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23-06-2009, 16:26
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#21
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ops... volevo quotare lui, ora ho corretto, scusami
EDIT: ma perchè quella faccia? Può succedere
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lui la mette sempre quella faccina lì, non si rende conto dell'effetto che ha.
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23-06-2009, 16:27
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: milano prov
Messaggi: 752
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questa è carina ancheeeee -.-"
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23-06-2009, 16:30
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#23
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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23-06-2009, 16:35
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 541
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Io non lo trovo ridicolo. Certo, può essere la conseguenza di un modo distorto di percepire la donna e il rapporto con la femminilità, ma spesso questi atteggiamenti sono causati da una percezione di una reale ingiustizia, o meglio di una beffa.
Spesso, per esempio, quando osservo il modo in cui si comportano le ragazze quando si scambiano effusioni di coppia in pubblico, è come se telepaticamente percepissi messaggi di beffa. Si percepisce una certa indifferenza per alcune dinamiche ingiuste del corteggiamento. Ovviamente non è l'unica sensazione che si percepisce: le coppie sono di solito in buona fede, ma tra i messaggi che lanciano ce ne sono alcuni beffardi, che, captati telepaticamente anche con l'aiuto di sottili segnali extra-verbali, generano la percezione di un'ingiustizia che poi viene manifestata attraverso quei commenti ridicoli e invidiosi.
Tutte queste dinamiche saranno manifeste quando i pensieri e le dinamiche psicologiche intime, con le loro interconnessioni, tra gli esseri umani saranno manifeste. Adesso viviamo in una realtà in cui l'intimo appartiene solo all'individuo, e non si vedono le interconnessioni, di conseguenza certi atteggiamenti appaiono ridicoli e puerili a un'osservazione superficiale.
Ecco perchè per discutere su questo tema io aspetto le condizioni giuste, cioè la comunicazione telepatica. Adesso è inutile sprecare energie
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Le ''dinamiche ingiuste del comportamento''in generale, le percepisci così semplicemente perchè magari non hai una ragazza,altrimenti forse le vedresti in un ottica più edulcorata.
Più in particolare,i messaggi non-verbali ''ingiusti'' che percepisci,possono essere solo frutto della tua immaginazione. Se poi vedi un'adolescente che ti guarda con boria perchè ha la ragazza,o una ragazza vanesia che ti guarda con superiorità, abbracciata al suo ragazzo,sono cose alle quali non si dà importanza se si ha un minimo di autostima, e se si ha la consapevolezza che certi atteggiamenti boriosi alla fine non sono altro che espressioni di dinamiche umane che esprimono gioia di vivere.
Il termine ''ridicolo'',che ho usato è frutto della mia insofferenza rispetto hai commenti trattati in questo thread. La mia insofferenza nasce anche dal fatto,che alcuni,invece di lagnarsi con certe affermazioni puerili,potrebbero concentrare i loro sforzi a cercare di guarirsi tentando tutte le strade disponibili.
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23-06-2009, 16:37
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Bianca
lui la mette sempre quella faccina lì, non si rende conto dell'effetto che ha.
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Ah beh, allora non c'è problema. Non mi formalizzo sui segnali extra-verbali
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23-06-2009, 16:43
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da ramo
Le ''dinamiche ingiuste del comportamento''in generale, le percepisci così semplicemente perchè magari non hai una ragazza,altrimenti forse le vedresti in un ottica più edulcorata.
Più in particolare,i messaggi non-verbali ''ingiusti'' che percepisci,possono essere solo frutto della tua immaginazione. Se poi vedi un'adolescente che ti guarda con boria perchè ha la ragazza,o una ragazza vanesia che ti guarda con superiorità, abbracciata al suo ragazzo,sono cose alle quali non si dà importanza se si ha un minimo di autostima, e se si ha la consapevolezza che certi atteggiamenti boriosi alla fine non sono altro che espressioni di dinamiche umane che esprimono gioia di vivere.
Il termine ''ridicolo'',che ho usato è frutto della mia insofferenza rispetto hai commenti trattati in questo thread. La mia insofferenza nasce anche dal fatto,che alcuni,invece di lagnarsi con certe affermazioni puerili,potrebbero concentrare i loro sforzi a cercare di guarirsi tentando tutte le strade disponibili.
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Capisco la tua opinione, ma temo che non abbia capito quello che volevo dire fino in fondo, a causa dei limiti della comunicazione verbale. Le ingiustizie di cui parlo e che percepisco sono reali, verificabili facilmente individualmente, ma faticosamente comunicabili, a meno che non si stia in una realtà dove la comunicazione è telepatica. Per questo ho detto che per i chiarimenti attendo il giorno in cui ci sarà una comunicazione telepatica.
Quello che posso dire per adesso è che ci sono dinamiche psicologiche collettive che giustificano quelle reazioni ridicole, ma le cui giustificazioni possono essere capite solo con un'osservazione delle dinamiche interiori degli esseri umani, possibile solo in una realtà dove tutto ciò che è intimo è manifesto a tutti, e anche tutte le relazioni logiche coinvolte nella psiche umana collettiva.
Questo è il massimo del chiarimento che riesco a fare.
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23-06-2009, 17:00
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#27
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 541
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Capisco la tua opinione, ma temo che non abbia capito quello che volevo dire fino in fondo, a causa dei limiti della comunicazione verbale. Le ingiustizie di cui parlo e che percepisco sono reali, verificabili facilmente individualmente, ma faticosamente comunicabili, a meno che non si stia in una realtà dove la comunicazione è telepatica. Per questo ho detto che per i chiarimenti attendo il giorno in cui ci sarà una comunicazione telepatica.
Quello che posso dire per adesso è che ci sono dinamiche psicologiche collettive che giustificano quelle reazioni ridicole, ma le cui giustificazioni possono essere capite solo con un'osservazione delle dinamiche interiori degli esseri umani, possibile solo in una realtà dove tutto ciò che è intimo è manifesto a tutti, e anche tutte le relazioni logiche coinvolte nella psiche umana collettiva.
Questo è il massimo del chiarimento che riesco a fare.
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Davvero non capisco che intendi per ''ingiustizia''nel conesto in cui ne abbiamo parlato; sono d'accordo sui limiti della comunicazione,ma potresti cercare di spiegarlo ugualmente e magari potrei capire.
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23-06-2009, 17:10
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#28
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Capisco la tua opinione, ma temo che non abbia capito quello che volevo dire fino in fondo, a causa dei limiti della comunicazione verbale. Le ingiustizie di cui parlo e che percepisco sono reali, verificabili facilmente individualmente, ma faticosamente comunicabili, a meno che non si stia in una realtà dove la comunicazione è telepatica. Per questo ho detto che per i chiarimenti attendo il giorno in cui ci sarà una comunicazione telepatica.
Quello che posso dire per adesso è che ci sono dinamiche psicologiche collettive che giustificano quelle reazioni ridicole, ma le cui giustificazioni possono essere capite solo con un'osservazione delle dinamiche interiori degli esseri umani, possibile solo in una realtà dove tutto ciò che è intimo è manifesto a tutti, e anche tutte le relazioni logiche coinvolte nella psiche umana collettiva.
Questo è il massimo del chiarimento che riesco a fare.
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Scusa, posso fare una domanda?
Ma perchè tanta ossessione verso la perfezione della comunicazione?
Se pure è vero che la comunicazione verbale non è perfetta, non è del tutto soddisfacente perchè ha in sè una forte alea di errata interpretazione del messaggio, nonchè dei limiti evidenti quando si addentra nell'area delle sensazioni e della percezione delle cose, perchè pensi che questo rappresenti un tale ostacolo da indurti a rinunciare alla comunicazione stessa ?
Pensieri profondi, stati d'animo, emozioni di tutti i tipi sono state comunque trasmesse, divulgate, condivise tramite la parola. Milioni di persone riconoscono la propria dimensione esistenziale in scritti, poesie, testi letterari redatti da persone vissute secoli prima e in contesti storici e sociai profondamente diversi dai propri. Dunque nella parola c'è un potenziale enorme. E' chiaro che il linguaggio è una creazione di senso, la parola non è significato, ma significante. Non appartiene totalmente nè a chi la partorisce, perchè è mediata dall'inconscio, nè a chi la riceve come interlocutore perchè anch'egli attribuirà alla stessa un senso proprio, a sua volta mediato dall'inconscio ed influenzato, sul piano razionale e cosciente, dalla propria esperienza e dal proprio sentire, ma in questa continua opera creativa c'è un flusso vitale insostituibile e soprattutto assolutamente utile alla conoscenza ed alla comprensione reciproca. Poco importa che tale conoscenza e tale comprensione non sia assoluta, nè potrà mai essere totale. La ragione rielabora il tutto alla luce dell'esperienza e della logica ed aggiunge piccoli pezzi di puzzle, avvalendosi anche di altri strumenti: come lo sguardo, la gestualità, e la ricorrenza di alcuni dati inerenti a tali elementi in contesti simili. Pure il margine di ingiustizia che esiste in relazione a tutto questo processo mi sembra meno preoccupante di quello che esisterebbe se si rinunciasse a spiegarsi a farsi comprendere, insomma a comunicare.
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23-06-2009, 17:18
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da ramo
Davvero non capisco che intendi per ''ingiustizia''nel conesto in cui ne abbiamo parlato; sono d'accordo sui limiti della comunicazione,ma potresti cercare di spiegarlo ugualmente e magari potrei capire.
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Qui, per esempio:
Quote:
Originariamente inviata da ramo
Se poi vedi un'adolescente che ti guarda con boria perchè ha la ragazza,o una ragazza vanesia che ti guarda con superiorità, abbracciata al suo ragazzo,sono cose alle quali non si dà importanza se si ha un minimo di autostima, e se si ha la consapevolezza che certi atteggiamenti boriosi alla fine non sono altro che espressioni di dinamiche umane che esprimono gioia di vivere.
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Per intenderci, devo spiegarti che io faccio riferimento a una mia teoria intuitiva sulla realtà, secondo la quale la coscienza, al livello più profondo, è una, e che la mente inconscia ha una certa autonomia e ragiona ponendo questo postulato intuitivo.
Quando tizio osserva una coppietta che manifesta entusiasmo per la gioia di stare insieme, la sua mente inconscia potrebbe percepire delle dinamiche che portano a quella manifestazione di protesta.
Quali sono queste dinamiche?
Intanto, a livello inconscio tizio sente che siamo tutti la stessa coscienza, poi sente che, dal punto di vista di quella coscienza, abbiamo tutti la stessa importanza e gli stessi diritti.
Quando tizio osserva le manifestazioni di gioia della coppietta porta delle informazioni alla sua mente inconscia, che sono queste:
i due individui che stanno manifestando quella gioia, non provano fastidio all'idea che non tutti possono provarla. Non danno peso al problema che, nella loro concezione di realtà, c'è la possibilità che qualcuno possa non riuscire a trovare un partner con cui provare certe gratificazioni psicologiche, e, con questo stato mentale, manifestano la loro gioia.
Ora, la mente conscia umana non rileva nessuna ingiustizia, come osservi, ma la mente inconscia sì, perchè la mente inconscia, una volta raccolta questa informazione, fa questo ragionamento:
dal punto di vista della coscienza collettiva, tutti hanno diritto di provare quella gioia. Quegli individui, invece, la pensano diversamente: provano gioia, ma non sentono la necessità etica che tutti abbiano diritto a provarla, e la vibrazione associata a questo stato mentale infastidisce la mente inconscia, che, vedendo tutti gli individui ugualmente importanti rispetto alla coscienza collettiva, percepisce questa condizione come uno squilibrio sgradevole.
Quindi, percependo questa, chiamiamola così, "vibrazione" sgradevole, sente l'impulso di lamentarsi, ma è un'esigenza che nasce dalla mente inconscia: tizio polarizza la sua consapevolezza in quella parte della mente inconscia che percepisce l'importanza della giustizia, andando incontro, così, alla disapprovazione degli altri esseri umani, che non avendo la mente polarizzata in quella dimensione, non percepiscono i motivi che provocano la percezione dell'ingiustizia, e quindi non li condividono.
Ecco, detta a parole già mi viene la sensazione di aver semplificato in modo barbaro le intuizioni che volevo comunicare, molto meglio attendere la comunicazione telepatica per spiegare questi concetti.
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23-06-2009, 17:26
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#30
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da napapijri
Scusa, posso fare una domanda?
Ma perchè tanta ossessione verso la perfezione della comunicazione?
Se pure è vero che la comunicazione verbale non è perfetta, non è del tutto soddisfacente perchè ha in sè una forte alea di errata interpretazione del messaggio, nonchè dei limiti evidenti quando si addentra nell'area delle sensazioni e della percezione delle cose, perchè pensi che questo rappresenti un tale ostacolo da indurti a rinunciare alla comunicazione stessa ?
Pensieri profondi, stati d'animo, emozioni di tutti i tipi sono state comunque trasmesse, divulgate, condivise tramite la parola. Milioni di persone riconoscono la propria dimensione esistenziale in scritti, poesie, testi letterari redatti da persone vissute secoli prima e in contesti storici e sociai profondamente diversi dai propri. Dunque nella parola c'è un potenziale enorme. E' chiaro che il linguaggio è una creazione di senso, la parola non è significato, ma significante. Non appartiene totalmente nè a chi la partorisce, perchè è mediata dall'inconscio, nè a chi la riceve come interlocutore perchè anch'egli attribuirà alla stessa un senso proprio, a sua volta mediato dall'inconscio ed influenzato, sul piano razionale e cosciente, dalla propria esperienza e dal proprio sentire, ma in questa continua opera creativa c'è un flusso vitale insostituibile e soprattutto assolutamente utile alla conoscenza ed alla comprensione reciproca. Poco importa che tale conoscenza e tale comprensione non sia assoluta, nè potrà mai essere totale. La ragione rielabora il tutto alla luce dell'esperienza e della logica ed aggiunge piccoli pezzi di puzzle, avvalendosi anche di altri strumenti: come lo sguardo, la gestualità, e la ricorrenza di alcuni dati inerenti a tali elementi in contesti simili. Pure il margine di ingiustizia che esiste in relazione a tutto questo processo mi sembra meno preoccupante di quello che esisterebbe se si rinunciasse a spiegarsi a farsi comprendere, insomma a comunicare.
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Sono d'accordo sulle potenzialità del linguaggio umano. Ma credo che l'uomo usi solo una piccola parte di queste potenzialità, tant'è che quando mi servo del linguaggio per comunicare agli uomini concetti difficili mi sento già nel campo della meta-comunicazione, e non della comunicazione.
Le parole hanno una forte potenzialità, ma il problema per me è che gli esseri umani non hanno la volontà di usarla, e se non c'è questa intenzione si fa il doppio della fatica a comunicare idee piene di particolari, di sfumature importanti.
Le implicazioni ingiuste del corteggiamento umano fanno parte, per me, di quelle cose faticose da comunicare in modo tale da poter essere presi sul serio, una di quelle cose per cui bisogna attendere la comunicazione telepatica perfetta.
Questa mia sensazione viene da numerosi tentativi fatti in passato di comunicare con un linguaggio sempre più perfetto e preciso le mie idee al riguardo, e la constatazione che i miei sforzi siano stati sempre inutili.
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23-06-2009, 17:47
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#31
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
C'è una dinamica ricorrente in veramente molti topic -passati o recenti- sulle relazioni interpersonali:
ad un certo punto, che c'entri o non c'entri con l'argomento del thread, esce fuori un utente e ci ricorda perentorio che "ma le donne sono avvantaggiate", "non esiste la solitudine per le donne", "non si può parlare di vero disagio sociale se sei fidanzata", e via discorrendo;
poi un gruppetto di altri utenti (maschi) si accoda al tema e lo rinsalda;
raramente c'è qualche intervento irritato di qualche utentessa che smentisce categoricamente i presunti "vantaggi" del gentil sesso in amore o nelle relazioni;
ci si alterna così per un po', finché tutti non si stancano, rimandando la sottile discussione all'infestamento di un topic successivo.
Siccome questo tipo di interventi sta dilagando in maniera discretamente compulsiva nel forum, e senza risoluzione, propongo di concentrare tutti gli interventi relativi a "ma le donne sono avvantaggiate" in un solo topic: questo.
Quindi -qui mi rivolgo ai maschietti- quando, nel mezzo di un thread, sentite l'irrefrenabile bisogno di ricordarci che "le donne sono avvantaggiate", fate un respiro, entrate in questo thread, e sfogatevi liberamente!
Se devo dire la mia:
1) E' totalmente insensato affermare che se si sta vivendo (o si ha vissuto) una relazione non ci possano essere momenti di solitudine o di disagio sociale: si può essere in coppia ma sentirsi soli dal punto di vista sociale. Questo perché la coppia, e tantomeno il sesso, non esaurisce le necessità sociali di un individuo (donna o uomo che sia).
Certo, è vero che una relazione contrubuisce a rafforzare la propria autostima e a sentirsi un po' "accuditi" da qualcuno, ma i problemi essenziali non spariscono con le coccole, tuttalpiù vengono momentaneamente nascosti.
2) Riguardo alla possibilità di incontri e relazioni col sesso opposto, non voglio certo dare ragione a certi utenti rancorosi, ma che noi donne timide siamo un po' "avvantaggiate" rispetto ai maschi (a parità di timidezza bellezza fisica eccetera) mi sembra abbastanza lapalissiano, tipo la scoperta dell'acqua calda.
Se penso alla mia esperienza personale: timida e "inesistente" com'ero (e come sono tutt'ora), col cavolo che i ragazzi mi si sarebbero avvicinati se non fossi stata: A) femmina (infatti per lo più, quantomeno al liceo, cercavano solo "quella cosa lì" ), B) discretamente accettabile dal punto di vista fisico.
Però, col tempo e la pazienza, "setacciando" molto, mi è davvero capitato di incontrare una persona d'oro (che poi ho perso, ma questa è un'altra storia...).
Insomma, dai, ai maschi non capita di essere "avvicinati" anche solo per interesse sessuale/estetico (che poi questo sia positivo o no, beh...è un altro discorso e dipende da caso a caso).
3) Il fatto che siamo un po' "avvantaggiate" nella "quantità", però, non vuol dire che siamo anche avvantaggiate nella "qualità"!!
Essere avvicinate da personaggi irritanti e insistenti che vogliono essenzialmente "quella cosa", sapete, non è che sia sempre 'sto grande vantaggio per noi donne! Se si è in una fase in cui si desidera quello, ok, non do certo giudizi moraleggianti, ci può stare; ma non si cerca quello per sempre, e sul lungo termine gli uomini non sono certo "svantaggiati".
4) Tra parentesi, una conseguenza dell'atteggiamento "attivo" dell'uomo, negativa per noi donne, è che se siamo in un momento di debolezza e insicurezza, può capitare che veniamo "scelte" e passivamente ci lasciamo scegliere, senza veramente esprimere noi stesse. Questo forse ad una donna non molto timida non capita facilmente.
A voi la parola!
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ti rispondo subito.
qual è la cosa piu' importante nella vita aldilà della villa con piscina,fratelli,sorelle ecc.?!l'amore di una persona che ti voglia bene in quel senso.
ora le donne in genere riescono a trovare l'amore perchè devono solo scegliere tra i tanti pretendenti invece il maschio soprattutto se fobico nn riesce ad avere l'amore di una ragazza e il caso di lomrcan77 e il caso mio lo dimostrano.
certo poi oltre all'amore l'uomo ha bisogno della pace dei sensi,del relax,di fare una vita agiata ma l'amore è importante!
spero di aveti risposto.
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23-06-2009, 17:53
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#32
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Sono d'accordo sulle potenzialità del linguaggio umano. Ma credo che l'uomo usi solo una piccola parte di queste potenzialità, tant'è che quando mi servo del linguaggio per comunicare agli uomini concetti difficili mi sento già nel campo della meta-comunicazione, e non della comunicazione.
Le parole hanno una forte potenzialità, ma il problema per me è che gli esseri umani non hanno la volontà di usarla, e se non c'è questa intenzione si fa il doppio della fatica a comunicare idee piene di particolari, di sfumature importanti.
Le implicazioni ingiuste del corteggiamento umano fanno parte, per me, di quelle cose faticose da comunicare in modo tale da poter essere presi sul serio, una di quelle cose per cui bisogna attendere la comunicazione telepatica perfetta.
Questa mia sensazione viene da numerosi tentativi fatti in passato di comunicare con un linguaggio sempre più perfetto e preciso le mie idee al riguardo, e la constatazione che i miei sforzi siano stati sempre inutili.
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Può darsi, ma quando si arriverà a questa comunicazione perfetta?
E soprattutto nell'attesa che ci si arrivi, tu come vivi ? Come incontri l'altro?Mi chiedo: se oggetto della comunicazione sono dati oggettivi, forse ci sono meno problemi, ma per comunicare altro come ti regoli, visto che di telepatia non se ne parla per il momento? Dovrai pure far sapere a qualcuno che lo ami, che lo odi, che lo stimi; ti capiterà di dover rendere spiegazioni per alcuni gesti, per alcuni comportamenti o stati d'animo visto che non sempre è possibile chiudersi in un bozzolo di mutismo o dietro poche sillabe in attesa di tempi più evoluti. Come si fa? Ma soprattutto, poi ci dò un taglio giuro, quando sei attratto da qualcuno ( uomo, donna, anziano, bambino ), sentirai pure l'impulso di entrarci in contatto ? Se la risposta è si, volendo essere coerente con la tua visione del mondo dovresti rinunciare a priori, ma non percepisci la sofferenza di una mancata occasione di soddisfazione, se non addirittura godimento o mai nessuna creatura vivente ti stimola al punto di correre rischio di tentare di comunicare percependo l'ingiustizia e con la possibilità concreta di non essere compreso e di non saper comprendere?
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23-06-2009, 17:59
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#33
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Premetto che non faccio parte del P.R.E. (Partito del Rancore Eterno)!
Detto questo, faccio un paio di commenti:
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
1) [...] la coppia, e tantomeno il sesso, non esaurisce le necessità sociali di un individuo (donna o uomo che sia).
[...]
i problemi essenziali non spariscono con le coccole, tuttalpiù vengono momentaneamente nascosti
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Su questo sono perfettamente d'accordo.
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
Certo, è vero che una relazione contrubuisce a rafforzare la propria autostima e a sentirsi un po' "accuditi" da qualcuno, ma [...]
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E però ti pare poco? Avere questa possibilità di fortificare il proprio animo e la propria autostima da questo punto di vista fin dall'adolescenza non è cosa da poco.
Molti timidi maschi (forse la maggioranza) non hanno (avuto) questa possibilità. Diversamente, la maggioranza delle ragazze ha (avuto) di certo questa possibilità.
Non dico che sia da gridare rancorosamente all'ingiustizia, però, a conti fatti, è così che funziona.
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
2) Riguardo alla possibilità di incontri e relazioni col sesso opposto [...] che noi donne timide siamo un po' "avvantaggiate" rispetto ai maschi [...] mi sembra abbastanza lapalissiano [...]
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Finalmente una ragazza che riconosce, giustamente, come stanno le cose! Infatti, non c'è niente di misterioso in questo: forse solo nell'età della pietra, quando l'uomo si prendeva la compagna con la forza e non c'era quasi interazione sociale, funzionava diversamente!
Naturalmente, la misoginia è la risposta sbagliata a questo stato di cose.
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
Però, col tempo e la pazienza, "setacciando" molto,
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Vedi: "setacciando molto". Se non hai molto da cui setacciare, ma solo rari granellini di sabbia, hai molte meno probabilità di trovare l' "oro", o no? Certo, a lungo andare forse lo troverai cmq, ma è un processo molto più lento e difficile. ;-)
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
3) Il fatto che siamo un po' "avvantaggiate" nella "quantità", però, non vuol dire che siamo anche avvantaggiate nella "qualità"!!
Essere avvicinate da personaggi irritanti e insistenti che vogliono essenzialmente "quella cosa", sapete, non è che sia sempre 'sto grande vantaggio per noi donne! Se si è in una fase in cui si desidera quello, ok, non do certo giudizi moraleggianti, ci può stare;
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Premesso che anch'io non traccio giudizi moraleggianti, però lasciami dire una cosa: come ho detto sopra, se c'è "quantità" (brutto termine cmq) c'è anche maggior probabilità di trovare "qualità" (se è quest'ultima che stai cercando). Senza contare che, come accenni tu, è perfettamente umano che ci possa essere un periodo di maggior "leggerezza", e in quel caso non hai nemmeno bisogno di "setacciare"!
Quindi, senza scandalo alcuno, le donne timide hanno in ogni caso semplicemente "più scelta" dei loro colleghi maschi (colleghi in timidezza!).
Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
4) Tra parentesi, una conseguenza dell'atteggiamento "attivo" dell'uomo, negativa per noi donne, è che se siamo in un momento di debolezza e insicurezza, può capitare che veniamo "scelte"
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Ho una certa difficoltà a capire come ciò possa avvenire, dal momento che c'è il libero arbitrio, ma non lo metto in discussione...
Potrei chiedere lumi a Moonwatcher!
p.s.: ti ho quotata in rosso: contenta? ;P
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23-06-2009, 18:16
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#34
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: milano prov
Messaggi: 752
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ma lo sapete che statisticamente al mondo ci sono più femmine che maschi? O_O
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23-06-2009, 18:18
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da lenore
ma lo sapete che statisticamente al mondo ci sono più femmine che maschi? O_O
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Noi uomini duriamo meno per colpa di voi femmine che ci logorate
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23-06-2009, 18:19
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: milano prov
Messaggi: 752
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muahahahahahahahaahahah XD
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23-06-2009, 18:22
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#37
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ho una certa difficoltà a capire come ciò possa avvenire, dal momento che c'è il libero arbitrio, ma non lo metto in discussione...
Potrei chiedere lumi a Moonwatcher!
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Bè, vedi, credo che quello che voglia dire sia che quando si desidera ardentemente essere amati da una persona, si possa commettere l'errore di "accontentarsi" di un pretendente che ci dà attenzioni e affetto, pur senza amare davvero quella persona, o credendo di amarla ma essendo in definitiva innamorati non della persona ma dell'idea di essere amati. Non mi sembra inconcepibile che ciò possa avvenire.
EDIT comunque ciò può avvenire anche a un uomo, non è escluso.
Ad ogni modo, estremizzando, e pur sapendo che non è affatto così, se l'uomo avesse sempre l'atteggiamento "attivo" e la donna sempre quello "passivo", sarà sempre la donna ad essere scelta, o comunque a scegliere tra un certo numero di pretendenti. Quindi la donna non avrebbe il libero arbitrio.
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Ultima modifica di MoonwatcherIII; 23-06-2009 a 18:27.
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23-06-2009, 18:48
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#38
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Noi uomini duriamo meno per colpa di voi femmine che ci logorate
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Siete proprio sicuri di volere una donna? Le donne creano un'infinità di problemi di difficilissima risoluzione. Già ne avete abbastanza, ne volete pure altri?
Eureka! Ho trovato come liberarmi dal senso di indispensabilità di avere una ragazza!
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23-06-2009, 18:51
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#39
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: milano prov
Messaggi: 752
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muahahahahahah ommamamiaaaaaaaaaaa XD
moon funzionaaaaaaa?
mannoi siamo adorabili e carine e batuffolose e affascinanti ecc... :P
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23-06-2009, 19:18
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#40
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Paprik@
.................................................. ........................................
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paprika me la dai una chance perfavore?
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