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Vecchio 02-08-2022, 17:24   #21
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L'avatar di Trinacria
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Prendendo atto che non esiste la "volontà", che i motivi per cui fai o non fai qualcosa sono complessi e che un bel numero di azioni, per essere cambiate davvero, richiede passaggi emotivi impegnativi, dolorosi e rischiosi, nonché risorse. Insomma, abbandonando l'idea superficiale del libero arbitrio. Gli uomini si costruiscono, a vivere alla propria altezza si impara.
Mi sembra più che altro una scusa per togliersi responsabilità e non fare niente.
Come dire che se non riesco a fare una cosa è perchè il mondo non vuole.
Secondo me la volontà esiste eccome. Per fare un esempio scemo, se voglio dimagrire ma invece di andare in palestra me ne sto tutto il giorno sul divano non è mica colpa di chissà che fattore esterno, è solo mancanza di volontà.
Poi che certe cose non dipendo dai noi è vero ma una mano al destino bisogna anche provare a darla.
Ringraziamenti da
OLAF (02-08-2022)
Vecchio 02-08-2022, 17:26   #22
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Certo. In quel caso si tratterebbe di salvarsi o evitare il male peggiore. Il disagio sarà provocato però dal fatto di star subendo questo tipo di atto, non per il fatto di dover scegliere se concedersi o no. In questo caso il volersi bene per la donna potrebbe essere l'elaborare e cercare di attuare comportamenti positivi per superare il trauma. Ulteriormente, se la fa sentire meglio seguire un corso di autodifesa.
Ma ho fatto un esempio, magari un'altra persona sceglie di farsi menare e lo stesso bene non sta.
Ho estremizzato il caso per far comprendere questo concetto, ma non capita questa cosa solo in queste situazioni qua.

Una persona si trova a dover scegliere tra un partner e la professione, e come si fa ad essere sicuri che starà bene poi?

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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
No. Una persona che fa una cosa del genere, ripeto consapevole o inconsapevole non si vuole bene o per lo meno ha una concezione di se ridotta all'osso, anche per i fattori ambientali di cui parlavi.
Non fraintendermi, in alcuni contesti quello che hai detto è una cruda verità , ma mi sorge un dubbio. Le perone in queste situazioni sanno veramente cos'è il loro bene o si accontentano di quello che possono avere ?
Secondo me non è così. Capita che diverse parti di noi vanno in conflitto e una persona non riesce a trovare la formula giusta per curarle tutte.
Ma non è una cosa che capita solo nel caso estremo che ho delineato, capita molto più spesso di quel che si crede.

Anche la persona che vuole smettere di fumare sa benissimo che quel comportamento è dannoso, d'altra parte anche quello per cui non fuma risulta dannoso sotto altri aspetti, fumare dà piacere, fa scaricare lo stress, abituarsi a non fumare costa fatica.

Io personalmente certe volte, qualsiasi cosa faccio mi innervosisce perché comporta dei disagi, questa cosa qua mi chiedo come fa a dipendere da un mio non volermi bene. Io mi voglio talmente bene che i disagi me li risparmierei volentieri tutti ma mi trovo sempre incastrato in situazioni dove devo sorbirmene tanti.

Uno fa il minatore e non si vuol bene perché poi magari salta in aria o si rovina la salute, non lavora e non si vuol bene perché è disoccupato e vive sotto ai ponti. Stai da solo e non ti vuoi bene perché devi coltivare delle relazioni, hai bisogno degli altri, stai con altri e lo stesso vorresti staccargli la testa tanto non li sopporti, e manco stai bene.

Uno secondo me deve avere una sorta di concezione del sé di tutti unipolare che si incastra perfettamente con i contesti disponibili per aderire a questa teoria del volersi bene per cui se uno non vive bene è perché non si vuol bene.

Io ammetto di essere incapace di vivere bene, almeno fino ad ora non ne sono stato capace in relazione alle mie esigenze, ma altri non è che mi hanno dato formule salvifiche, mi trovo comunque in difficoltà.

Ultima modifica di XL; 02-08-2022 a 17:36.
Vecchio 02-08-2022, 17:29   #23
Esperto
L'avatar di muttley
 

XL si capisce che non ti vuoi bene dal fatto che dici che gli altri non si accorgono di te e che tuo fratello è più intelligente e ha ottenuto di più dalla vita in virtù di questa presunta intelligenza.
Vecchio 02-08-2022, 17:29   #24
Esperto
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
C'è anche (e soprattutto) un determinismo interno, legato al nostro modo di gestire le emozioni e le relazioni della nostra vita. Se non si tiene conto di questo, sì, direi che si è essenzialmente determinati, e i cambiamenti sono solo superficiali.
Ma non è appunto il determinismo interno che prevede che ogni azione avviene per una causa data da una concatenazione di eventi e relazioni?
Io credo che quando impariamo a comprendere appunto come funziona la nostra mente, includendo anche l'emozioni , possiamo attuare dei cambiamenti significativi.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma perché "libero arbitrio" significa qualcosa?
Ho analizzato e cercato di analizzare più volte questo concetto e non s'è mai capito cosa dovesse significare.

E' un concetto confuso creato in ambito religioso (per giustificare il fatto che siano le persone cattive e dio sia buono non dipende
dalla sua creazione il fatto che si comportano come si comportano) che oggi come oggi è stato quasi completamente demolito.
No, non è un concetto creato in ambito religioso. O meglio, si è stato portato avanti per molto tempo tramite dogmi e prediche legati alla fede e la religione , ma di per sè è un concetto che ha le sue radici nella filosofia ellenistica. E anche qui, solamente perchè in occidente si ha sempre avuto una visione un po' autoreferenziale , poichè in realtà già nelle culture Orientali e precoloniali, si discuteva e si tramandavano certi concetti.
Vecchio 02-08-2022, 17:38   #25
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Ma non è appunto il determinismo interno che prevede che ogni azione avviene per una causa data da una concatenazione di eventi e relazioni?
Io credo che quando impariamo a comprendere appunto come funziona la nostra mente, includendo anche l'emozioni , possiamo attuare dei cambiamenti significativi.
Sì, ma comprendere e gestire la nostra mente è complicato e doloroso. Nel frattempo, si fanno un mare di cazzate (disprezzabili).
Ringraziamenti da
CongaBlicoti_96 (02-08-2022)
Vecchio 02-08-2022, 17:40   #26
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
XL si capisce che non ti vuoi bene dal fatto che dici che gli altri non si accorgono di te e che tuo fratello è più intelligente e ha ottenuto di più dalla vita in virtù di questa presunta intelligenza.
Se uno nota che qualcun altro è più intelligente di lui e pensa che questa cosa possa aiutare in certi contesti, non si vuol bene?
Quindi per volersi bene bisogna credere di essere la persona più geniale di tutte?
Interessante .

Poi non ho mai detto che gli altri non si accorgono di me, penso che se vado in giro mi vedono e come, ho l'idea che le donne mi valutano negativamente quando devono prendermi in considerazione come partner e che non attraggo quasi per nulla persone abbastanza piacenti.

Ma anche qua non penso che sono matto e di aver sbagliato.

Ultima modifica di XL; 02-08-2022 a 17:47.
Vecchio 02-08-2022, 17:41   #27
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

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Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Non ho mai capito che vuol dire esattamente "volersi bene". Mi sembra una di quelle espressioni che vengono usate un po' come scusa, "la tua vita migliorerebbe se ti volessi bene". Cosa vuol dire? Voler bene a ciò che già si è? O voler migliorare e stare bene in futuro perché in realtà al momento ci si disprezza? È accettare che non si ha voglia o non si ha la possibilità di andare in vacanza e volersi bene anche da "bianchi" o costringersi ad andare in spiaggia perché così gli altri non penseranno che tu sia stato chiuso in casa per tutto il tempo? O nessuna delle due cose?
Nessuna polemica, sono solo curiosa.
A me sembra che purtroppo per molti "devi volerti bene" significa "devi fare le cose che secondo me ti portano del bene, anche se secondo te non è così", quindi è un modo subdolo per ricondurre l'altro entro una determinata idea di normalità. È un modo di agire sostanzialmente manipolatorio che ho riscontrato spesso anche in ambito psichiatrico e psicoterapeutico.
Ad esempio se molti pensano che andare in spiaggia ad abbronzarsi sia una cosa giusta, allora diranno a chi non va in spiaggia e rimane bianco che "non si vuole bene", anche se magari lui non va in spiaggia proprio perché non gli interessa e preferisce "volersi bene" in altri modi.
Ringraziamenti da
spezzata (02-08-2022), XL (02-08-2022)
Vecchio 02-08-2022, 17:47   #28
Banned
 

Per me volersi bene significa essere all’esterno come si è all’interno , manifestarsi in maniera schietta , non è semplice, per molti credo sia quasi impossibile, io sono felice di ritenermi abbastanza soddisfatto da questo punto di vista , una scelta però questa che tende inevitabilmente a isolarsi da certe situazioni sociali , probabilmente però si può incontrare davvero persone simili a noi , questo credo sia la migliore cosa possa capitare
Vecchio 02-08-2022, 17:58   #29
Esperto
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma ho fatto un esempio, magari un'altra persona sceglie di farsi menare e lo stesso bene non sta.
Ho estremizzato il caso per far comprendere questo concetto, ma non capita questa cosa solo in queste situazioni qua.

Una persona si trova a dover scegliere tra un partner e la professione, e come si fa ad essere sicuri che starà bene poi?



Secondo me non è così. Capita che diverse parti di noi vanno in conflitto e una persona non riesce a trovare la formula giusta per curarle tutte.
Ma non è una cosa che capita solo nel caso estremo che ho delineato, capita molto più spesso di quel che si crede.

Anche la persona che vuole smettere di fumare sa benissimo che quel comportamento è dannoso, d'altra parte anche quello per cui non fuma risulta dannoso sotto altri aspetti, fumare dà piacere, fa scaricare lo stress, abituarsi a non fumare costa fatica.

Io personalmente certe volte, qualsiasi cosa faccio mi innervosisce perché comporta dei disagi, questa cosa qua mi chiedo come fa a dipendere da un mio non volermi bene. Io mi voglio talmente bene che i disagi me li risparmierei volentieri tutti ma mi trovo sempre incastrato in situazioni dove devo sorbirmene tanti.

Uno fa il minatore e non si vuol bene perché poi magari salta in aria o si rovina la salute, non lavora e non si vuol bene perché è disoccupato e vive sotto ai ponti. Stai da solo e non ti vuoi bene perché devi coltivare delle relazioni, hai bisogno degli altri, stai con altri e lo stesso vorresti staccargli la testa tanto non li sopporti, e manco stai bene.

Uno secondo me deve avere una sorta di concezione del sé di tutti unipolare che si incastra perfettamente con i contesti disponibili per aderire a questa teoria del volersi bene per cui se uno non vive bene è perché non si vuol bene.

Io ammetto di essere incapace di vivere bene, almeno fino ad ora non ne sono stato capace in relazione alle mie esigenze, ma altri non è che mi hanno dato formule salvifiche, mi trovo comunque in difficoltà.
Credo che si tratti anche in questo caso di fare dei compromessi che ti rendano felice o almeno ti facciano stare bene. Il minatore sicuramente sarà consapevole di fare una cosa rischiosa o dannosa, ma quella è una questione di necessità. In un secondo momento , potrebbe dedicarsi ad approfondire il suo interesse, per il giardinaggio( a caso), imparando magari a farlo di mestiere. Qui attua un comportamento che in teoria lo fa stare meglio rispetto a prima. Uguale per la persona che si fuma una sigaretta.

Sul disagio che provi, forse posso capirti. E ammetto che non sia facile riuscire ad attuare un semplice processo di auto-accettazione, figuriamoci volersi bene. Anche per me è qualcosa di molto lontano, che di certo a poco a che fare con la mia situazione, ma comunque voglio crederci. Come per le questioni dei momenti e ricordi positivi come illusioni. Perché dover arrendersi ad un idea tanto cruda e triste ?
O forse semplicemente io e te non ci capiamo.
Vecchio 02-08-2022, 18:02   #30
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
No, non è un concetto creato in ambito religioso. O meglio, si è stato portato avanti per molto tempo tramite dogmi e prediche legati alla fede e la religione , ma di per sè è un concetto che ha le sue radici nella filosofia ellenistica. E anche qui, solamente perchè in occidente si ha sempre avuto una visione un po' autoreferenziale , poichè in realtà già nelle culture Orientali e precoloniali, si discuteva e si tramandavano certi concetti.
Il termine da noi nasce in ambito teologico, poi non so se esiste qualcosa di analogo altrove.
Ma comunque al di là delle origini resta sostanzialmente un termine confuso.

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Credo che si tratti anche in questo caso di fare dei compromessi che ti rendano felice o almeno ti facciano stare bene.
Ma che questi compromessi che rendono abbastanza felici tutti e fanno stare abbastanza bene tutti esistono in ogni caso per ogni singolo, tu come fai a saperlo?
Tu pensi "siccome questo compromesso fa stare abbastanza bene me farà stare abbastanza bene anche XL?".

Siccome una persona non trova un compromesso che la faccia star bene bisogna anche accusarla del fatto che non si vuol bene e che non si autodetermina a star bene con un compromesso che magari poi sente che bene comunque non la fa stare?

Ultima modifica di XL; 02-08-2022 a 18:39.
Vecchio 02-08-2022, 18:33   #31
Avanzato
L'avatar di Ilsaggio
 

Penso che ognuno abbia un concetto differente del "volersi bene".

Io personalmente lo intendo come un prendersi cura di se stessi,non sminuirsi, riconoscere la propria identità nel mondo e dargli valore, ambire a stare bene con se stessi,apprezzarsi,di vedersi allo specchio con soddisfazione,piacersi,curarsi, di non abbassare lo sguardo ed evitare tutti.

Volersi bene è anche avere il piacere di godersi un momento,di non vivere una vita solo perché bisogna portarla a termine.
Volersi bene è essere vivi, essere autorizzati ad avere dei bisogni/problemi/difficoltà in questa società..
Volersi bene è non nascondere tutto dietro il cibo ma reagire..
Vecchio 02-08-2022, 18:45   #32
Banned
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
C'è anche (e soprattutto) un determinismo interno, legato al nostro modo di gestire le emozioni e le relazioni della nostra vita. Se non si tiene conto di questo, sì, direi che si è essenzialmente determinati, e i cambiamenti sono solo superficiali.
Tendo anche io a pensare alla mia interiorità in questi termini ma penso che questa visione abbia il rischio di incoraggiare all'inazione. Secondo me è un problema non banale conciliare questa visione con la credenza che cambiare la propria interiorità per un atto di volontà è possibile.

Normalmente più osservi un automatismo con distacco e calma e più si scioglie il senso di coazione a ripeterla. L'atto di volontà quindi sta nello scegliere di osservare. Questa è una possibile soluzione ma non mi convince del tutto (perché anche la scelta di osservare può essere non attuabile se la nevrosi è particolarmente forte).




Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
Vecchio 02-08-2022, 18:56   #33
Esperto
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Il termine da noi nasce in ambito teologico, poi non so se esiste qualcosa di analogo altrove.
Ma comunque al di là delle origini resta sostanzialmente un termine confuso.



Ma che questi compromessi che rendono abbastanza felici tutti e fanno stare abbastanza bene tutti esistono in ogni caso per ogni singolo, tu come fai a saperlo?
Tu pensi "siccome questo compromesso fa stare abbastanza bene me farà stare abbastanza bene anche XL?".

Siccome una persona non trova un compromesso che la faccia star bene bisogna anche accusarla del fatto che non si vuol bene e che non si autodetermina a star bene con un compromesso che magari poi sente che bene comunque non la fa stare?
Da noi nasce correlato alla filosofia, ora non mi ricordo se fosse Socrate o Aristotele, ma comunque nasce da li e parallelamente anche in teologia. Alla fine anche nella Grecia antica si pregava. Più di un Dio tra le altre cose. quindi immaginati il casino all'epoca con questi concetti.
Non è detto che i compromessi per essere felice siano gli stessi per tutti.
Io non ti conosco, posso solo cercare di capirti tramite quello che scrivi.
Però ti posso dire questo ; nella vita sti stramaledetti compromessi sono spesso necessari per tutti , poi alcuni riescono anche a non farne mai, ma sono eccezioni.
Io non ti ho mai accusato di non volerti abbastanza bene, o sbaglio ? Forse ti avevo detto qualcosa sul migliorarsi per amore di un'altra persona , ma a parte questo, chi cavolo sono io per giudicare come ti senti tu con te stesso ? Nessuno. Quindi non mi permetterei mai.
Vecchio 02-08-2022, 19:02   #34
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio Visualizza il messaggio
È forse questo il segreto?
Essere in grado di voler bene a se stessi?
Se si, come si fa?

Volersi bene lo vedo anche come essere in grado di voler bene ad altre persone,rispettarsi e rispettare..

E invece un'altra estate passerà e sarò sempre il più bianco di tutti, perché anche questa estate la passerò rinchiuso in camera..
Volersi bene vuol dire volere il bene per se stessi.
No, non è questo il segreto. Più o meno tutti vogliono il bene per se stessi. Il segreto - ovvero ciò che fa la differenza tra una vita brutta e una bella - è riuscire a realizzare questo bene che si vuole per se stessi, trasporlo dal livello di pensiero a un livello di realtà.
Vecchio 02-08-2022, 19:55   #35
Banned
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Tendo anche io a pensare alla mia interiorità in questi termini ma penso che questa visione abbia il rischio di incoraggiare all'inazione. Secondo me è un problema non banale conciliare questa visione con la credenza che cambiare la propria interiorità per un atto di volontà è possibile.

Normalmente più osservi un automatismo con distacco e calma e più si scioglie il senso di coazione a ripeterla. L'atto di volontà quindi sta nello scegliere di osservare. Questa è una possibile soluzione ma non mi convince del tutto (perché anche la scelta di osservare può essere non attuabile se la nevrosi è particolarmente forte).

Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
Temo che nella situazione che descrivi l'inazione sia un'azione espressiva del modo in cui sei messa, e l'atto di volontà correttiva una fuga.
Vecchio 02-08-2022, 20:15   #36
Esperto
 

Volersi bene quando non si è inseriti nella società, dunque senza relazioni, lo trovo inutile e deleterio, io se non mi fossi odiato a morte manco iniziavo la psicoterapia e me ne stavo sulle nuvole perdendo tutta la vita stando in casa.
Vecchio 02-08-2022, 20:16   #37
Banned
 

In altre parole, l'uscita dall'inazione deve essere una decisione sentita, non una presa per "etica". La passività un significato ce l'ha, "svegliarsi" non significa granché, imo, e le cose poi tornano.

Anche perché c'è un sacco di gente negazionista di certi malesseri, che invita a svegliarsi perché non vuole vederli e vivere più tranquilla.
Vecchio 02-08-2022, 20:29   #38
Esperto
L'avatar di barclay
 

Il paradosso del “volersi bene” è che, se volessi bene a me stesso, dovrei stare lontano dalle donne
Vecchio 02-08-2022, 22:28   #39
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Non ho mai capito che vuol dire esattamente "volersi bene". [..] O voler migliorare e stare bene in futuro perché in realtà al momento ci si disprezza? [..]
Penso questa

Poi ti accorgi di volerti bene quando non speri che agli altri vada male

Ultima modifica di JasonB; 02-08-2022 a 22:30.
Vecchio 02-08-2022, 22:35   #40
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Non ho mai capito che vuol dire esattamente "volersi bene". Mi sembra una di quelle espressioni che vengono usate un po' come scusa, "la tua vita migliorerebbe se ti volessi bene". Cosa vuol dire?
A mio parere è una di quelle terrificanti frasi fatte che è diventata usatissima perché fa effetto (sembra una delle infinite p...e di Cohelo) e soprattutto per un motivo: fornisce un potente alibi per cose che non è giusto fare. Poco tempo fa l'ho vista all'opera su un conoscente. Voleva un orologio assurdamente costoso, che peraltro poteva benissimo permettersi, e per non ammettere che la spesa era perfettamente inutile perché ne ha già decine, ha detto che era un momento in cui aveva bisogno di volersi bene e zak, comprato. Non dico sia sempre così ma da quanto posso vedere mi pare una delle possibilità più frequenti.
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