il lavoro non sai neanche cosa è, avrai sicuramente dei genitori giovani che lavorano per te, e va bene così, anche io all'età tua facevo così, però non venire a dire a me cosa "è vita".
Poi, non lavoro 40 ore, ma di meno, per mia scelta, e non ho una mentalità spendacciona.
|
|
28-07-2016, 09:52
|
#55
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
stare 40ore settimanali a lavorare con tutti i disagi che comporta ed avere una mentalità spendacciona è vita?
|
non mi sembra che i sogni di Syd siano spendaccioni.Parla solo di lavoro e dignità.Forza Syd , stima
|
|
28-07-2016, 09:53
|
#56
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
non mi sembra che i sogni di Syd siano spendaccioni.Parla solo di lavoro e dignità.Forza Syd , stima
|
beh dice che per lui non è vita comprar 2 stracci al mercato.....
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Ansia, io ho più del doppio dei tuoi anni, tu il lavoro non sai neanche cosa è, avrai sicuramente dei genitori giovani che lavorano per te, e va bene così, anche io all'età tua facevo così, però non venire a dire a me cosa "è vita".
Poi, non lavoro 40 ore, ma di meno, per mia scelta, e non ho una mentalità spendacciona.
|
non ho detto proprio niente
semplicemente mi facevo delle domande.. visto che so di tuoi coetanei che a lavorare viene la depressione e angoscia piu totale e se potessero farebbero volentieri a meno di lavorare
|
Ultima modifica di Ansiaboy; 28-07-2016 a 09:57.
|
28-07-2016, 10:05
|
#57
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da Skyl
Syd ti adoro
|
grazie
ah..ma mi sa che sei mashio ..
Quote:
Originariamente inviata da claire
non mi sembra che i sogni di Syd siano spendaccioni.Parla solo di lavoro e dignità.Forza Syd , stima
|
Grazie Claire, stima anche per te che da anni ti sforzi per non mollare
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
beh dice che per lui non è vita comprar 2 stracci al mercato.....
|
ho detto: per me, non in assoluto. Fra l'indigenza e l'essere spendaccioni c'è tutta una via di mezzo che secondo me andrebbe presa in considerazione
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
non ho detto proprio niente
semplicemente mi facevo delle domande.. visto che so di tuoi coetanei che a lavorare viene la depressione e angoscia piu totale e se potessero farebbero volentieri a meno di lavorare
|
Io penso che potendo scegliere, più o meno tutti ne faremmo a meno, sani, depressi, ansiosi..tutti. poi dipende sempre dai lavori, si possono cambiare, rinegoziare le condizioni, ridurre le ore.. se non si ha famiglia non è per forza una galera di 40 ore.
|
Ultima modifica di Keith; 28-07-2016 a 10:10.
|
28-07-2016, 10:21
|
#58
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
:
ho detto: per me, non in assoluto.
.
|
non l'ho negato
|
|
28-07-2016, 10:49
|
#59
|
Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 660
|
Bhe comunque leggendo sopra.. qui c'è gente che ha un bel carattere, che la vita se la lotta, se avessi la metà della "tigna" vostra sarei guarito.
Bravi ragazzi.
|
|
28-07-2016, 18:52
|
#60
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Si, penso di essere insofferente.
E mi lagno sì,per le cose che non posso cambiare.
Tu e altri guru non prendete in considerazione che non si può diventare quello che si vuole perchè non si può, i terapisti aiutano ma miracoli non ne fanno.Non esiste in noi solo quello che è migliorabile e quello che va già bene così,c'è anche ciò che va di merda e non si può farci nulla se non,appunto,accettare.Ma è molto,molto difficile.E il diritto a lamentarsi ci sta tutto.
|
Ma vedi che queste categorizzazioni fan male più a te che agli altri?
Qua non si tratta d'esser guru o altro. Lo so che ci sono cose che si possono cambiare e cose che non si possono cambiare.
E lo so che puoi lamentarti e che ne hai tutto il diritto.
Quello che ti dico è: a cosa ti serve?
Perché, se ti serve a qualcosa, ha senso che ti risponda, così puoi ulteriormente lagnarti e dare la colpa ai guru.
Altrimenti, se non ti rispondesse nessuno, che lamentele sarebbero?
Tanto vale sarebbe scriverle su un file di blocco note e poi chiudere il programma scegliendo "No" quando windows ti chiede se si desidera salvare.
Dai, lamentati ancora, se pensi che possa farti star bene. Lo sai che provo sincera pietà per te, e vorrei avere il potere di farti star meglio. Quindi, se vuoi lamentarti fallo.
|
|
|
|
Discussioni simili a Accettare
|
Discussione |
Ha iniziato questa discussione |
Forum |
Risposte |
Ultimo messaggio |
Accettare l' altro
|
Bluevelvet93 |
SocioFobia Forum Generale |
17 |
04-11-2015 11:21 |
Accettare la situazione?
|
Jupiter |
SocioFobia Forum Generale |
3 |
10-01-2014 00:12 |
Accettare sè stessi
|
Manes. |
SocioFobia Forum Generale |
33 |
15-03-2013 18:54 |
devo accettare....
|
varykino |
Depressione Forum |
29 |
11-11-2012 12:58 |
Accettare...
|
paule |
Amore e Amicizia |
17 |
06-10-2009 21:04 |
|