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24-06-2009, 19:44
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#61
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 541
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HerryUp:
Quote:
L'invidia è il prodotto anche di una percezione di un'ingiustizia. Chi percepisce un'ingiustizia può tradurre questa percezione nell'invidia.
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E' vero che il sentimento di invidia può nascere dalla percezione di un'ingiustizia,ma è vero anche il contrario(come ho spiegato prima),quindi quello che hai detto non contraddice la mia considerazione-della quale considero una mera congettura la mia interpretazione sulle ragioni dei tuoi moti interiori,ma non la mia pretesa di incoerenza sulla presunta ingiustizia che hai descritto-.
Potrei sbagliarmi,ma voglio approfondire il mio ragionamento,per redere più limpide le inferenze che ho fatto.
L'idea di giustizia da cui parte il mio ragionamento, si basa sul principio che essa debba regolamentare i rapporti fra gli individui in una società secondo una prospettiva umanistica,nel senso comune(cioè per l'uomo ). Una giustizia che condanna chi non ha intenzione di commettere reato, lede questo principio generale,privando in tal modo la libertà intima d'espressione dell'individuo. Facendo un'esempio:se una legge prescrive che chi camminando senza volere uccide una formica va incontro ad una pena,non camminerei più liberamente.
Posto questo,io vedo che la ''giustizia'' che senti violata infrange il principio sudetto.
Il disagio che provi nel veder violata la tua giustizia lo trovo ''sbagliato''
perchè essa è per contrapposizione alla mia di stampo dispotico.
L'incoerenza che avevo rilevato nel post precedente riguarda l'ipossibilità di adesione del tuo ragionamanto all'idea di giustizia che ho descitto.
Il modo che ho trovato per spiegarmi il tuo ragionamento rispetto alla ''mia'' giustizia era l'invidia.
Se invece sei coerente con la tua giustizia dispotica, poi esserlo solo con le norme che hai inventato e io non le conosco.
Se ricadi nel secondo caso,avrei molte cose da dire...,ma mi fermo qui.
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24-06-2009, 19:53
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#62
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
ti è capitato che te lo chiedessero almeno una volta ?
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non così senza manco conoscermi, questo ad un maschio non capita mai
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24-06-2009, 20:03
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#63
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
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bò, ma dipende anche da chi ti trovi e da che ambienti frequenti, penso che anche io in un locale non conoscerei nessuna, perchè sono più inibito, così come in compagnia di sconosciuti
invece in determinate condizioni riesco a tirar fuori il carattere e se è compatibile con la persona che ho davanti, bien, è un punto d'inizio
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24-06-2009, 21:06
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#64
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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,,,,,,,,,,,,
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Ultima modifica di jack10; 28-12-2010 a 09:49.
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24-06-2009, 21:08
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#65
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
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Quote:
Originariamente inviata da jack10
i vantaggi del "gentil" ( se cosi si può definire... ) sesso...sono infiniti...
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la miglior risposta del topic!!!
un applauso per jack10, yeahhhhh
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24-06-2009, 21:17
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#66
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
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Quote:
Originariamente inviata da ramo
Il disagio che provi nel veder violata la tua giustizia lo trovo ''sbagliato''
perchè essa è per contrapposizione alla mia di stampo dispotico.
L'incoerenza che avevo rilevato nel post precedente riguarda l'ipossibilità di adesione del tuo ragionamanto all'idea di giustizia che ho descitto.
Il modo che ho trovato per spiegarmi il tuo ragionamento rispetto alla ''mia'' giustizia era l'invidia.
Se invece sei coerente con la tua giustizia dispotica, poi esserlo solo con le norme che hai inventato e io non le conosco.
Se ricadi nel secondo caso,avrei molte cose da dire...,ma mi fermo qui.
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Penso che la maggior parte delle norme di giustizia che io ho in mente tu non le conosca. Tuttavia in questo caso io ho argomentato il motivo per cui è leggittimato il disagio che poi sfocia nella protesta da parte di chi è invidioso.
Vedo di ripeterlo più chiaramente: se le persone che sono accoppiate manifestano felicità pur sapendo che non tutti hanno la possibilità di avere le stesse gratificazioni, o sapendo che per alcuni è faticoso, significa che questi hanno una psicologia che riesce a tollerare l'idea che alcuni possano avere la fortuna di soddisfare la necessità psicologica di avere un rapporto con l'altro sesso e altri no. Questo, se dal punto di vista umano, della giustizia umana di cui parli, è percepito come normale, dal punto di vista della mente inconscia collettiva a cui faccio riferimento, che vede tutti uguali e tutti dotati della stessa dignità, importanza, e diritto di soddisfare qualunque desiderio abbiano, è letteralmente un abominio.
Quindi è la mente inconscia, secondo me, a generare la percezione dell'ingiustizia, attraverso un processo di cui la mente cosciente potrebbe anche non essere cosciente. Il soggetto che si lamenta potrebbe anche non aver mai pensato, a livello conscio, alla questione della giustizia, potrebbe non sapere neanche spiegarsi perchè è invidioso, e apparire infantile.
Ma ritengo probabile che questo nasca dalla percezione, a livello inconscio, di un'ingiustizia.
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25-06-2009, 19:36
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#67
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Messaggi: 541
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Penso che la maggior parte delle norme di giustizia che io ho in mente tu non le conosca. Tuttavia in questo caso io ho argomentato il motivo per cui è leggittimato il disagio che poi sfocia nella protesta da parte di chi è invidioso.
Vedo di ripeterlo più chiaramente: se le persone che sono accoppiate manifestano felicità pur sapendo che non tutti hanno la possibilità di avere le stesse gratificazioni, o sapendo che per alcuni è faticoso, significa che questi hanno una psicologia che riesce a tollerare l'idea che alcuni possano avere la fortuna di soddisfare la necessità psicologica di avere un rapporto con l'altro sesso e altri no. Questo, se dal punto di vista umano, della giustizia umana di cui parli, è percepito come normale, dal punto di vista della mente inconscia collettiva a cui faccio riferimento, che vede tutti uguali e tutti dotati della stessa dignità, importanza, e diritto di soddisfare qualunque desiderio abbiano, è letteralmente un abominio.
Quindi è la mente inconscia, secondo me, a generare la percezione dell'ingiustizia, attraverso un processo di cui la mente cosciente potrebbe anche non essere cosciente. Il soggetto che si lamenta potrebbe anche non aver mai pensato, a livello conscio, alla questione della giustizia, potrebbe non sapere neanche spiegarsi perchè è invidioso, e apparire infantile.
Ma ritengo probabile che questo nasca dalla percezione, a livello inconscio, di un'ingiustizia.
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Continui a difendere la tua posizione reiterando dei concetti che credo di aver già capito in precedenza,senza ribattere sulle mie argomentazioni,delle quali così non capisco se ne hai inteso il senso.Nel dubbio non posso far altro che ripetere i miei concetti. Sta volta però analizzerò i tuoi passaggi inferenziali, per evidenziare dalla tua prospettiva quello che vedo incoerente dell’ingiustizia a cui fai riferimento.
Anche per me le persone devono avere pari dignità e diritti,e se qualcuno possiede lecitamente qualcosa che io non ho,posso provare invidia,ed è anche legittimo,ma non posso giustificarla appellandomi ad un’ingiustizia,che non è stata commessa.
I passaggi del tuo ragionamento sono questi in sostanza(da quello che hai detto):
Tutti dobbiamo avere pari opportunità e diritto di soddisfare i propri diritti;alcuni possiedono qualcosa che io non ho e tollerano il fatto che qualcuno non la possiede; tollerando questo fatto essi commettono un’ingiustizia relativamente all’etica della coscienza collettiva.
Non capisco se per ‘’coscienza collettiva’’intendi una tua percezione soggettiva,oppure una realtà mentale(o altro…) di tutti gli individui. Il dubbio mi viene perché ne parli sia in prima che in terza persona. Nel secondo caso,personalmente non provo invidia nella felicità altrui,e se lo fossi inconsciamente non so di avere questa coscienza comune astratta,e lo stesso vale per la ‘’coppietta’’.
In entrambi i casi comunque,c’è una contraddizione che a me risulta palese e che ho già spiegato. E’ legittimo provare invidia,ma non si può giustificarla parlando di un effettiva ingiustizia,in quanto non c’è nessun atto intenzionale volto a infrangere alcuna norma.
In qualsiasi caso si commetta un’ingiustizia bisogna conoscere una norma vigente e infrangerla intenzionalmente;le persone non conoscono queste tue norme,e anche se le conoscessero inconsciamente, intenzionalmente non vogliono commettere alcuna infrazione.
Se la norma di questa ‘’coscienza collettiva’’prevede essere ingiusto che qualcuno soddisfi un proprio desiderio senza considerare consciamente che qualcuno non riesce a soddisfare lo stesso desiderio,essa non tiene conto dell’intenzionalità di commettere un reato. Essendo questo il caso la norma è dispotica.
Anzi,la norma portata alle sue conseguenze effettive,implicherebbe una reale ingiustizia nei confronti di tutta la società. Per conseguenza,se nessuno ha il diritto di soddisfare un desiderio che un altro non può raggiungere,nessuno potrebbe esaudire alcun desiderio,in quanto ci sarà sempre qualcuno che per un motivo o per un altro non può fare altrettanto. Ma questo è un altro discorso… .
Ho voluto confutare il fatto che esisti una reale ingiustizia che giustifichi la tua invidia in un sistema di norme regolarizzanti i rapporti fra gli individui di una società che tenga conto del principio umanistico che ho già enunciato, e che dovrebbe essere alla base di ogni sistema democratico e ugualitario che tenga conto della libertà intima dell’individuo.
Detto questo,è lecito provare invidia,ma non giustificando questo sentimento come qualcosa di ingiusto nel caso in questione,a meno che non si faccia appello ad una legislazione dispotica.
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25-06-2009, 21:09
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#68
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
Per cosa, per essere inserita nelle tue "statistiche"?
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ho capito mi daresti già picche quindi.vedete appena sanno che sei su questo forum e che hai problemi con le donne ti scaricano subito.
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25-06-2009, 22:13
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#69
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da ramo
I passaggi del tuo ragionamento sono questi in sostanza(da quello che hai detto):
Tutti dobbiamo avere pari opportunità e diritto di soddisfare i propri diritti;alcuni possiedono qualcosa che io non ho e tollerano il fatto che qualcuno non la possiede; tollerando questo fatto essi commettono un’ingiustizia relativamente all’etica della coscienza collettiva.
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Fin qui ci siamo capiti.
Quote:
Originariamente inviata da ramo
Non capisco se per ‘’coscienza collettiva’’intendi una tua percezione soggettiva,oppure una realtà mentale(o altro…) di tutti gli individui. Il dubbio mi viene perché ne parli sia in prima che in terza persona.
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Ne parlo sia in prima che in terza persona, perché io mi riferisco a una coscienza collettiva oggettiva, sì, ma che è un prodotto di tutte le soggettive coscienze individuali.
Quote:
Originariamente inviata da ramo
Nel secondo caso,personalmente non provo invidia nella felicità altrui,e se lo fossi inconsciamente non so di avere questa coscienza comune astratta,e lo stesso vale per la ‘’coppietta’’.
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Ecco il punto che dovevo chiarire:
la percezione dell’ingiustizia c’è anche se c’è la consapevolezza della coscienza collettiva. Anzi: la consapevolezza della coscienza collettiva rende ancora più sgradevole l’ostentazione di un comportamento che tollera una condizione di ingiustizia.
Quote:
Originariamente inviata da ramo
In entrambi i casi comunque,c’è una contraddizione che a me risulta palese e che ho già spiegato. E’ legittimo provare invidia,ma non si può giustificarla parlando di un effettiva ingiustizia,in quanto non c’è nessun atto intenzionale volto a infrangere alcuna norma.
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Non vedo alcuna contraddizione, anzi, mi sembra perfettamente logico.
Proverò a sostenerlo seguendo la tua argomentazione:
Quote:
Originariamente inviata da ramo
In qualsiasi caso si commetta un’ingiustizia bisogna conoscere una norma vigente e infrangerla intenzionalmente;le persone non conoscono queste tue norme,e anche se le conoscessero inconsciamente, intenzionalmente non vogliono commettere alcuna infrazione.
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Non credo che questo ragionamento sia applicabile a tutte le ingiustizia.
Esistono le ingiustizie che sono legate ad omissioni: in questo caso l’ingiustizia non nasce dalla violazione di una norma, ma da un’omissione morale, cioè l’omissione di non considerare immorale l’idea che non tutti possano soddisfare le loro necessità.
Il fatto è che in questo caso è veramente difficile usare la scusa della non intenzionalità, perché la non intenzionalità ti giustifica se tu non hai la consapevolezza dell’ingiustizia. Mentre invece, se tu provassi a fare un test alle persone oggetto delle critiche di cui parliamo, scopriresti e valuteresti che:
1) l’idea che alcuni potranno soddisfare questa necessità ed altri no è ben presente nella loro consapevolezza
2) se una persona è dotata del senso della giustizia (parlo della particolare sensibilità alla giustizia che ti ho descritto) l’idea del punto 1 verrebbe percepita come un’ingiustizia talmente forte che troverebbe giustificabile le proteste di cui parlavamo prima, le troverebbe, diciamo, legittime.
Ora, a te risulta che le persone comuni trovino legittime queste proteste? A me no, anzi, le respingono con sdegno. Ma io mi chiedo: che senso di giustizia può avere una persona che riesce a tollerare l’idea che non tutti possano avere le stesse possibilità di soddisfare i bisogni umani, e per di più vorrebbero anche essere lasciati in pace da quelle “fastidiose critiche di esseri infantili e invidiosi”? Non senti quanta distanza ci sia in questo atteggiamento da una psiche sensibile alla giustizia?
Io ho cercato di spiegartelo nel modo più chiaro possibile, e non vedo contraddizioni.
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Ultima modifica di HurryUp; 26-06-2009 a 01:39.
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25-06-2009, 22:16
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#70
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da bellissimo
ho capito mi daresti già picche quindi.vedete appena sanno che sei su questo forum e che hai problemi con le donne ti scaricano subito.
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Ma ti sei letto?Ma hai la percezione di come risultano i tuoi scritti agli occhi del prossimo?
No?Te lo dico io:si ha l'impressione che tu sia una via di mezzo fra un maniaco ossessivo,un vecchio barbogio dell'anteguerra e la caricatura di un tronista.
Virtualmente,i tuoi discorsi allontanano la figa come una millefoglie fa con un diabetico.
Inoltre hai la PRETESA veramente scompisciante che le ragazze-senza alcun motivo valido-escano con te.Così,giusto per farti un favore.Che magari tu debba piacere o quantomeno intrigare una persona per poter avere una possibilità questo non ti passa proprio per la testa vero?
Ti consiglio di continuare a cercare di rimorchiare le donne per la strada anzichè qui,magari le collanine e la camicina sortiranno qualche effetto.
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25-06-2009, 23:13
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#71
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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BUAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAAHA che risposta
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25-06-2009, 23:37
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#72
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Ma ti sei letto?Ma hai la percezione di come risultano i tuoi scritti agli occhi del prossimo?
No?Te lo dico io:si ha l'impressione che tu sia una via di mezzo fra un maniaco ossessivo,un vecchio barbogio dell'anteguerra e la caricatura di un tronista.
Virtualmente,i tuoi discorsi allontanano la figa come una millefoglie fa con un diabetico.
Inoltre hai la PRETESA veramente scompisciante che le ragazze-senza alcun motivo valido-escano con te.Così,giusto per farti un favore.Che magari tu debba piacere o quantomeno intrigare una persona per poter avere una possibilità questo non ti passa proprio per la testa vero?
Ti consiglio di continuare a cercare di rimorchiare le donne per la strada anzichè qui,magari le collanine e la camicina sortiranno qualche effetto.
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vabene nn deve uscire con me.e con altri sociofobici che nn hanno mai avuto una donna perchè no?e poi si lamentano che chi nn riesce a trovare una donna va a prostitute!
chiocchioccolate ora ti dico un'altra cosa su noi uomini.noi pur di fare sesso facciamo i complimenti estetici anche a chi nn ci piace veramente questo perchè l'uomo si accontenta.questo per dimostrare che l'uomo è figa dipendente.ci sono tante tipe cesse che hanno mille uomini proprio per questo motivo.
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25-06-2009, 23:49
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#73
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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buahahahah bellissimo
cmq non è così x tutti
c'è chi non si accontenta
la vita non è una discoteca!
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25-06-2009, 23:50
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#74
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Chioccioccolata, non ho capito perchè "barbogio dell'anteguerra" ...?
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26-06-2009, 00:08
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#75
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da bellissimo
vabene nn deve uscire con me.e con altri sociofobici che nn hanno mai avuto una donna perchè no?
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Perchè se non hanno mai trovato una donna sono CAZZI LORO.
Non c'è l'assistenza statale,non si possono lamentare del malfunzionamento del governo...una persona,sia brutta,bella,intelligente,scema,stronza,simpatica, non ha in nessun caso IL DOVERE di amare o stare con qualcun'altro.
Se sei solo,puoi dare la colpa agli altri perchè ti hanno sfottuto,ti hanno trattato scorrettamente,ti hanno usato...ma non perchè ti hanno rifiutato.
Le persone non possono mostrare gradimento o simpatia solo per fare un piacere al prossimo,te lo ficchi in testa o no??
Quote:
Originariamente inviata da bellissimo
chiocchioccolate ora ti dico un'altra cosa su noi uomini.noi pur di fare sesso facciamo i complimenti estetici anche a chi nn ci piace veramente questo perchè l'uomo si accontenta.questo per dimostrare che l'uomo è figa dipendente.ci sono tante tipe cesse che hanno mille uomini proprio per questo motivo.
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Eh guarda,questa è storia nuova!
Ma perchè lo dici se vuoi trovare la gnocca?Ma fatti furbo almeno no?
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26-06-2009, 00:10
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#76
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Chioccioccolata, non ho capito perchè "barbogio dell'anteguerra" ...?
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Sai i vecchi che brontolano continuamente e ripetono sempre le stesse cose?Ecco.
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26-06-2009, 00:24
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#77
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Ma perchè lo dici se vuoi trovare la gnocca?Ma fatti furbo almeno no?
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ecco, in effetti ste scemate le fai sempre
cioè non broccolassi qui ok
ma poi tu dopo aver scritto certe cose ti presenti bello bello privatamente alle girl e le broccoli
cioè non è che son completamente sieme eh? almeno non tutte
fisicamente sei bellissimo e ok, però ti mancano proprio i modi
cioè non si capisce mai se ci sei o ci fai
io direi che fai il burlone... però di solito chi fa così poi in privato fa il serio e si rifà (es harvestino faceva accussì mi dissero alcune donzelle), ma tu invece no, rincari la dose mi ricordo al raduno a milano, la rosa secca che ha detto che le hai dato della stronsa e hippippomori che si era beccata dell'inutile
cioè, non hai manco pazienza, anche meruoc avevi dato dell'anoressica appena non c'era stata, e a tante altre
hai troppa fretta, devi imparare a lavorartele ai fianchi, perchè se no te la fai fare sotto il naso anche da chi è meno bello di te!
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26-06-2009, 00:36
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#78
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 780
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Andare in pensione prima, almeno in Italia.
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26-06-2009, 08:20
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#79
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,528
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cmq chi cazzo se ne frega dei vantaggi del gentil sesso, sono maschio e non posso diventare donna, che mi piaccia o no
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26-06-2009, 15:52
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#80
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,484
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Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
Se devo dire la mia:
1) E' totalmente insensato affermare che se si sta vivendo (o si ha vissuto) una relazione non ci possano essere momenti di solitudine o di disagio sociale: si può essere in coppia ma sentirsi soli dal punto di vista sociale. Questo perché la coppia, e tantomeno il sesso, non esaurisce le necessità sociali di un individuo (donna o uomo che sia).
Certo, è vero che una relazione contrubuisce a rafforzare la propria autostima e a sentirsi un po' "accuditi" da qualcuno, ma i problemi essenziali non spariscono con le coccole, tuttalpiù vengono momentaneamente nascosti.
2) Riguardo alla possibilità di incontri e relazioni col sesso opposto, non voglio certo dare ragione a certi utenti rancorosi, ma che noi donne timide siamo un po' "avvantaggiate" rispetto ai maschi (a parità di timidezza bellezza fisica eccetera) mi sembra abbastanza lapalissiano, tipo la scoperta dell'acqua calda.
Se penso alla mia esperienza personale: timida e "inesistente" com'ero (e come sono tutt'ora), col cavolo che i ragazzi mi si sarebbero avvicinati se non fossi stata: A) femmina (infatti per lo più, quantomeno al liceo, cercavano solo "quella cosa lì" ), B) discretamente accettabile dal punto di vista fisico.
Però, col tempo e la pazienza, "setacciando" molto, mi è davvero capitato di incontrare una persona d'oro (che poi ho perso, ma questa è un'altra storia...).
Insomma, dai, ai maschi non capita di essere "avvicinati" anche solo per interesse sessuale/estetico (che poi questo sia positivo o no, beh...è un altro discorso e dipende da caso a caso).
3) Il fatto che siamo un po' "avvantaggiate" nella "quantità", però, non vuol dire che siamo anche avvantaggiate nella "qualità"!!
Essere avvicinate da personaggi irritanti e insistenti che vogliono essenzialmente "quella cosa", sapete, non è che sia sempre 'sto grande vantaggio per noi donne! Se si è in una fase in cui si desidera quello, ok, non do certo giudizi moraleggianti, ci può stare; ma non si cerca quello per sempre, e sul lungo termine gli uomini non sono certo "svantaggiati".
4) Tra parentesi, una conseguenza dell'atteggiamento "attivo" dell'uomo, negativa per noi donne, è che se siamo in un momento di debolezza e insicurezza, può capitare che veniamo "scelte" e passivamente ci lasciamo scegliere, senza veramente esprimere noi stesse. Questo forse ad una donna non molto timida non capita facilmente.
A voi la parola!
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Credo di poter assolutamente condividere le tue idee. Sono un ragazzo ma credo sia un'analisi lucidissima e realistica di come funzionano le cose dall'altra parte.
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