FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale
Rispondi
 
Vecchio 19-07-2015, 00:44   #1
Intermedio
L'avatar di Static
 

Ho finito la mia produzione letteraria su questo forum.
Nel senso, penso di aver espresso tutto ciò che avrei mai potuto partorire, credo di aver detto tutto ciò che potevo dire e di aver pensato tutto ciò che potevo pensare.
Mi fa ridere quel che sto scrivendo
Ogni tanto mi dico "ho voglia di scrivere qualcosa sul mio forum preferito", metto una musica particolarmente ispirata e mi immergo a gettare quel che penso della società o qualche considerazione a caso che ho voglia di fare.
Oggi metto "The Post (eeheh gioco di parole) War Dream" e mi rendo conto che ripeterei solo quanto già scritto in altri post.
Non che sia drammatica o triste come cosa o sia una grande perdita per chiunque, figuriamoci.
Immagino nessuno nemmeno si ricordi di me.
Mi piacerebbe scrivere tante cose belle e interessanti ma non ne sono in grado.

Perchè è tutto così noioso?
Se la vita è destinata a finire devo puntare alla rassegnazione o al buon utilizzo?
Passo tutto il tempo al PC "tanto devo morire, che cambia, è solo una cosa di passaggio"
oppure dovrei dire "Sto tutto il giorno al pc, sto buttando la mia vita, dovrei usarla meglio"

Dannato Seneca che mi fai pensare a cose che non vorrei.

E comunque Final Cut non mi piace poi così tantissimo.
Vecchio 19-07-2015, 01:03   #2
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Se anche fosse vero è raro accorgersene.
Comunque per scrivere qualcosa di nuovo di solito basta fare qualcosa di nuovo...o magari risolvi il problema smettendo di leggere Seneca
Vecchio 19-07-2015, 09:10   #3
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Static Visualizza il messaggio
Immagino nessuno nemmeno si ricordi di me.
Capisco la sensazione, anche io sono invisibile, totalmente...

Quote:
Originariamente inviata da Static Visualizza il messaggio
Mi piacerebbe scrivere tante cose belle e interessanti ma non ne sono in grado.
Io ero in grado e le scrivevo, un libro e diversa roba pubblicata che ha anche venduto bene, secondo libro che giace lì nel cassetto e che non uscirà mai. La depressione (nel mio caso) può questo e altro. Ora non so nemmeno mettere due parole in croce.

Quote:
Originariamente inviata da Static Visualizza il messaggio
Perchè è tutto così noioso?
Se la vita è destinata a finire devo puntare alla rassegnazione o al buon utilizzo?
Passo tutto il tempo al PC "tanto devo morire, che cambia, è solo una cosa di passaggio"
oppure dovrei dire "Sto tutto il giorno al pc, sto buttando la mia vita, dovrei usarla meglio"
Naturalmente anche stavolta è uscita fuori una fotocopia dei miei pensieri. Dovrebbe essere giusta la seconda ma per me è buona la prima. Aspetto, giorno dopo giorno, che finalmente arrivi la fine della mia frustrazione. Spero solo che non accada con grosse sofferenze fisiche e di conseguenza mentali, che si aggiungerebbero a quelle che ho già.
Vecchio 19-07-2015, 09:12   #4
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Static
Mi piacerebbe scrivere tante cose belle e interessanti ma non ne sono in grado.
Eppure io sono convinto che non sono le cose ad essere interessanti, siamo noi che col nostro sguardo le rendiamo tali.

Una persona potrebbe starsene in casa tutto il giorno e rendere interessante qualcosa, ma la rende interessante non perché lo sia in sé ma perché gli piace.
Secondo me non è che non ne sei in grado, è che forse ora cose che ti interessano davvero attorno non ne hai, o forse non le vedi, non so.
Certe volte delle cose estremamente semplici diventano interessanti nel momento in cui si inizia ad afferrarne l'estrema complessità, le relazioni, le connessioni.

Il vuoto, non ho nulla attorno... Uno pensa... Cosa semplice il nulla, ma sul nulla ci hanno scritto su libri e libri. All'apparenza cosa semplice il nulla, in concreto cosa piuttosto complessa e difficile da afferrare. Poi si ha a che fare col solito paradosso per astrazione, se non hai nulla attorno... Allora... Non esiste niente? Oppure bisogna concludere che esiste comunque la categoria del nulla? Il cosiddetto (in matematica) insieme vuoto?

Pensa anche a Leopardi che di fronte ad una siepe, iniziava ad immaginare quel che si trovava al di là di questa.
Una semplice siepe diventa così un oggetto importante, un punto di separazione che stimola l'immaginazione...
Un'altra persona invece magari passando nello stesso posto, avrebbe esclamato "che noia questo paese di merda!"... E non ci avrebbe visto nulla di straordinario.

Io sono pessimista all'ennesima potenza, eppure questo senso di vuoto o di noia non l'ho mai provato davvero.
La vita mi sembra fin troppo piena a volte... Di merda .

Comunque già queste tue riflessioni mi sembrano interessanti...
A quanto pare non è vero che non hai più nulla di dire...
E' anche divertente questa cosa, e nuovamente paradossale, simile alla notizia annunciata al telegiornale... "non c'è alcuna nuova notizia" .
Tu adesso scrivi per dirci che non hai più nulla da dire, però questa cosa ce la comunichi... Come? Scrivendo e dicendo comunque ancora qualcosa. Saresti dovuto sparire e basta se non avevi davvero più nulla da dire di cui ti interessava parlare.
Qualcosa di cui parlare e di cui ti interessa parlare insomma è saltata fuori comunque.

L'astrazione ci fa saltar fuori dalla scatola in cui ci troviamo. Osservandola dall'esterno la scatola stessa va aggiunta agli oggetti da osservare, così davvero non la si può smettere più di trovare "altro".

Abbiamo davvero esaurito tutto? No, ancora no, c'è ancora qualcos'altro che sfugge e sfuggirà sempre secondo me.

Ultima modifica di XL; 19-07-2015 a 09:34.
Vecchio 19-07-2015, 12:03   #5
Intermedio
L'avatar di Static
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Tu adesso scrivi per dirci che non hai più nulla da dire, però questa cosa ce la comunichi... Come? Scrivendo e dicendo comunque ancora qualcosa. Saresti dovuto sparire e basta se non avevi davvero più nulla da dire di cui ti interessava parlare.
Qualcosa di cui parlare e di cui ti interessa parlare insomma è saltata fuori comunque.
Dissento, nel senso che se fossi sparito e basta avremmo potuto considerarlo come un messaggio non verbale e forse qualcuno che per qualche strano motivo si ricorda di me avrebbe potuto cogliere o speculare sulla mia sparizione, arrivando a farmi dire involontariamente qualcosa.
Siamo destinati a parlare in eterno, volenti o nolenti.
La cosa "consolatrice" è che siamo 7 miliardi, non si può dire nè pensare nulla che non sia già stato detto o pensato
Vecchio 19-07-2015, 14:47   #6
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

bomba d'acqua
estate più calda dal 19xy
emergenza caldo
emergenza neve
emergenza pioggia

e poi cosa c'è di più commerciale che dare un nome proprio di persona agli uragani??? -__-
Vecchio 19-07-2015, 14:50   #7
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio

e poi cosa c'è di più commerciale che dare un nome proprio di persona agli uragani??? -__-
guarda caso con nomi russi
Rispondi


Discussioni simili a Termini commerciali per parlare del tempo dai no
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Come mai parlare di morte non spaventa ma parlare di malattie sì? Iacopo Forum Altri Temi per Adulti 4 21-02-2014 19:50
Differenza tra parlare 1on1 e parlare in gruppo Alfie Timidezza Forum 74 07-10-2012 17:58
Sopportare a tempo indeterminato le aggressioni in cambio di un contratto a tempo det Martello Ansia e Stress Forum 0 30-07-2012 14:53
parlare parlare....ma di che diavolo parlate? cancellato2369 Amore e Amicizia 44 26-10-2008 10:03
Centri commerciali apaticusboy SocioFobia Forum Generale 19 11-12-2006 18:11



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:49.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2