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Termini commerciali per parlare del tempo dai no
Ho finito la mia produzione letteraria su questo forum.
Nel senso, penso di aver espresso tutto ciò che avrei mai potuto partorire, credo di aver detto tutto ciò che potevo dire e di aver pensato tutto ciò che potevo pensare. Mi fa ridere quel che sto scrivendo Ogni tanto mi dico "ho voglia di scrivere qualcosa sul mio forum preferito", metto una musica particolarmente ispirata e mi immergo a gettare quel che penso della società o qualche considerazione a caso che ho voglia di fare. Oggi metto "The Post (eeheh gioco di parole) War Dream" e mi rendo conto che ripeterei solo quanto già scritto in altri post. Non che sia drammatica o triste come cosa o sia una grande perdita per chiunque, figuriamoci. Immagino nessuno nemmeno si ricordi di me. Mi piacerebbe scrivere tante cose belle e interessanti ma non ne sono in grado. Perchè è tutto così noioso? Se la vita è destinata a finire devo puntare alla rassegnazione o al buon utilizzo? Passo tutto il tempo al PC "tanto devo morire, che cambia, è solo una cosa di passaggio" oppure dovrei dire "Sto tutto il giorno al pc, sto buttando la mia vita, dovrei usarla meglio" Dannato Seneca che mi fai pensare a cose che non vorrei. E comunque Final Cut non mi piace poi così tantissimo. |
Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
Se anche fosse vero è raro accorgersene.
Comunque per scrivere qualcosa di nuovo di solito basta fare qualcosa di nuovo...o magari risolvi il problema smettendo di leggere Seneca :ridacchiare: |
Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
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Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
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Una persona potrebbe starsene in casa tutto il giorno e rendere interessante qualcosa, ma la rende interessante non perché lo sia in sé ma perché gli piace. Secondo me non è che non ne sei in grado, è che forse ora cose che ti interessano davvero attorno non ne hai, o forse non le vedi, non so. Certe volte delle cose estremamente semplici diventano interessanti nel momento in cui si inizia ad afferrarne l'estrema complessità, le relazioni, le connessioni. Il vuoto, non ho nulla attorno... Uno pensa... Cosa semplice il nulla, ma sul nulla ci hanno scritto su libri e libri. All'apparenza cosa semplice il nulla, in concreto cosa piuttosto complessa e difficile da afferrare. Poi si ha a che fare col solito paradosso per astrazione, se non hai nulla attorno... Allora... Non esiste niente? Oppure bisogna concludere che esiste comunque la categoria del nulla? Il cosiddetto (in matematica) insieme vuoto? :mrgreen: Pensa anche a Leopardi che di fronte ad una siepe, iniziava ad immaginare quel che si trovava al di là di questa. Una semplice siepe diventa così un oggetto importante, un punto di separazione che stimola l'immaginazione... Un'altra persona invece magari passando nello stesso posto, avrebbe esclamato "che noia questo paese di merda!"... E non ci avrebbe visto nulla di straordinario. Io sono pessimista all'ennesima potenza, eppure questo senso di vuoto o di noia non l'ho mai provato davvero. La vita mi sembra fin troppo piena a volte... Di merda :D. Comunque già queste tue riflessioni mi sembrano interessanti... A quanto pare non è vero che non hai più nulla di dire... E' anche divertente questa cosa, e nuovamente paradossale, simile alla notizia annunciata al telegiornale... "non c'è alcuna nuova notizia" :mrgreen:. Tu adesso scrivi per dirci che non hai più nulla da dire, però questa cosa ce la comunichi... Come? Scrivendo e dicendo comunque ancora qualcosa. Saresti dovuto sparire e basta se non avevi davvero più nulla da dire di cui ti interessava parlare. Qualcosa di cui parlare e di cui ti interessa parlare insomma è saltata fuori comunque. L'astrazione ci fa saltar fuori dalla scatola in cui ci troviamo. Osservandola dall'esterno la scatola stessa va aggiunta agli oggetti da osservare, così davvero non la si può smettere più di trovare "altro". Abbiamo davvero esaurito tutto? No, ancora no, c'è ancora qualcos'altro che sfugge e sfuggirà sempre secondo me. |
Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
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Siamo destinati a parlare in eterno, volenti o nolenti. La cosa "consolatrice" è che siamo 7 miliardi, non si può dire nè pensare nulla che non sia già stato detto o pensato |
Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
bomba d'acqua
estate più calda dal 19xy emergenza caldo emergenza neve emergenza pioggia e poi cosa c'è di più commerciale che dare un nome proprio di persona agli uragani??? -__- |
Re: Termini commerciali per parlare del tempo dai no
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